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Torino, Italy skyline: i 50 edifici più iconici e le migliori viste in Torino
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Torino, Italy skyline: i 50 edifici più iconici e le migliori viste in Torino

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Aggiornato
• aggiornatoott 8, 2025

Torino, una città in cui storia e modernità si intrecciano, vanta uno skyline che racconta la storia del suo ricco patrimonio e della sua cultura vibrante. Dalla maestosa Mole Antonelliana, che svetta sulla città e ospita un affascinante museo dedicato al cinema, all'elegante Palazzo Reale, ogni edificio offre uno sguardo al passato contribuendo al carattere unico della città. Passeggiando per le strade, scoprirai un mix di architettura straordinaria, dai palazzi barocchi come Palazzo Madama alla neoclassica Gran Madre di Dio, ognuno con la propria storia da raccontare.

Ma non si tratta solo degli edifici; le viste da queste strutture iconiche sono altrettanto affascinanti. Che tu stia ammirando le Alpi dalla Basilica di Superga o godendoti una passeggiata tranquilla nel Parco del Valentino con il suo pittoresco castello, lo skyline di Torino è una festa per gli occhi. Il team di Wanderlog è appassionato di scoprire i migliori luoghi per ammirare questi panorami mozzafiato e ti invitiamo a unirti a noi nell'esplorazione dei gioielli architettonici e dei punti panoramici che rendono Torino una meta imperdibile.

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Abbiamo setacciato internet e letto attraverso 25 siti e blog affidabili come The Culture Trip e Lonely Planet. Abbiamo raccolto tutti i risultati in un unico posto e li abbiamo classificati in base a quante volte sono stati menzionati, così sai di ottenere il meglio del meglio. Just look for the "mentioned by" tags on each place like these:
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1Palazzo Madama - Museo civico d'arte antica

4.6
(11450)
•
4.4
(1050)
•
Mentioned on 
+11 other lists 
Castello
Musei
Sito storico
Museo
Il Palazzo Madama, noto anche come Palazzo della Signora, è un museo d'arte di 4 piani in Italia che ospita collezioni di antichità, dipinti, arti decorative e applicate. Il palazzo ha una storia ricca ed è stato un tempo la sede di potere di una regina in un periodo in cui il re era deceduto e il principe era troppo giovane per governare. Il museo si trova vicino a Piazza Castello e presenta decorazioni lussuose e affreschi che mostrano lo stile della sua dinastia.
Veramente bello! Sede di un museo permanente ma spesso ci sono mostre temporanee allestite soprattutto al primo piano, mostre su vari argomenti e molteplici stili. C'è anche un piccolo garbino botanico all'esterno del palazzo visitabile col biglietto del museo permanente. Le mostre sono visitabili acquistando un biglietto a parte.
Ange B — Google review
Da poco ristrutturato è un palazzo ricco di pitture, sculture e arti decorative prese da varie parti del mondo. Bello il giardino e spettacolare la veduta dall'ultimo piano su Torino a 360 gradi
Antonio B — Google review
Storico e iconico palazzo di Torino, ci sono stato per la mostra di Emilio Vedova e Tintoretto: un dialogo tra due artisti distanti nel tempo ma non nello spirito. Per l’occasione ho visitato anche il palazzo e la preziosa collezione di violini e sono rimasto senza fiato. Credo sia uno di quei luoghi che non si possono non visitare sì sì visita Torino.
Andrea S — Google review
Palazzo Madame offre al suo interno un museo bellissimo e ricco sia di reperti storici che di oggetti più recenti. Spesso ci sono mostre, più o meno interessante in base ai propri gusti, ma sicuramente non ci si può annoiare. Il museo oltre ad avere alcune stanze maestosamente restaurate così come si presentavano offre anche la possibilità di visitare i giardini e la sommità della torre. Bellissimo il piano terra con i reperti romani e lo scalone centrale. Il suo prezzo è più che giustificato per la visita
Cloude — Google review
Palazzo Madama si trova nel centro storico di Torino, in Piazza Castello. DUEMILA ANNI DI STORIA: Si tratta di un palazzo che racconta duemila anni di storia di questa antica città, testimone silente che narra la trasformazione urbanistica e l’evoluzione fino ai giorni nostri. L’originario edificio sorge su antichi resti romani, tra cui la Porta Decumana, in seguito nel Medioevo a partire dal XIII secolo, viene trasformato in una fortificazione, conosciuta come “Casaforte degli Acaja” caratterizzata dall’aggiunta delle quattro torri e del cortile interno, diventando in seguito una residenza secondaria, ma anche location di importanti spettacoli e matrimoni. Una svolta l’ebbe nel XVII secolo, quando divenne residenza di due influenti figure femminili (note come le Madame Reali), prima Cristina di Borbone-Francia e poi Maria Giovanna Battista di Savoia-Nemours che commissionò l’attuale facciata barocca. Nel XIX secolo venne utilizzata come sede del Senato Dal 1934 è diventato il Museo d’Arte Antica della città. Da qualche anno vi è stato il passaggio di proprietà dallo Stato italiano alla Città di Torino. ARCHITETTURA: Elemento distintivo è la facciata barocca con le sue colonne corinzie, i grandi finestroni e solo con l’avancorpo in pietra bianca (poiché il progetto non venne finalizzato). La struttura medievale è visibile sul retro, con le torri e le mura originarie della “Casaforte degli Acaja”. CURIOSITÀ: LO SAI CHE…? Palazzo Madama: Il quale insieme a Palazzo Reale e Palazzo Carignano, fa parte degli edifici più importanti della città, i quali insieme ad altri fa parte delle “Residenze sabaude in Piemonte” l’insieme è stato dichiarato Patrimonio dell'umanità dall'UNESCO. Nel 1949 vi furono celebrati i funerali delle vittime della tragedia conosciuta come del “Grande Torino” Il nome “Madama” deriva dalle Madame Reali che lo abitarono. UN INVITO A SCOPRIRE TORINO: Visitare il Palazzo Madama significa immergersi nella storia e nella cultura e nell’arte di questa città. Se avete gradito questa lettura, vi invito a scoprire le altre mie recensioni, immergendovi nei dettagli che rendono Torino una città da esplorare.
Stefano M — Google review
Palazzo molto affascinante per la molteplicità di stili coesistenti. Bello anche il giardino medioevale. Molto interessante la collezione delle antiche ceramiche e porcellane. Dalla Loggia dell'ultimo piano si gode di una vista stupenda della città
Mara M — Google review
meta di rilievo e immancabile per tutti i turisti. sia italiani che provenienti dall'estero. una architettura unica e preziosa. stratificazioni storiche riconoscibili ed interessantissime che accolgono un museo superlativo. A significant and unmissable destination for all tourists, both Italian and international. Its unique and precious architecture and recognizable and fascinating historical layers house a superlative museum.
GIOVANNI C — Google review
Meraviglioso edificio con una raccolta invidiabile di oggetti e un bellissimo giardino medievale. Ho apprezzato molto poter salire sulla torre panoramica per vendere la città dall'alto! Ho avuto anche modo di poter vedere una mostra temporanea "Visitate l'Italia" davvero molto bella.
Erika C — Google review
P.za Castello, 10122 Torino TO, Italia•https://www.palazzomadamatorino.it/it•+39 011 443 3501•Tips and more reviews for Palazzo Madama - Museo civico d'arte antica

2Mole Antonelliana

4.6
(55466)
•
4.5
(13574)
•
Mentioned on 
+10 other lists 
Museo
Musei
Museo d'arte
Punto di riferimento storico
Il Museo Nazionale del Cinema si trova nell'iconica Mole Antonelliana, un edificio del XIX secolo che è simbolo di Torino. Il museo offre una vasta collezione che mostra l'evoluzione del cinema, dagli apparecchi ottici pre-cinematografici ai film moderni e ai memorabilia. I visitatori possono esplorare diversi piani per conoscere la storia e le tecniche della realizzazione cinematografica, vedere vari set e partecipare a esperienze interattive come simulazioni in 3D e rievocazioni di scene di film.
Un luogo simbolo di Torino che merita assolutamente la visita. L’ascensore panoramico è spettacolare: in pochi secondi si sale al punto più alto della Mole, con pareti trasparenti che mostrano l’interno della cupola e poi una vista mozzafiato su tutta la città, dalle colline fino alle Alpi. Il Museo del Cinema è sorprendente, organizzato su più livelli con un percorso immersivo e interattivo: si parte dalle origini del cinema e si arriva fino ai giorni nostri, tra scenografie, costumi e oggetti originali. L’atmosfera è unica, soprattutto nella grande sala centrale dove ci si può sdraiare e guardare le proiezioni sul soffitto. Unica nota: nelle giornate affollate l’attesa per l’ascensore può essere lunga, meglio prenotare o arrivare presto. Ma l’esperienza complessiva ripaga ampiamente. Un capolavoro architettonico e culturale, simbolo perfetto di Torino.
Giœ S — Google review
La Mole è l’edificio simbolo di Torino, immortalata in tutte le foto della città. Tanto è vero che passo cupola è sempre visibile in qualche modo. All'inizio doveva essere una sinagoga ma poi con il prolungarsi dei lavori fini per essere acquistata dal comune. Il progettista creó, grazie a una tecnica segreta, quello che fu essere l’edificio in muratura più alto d’Europa, almeno nella seconda metà dell'800. Oggi è metà di tantissimi turisti e ospita al suo interno il museo del cinema, che abbiamo visitato in una precedente occasione ed è sicuramente una chicca per tutti gli appassionati e non solo.
Roberto P — Google review
È il monumento simbolo e più iconico di Torino e uno dei più importanti d'Italia. È alto quasi 167.5 metri, inizialmente è stata concepita come sinagoga ed è stata costruita a partire dal1863 completata nel 1889 e al suo interno è presente il museo del cinema e si può salire in cima tramite l'ascensore.
Marco — Google review
Architettonicamente molto interessante . Costruzione che esprime maestosità e grandezza . Spunta come un faro nello Skyline Torinese. Emozionante l'ascensore di vetro montato al centro che porta a vedere un panorama mozzafiato di tutta Torino a 360 gradi che puoi vedere ad orario diversi con effetti diversi .
Giacomo C — Google review
Sempre molto interessante la galleria del Cinema, dai primordi ad oggi. Stupenda panoramica dalla terrazza che si raggiunge con il rapido ascensore. Manca una tabella esplicativa delle principali bellezze geografiche che si possono ammirare da lassù, utile per il turista che non conosce la bellissima Torino e la cornice delle montagne peccato. Da non perdere!!!
Fulvio B — Google review
Abbiamo preferito la salita a piedi , circa 700 gradini con la guida turistica costo del biglietto 12€ da prenotare in anticipo sul sito. Un capolavoro Italiano. Casco obbligatorio. Come ogni “torre” i corridoi e i gradini partono larghi poi diventano stretti. Astenersi chi ha claustrofobia o problemi fisici. Bravissimi e organizzato bene.
Ivan M — Google review
È un capolavoro! Non si può andare a Torino senza visitarla. La sua imponenza attrae lo sguardo da molto lontano, essendo alta più di 167 metri. Infatti, eravamo per una passeggiata nei giardini reali, vedevamo la Mole in lontananza e abbiamo deciso all'istante di andare a visitarla. È il simbolo della città, e uno dei simboli dell'Italia, un monumento visitato da tantissime persone, incuriosisce molto la sua particolarità. Consiglio a tutti di visitarla!
Ecaterina M — Google review
Un edificio magnifico, dentro e fuori, che celebra il mondo del cinema in tutte le sue sfumature. Il museo riesce a coinvolgere e incantare, trasportandoti in un’atmosfera ricca di fascino e meraviglia. Ogni elemento è curato con attenzione e sembra raccontare una storia.
Misci — Google review
Via Montebello, 20, 10124 Torino TO, Italia•https://www.museocinema.it/it/museo-e-fondazione-ma-prolo/mole-a…•+39 011 813 8564•Tips and more reviews for Mole Antonelliana
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Rooms
1
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2
Children
0
Travelers
2

3Parco del Valentino

4.6
(48055)
•
4.5
(3954)
•
Mentioned on 
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Parco
Natura e Parchi
Attrazione turistica
Giardini
Parchi
Il Parco del Valentino è un parco storico e un castello di origini medievali situato sulla riva del fiume. Presenta alberi storici, un giardino roccioso e il Giardino Botanico del XVIII secolo. Il parco si affaccia sul fiume Po e si trova ai piedi di una collina, offrendo un paesaggio bellissimo. Inoltre, ospita il Castello, una delle Residenze Reali, e un Villaggio Medievale. Questo parco emblematico è noto per la sua ricca storia e i suoi dintorni pittoreschi.
Parco meraviglioso e ben curato. Tanta gente, chi a prendere il sole, chi a studiare, chi a rilassarsi. Veramente un parco vario, molto verde e ombra. Al momento della mia visita una parte era chiusa per rinnovo di pavimentazione ma il resto tutto bene curato, pulito e ordinato. Consigliatissimo per famiglie. Tante belle opere d'arte fatte con materiale riciclato dal custode del parco.
Gianluca U — Google review
Uno dei polmoni verdi di Torino che si affianca al fiume Po. Un grande parco in cui correre e trascorrere giornate soli o famiglia. Attualmente ci sono diversi lavori in corso e alcune zone purtroppo sono un pó trascurare. Sicuramente meriterebbe più cura e attenzione vista l'importante per la città.
RiRino's T — Google review
Il Parco del Valentino di Torino è un’oasi verde nel cuore della città, perfetto per una passeggiata rilassante lungo il Po, per fare sport o semplicemente godersi un po’ di natura. Pulito, ben curato e ricco di scorci suggestivi, tra il Borgo Medievale e i suoi viali alberati. Ideale per famiglie, coppie e amanti della tranquillità.
Camero P — Google review
Devo dire che è uno dei parchi più belli che ho visto. A parte la pulizia sei immerso nella natura a 360 gradi. Piacevole l'incontro con gli scoiattoli che trovi ovunque. La presenza poi del Politecnico rende ancora più incantevole il panorama.
ROBERTA I — Google review
Appena arrivati abbiamo avuto un po' di difficoltà nel trovare l' ingresso perché Purtroppo sono andata a visitare il parco del Valentino proprio in questo periodo di ristrutturazione. Ma il parcheggio comunque l' abbiamo trovato subito(sono solo a pagamento( La fontana dei 12 mesi è chiusa così come alcune parti del castello. Capisco il voler sistemare e mettere a nuovo il tutto, però in alcuni punti la viabilità è stata studiata male. Strettoie dove devi stare attento a passare perché chi è in bici non guarda e vuole passare senza scendere da essa ,andava studiato un percorso solo per pedoni e uno solo per ciclisti,visto che cmq al parco ci sono anche bambini che camminano tranquilli Ci sono molte possibilità di fermarsi a bere un caffè o prendere una bibita...occhio ai prezzi però...perché alcuni li hanno un po' bombati...fatevi prima un giro...controllate e poi fermatevi(una lattina di the 4€,mi apre esagerata,io mi sono fermata al primo chioschetto) Noi abbiamo noleggiato un risció in 6,4 adulti e 2 bambini( per un totale di 20€ per mezz'ora,il ragazzo poi è stato gentile e ci ha "regalato" un giro gratuito),ci siamo divertiti tantissimo. Il parco botanico ha l'ingresso a pagamento,se non ricordo male 5€ l'intero 3€ il ridotto Il castello del Valentino,nonché l'università di architettura è magnifica,sarei rimasta lì ore a guardarla. Sono riuscita anche ad accarezzare delle piccole nutrie Ci sono i bagni sia chimici che quelli chiusi a pagamento lungo il parco Tutto sommato devo dire che è stata comunque una bella giornata ci tornerò sicuro appena i lavori saranno finiti per godere della bellezza della fontana attiva
Lara P — Google review
Parco fantastico, curato e accogliente. In autunno regala colori meravigliosi, resi ancora più vivi dalla presenza simpatica degli scoiattoli. Peccato solo che il borgo medievale sia chiuso da un po’ troppo tempo.
Misci — Google review
Nel parco del Valentino di Torino c è un boschetto che non tutti conoscono. È l orto botanico della città che da qualche giorno è visibile ai cittadini grazie all eliminazione di una recinzione in lamiera con una nuova cancellata che apre la vista. Uno spazio di biodiversità, piante di ogni genere, serre tropicali e molto altro.
TiGuido V — Google review
Parco immerso nel verde, eterogeneo ed unico nel suo genere. Ideale per trascorrere intere giornate per fare un pic nic, andare in bici, passeggiare con animali al seguito o chillare in compagnia. Ricco di locali. All’interno del parco si trova il Castello del Valentino visitabile su appuntamento, l’orto botanico di Torino (aperto su orari specifici, luna park per bambini. Attualmente in fase di restyling.
Simone — Google review
Corso Massimo d'Azeglio, 10126 Torino TO, Italia•http://www.comune.torino.it/•+39 011 011999•Tips and more reviews for Parco del Valentino

4Basilica di Superga

4.7
(18616)
•
4.4
(4630)
•
Mentioned on 
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Basilica
Attrazioni e monumenti
Chiesa cattolica
Attrazione turistica
Situata sulla cima della collina di Superga, la Basilica di Superga è una magnifica chiesa barocca con una cupola imponente che offre viste mozzafiato sui dintorni alpini. Progettata dal rinomato architetto Filippo Juvarra all'inizio del XVIII secolo, questa grandiosa basilica ha sostituito una chiesa esistente e ha un grande significato storico poiché funge da luogo di sepoltura per la casa reale di Savoia.
Siamo saliti con il treno a cremagliera che in 20 minuti ti porta in cima (ci si può salirecanche in auto ovviamente). Bellissima la basilica così come la vista verso la città. Si può comprare il biglietto per salire sulla cupola oppure quello per le tombe reali a seconda di quello che si vuole fare. Sul retro si trova il memoriale al grande Torino famoso per il malaugurato e triste incidente aereo.
MRB1 — Google review
È la destinazione per una gita culturale arricchita dal contesto tutto da contemplare e da usare anche per percorsi sportivi. Noi abbiamo anche fatto il giro sul trenino, la Dentera! È più che caratteristico, da fare! La nota un poco spiacevole.. sempre lavori in corso per ristrutturazioni, migliorie, per rimesse in stato di sicurezza..
Mariapia P — Google review
Bellissima basilica , che fa da contorno ad un bellissimo palazzo storico con gli appartamenti dei Savoia che accolgono opere di pregio. Non ultimo il ricordo della tragedia della grande squadra del Torino Calcio.
Achille G — Google review
Bellissima, domina il panorama di Torino con vista sulle Alpi. Consiglio di arrivare presto al mattino in quanto il parcheggio limitrofo alla Basilica, è gratuito ma non infinito come numero di posti. Godetevela e godetevi la vista da quassù.
Michele P — Google review
La Basilica merita sicuramente una visita, la consiglio vivamente con una guida per aver illustrata al meglio la storia della sua costruzione. Lo stesso dicasi per le tombe reali dei Savoia, ben raccontate dalla guida. Un peccato che le stanze dei reali e la biblioteca non siano visitabili per il grande pubblico. Infine ritengo un obbligo fare il giro della Basilica e rendere omaggio al memoriale del Grande Torino
Alberto T — Google review
Un modo affascinante e storico per raggiungere la Basilica di Superga. La "Dentera" (oggi tranvia a dentiera, ex funicolare) offre un viaggio d'altri tempi su carrozze d'epoca e regala, durante la salita, scorci panoramici mozzafiato su Torino e l'arco alpino (se il cielo è limpido). Esperienza consigliatissima per grandi e piccini, anche se non comodissima da raggiungere dal centro. Costo del biglietto un po' elevato, ma l'unicità del mezzo e del panorama valgono l'esperienza. Consiglio ✌️
Edison H — Google review
La Basilica di Superga, situata su una collina che domina Torino, è una delle gemme architettoniche e storiche più affascinanti del Piemonte. Costruita nel XVIII secolo su progetto dell'architetto Filippo Juvarra, la basilica è nota non solo per la sua imponente struttura barocca, ma anche per il panorama mozzafiato che offre sulla città e sulle Alpi circostanti. L'interno della basilica è altrettanto spettacolare, con affreschi magnifici e decorazioni che riflettono la grandezza dell'epoca. La grande cupola è un elemento distintivo, e l'atmosfera che si respira all'interno è di una straordinaria serenità. Ogni angolo racconta una storia, e la visita è arricchita dalla possibilità di ammirare le cappelle e le tombe dei membri della famiglia reale sabauda, rendendo il luogo di grande importanza storica. La Basilica di Superga è anche famosa per la tragedia aerea del 1949, che coinvolse il Grande Torino, una delle squadre di calcio più forti dell'epoca. Questo dramma ha reso il luogo un simbolo di memoria e rispetto, con un monumento dedicato alle vittime che emoziona profondamente i visitatori. Il percorso per raggiungere la basilica offre quindi un viaggio non solo visivo, ma anche emotivo. Per chi ama la storia, l'arte e la natura, la Basilica di Superga rappresenta una tappa imperdibile. Un consiglio: non dimenticate di portare la macchina fotografica per catturare il magnifico panorama e, se possibile, visitate durante le prime ore del giorno o al tramonto, quando la luce rende tutto ancora più suggestivo. In conclusione, la Basilica di Superga è un luogo dove passato e presente si incontrano, offrendo un'esperienza indimenticabile a tutti coloro che la visitano. È un luogo di culto, di riflessione e di bellezza, che lascia un segno profondo nel cuore di ogni visitatore.
Donata M — Google review
Ultimo giorno a Torino! Decidiamo di andare a visitare questa Basilica. La scelta è stata azzeccata. È un luogo ricco di storia di culto e anche ricordato per la tragedia dell'aereo del Gran Torino che si è schiantato vicino alla Basilica. Abbiamo fatto anche la visita guidata nella cripta con una guida SUPER PROFESSIONALE (Un signore con la montatura degli occhiali rossi) che con passione e dedizione ci ha raccontato la costruzione della basilica e la storia dei Savoia fino ai giorni nostri. Quindi se venite a Torino la tappa a Superga è d'obbligo.
Studio I — Google review
Strada Comunale alla Basilica di Superga, 73, 10132 Torino TO, Italia•http://www.basilicadisuperga.org/•+39 011 899 7456•Tips and more reviews for Basilica di Superga

5Piazza San Carlo

Mentioned on 
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Piazza principale
Piazza San Carlo si trova nell'area vivace di San Salvario, vicino alla stazione ferroviaria Torino Porta Nuova. È un luogo popolare sia per i locali che per i turisti, specialmente di notte. La piazza è circondata da ristoranti, pizzerie, bar, pub e club, rendendola un vivace centro per la vita notturna. Tuttavia, l'atmosfera frenetica può renderla piuttosto rumorosa a volte.
Torino TO, Italia, USA•Tips and more reviews for Piazza San Carlo
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6Piazza Castello

Mentioned on 
+7 other lists 
Piazza principale
Piazza Castello is the perfect starting point for exploring Turin, as it hosts the beginning of bus tours and a tourist office. It's an ideal location to kick off your adventure in the city.
Torino TO, Italia, USA•Tips and more reviews for Piazza Castello

7Museo Egizio

4.7
(63522)
•
4.6
(25618)
•
Mentioned on 
+5 other lists 
Museo archeologico
Musei
Museo di storia
Attrazione turistica
Il Museo Egizio, situato a Torino, in Italia, è un museo fondato nel 1824 che ospita un'ampia collezione di reperti e tesori culturali dell'antico Egitto. È considerato una delle attrazioni più visitate di Torino e vanta una collezione straordinaria che rivaleggia con quelle trovate al Cairo. Le origini del museo risalgono all'acquisizione da parte del re Carlo Felice di oltre 5.000 reperti scavato in Egitto.
Uno dei musei più affascinanti d’Italia e tra i più importanti al mondo dedicati alla civiltà egizia. L’allestimento è curato in ogni dettaglio: luminoso, moderno, con spiegazioni chiare e ben tradotte. Le collezioni sono immense ,mummie, sarcofagi, papiri, statue colossali e raccontano la vita quotidiana, la religione e i riti funebri con grande equilibrio tra rigore storico e impatto emotivo. Il percorso è intuitivo e accompagnato da audioguide ben fatte (anche per bambini), che rendono la visita scorrevole e mai pesante. Colpisce la sezione dei papiri e la sala dei Re: suggestiva, quasi teatrale. Consiglio di prenotare in anticipo e di dedicare almeno due ore per visitarlo con calma. Personale gentile, spazi puliti, atmosfera impeccabile. Un viaggio nel tempo, emozionante e curato come pochi.
Giœ S — Google review
Beh, non c’è molto che si possa aggiungere in relazione al secondo museo di antichità egizie nel mondo. Diviso su 4 piani, con la rinnovata Sala dei Re al piano terra, la visita guidata che abbiamo fatto è durata circa 2 ore e consente di spiegare l'evoluzione della civiltà egizia. Certo, un po' di caldo e tanti visitatori tra le sale, bisogna armarsi di pazienza (era domenica). Servizi, bar, bookshop all'interno. Servizio guardaroba momentaneamente non disponibile (ottobre 2025).
Roberto P — Google review
Ho preso il biglietto online dal sito senza avere qualche problema. La mostra divisa in vari saloni. L’unica cosa da considerare sarebbe ottimizzare l’accesso ad internet per poter connettersi alle audio-guide. Tutto sommato una esperienza fantastica.
Homa H — Google review
Ben poco si può aggiungere alle descrizioni già fatte, ho avuto modo di visitarlo 15 giorni dopo quello del Cairo e devo dire che mi è piaciuto tantissimo, la guida è stata bravissima nelle spiegazioni e in più con il biglietto puoi rimanere per visitare tutte le sale in maniera più approfondita dopo la visita guidata. Consiglio di acquistare il biglietto in anticipo.
Andrea R — Google review
Bellissimo!che dire 😊..... super GIOIELLO DI TORINO. Non è "grandissimo "(anche se ci vogliono minimo 2h)...ma avrei voluto di piu! Magari le stanze più moderne...tipo introduzione in 3d / schermi ecc. Forse; dovrebbe esserci una parte per i bambini oppure break-time...piu qualche 'seduta' in piu. È se proprio dovessi dare qualche inutile consiglio in piu😅...Il turist-shop più grande con dei prezzi molto più ragionevoli( la mattina a 5€ è veramente troppo!!)..mancano le statuine!!🙃 (👁al prezzo)
Fortunata T — Google review
Se potessi mettere 6 stelle le metterei, ma anche 10!! Intanto iniziamo col dire che se vi dicono che ci vogliono 2 ore è tutto falso, perche vi perderete nell'antichità!! È il museo piu bello che io abbia mai visto, ha una guida online che potete seguire passo passo usando il Qr che è sotto i reperti, non c'è tutto ma vi spiega 4 ore di visita del museo. Quindi se volete seguire quella guida sono almeno 4 ore. Per il resto tutto spiegato benissimo, tenuto perfetto, ora ci sta anche la scansione 3D della mummie. Da visitare e Rivisitare sempre!!!
Paolo V — Google review
Museo bellissimo e tenuto benissimo. Ricco di reperti e immersivo con video educativi. È anche possibile scaricare gratuitamente l'audioguida da ascoltare però con cuffie proprie. Per i giovani fino ai 35 anni solo 3€ di biglietto con carta giovani nazionale (attivabile gratuitamente su app IO). Il biglietto intero costa 18€, ma li vale tutti. Biglietto da acquistare anticipatamente online con sito semplice e facilissimo. Esposte anche diverse mummie!
Alessia M — Google review
Esperienza fantastica, Un luogo straordinario e imperdibile! Il Museo Egizio di Torino è una vera immersione nella storia: collezioni incredibili, statue monumentali, papiri, sarcofagi e reperti che raccontano migliaia di anni di civiltà. L’allestimento è curato nei minimi dettagli e riesce a trasportarti in un viaggio emozionante lungo il Nilo, tra faraoni e divinità. Le spiegazioni sono chiare e coinvolgenti, e rendono la visita piacevole sia per chi è appassionato di archeologia sia per chi vuole semplicemente lasciarsi affascinare. Mi è piaciuto moltissimo: si percepisce la grandezza di una cultura che ha ancora tanto da dire. Un’esperienza che consiglio a tutti: non si può passare da Torino senza entrare qui!
Matteo M — Google review
Via Accademia delle Scienze, 6, 10123 Torino TO, Italia•https://museoegizio.it/•+39 011 561 7776•Tips and more reviews for Museo Egizio

8Porta Palazzo

4.2
(29868)
•
4.0
(980)
•
Mentioned on 
+6 other lists 
Mercato
Attrazioni e monumenti
Mercato di prodotti freschi
Attrazione turistica
Porta Palazzo, conosciuta anche come Piazza della Repubblica, è il mercato all'aperto più grande d'Europa situato a Torino. Offre un mix vibrante di tradizioni italiane e straniere con una vasta gamma di prodotti, tra cui prodotti freschi, fiori, abbigliamento e arte. Il mercato riflette la natura multietnica della città ed è sede di varie associazioni e gruppi LGBT. Inoltre, ospita eventi come La Madre per la comunità LGBTQ+ e Casa Arcobaleno, che offre attività culturali.
Il Mercato più famoso di Torino 🙂. Si trova di tutto a prezzi convenienti. Se venite nella mia città è una tappa d'obbligo, ma fate attenzione ai borseggiatori. Per il resto c'è lo consiglio 🙂
Annamaria N — Google review
Ho assistito a un bellissimo concerto dei Cavalieri di Zara dentro il Mercato Centrale di Porta Palazzo. Atmosfera calda e coinvolgente, con la musica che riempiva ogni angolo del mercato. Il contrasto tra le bancarelle, il vociare di sottofondo e le note dal vivo ha creato qualcosa di speciale. Un mix riuscito tra luogo popolare e evento culturale, con un’energia che ha contagiato tutti, dai passanti incuriositi agli spettatori arrivati apposta. Una serata davvero particolare, inaspettata in un contesto così, che ha reso il tutto ancora più memorabile.
Stefano B — Google review
Il mercato centrale è un ottimo luogo per poter mangiare. possibilità di scegliere tra diversi cibi (dalla pizza, carne, pesce, pasta, ecc) e mangiare sui tavoli disponibili a centro (vedi foto). Questo permette al gruppo di poter scegliere cosa mangiare e di soddisfare le proprie esigenze (di gusti e di costi)
Pietro D — Google review
Fa capo a un grande mercato rionale che però si svolge ogni mattina. Pota Palazzo é la parte coperta di questo mercato. In realtà si compone di due edifici divisi dalla strada. In uno hanno sede altri negozi di alimentari anche etnici, nell'atro invece si possono trovare al piano terra tanti street food ma di ottima qualità; mentre al piano superiore alcuni negozi di abbigliamento. Ci si può sedere ovunque e ordinare dove si vuole. Ottimo per il pasto di mezzogiorno.La particolarità é data da una antica ghiacciaia ipogeica che si può visitare gratuitamente. Consigliato
Valeriano P — Google review
Visitato un sabato pomeriggio di primavera. mercato di frutta e verdura pieno di colori e di profumi. È fortunato chi può frequentarlo con costanza. Si trova di tutto.
Ale — Google review
Mi ricordavo un posto diverso quando andavo da bambino …Devo dire che molto funzionale adesso con molti locali per mangiare con il mercato coperto molto fornito e ben tenuto
Gennaro B — Google review
“Un luogo vivace e ricco di possibilità!” Adoro andare a Porta Palazzo! È un posto pieno di vita, dove si può trovare di tutto: cibo di strada delizioso, generi alimentari freschi ed economici, carne e pesce di ottima qualità. Uno degli aspetti più affascinanti è la varietà: ci sono cibi e sapori provenienti da tutto il mondo, che rendono l’esperienza unica e multiculturale. È facilmente accessibile con molte linee di autobus, quindi arrivarci è davvero comodo. L’unico lato negativo è che non è molto sicuro la sera e di notte, quindi è meglio andarci di giorno. Ma, per chi ama scoprire luoghi autentici e vivaci, Porta Palazzo è davvero imperdibile!
Baharan E — Google review
Porta Palazzo è il cuore pulsante della Torino più autentica e multiculturale. Con il mercato all’aperto più grande d’Europa, offre ogni giorno un’esplosione di colori, profumi e lingue diverse. Qui si trovano prodotti freschi a ottimi prezzi, ma anche botteghe storiche, street food e locali innovativi. Negli ultimi anni l’area è stata riqualificata, diventando un luogo di incontro tra tradizione e innovazione. Una tappa imperdibile per chi vuole scoprire l’anima viva e popolare della città.
Flip M — Google review
Piazza della Repubblica, 25, 10152 Torino TO, Italia•http://scopriportapalazzo.com/•+39 011 521 5262•Tips and more reviews for Porta Palazzo

9Chiesa di Santa Maria del Monte dei Cappuccini

4.7
(5975)
•
4.6
(812)
•
Mentioned on 
+6 other lists 
Chiesa cattolica
Attrazioni e monumenti
Chiesa
Attrazione turistica
La Chiesa di Santa Maria del Monte dei Cappuccini è una chiesa del XVI secolo situata sul pittoresco Monte dei Cappuccini, una collina alta 325 metri vicino al fiume Po a Torino. La collina offre splendide viste panoramiche sulla città, sul fiume e tramonti mozzafiato. È comodamente vicina al centro storico e può essere raggiunta attraversando il Ponte Vittorio Emanuele.
Se Torino fosse un film, questa sarebbe la scena finale con la musica struggente in sottofondo. Dal piazzale vedi tutta la città stesa ai tuoi piedi, con la Mole in posa come se lo sapesse, il Po che fa finta di scorrere lento, e le Alpi dietro che sembrano dire: “ciao, benvenutə a casa”. È il punto dove vengo quando devo pensare, respirare o semplicemente ricordarmi perché, alla fine, ho scelto proprio Torino. Spoiler: è impossibile non scattare una foto, anche se ce l’hai già uguale nel rullino 56 volte. È IL MIO POSTO DEL CUORE.
Claudio S — Google review
Bella chiesa con vista mozzafiato su Torino di giorno e di sera. Occhio a non arrivare con l'auto fino al piazzale della chiesa: è vietato ma non tutti lo rispettano (ci sono le telecamere, la multa arriva). Sul piazzale c'è il Museo della Montagna
TIZIANA S — Google review
Una tappa assolutamente da non perdere a Torino. La Chiesa di Santa Maria del Monte dei Cappuccini è un luogo che unisce spiritualità, storia e un panorama mozzafiato sulla città. Il percorso per raggiungerla, in leggera salita, è piacevole e immerso nel verde: si parte dal lungo Po e, passo dopo passo, si guadagna quota fino ad arrivare al piazzale. Da lì, lo spettacolo è impagabile — una vista panoramica su tutta Torino, con la Mole Antonelliana che spicca tra i tetti e, nelle giornate limpide, le Alpi a fare da cornice. L’interno della chiesa è raccolto ma ricco di fascino, con una bellezza semplice e silenziosa che invita alla riflessione. Un luogo perfetto per chi ama la fotografia, la tranquillità e le viste panoramiche, ma anche per chi desidera concedersi un momento di pace a pochi minuti dal centro.
Gianluca C — Google review
Molto bella la chiesetta posta in cima al monte, così anche la vista panoramica offre uno spunto interessante sull'intero bacino della città di Torino. I tramonti sono molto belli da quassù, così come anche le notti che permettono una vista serena e rilassante. Peccato per l'inquinamento luminoso della città che non permette di godere a fondo delle stelle ma per quello basta andare un pochino più in su e raggiungerea Basilica di Superga.
Giuseppe P — Google review
La chiesa di Santa Maria al Monte dei Cappuccini sorge a Torino in cima al colle omonimo, su un terreno occupato, in epoca medievale, da una fortezza difensiva chiamata “Bastita Taurini” e da una chiesa romanica a tre navate, detta Santa Maria alla Bastita. Nel 1581, il duca Carlo Emanuele I di Savoia acquistò il colle e lo donò ai frati Cappuccini, già presenti da tempo in città nel borgo di Madonna di Campagna, per edificarvi un convento e una nuova chiesa. I lavori iniziarono nel 1584 su disegno dell’ingegnere milanese Giacomo Soldati, che concepì un edificio a pianta centrale trasformando la struttura esistente. Nel corso del tempo, però, il progetto subì importanti modifiche e, intorno al 1610, fu ripreso da Ascanio Vitozzi, che introdusse delle varianti fondamentali (coro, sacrestia, tamburo della cupola, nuova sistemazione interna) che lo avvicinarono a uno stile tardo rinascimentale. Dopo la morte di Vitozzi nel 1615, il cantiere passò sotto la direzione di Carlo di Castellamonte e poi di suo figlio Amedeo che, tra il 1630 e il 1637, completarono la decorazione interna, l’altare maggiore e altri elementi ornamentali. L’intero complesso, dopo vari periodi di interruzione causati da mancanza di fondi e da epidemie che rallentarono i lavori, fu consacrato circa vent'anni dopo, nel 1656. La chiesa presenta una pianta a croce greca, con cupola a tamburo ottagonale e quattro cappelle simmetriche, un interno decorato con statue lignee e altari laterali, in marmi policromi, dedicati a San Maurizio e a San Francesco. Dietro l’altare maggiore, la Gloria lignea dorata, progettata da Amedeo di Castellamonte, incornicia una piccola tavola cinquecentesca della Madonna con Bambino, detta “La Gloria”. La chiesa è nota per il cosiddetto “Miracolo del Monte”, legato all’assedio francese del 1640, durante la guerra civile fra “madamisti”, fedeli a Maria Cristina di Borbone e “principisti”, sostenitori del principe Tommaso di Savoia. Secondo il racconto, un gruppo di soldati francesi penetrò nel santuario per saccheggiarlo ma, al momento di forzare il tabernacolo, una fiammata improvvisa respinse gli assalitori e pose fine al massacro. Le cronache popolari dell'epoca parlarono di una manifestazione divina in difesa delle ostie consacrate, mostrando i segni di bruciature e di baionetta attribuiti all’evento, immortalato anche da un dipinto votivo nell’atrio della chiesa. A parte la mancanza di fonti storiche attendibili, è plausibile che la fiammata, se avvenuta, sia stata causata da un colpo di fucile sparato da un soldato difensore posizionato dietro l’altare che centrò la fiasca di polvere da sparo che il francese assalitore, di fronte al tabernacolo, conservava nel petto. In ogni caso, il massacro fu portato a compimento e i difensori seppelliti in una fossa comune, tornata alla luce nel 1937. Nel corso dei secoli, l’edificio ha subìto notevoli variazioni, ad esempio la cupola originaria, rivestita in piombo, è stata smantellata in varie occasioni, in particolare negli assedi e nei periodi di occupazione, sostituita o modificata e anche il convento fu interessato da soppressioni religiose, usi diversi e restauri. Oggi, Santa Maria al Monte dei Cappuccini è uno dei luoghi simbolo della città, per la ricchezza e complessità della sua storia, per la sagoma, riconoscibile a distanza nel paesaggio e anche come punto panoramico privilegiato da cui ammirare Torino e, nelle giornate limpide, la catena alpina circostante.
Andrea — Google review
Non sono entrata e non l'ho visitata , ho girato intorno alla chiesa e ho visitato la lapide con i volti dell'incidente aereo dei calciatori del toro. Molto bello da vedere e molto bello il panorama che ti regala di torino .
Monica ( — Google review
Molto bella e con una bella vista panoramica su Torino.
Dario A — Google review
Bisognerebbe essere lì al tramonto allora si che ci sarebbe una vista meravigliosa,comunque vedere Torino dall' alto non deve mancare.
Sabrina L — Google review
Piazzale Monte dei Cappuccini, 3, 10131 Torino TO, Italia•+39 011 660 4414•Tips and more reviews for Chiesa di Santa Maria del Monte dei Cappuccini

10Palazzo Carignano

4.6
(4178)
•
4.4
(520)
•
Mentioned on 
+6 other lists 
Museo
Attrazioni e monumenti
Attrazione turistica
Edifici Architettonici
Punti di interesse e monumenti
Il Palazzo Carignano, ora sede del Museo Nazionale del Risorgimento, è un palazzo barocco del XVII secolo a Torino che ha svolto un ruolo significativo nel movimento di unificazione dell'Italia. Il palazzo, progettato dall'architetto Guarino Guarini, è stato il luogo del primo parlamento italiano. I visitatori possono esplorare 30 stanze con itinerari suggeriti di varie lunghezze e guardare film che evidenziano gli eventi e i movimenti democratici che hanno portato all'unificazione italiana.
Luogo meraviglioso!!!! Visitato con mia figlia di 12 anni. Solo con la guida si può entrare nelle stanze del palazzo. Visita di 50 minuti circa e acquistando il biglietto prima siete sicuri di entrare nell orario che preferite.
Lucia S — Google review
Bellissimo palazzo come la sua storia. La guida volontaria è stata coinvolgente ed emozionante. Peccato per la povertà degli arredi; purtroppo la storia ha fatto altre scelte. Consigliato.
Maxtallica — Google review
Nel centro storico di Torino si distingue Il Palazzo Carignano, il quale si trova, in Via Accademia delle Scienze. UN PALAZZO STORICO: Venne commissionato dall’omonima nobile famiglia, diventando dalla fine del XVII secolo la loro residenza stabile. Un fregio decorativo posto in alto sul Palazzo indica che vi nacque Vittorio Emanuele II. Dal 1848 ebbe l’importante scopo di sede della Camera dei Deputati del Parlamento Subalpino. Quando la capitale venne trasferita, il palazzo perse la sua funzionalità istituzionale. Attualmente ospita il Museo Nazionale del Risorgimento Italiano. UN’ARCHITETTURA CHE SI DISTINGUE: L’imponente facciata barocca, si distingue dagli altri palazzi della città, per le sue linee con le forme morbide e ondulate. Il materiale della facciata in cotto non intonacato, gli conferisce un aspetto grezzo. CURIOSITÀ: LO SAI CHE…? L’edificio fa parte di quelli più importanti della città, è insieme ad altri costituisce le “Residenze sabaude in Piemonte” dichiarate Patrimonio dell'umanità dall'UNESCO. UN INVITO A SCOPRIRE TORINO: Visitare il Palazzo Carignano significa immergersi nella storia e nell’arte di questa città Se avete gradito questa lettura, vi invito a scoprire le altre mie recensioni, immergendovi nei dettagli che rendono Torino una città da scoprire.
Stefano M — Google review
L'inizio della visita è stato un po' confuso, poiché non vedevamo un'entrata e non sapevamo che la visita fosse guidata, con partenza proprio dall'ingresso in cui era situata la biglietteria. Tolto questo piccolo disguido, il volontario incaricato di guidarci nel palazzo si è dimostrato molto competente, e lo stabile stesso tenuto molto bene. Per un'esperienza del genere, di 40 minuti circa, 5 euro di intero e 2 di ridotto sono ottimi prezzi.
Flavio V — Google review
Bellissimo palazzo,usciti dal museo egizio è stata una bella visita anche se ci sono poche stanze,in circa 10 minuti si vista, assolutamente da prenotare biglietti
Emanuele — Google review
Gioiello seicentesco del Guarini per il Principe Carlo Alberto di Savoia d'ispirazione Berniniana. "Qui nacque Vittorio Emanuele II" come dice il cartiglio posto sull'architrave dell' ingresso centrale. Sede del primo Parlamento d'Italia quello Subalpino la cui aula è visibile dal Museo del Risorgimento posto al piano nobile. Al piano terra invece è possibile visitare gli appartamenti dei Principi con una guida, le boiserie in oro zecchino ed i meravigliosi affreschi del Gonin.
Gio G — Google review
Visitare Palazzo Carignano a Torino è come immergersi in un racconto vivente di storia, arte e architettura. Situato nel cuore della città, questo edificio è un capolavoro del barocco piemontese, progettato tra il 1679 e il 1685 da Guarino Guarini su commissione di Emanuele Filiberto di Savoia-Carignano. La sua facciata in mattoni rossi, con linee curve e dinamiche, rappresenta un esempio unico di architettura barocca civile, elegante e teatrale al tempo stesso. All’interno, gli Appartamenti dei Principi di Carignano offrono un tuffo in un mondo di fasti e raffinatezza. Furono abitati da Carlo Alberto e da Maria Teresa d’Asburgo-Lorena, e ancora oggi conservano intatto il fascino di una residenza di corte. Ogni ambiente racconta, attraverso arredi originali, affreschi, specchi e boiseries dorate, il gusto sofisticato della nobiltà sabauda. Tra le stanze che abbiamo avuto il privilegio di visitare, la Sala delle Battaglie ci ha colpiti per la ricchezza delle decorazioni e per le grandi tele celebrative, incorniciate da stucchi dorati e giochi di simmetrie che amplificano la maestosità dell’insieme. La Sala delle Stagioni è un piccolo gioiello di armonia: le boiseries finemente intagliate e dorate accompagnano scene allegoriche dipinte con grazia, in un’atmosfera rarefatta e poetica. Infine, la Camera da letto di Carlo Alberto, raccolta ed elegante, è impreziosita da arredi d’epoca e decorazioni delicate che avvolgono il visitatore in un senso di intimità regale. A rendere questa esperienza ancora più memorabile è stata la presenza della nostra guida, la signora Lucia: preparata, appassionata e di una gentilezza squisita. Con il suo racconto chiaro e coinvolgente, ha saputo dare voce agli ambienti, rendendo la visita non solo interessante, ma profondamente piacevole. Palazzo Carignano non è solo un luogo da vedere, ma uno spazio da ascoltare e vivere. Un angolo prezioso di Torino dove la storia si intreccia con la bellezza, lasciando un ricordo che resta impresso a lungo.
Ivano S — Google review
È stata un’esperienza bellissima. All’inizio abbiamo avuto difficoltà a trovare l’entrata. Si trova subito a sinistra, attraversando le scale dopo l’ingresso principale. Il museo non è troppo grande, ma è molto interessante. Vorrei soprattutto ringraziare Gabriella, che ha organizzato una bellissima escursione: raccontava con tutta l’anima, e si vedeva quanto ci metteva passione. Se avrete la fortuna di partecipare a una sua escursione, sarete davvero molto fortunati.
Angelinka — Google review
Via Accademia delle Scienze, 5, 10123 Torino TO, Italia•http://polomusealepiemonte.beniculturali.it/index.php/musei-e-lu…•+39 011 564 1733•Tips and more reviews for Palazzo Carignano
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11Museo Nazionale dell'Automobile - Torino

4.7
(20935)
•
4.6
(6240)
•
Mentioned on 
+4 other lists 
Museo
Musei
Attrazione turistica
Musei Specializzati
Il Museo Nazionale dell'Automobile, situato nel quartiere Lingotto di Torino, è un museo automobilistico costruito appositamente per mostrare veicoli costruiti in Italia dalla fine del 1800 fino ai giorni nostri. Il museo offre mostre approfondite sulla storia della produzione automobilistica, l'evoluzione della mobilità, il design e l'impatto ambientale. I visitatori possono ammirare auto iconiche come la prima Fiat 500 e un'Alfa Romeo Touring Spider del 1965.
Il Museo Nazionale dell'Automobile di Torino è un vero gioiello per gli appassionati di motori e non solo. Fin dal primo passo all'interno, si viene catapultati in un viaggio affascinante attraverso la storia dell'automobile, dalle sue origini pionieristiche fino alle creazioni più innovative dei giorni nostri. L'allestimento è curato nei minimi dettagli, con una disposizione logica e coinvolgente delle vetture che permette di apprezzarne l'evoluzione stilistica e tecnologica. Ogni modello esposto racconta una storia, un'epoca, un'intuizione geniale. Dalle eleganti auto d'epoca alle futuristiche concept car, la varietà e la ricchezza della collezione sono semplicemente impressionanti. Vicino alla fermata Metro “Lingotto” è facilmente raggiungibile sia in auto che con mezzi pubblici dal centro di Torino.
GabRiele T — Google review
Un tempio più che un museo, con emozioni per gli occhi tra design aerodinamica ed evoluzione delle auto (soprattutto sportive ma non solo) fino ad arrivare al cuore ed alla pancia. Dalla pelle d'oca per nuvolari fino alle lacrime per Villeneuve, senna e schumacher.....senza tralasciare il resto....meraviglioso spazio espositivo e una nei dettagli. Pre detecj.almeno due ore e attenzione perché il personale è giustamente pignolo, forse anche troppo per gli orari di chiusura....
Aless B — Google review
Per chi ama le auto, il Museo dell’Automobile di Torino è un luogo da vivere più che da visitare. Appena entri, senti che non stai solo guardando dei mezzi: stai attraversando una storia fatta di sogni, conquiste tecniche e design visionari. La collezione è ricchissima: si parte dalle origini della mobilità, con carrozze a motore e pezzi rarissimi, per poi entrare nel cuore pulsante dell’automobilismo italiano e mondiale. La Fiat, certo, ma anche Ferrari, Lancia, Alfa Romeo, Bugatti, e concept car che sembrano uscite da un film di fantascienza. Ogni modello è raccontato con cura, inserito nel suo contesto storico e stilistico. Alcune vetture ti lasciano davvero senza parole: non solo per la bellezza, ma per ciò che rappresentano in termini di innovazione e cultura. Il percorso è ben organizzato, con scenografie coinvolgenti e sezioni multimediali che rendono la visita dinamica. E se sei con la famiglia, la sorpresa è che piacerà anche a chi non è un fanatico di motori: ci sono spazi interattivi, curiosità, ambientazioni scenografiche che affascinano grandi e piccoli. Per me, è stato un tuffo nel cuore della mia passione, ma l’ho vissuto anche come un’esperienza condivisa, che riesce a parlare a tutti. Un museo che emoziona, diverte e fa riflettere: consigliatissimo.
Ivano S — Google review
MUSEO veramente ben curato ed affascinante. Da vedere!!! Solo 2 dubbi… - l’illuminazione chi la gestisce? Molte auto sono in penombra, non si notano tanti dettagli, bene l’atmosfera ma alla fine si viene per “vedere” - come si fa a non esporre tra le auto sportive storiche del gruppo né una Delta (s4 ancora meglio) né una Stratos???!!!
Federico P — Google review
Nonostante abbia trovato il piano terra quasi completamente in allestimento, ed un'area interattiva al P1 chiusa, devo ammettere che mi è comunque piaciuto tantissimo. Il personale è cortese. Le auto sono veramente tante e ben tenute. Spettacolare la disposizione delle auto da corsa. Da vedere. Biglietteria appena si varca la porta di ingresso. Parcheggio gratuito a poche decine di metri dall' ingresso. All' interno bar con numerosi tavoli, bagni e negozio.
Nicola P — Google review
Super consigliato per chiunque abbia anche solo una minima curiosità per il mondo delle auto. L’allestimento è curato nei minimi dettagli e pensato per coinvolgere il visitatore. Il personale è cordiale e preparato, pronto a rispondere a domande o a raccontare aneddoti interessanti. Il museo è adatto anche ai bambini, con sezioni interattive e spazi pensati per il coinvolgimento dei più piccoli. Assolutamente consigliato!
Alessandra D — Google review
Il Museo Nazionale dell’Automobile di Torino è una tappa imperdibile per appassionati di motori, ma anche solo per chi è curioso. Fondato nel 1932 da Cesare Goria Gatti e Roberto Biscaretti di Ruffia, uno dei pionieri dell’industria automobilistica italiana e cofondatore della FIAT, il museo rappresenta una delle collezioni più complete e affascinanti d’Europa. Rinnovato nel 2011, il percorso espositivo racconta non solo l’evoluzione tecnica dell’automobile, ma anche il suo impatto sulla società, sul design e sulla cultura del Novecento. Le auto d’epoca, i prototipi futuristici e le installazioni interattive rendono la visita dinamica e appassionante. Per una visita considerate un paio d’ore circa. Consigliato!
Giorgia T — Google review
Affascinante. Un viaggio nel mondo dell'auto da provare. Visitato di sabato, in una giornata particolarmente calda e afosa, quindi tempi di attesa alla cassa zero (noi siamo possessori dell'abbonamento musei Piemonte e Valle d'Aosta, quindi anche zero costo) Abbiamo trovato parcheggio libero proprio adiacente al museo (forse è stato un colpo di fortuna, di sicuro non essendo un giorno feriale, è stato più facile). All'entrata si trova anche un comodo bar fornito anche di panini e tramezzini (con personale molto cortese e disponibile) che mette a disposizione anche posti a sedere esterni (anche sdraio essendo bella stagione) a disposizione dei clienti.
Simona “ — Google review
Corso Unità d'Italia, 40, 10126 Torino TO, Italia•https://www.museoauto.com/•+39 011 677666•Tips and more reviews for Museo Nazionale dell'Automobile - Torino

12Palazzo Reale di Torino

4.7
(10250)
•
4.5
(4411)
•
Mentioned on 
6 lists 
Museo di storia locale
Attrazioni e monumenti
Museo
Attrazione turistica
Il Palazzo Reale di Torino è un museo da non perdere che un tempo era la residenza della famiglia reale italiana. Presenta appartamenti ornati, sculture e mobili, oltre a un arsenale, giardino e cappella. Il palazzo mette in mostra la storia del ducato di Piemonte al Regno d'Italia, comprese le invasioni francesi e l'influenza di Napoleone. I visitatori possono esplorare le sue bellissime opere d'arte e conoscere la sua ricca storia.
Il Palazzo Reale di Torino è un luogo magnifico e splendidamente organizzato. Offre un'enorme quantità di arte interessante, l'opportunità di visitare la Cappella della Sacra Sindone e gli affascinanti scavi archeologici del teatro romano sotto il palazzo. L'unico neo: un'ala della Galleria Sabauda era chiusa per mancanza di personale. Non perdetevi: la mostra "La Bellezza" nelle vicinanze! Vale assolutamente la pena! L'esposizione approfondisce il tema della bellezza, completando l'esperienza del palazzo. Consiglio di dedicare tempo e denaro extra per visitarla.
Катаринка К — Google review
Il Palazzo Reale è perfettamente mantenuto e recentemente restaurato in praticamente tutte le sue parti. Al suo interno ci sono parecchie cose da vedere. A partire dai dipinti, passando dalle stanze reali a quelle dell'armeria, dalla Cupola di Guarino Guarini fino alla pinacoteca. Inutile dire che è obbligatorio passare da questo capolavoro, soprattutto in vista della riapertura dei giardini reali. Il prezzo del biglietto è assolutamente giustificato dalla offerta del museo. Consigliatissimo
Cloude — Google review
Meraviglioso palazzo da non perdere se si visita Torino. Le sale che si visitano nel percorso sono di una straordinaria bellezza. Molto interessanti anche le collezioni di dipinti e le esposizioni presenti. Consiglio di visitarlo con la Torino Card che permette l'ingresso gratuito insieme ad altri musei e ville della città.
Marisa C — Google review
Visita immancabile. Anche perché non ci sono solo le stanze reali, ma anche la galleria sabauda con preziose collezioni archeologiche, ceramiche ed una ricca pinacoteca. Nonché la cappella della Sindone dove fu conservato in origine il sacro telo. L' armeria è chiusa per riallestimento e riaprirà a novembre.
Irene P — Google review
Una visita piacevole e molto interessante. Al prezzo di 15€ per il biglietto intero e 2€ per il biglietto ridotto (fino ai 25 anni), ci si può perdere tra le sfarzose stanze del palazzo, in una visita di circa 2h/2h 30'. La trovo una tappa assolutamente da fare se si è in visita a Torino.
Du28s — Google review
Le parole non servono a molto di fronte a tanta bellezza. Incredibile palazzo, dall’esterno anche semplice nella facciata, ma ricco nelle decorazioni e nelle opere d’arte all’interno. Bellissima la storia di questo palazzo ed è stato bello anche sentire tanti aneddoti legati alla nascita dell’Italia.
GIUSEPPE F — Google review
Se vi trovate a Torino - dovete assolutamente visitare il Palazzo Reale - un luogo affascinante, maestoso e magico per certi versi (visto che l'arredamento ben conservato vi fa immergere e sentire davvero l'atmosfera). Bellissima la sala da ballo, ma anche tutte le altre meritano. Consigliato, anzi straconsigliato!☺️
Daria Z — Google review
Elegante e sontuosa residenza reale, ricca di storia, reperti, dipinti e statue di pregio. Particolarmente affascinante l'armeria, con tanti esemplari di armi e armature, oltre a ricostruzioni di cavalli (statue in legno a grandezza naturale rivestite di pelle e peli originali). La galleria Sabauda e un ampio giardino con bar completano la piacevole visita. Puliti e moderni I bagni, sia interni sia in giardino. È necessario lasciare gli zaini/trolley/valige o borse grandi nel guardaroba autogestito al piano inferiore (serve 1 moneta da 1 euro che poi viene restituita). Ogni prima domenica del mese l'ingresso è gratuito.
Gioia ! — Google review
Piazzetta Reale, 1, 10122 Torino TO, Italia•https://www.museireali.beniculturali.it/palazzo-reale/•+39 011 521 1106•Tips and more reviews for Palazzo Reale di Torino

13Quadrilatero

4.3
(515)
•
Mentioned on 
+4 other lists 
Altro
Quartieri
Il Quadrilatero è un quartiere vivace di Torino, noto per la sua atmosfera animata e le sue affascinanti strade piene di caffè all'aperto, bar, ristoranti e negozi. Confina con il Palazzo Reale di Torino ed è sede di attrazioni come il Museo d'Arte Orientale e la Porta Palatina. L'area Quadrilatero Romano del quartiere è particolarmente popolare per le tradizioni dell'aperitivo pre-cena, offrendo vari locali come Pastis e Zonk per drink accompagnati da snack gratuiti.
Torino TO, Italia, USA•Tips and more reviews for Quadrilatero

14Villa della Regina

4.4
(5907)
•
4.2
(788)
•
Mentioned on 
5 lists 
Museo
Attrazioni e monumenti
Giardino
Attrazione turistica
La Villa della Regina è un palazzo reale del XVII secolo situato sulle colline che circondano Torino. Fu originariamente costruita come un complesso di vigneti e giardini per il principe-cardinale Maurizio di Savoia, ma successivamente ampliata e adornata da Luisa Ludovica di Savoia, che ne fece la sua residenza personale. La villa è stata la dimora di diverse regine di Savoia nel corso dei secoli. La sua bellezza barocca è completata da affreschi, dipinti e armadi cinesi.
Villa stupenda e da quel che ho capito ancora poco conosciuta. Tutto il complesso è una piccola perla posta sulle Collini di Torino e con una bellissima vista sulla cittá. La villa è molto ben tenuta e coniglio assolutamente una visita
W M — Google review
La Villa della Regina Margherita è davvero suggestiva. Intanto, ci si arriva comodamente con la linea urbana 56 oppure anche con la linea 13 camminando per cica 10 minuti (in salita). Gli interni sono arredati, affrescati e dalle finestre si gode di scorci sul giardino e sul panorama della città davvero belli. A mio parere, però, è proprio lo spazio esterno, che rende questo luogo meraviglioso: c'è un giardino all'italiana molto bello, dove regna la pace. Ombra, canto degli uccellini, distese verdi ovunque e una vista sulla città superlativa. La prima domenica di ogni mese l'ingresso è gratuito con prenotazione obbligatoria.
Elettra 2 — Google review
Fa parte del circuito delle ville sabaude, bene collettivo tutelato dall’Unesco. Interessante la sua storia d'inizio secolo, residenza per le figlie dei combattenti caduti in guerra. Meravigliosi i decori delle sale, in particolare quelli "chinoiserie". Splendida la vista sulla città dal parco, con la Mole Antonelliana che si staglia in primo piano
Serena S — Google review
Bella villa sabauda con interni arredati e un bellissimo giardino con vista panoramica sulla città. La visita è libera, ma è molto carina l'idea di coinvolgere attivamente i bambini con quiz e "ricerche". I colori dell'autunno aiutano l'atmosfera e i vigneti che la circondano sono ben curati e belli da vedere. Unica pecca il parcheggio (che stanno costruendo) non c'è e anche gli spazi sulla strada sono pochi.
Monia B — Google review
Posto sottovalutato, forse anche dagli stessi residenti. Poche indicazioni per arrivarci...sopratutto se si raggiunge a piedi!? È in fase di ristrutturazione la parte esterna. Biglietti gratis con la Card Torino+Piemonte. Il tour inizia con il video che spiega la storia della Villa. Complimenti ai restauri e alle ricostruzioni degli ambienti! Da sistemare un po meglio i giardini, da cui si vede una parte di Torino Consiglio di iniziare con la visita alla Villa Regina, scendere alla Gran Madre di Dio, attraversare il Ponte Umberto, andare in Piazza Vittorio Veneto e lì fermarsi a qualche locale e poi dirigersi al centro storico di Torino!
Roberta A — Google review
Bellissimo museo sia la parte interna come quella esterna con i giardini, molto accurato, viste fantastiche. Lo consiglio pienamente come cosa da vedere se vi trovate a Torino. In 2 ore si può fare!
Gonzalo B — Google review
La Villa della Regina Margherita è un luogo davvero affascinante. Gli interni sono eleganti e dalle finestre si può ammirare un bellissimo scorcio sul giardino e sulla città. Tuttavia, è soprattutto l’esterno a rendere questa residenza così speciale: il giardino all’italiana è curato e silenzioso, immerso nel verde con una vista panoramica davvero straordinaria. Inoltre, ogni prima domenica del mese l’ingresso è gratuito, con prenotazione non obbligatoria ma fortemente consigliata.
Vincenzo C — Google review
Bella villa sabauda con una vista fantastica su Torino bellissimo il salone principale affrescato stile Stupinigi noi siamo capitati in una splendida giornata di novembre e i colori degli alberi autunnali ha esaltato il bellissimo giardino merita assolutamente una visita.
Luigi D — Google review
Strada Comunale Santa Margherita, 79, 10131 Torino TO, Italia•http://polomusealepiemonte.beniculturali.it/index.php/musei-e-lu…•+39 011 819 5035•Tips and more reviews for Villa della Regina

15Castello del Valentino

4.7
(1494)
•
4.4
(93)
•
Mentioned on 
+4 other lists 
Castello
Attrazioni e monumenti
Attrazione turistica
Castelli
Immerso nel pittoresco Parco del Valentino, il Castello del Valentino è un magnifico château francese del XVII secolo che cattura l'essenza dell'architettura barocca. Originariamente commissionato da Christine di Francia, questo incantevole castello presenta una facciata romantica che sembra uscita da una fiaba. Oggi, funge da Facoltà di Architettura per l'università di Torino, fondendo grandezza storica con educazione moderna. Esplorare il parco circostante e i suoi scenografici percorsi ciclabili offre l'opportunità di immergersi nel ricco patrimonio barocco di Torino.
Incantevole scrigno monumentale all' interno del parco omonimo del Valentino. Edificio di notevoli dimensioni in stile classicista con influenza d'oltralpe data dalla presenza di tetti alla francese. Diversi materiali e forme si alternano costruendo un'immagine forte rispetto al contesto fluviale e collinare con il quale dialoga costantemente. Consiglio la visita. È emozionante.
GIUSEPPE A — Google review
Il Castello del Valentino è un vero gioiello nel cuore di Torino, un luogo che incanta per la sua storia e la sua bellezza. Situato nel suggestivo Parco del Valentino, offre un'atmosfera magica, specialmente al tramonto.
Andrea — Google review
Molto molto bello. Lo abbiamo visitato grazie ad un giornale locale che ci ha segnalato la possibilità di iscriversi per delle visite guidate gratuite. La guida era una dottoranda in architettura, molto preparata e con una insolita capacità di mantenere alta l'attenzione, anche quella dei bambini.
Alessandro — Google review
Parco bellissimo, immenso. Tutto verde, curato, con scoiattolini addorabili. Un bel posto per passare la giornata in verde, in relax. Adatto per i grandi e per i piccoli. Borgo medievale molto carino, anche se non si vedeva bene bene per i lavori in corso
Natali R — Google review
Ho prenotato la visita guidata gratuita con un po' di anticipo, sul sito del Politecnico perché nel breve è sempre pieno. É stata un' esperienza magnifica, avevo molta voglia di vedere il piano nobile del castello, le sale restaurate e vissute contemporaneamente dalla facoltà di Architettura. Come si sa ospitano la Direzione e vi si svolgono i corsi di laurea e tutto questo avviene in una Dimora Sabauda patrimonio Unesco, anche qui sta la meraviglia. Sono molto felice di aver avuto una guida d'eccezione come Giulia, giovane e appassionata studiosa con 3 lauree, la quale si è commossa mentre ci spiegava la meraviglia a cui stavamo assistendo. Devo farle un grande applauso perché ha trasmesso a tutti la sua passione e non mi é mai capitato in nessuna visita guidata! Grazie
Gio G — Google review
Splendida visita - e fortunata, occorre prenotare e in genere con largo anticipo perché si fa solo di sabato mattina - in un posto che ha conservato tutta la sua bellezza nonostante ora sia (anzi, lo è da oltre 150 anni in realtà) la sede di Architettura del Politecnico di Torino e quindi non ci siano arredi e sia visitabile solo il piano nobile e poco più. Un luogo dalla storia complessa, frutto di interventi successivi che vi saranno ben illustrati dagli studenti che si occupano di accompagnarvi (gratuitamente, NdR): intanto si scopre che quel Valentino non è certamente Rodolfo ma neanche il Santo degli innamorati...ma è incerto come toponimo e forse viene dalla storpiatura di Vallantium, un avvallamento che esisteva una volta....poi la storia del castello, nato come villa fluviale e divenuto quello che vediamoquando la famiglia Savoia ne entra in possesso nella seconda metà del 1500. L'arrivo di Cristina di Francia, sposata al duca Vittorio Amedeo I, sarà la causa dell'ampliamento su progetto di Carlo e Amedeo di Castellamonte ed è qui che entra il gusto francese dell'edificio probabilmente. Nella prima metà del 1600 viene realizzato il corpo parallelo al fiume con due torri (unico edificio con due facciate praticamente) e dopo il 1643 vengono realizzati due padiglioni più bassi e l’emiciclo di chiusura del cortile. Ai lati si estendono giardini ora scomparsi. Poi nel 1824 il Valentino ospita una caserma e dal 1861 diventa la sede della Regia Scuola di Applicazione per gli Ingegneri (l'odierno Politecnico) ed ecco un'altra rivoluzione che rovescia la precedente organizzazione prevedendo l’affaccio principale verso la città. Se avete la possibilità prenotate la visita, auspicando che questa possibilità - seppure contingentata e a pagamento - venga estesa a tutti i giorni dell'anno per far fruire di tanta bellezza tutti (all'estero ci sarebbe la fila, NdR) senza modificare la destinazione d'uso. Utili info? Lasciate un like e guardate le altre recensioni fatte soprattutto su Roma e se passate da qui seguitemi.
Roberto C — Google review
Vale la pena attendere le disponibilità e prenotare la visita eseguita da studenti di Architettura, vivere le sale del castello è un privilegio di pochi che vengono aperte al pubblico al sabato mattina
Gabriella D — Google review
Bella visita accompagnata da personale della facoltà di Architettura. Fortunato chi ogni giorno lavora in questi ambienti ricchi di storia. Non è facile trovare disponibilità sul sito. Chi si trova a Torino può andare e vedere se ci sono disponibilità all'ultimo momento. Ho visto inserire parecchie persone nei gruppi nonostante non avessero la prenotazione. E' solo aperto al sabato mattina. La visita è gratuita.
Maurizio B — Google review
Viale Pier Andrea Mattioli, 39, 10125 Torino TO, Italia•https://castellodelvalentino.polito.it/•Tips and more reviews for Castello del Valentino
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16Caffè Al Bicerin dal 1763

4.3
(3381)
•
4.0
(2476)
•
Mentioned on 
+3 other lists 
$$$$affordable
Caffè
Bar
Cioccolateria artigianale
Caffé Al Bicerin è un caffè storico che serve bevande e dessert a base di cioccolato in un ambiente accogliente con pannelli di legno dal 1763. Il caffè è stato ridisegnato nel 1856 dall'architetto Carlo Promis, mantenendo le sue boiseries in legno originali e i portacandele in argento antico. È noto per servire il famoso Bicerin di Torino secondo la ricetta originale, una bevanda a base di caffè con cioccolato e panna fresca.
Splendido caffè storico, l’ovale d’epoca in una deliziosa e tranquilla piazzetta. Squisito bicerin, con cioccolata fatta in pentole di rame, perfetto con biscotti tipici. Posti come questi rappresentano la quintessenza dell’eccellenza italiana.
Federica M — Google review
Passato un sabato di fine settembre a Torino purtroppo insieme ad altre migliaia di turisti che hanno letteralmente preso d’assalto i caffè storici costringendo tutti ad una lunga coda per entrare. Il caffè al bicerin di fronte alla bellissima chiesa della Consolata dal lontano 1763 non fa eccezione. Si può, volendo, prenotare un tavolo ma non durante i week end. L’affollamento non è però l’unico male. Il famoso Bicerin si è allungato perdendo la sua cremosa consistenza e la cioccolata, che a menù viene declamata come fatta sciogliendo pezzi di cioccolato nel vecchio pentolino di rame, è diventata liquida come le commerciali cioccolate in bustina. Magari ai nuovi turisti stranieri piace più il gusto lungo del caffè americano e la cioccolata acquosa per cui essendo la maggioranza della clientela dettano legge distruggendo i piaceri nostrani di una volta. Peccato che non si riesca ad essere noi ad educare ma si preferisca subire
Paolo G — Google review
Il Caffè al Bicerin dal 1763 non è solo una caffetteria, ma un vero e proprio tuffo nel passato. L'atmosfera tipica torinese con il fascino d'altri tempi. Assolutamente da assaggiare è il bicerin, dove il caffè si fonde con il cioccolato e la panna. Locale assolutamente consigliato a chiunque voglia concedersi un momento di magia torinese.
Marco C — Google review
Il bicerin è una bevanda da provare assolutamente e dove se non ne locale storico dov'è stata creata? Vale la pena l'attesa, il locale ben curato e tenuto bene. Ottima anche la pasticceria. Si paga abbastanza, ma ne vale la pena.
Giulia — Google review
Provato solo perché curiosi da questo “bicerin” ma assolutamente sopravvalutato. Il bicerin non è altro che un mix tra caffè, cioccolata (di quelle in busta) e crema. Lo abbiamo accompagnato dalla torta alle nocciole immersa nella cioccolata (anche questa classica cioccolata della busta) e panna montata (già pronta, la panna montata fresca é tutta un’altra storia). 1 bicerin e 1 torta= € 18,50 Decisamente troppo, ma dai
Ali_10 — Google review
Questo è quello originale che è molto diverso da quello che si conosce in tutto Torino diciamo che è diverso, però il locale è suggestivo ed è bello da vedere
Francesco C — Google review
Bellissimo e minuscolo caffè, famoso per l’omonima bevanda. Si può mangiare qualche dolcezza, o degustare un vermouth con dei tramezzini. Ottima scelta di cioccolato e confetti. Personale gentilissimo e grande servizio. Da non mancare
Riccardo S — Google review
Ci sono tornata dopo anni e ho trovato una squisita gentilezza del personale. Posto storico e vivande preparate con cura, la coda all' esterno è data piuttosto dalla cura nelle preparazioni che dai clienti. È cmq un esperienza da fare.
Lara T — Google review
Piazza della Consolata, 5, 10122 Torino TO, Italia•http://www.bicerin.it/•+39 011 436 9325•Tips and more reviews for Caffè Al Bicerin dal 1763

17Borgo Medievale

4.5
(11903)
•
4.2
(1349)
•
Mentioned on 
+3 other lists 
Chiuso temporaneamente
Museo all'aperto
Musei
Museo del patrimonio culturale
Museo
Borgo Medievale è una affascinante riproduzione di un villaggio medievale situato lungo le rive del fiume Po. Costruito alla fine del XIX secolo, offre ai visitatori uno sguardo sulla vita durante il Medioevo. Il villaggio presenta case, laboratori e persino una fortezza che protegge la piccola comunità.
Il Borgo Medioevale situato all'interno del parco del Valentino purtroppo non è visitabile e viene aperto solo durante eventi o manifestazioni ma per fortuna ci sono le recensioni, le photo e i video che mi hanno permesso di vedere, seppur virtualmente, l'Interno. Ma come nasce? Non è una Rocca storicamente vissuta ma è stata costruita nel 1884 come Sezione di Arte Antica dell’Esposizione Generale Italiana. L’enorme successo di pubblico ottenuto dal Borgo fece sì che scampò alla sua distruzione prevista al termine dell’Esposizione e da molti anni fa parte dei Musei Civici della Città: ancora oggi questo ridente complesso di edifici a specchio del Po è uno dei luoghi più amati e visitati di Torino.
She M — Google review
bellissimo scorcio medievale di Torino nel parco del Valentino.
Roberto S — Google review
Uno dei posti che non mi stancherò mai di visitare. A contatto con la natura e la storia. In questo periodo stanno ristrutturando,il mal tempo ha provocato danni. Ma è sempre uno spettacolo il Borgo. Il fiume e i monumenti fanno da cornice, insieme agli scoiattoli 🐿️🐿️
Emanuela — Google review
Molto interessante. Il Borgo Medievale di Torino è un complesso eretto in stile medievale in occasione dell'esposizione generale italiana del 1884, svoltasi a Torino. il cortile della Rocca, replica di quello del castello di Fénis. Da visitare consigliabile veramente.
Guido G — Google review
Location nata a fine Ottocento come riproduzione di un borgo medievale e c'è di che essere fieri di questo piccolo borgo, che permette di ammirare un'architettura curata nella riproduzione e nel mantenimento di costruzioni, che comunque hanno 140 anni. Molto carine le botteghe che vi si possono trovare e gentilissimi i bottegai che portano avanti le loro attività. La rocca è chiusa da settembre 2021 per restauro e questo dimostra l'interesse di mantenere in buono stato questo che può essere considerato un museo all'aperto. A ciò bisogna aggiungere il bellissimo parco nel quale questo borgo è immerso e che permette una bellissima passeggiata tra il verde e lungo il Po. Se siete a Torino una visita del parco e del Borgo e assolutamente consigliata.
Donatella P — Google review
Fantastico posto, molto caratteristico. È possibile farsi avvicinare dagli scoiattoli dando loro una ghianda da rosicchiare. Vicino al Po' si possono osservare le canoe e le papere.
Enzo N — Google review
Che peccato, in questo periodo stanno facendo lavori, ma per quello che ho potuto vedere è bellissimo! Molto suggestivo! Con anche botteghe a tema all'interno, proprio carino!!!
Sophia Z — Google review
Meraviglioso borghetto situato all'interno del parco del Valentino. Il borgo è stato costruito ad arte, per cui non si tratta di un borgo medievale originale, ma rimane comunque caratteristico, molto bello da visitare. All'interno si trovano degli shop a tema e un café.
Mimì “ — Google review
Viale Virgilio, 107, 10126 Torino TO, Italia•http://www.borgomedievaletorino.it/•+39 011 0116 7101•Tips and more reviews for Borgo Medievale

18Cancellata di Palazzo Reale

4.7
(95)
•
Mentioned on 
+3 other lists 
Punto di riferimento storico
La Cancellata di Palazzo Reale è una parte significativa delle Residenze Reali della Casa Reale di Savoia a Torino, Italia. Questo palazzo in stile barocco del XVI secolo era un tempo la residenza ufficiale della famiglia reale ed è ora un'opera d'arte straordinaria. Il cancello, adornato di verde e decorazioni dorate, separava lo spazio pubblico dall'area della corte privata. Due cavalieri di bronzo si ergono al cancello d'accesso: Castore e Pollice, che rappresentano i gemelli della mitologia.
Un posto meraviglioso. Bellissimi palazzi, piazza enorme e stupenda. Torino una città da visitare assolutamente.
Ocean B — Google review
La cancellata di Piazzetta Reale a Torino, situata tra Piazza Castello e il Palazzo Reale, è un'opera particolarmente significativa di architettura scenografica ottocentesca. Prima della sua costruzione, lo spazio era delimitato da una struttura seicentesca in legno nota come "Paviglione" che fungeva da separazione tra la piazza pubblica e l'area privata della corte reale, utilizzato tra l'altro per l'ostensione della Sindone. Tuttavia, il 7 luglio 1811 il Paviglione fu distrutto da un incendio, lasciando la Piazzetta Reale aperta e priva di delimitazioni e successivamente, durante l'occupazione francese napoleonica (1801-1814), fu completamente abbattuta la parte della manica di collegamento tra il Palazzo Madama e la Piazzetta Reale, eliminando l'alta muratura che divideva la piazzetta stessa. Nel 1834, il re Carlo Alberto decise di ripristinare la separazione fra lo spazio pubblico e quello privato e nel 1835 Giovanni Colla e Chiaffredo Odetti ricevettero l'incarico e il finanziamento per la “formazione e collocamento di una grande cancellata in ferro fuso lavorato avanti il reale Palazzo Grande” e per “dare colore ad olio a due mani ad ambe le parti” secondo il progetto affidato a Pelagio Palagi (1775-1860). Originario di Bologna e artista poliedrico in quanto pittore, scultore e architetto, Palagi lavorò in diverse città italiane tra cui Milano e Torino dove contribuì alla decorazione interna del Palazzo Reale e progettò arredi e oggetti d'arte per la corte sabauda fondendo, con il suo stile eclettico, elementi classici con innovazioni stilistiche. In origine, erano previste tre aperture della cancellata: quella centrale è rimasta tale mentre le due a metà dei tratti laterali sono state chiuse con degli elementi progettati per essere apribili. Le due statue equestri dei Dioscuri, Castore e Polluce, aggiunte nel 1848 e scolpite da Abbondio Sangiorgio, furono fuse in bronzo nel 1842 da Giovanni Battista Viscardi e Luigi Manfredini e poste ai lati dell'ingresso principale mentre Palagi completò la decorazione della struttura con otto candelabri in ferro fuso alimentati a gas, tecnologia allora molto innovativa. Fra i simboli che contraddistinguono la cancellata, spiccano sicuramente l'effige della Medusa, ripetuta ad ogni sezione e simbolo di inviolabilità e potenza e la scritta FERT, antico motto sabaudo oggetto di diverse interpretazioni, adottato dai Savoia su stemmi e monete fin dal Medioevo e presente anche nell’Ordine Supremo della Santissima Annunziata, la più alta onorificenza del Regno di Sardegna e d'Italia. Secondo alcuni, potrebbe essere l'acronimo di "Fortitudo Eius Rhodum Tenuit" (La sua forza mantenne Rodi) in riferimento alla partecipazione dei Savoia alle Crociate e al loro sostegno ai Cavalieri di Rodi (poi Cavalieri di Malta) nella difesa dell'isola contro gli Ottomani. Altre possibili interpretazioni sono: "Foedere Et Religione Tenemur" (Siamo vincolati da Patto e Religione), "Fortitudo Eius Republicam Tenet" (La sua forza sostiene lo Stato) oppure, più probabilmente, FERT indicherebbe la locuzione verbale latina del verbo "portare", "sopportare" o "sostenere" a indicare l'aspirazione della dinastia sabauda a resistere alle avversità e a governare con fermezza. Restaurata nel 1895 poichè le molte parti di cui era costituita erano danneggiate dalle infiltrazioni d'acqua, la cancellata fu integralmente sostituita nel 1932 da una nuova in ghisa, fusa dalla ditta Manfredi & Bongioanni di Fossano. Un recente restauro, terminato nel 2005 ad opera di finanziamenti privati, ha mirato a ripristinare l'aspetto ottocentesco dell'opera con dettagli in verde bronzo e inserti dorati e l'ha riportata così al suo ruolo scenografico originale.
Andrea — Google review
Questa imponente cancellata di Palazzo Reale risale al 1840 ed è situata tra piazza Castello e piazzetta Reale; ornamentali e scenografici i candelabri posizionati sulla cima dei pilastri e le numerose teste dorate della Medusa lungo tutta la cancellata.
Paolo M — Google review
Cancellate veramente bellissime per delimitare l’area d’ingresso nella piazza del palazzo reale. Ai due lati sono presenti delle statue a cavallo.
Luca M — Google review
Fantastica notizia! Con un investimento di quattrocentomila euro, la cancellata è oggetto di una manutenzione straordinaria a vent’anni dall’ultimo intervento. I lavori programmati prevedono il rilievo tridimensionale del manufatto e l’accurato esame delle parti degrate in vista degli interventi di pulitura, il consolidamento e la verifica dei vari componenti, oltre al restauro delle imponenti statue equestri dei Dioscuri che accolgono i visitatori all’ingresso dei Musei Reali.
Lorenzo R — Google review
La Cancellata di Palazzo Reale un tempo divideva lo spazio pubblico di Piazza Castello da quello privato della corte che viveva a Palazzo Reale. Ci si rimane colpiti dal verde della cancellata, le meravigliose meduse dorate e lo sfondo del palazzo. Collocati sul varco d'accesso si trovano due cavalieri in bronzo sono Castore e Pollice, fratelli gemelli della mitologia.
Elisa W — Google review
Cancellata bassa per non interrompere la piazza, al centro le statue equestri di Castore e polluce.
Davide P — Google review
Piazza "Reale" in tutti i sensi, è rilassante, pulita, e tanti turisti abbagliati dalla sua bellezza.
KARL H — Google review
P.za Castello, 10122 Torino TO, Italia•https://www.ilpalazzorealeditorino.it/•Tips and more reviews for Cancellata di Palazzo Reale

19Chiesa di San Lorenzo

4.7
(847)
•
4.7
(1484)
•
Mentioned on 
3 lists 
Chiesa cattolica
Attrazioni e monumenti
Attrazione turistica
Siti sacri e religiosi
La Real Chiesa di San Lorenzo è una straordinaria chiesa cattolica ottagonale costruita nel 1687, caratterizzata da architettura barocca, affreschi, statue e una cupola. Fu originariamente concepita come una cappella per il Palazzo Reale nella centrale Piazza Castello e progettata da Guarini. Lo stile della chiesa riflette l'influenza di Borromini e mette in mostra l'approccio innovativo di Guarini alla forma.
La Real Chiesa di San Lorenzo a Torino è un capolavoro dell'architettura barocca e fu costruita per celebrare la vittoria del duca Emanuele Filiberto di Savoia nella battaglia di San Quintino in Piccardia il giorno di San Lorenzo del 1557. Il progetto appartiene al genio di Guarino Guarini (1624-1683), sacerdote teatino e uno dei massimi architetti del Barocco, noto per le sue opere innovative che combinano elementi matematici e strutturali e autore, oltre a San Lorenzo, di meraviglie architettoniche come la Cappella della Sindone e Palazzo Carignano a Torino. Guarini dovette riprogettare nel 1666 un edificio su cui erano già intervenuti nel 1634 Ascanio Vittozzi e poi nel 1664 Amedeo di Castellamonte ma che era stato realizzato solo in minima parte. Avendo a disposizione uno spazio ridotto, ideò un edificio a pianta ottagonale iscritta in un quadrato che si sviluppa in altezza attraverso un'ampia cupola, illuminata da otto finestroni ellittici e attraversata da un sistema di nervature a formare una stella a otto punte mentre la struttura vera e propria della chiesa, costruita tra il 1668 e il 1687, si regge su quattro grandi archi in muratura. La decorazione interna, effettuata sotto la direzione dello stesso Guarini che è autore anche dell'altare maggiore, è ricca di marmi policromi di gran pregio provenienti dalle Alpi Apuane, dal Veneto, dal Trentino e dalla Liguria e presenta opere d'arte di rilievo, come la Cappella del Santissimo Crocifisso con una pala di Andrea Pozzo e la Cappella dell'Immacolata con una pala di Domenico Maria Muratori. Durante la Seconda Guerra Mondiale, la struttura fu colpita dai bombardamenti durante la notte del 13 luglio 1943 e, diversamente da quanto riportato da alcune fonti, subì notevoli danni. Le incursioni aeree della RAF, che sganciarono su Torino bombe di grosso calibro, lesionarono il tetto, parzialmente crollato mentre gli spezzoni incendiari sfondarono il cupolino sovrastante l'altare maggiore, devastando l'interno. Caddero tutti i vetri della grande cupola ma, pur con notevoli disagi, la chiesa continuò le funzioni e, nel dopoguerra, fu prontamente restaurata. Una particolarità dell'edificio è l'assenza di una facciata monumentale che, benchè progettata da Guarini, non fu mai realizzata, ufficialmente per preservare l'uniformità architettonica di piazza Castello ma più probabilmente per evitare che una facciata troppo vistosa e distintiva potesse distogliere l'attenzione dal Palazzo Reale, punto focale dei regnanti sabaudi. Classico esempio di monumento meraviglioso ma tutto sommato poco conosciuto, la chiesa di San Lorenzo meriterebbe maggiore attenzione e soprattutto una continua manutenzione per evitare episodi come quello del 2017 in cui crollò una lastra dell'esterno fortunatamente senza vittime o ulteriori danni, testimoniando quanto non si curi col necessario riguardo un autentico gioiello dell'arte.
Andrea — Google review
La Real Chiesa di San Lorenzo si trova in pieno centro a Torino, proprio in Piazza Castello. A prima vista può passare inosservata, perché non ha una facciata monumentale: sembra quasi nascosta, come se volesse farsi scoprire solo da chi ha davvero voglia di entrare. Ma una volta dentro, la sensazione cambia subito. Lo spazio si apre in modo inaspettato, con una struttura centrale che fa salire lo sguardo verso la cupola, vero cuore della chiesa. È una delle opere più affascinanti del barocco italiano, progettata da Guarino Guarini nel Seicento. La cupola, con i suoi archi intrecciati e la luce che filtra dall’alto, crea un effetto visivo sorprendente. Non è solo questione di tecnica o architettura: c’è qualcosa che colpisce anche sul piano emotivo. Si ha come l’impressione che tutto tenda verso l’alto, verso la luce. La chiesa fu costruita per volontà dei Savoia, in segno di gratitudine dopo la vittoria nella battaglia di San Quintino, avvenuta il 10 agosto, giorno di San Lorenzo. Questo legame con la storia si percepisce nell’impianto sobrio e solenne del luogo, che conserva un equilibrio tra il fasto barocco e un senso profondo di raccoglimento. All’interno ci sono marmi policromi, opere d’arte nelle cappelle laterali e una qualità della luce che cambia durante la giornata. È un luogo che invita a fermarsi, a guardare in silenzio, a respirare un’atmosfera diversa da quella caotica della piazza fuori. Visitare San Lorenzo significa entrare in uno spazio che non ha bisogno di grandi parole: basta lasciarsi guidare dallo sguardo e dal silenzio. È una chiesa che sorprende senza ostentare, che lascia qualcosa dentro anche a chi non è particolarmente esperto di arte o architettura. Ed è forse questo il suo valore più grande.
Ivano S — Google review
Passeggiando nel centro storico di Torino, fra le sue vie sobrie ed eleganti, in Via Palazzo di Città, 6, c’è un luogo che potrebbe quasi sfuggire allo sguardo più distratto: la Real Chiesa di San Lorenzo, anche per la presenza quasi adiacente del maestoso Palazzo Reale. UNA PROMESSA DI FEDE E DI VITTORIA: Tutto ebbe inizio nel 1557, quando Emanuele Filiberto di Savoia vinse la battaglia di San Quintino proprio il 10 agosto, giorno dedicato a San Lorenzo. Come segno di gratitudine, il duca fece una promessa: avrebbe costruito una chiesa in onore del santo. A questo scopo, inizialmente nel 1562, per mancanza di fondi, fu ristrutturata una piccola cappella preesistente “Santa Maria ad Praesepem”. Fu qui che, per un periodo, venne esposta la Sacra Sindone, appena trasferita a Torino da Chambéry. L’INGEGNO DI UN VISIONARIO: GUARINO GUARINI: Per realizzare finalmente la promessa venne costruito, su progetto dell’architetto e sacerdote Guarino Guarini l’attuale edificio nel XVIII secolo. Anche in questo caso non erano sufficienti i fondi a disposizione, Guarino ebbe l’dea oggi diremmo di marketing, di vendere le cappelle laterali ai nobili della città. LA PIANTA OTTAGONALE DELL’OTTAVO GIORNO: Osservando l’esterno, appare subito evidente, che la Chiesa non presenta una vera e propria facciata, questo è dovuto alla vicinanza del Palazzo Reale, che doveva rimanere, per i Savoia, l’elemento più visibile e importante che si affacciava su Piazza Castello. La pianta della chiesa è basata su una struttura ottagonale, e tutto si sviluppa ricordando il simbolo dell’“ottavo giorno”, ovvero il giorno perfetto, quello della resurrezione e della vita eterna nella tradizione cristiana. Inoltre, la disposizione delle cappelle e degli archi crea una stella a otto punte, simbolo di perfezione e rinnovamento spirituale. La sua cupola, un insieme di archi incrociati che formano un fiore a otto petali, con giochi di luce e geometrie particolari con le sue finestre a aperture particolari, è uno degli elementi più spettacolari dell’architettura sacra torinese. All’interno delle Cappelle sono presenti importanti opere a tema religioso. UN INVITO A SCOPRIRE TORINO: Visitare Torino significa immergersi nell’eleganza sabauda, nell’Archeologia, nell’Arte e nella cultura gastronomica. Se avete gradito questa lettura, vi invito a scoprire le altre mie recensioni, immergendovi nei dettagli che rendono Torino una città da esplorare.
Stefano M — Google review
La Chiesa di San Lorenzo è un altro piccolo capolavoro molto raro da ammirare: spesso è chiuso e quando apre ci sono cerimonie in corso. Tuttavia occasionalmente apre anche al pubblico e quelle poche volte in cui sono entrato sono sempre rimasto basito (in senso positivo). Bellissimo entrare e guardare com'è fatta mentre si pensa a tutte le leggende dietro di essa. Assolutamente da visitare se aperta
Cloude — Google review
Nei pressi dei Musei Reali, spesso sottovalutata dai tanti, si trova la Chiesa di San Lorenzo. Per comprenderne l'importanza e l'unicità probabilmente basterebbe sottolineare come, per patrimonio artistico, rappresenti una delle maggiori 20 chiese al Mondo o parlare della scala Santa che custodisce al suo interno, in seno al nucleo primitivo della Costruzione. O non meno raccontare della matematica architettura che cela al suo interno, con una finestra ad Ovest che due volte l'anno, in occasione dei Solstizi, fa trapelare a Mezzogiorno in fascio di luce che convogliato in un foro prospiciente illumina in un antro buio una raffigurazione di Dio Padre( piccola meraviglia che abbiamo appreso grazie alla simpatica e disponibile (Amelia, una delle volontarie che dedicano il proprio tempo a vantaggio di chi entra). Da visitare anche una piccola esposizione all'interno, dedicata alla Sacra Sindone, con una riproduzione della stessa e oggetti che ripropongono strumenti di tortura usati dai Romani nella Passione.
Giuseppe G — Google review
La chiesa di San Lorenzo è una chiesa cattolica di Torino nota come Realtà Chiesa di San Lorenzo, perché voluta dai Savoia.San Lorenzo è stato uno dei 7 diaconi di Roma dove venne martirizzato nel 258 durante una persecuzione voluta dall'imperatore Valeriano. È ubicata nella centralissima piazza Castello,struttura barocca, fu progettata da Guarino Guarini tra il 1670 e il 1679, inaugurata nel 1680. La chiesa è senza dubbio un'opera d'arte ma è anche un capolavoro di ingegneria unica al modo.Un particolare la chiesa è senza facciata e senza campanile. Fu bombardata nella notte del 13 Luglio del 1943 da aerei della Raf. Il disegno scelto per la realizzazione fu quello di Guarino Guarini. Prete,intellettuale ma soprattutto architetto.Sapeva bilanciare con i necessari calcoli ingegneristici con l'uso di materiali preziosissimi per arrivare a risultati visivi senza pari. Un insieme di archi magnificamente intrecciati sorregge la cupola, componendo un impressionante alternativa di pieni e vuoti strutturali. All'interno si trovano numerosi dipinti e pregevoli marmi.
Paolo S — Google review
Stamattina con il gruppo di Golconda siamo andate a visitare la Chiesa di San Lorenzo. Molto bella. In questa c'era una volontaria che ci ha spiegato le caratteristiche, lo fecero costruire i Savoia stile barocco opera di Guarino Guarini.
Marina — Google review
Chiesa che non si nota molto da strada, ma una volta entrati si può percepire la storia importante che ha. La Sindone inizialmente era collocata in questa Chiesa, ci son delle guide volontarie che sono fantastiche spiegano con amore e dedizione la storia e tutte le sue curiosità. C’è una sala dedicata alla Sindone con miniature che aiutano a capire il contesto. L’ingresso è gratuito ed anche le guide. Grazie
L S — Google review
Via Palazzo di Città, 6, 10122 Torino TO, Italia•http://www.sanlorenzo.torino.it/•Tips and more reviews for Chiesa di San Lorenzo

20Museo Nazionale del Risorgimento Italiano

4.6
(3537)
•
4.4
(1293)
•
Mentioned on 
+2 other lists 
Museo di storia
Musei
Museo d'arte
Museo
Il Museo Nazionale del Risorgimento Italiano si trova nel Palazzo Carignano, un magnifico palazzo barocco del XVII secolo che ha servito come luogo di incontro del primo parlamento italiano. Questo museo commemora il movimento di unificazione dell'Italia del XIX secolo e il suo ruolo nel diventare la prima capitale del paese. Con 30 stanze da esplorare, i visitatori possono intraprendere itinerari suggeriti di varie lunghezze mentre osservano reperti e opere d'arte che documentano il percorso verso l'unità italiana.
Il Museo Nazionale del Risorgimento Italiano rappresenta un'esperienza culturale di grande impatto, dove la ricchezza e la rappresentatività delle collezioni offrono uno spaccato approfondito e affascinante della storia patria. Visitare questo museo è stata un'esperienza estremamente interessante: ogni sala, ogni immagine, ogni reperto narra le complesse vicende che hanno portato, tra la fine del Settecento e il 1861, alla nascita di uno Stato unitario. Tuttavia va segnalato che la visita richiede una certa familiarità con il contesto storico-politico e culturale dell'epoca poiché la narrazione museale si intreccia con i molteplici eventi ideologici, militari, economici e sociali che hanno segnato quel periodo. Senza un'infarinatura generale - o una guida che possa fornirla al momento - alcuni passaggi potrebbero risultare meno accessibili. Un elemento particolarmente sorprendente è la location stessa: il seicentesco Palazzo Carignano, con la sua maestosa architettura eletto fin dall'inizio a sede del Parlamento Subalpino (1848-1861) e del primo Parlamento del Regno d'Italia (1861-1864), cornice ideale per esporre i momenti cruciali del Risorgimento. La bellezza del palazzo è davvero notevole e contribuisce a rendere l'esperienza museale ancora più coinvolgente. Da non perdere, inoltre, l'affascinante solennità della Camera dei deputati del Parlamento subalpino, che è rimasta intatta e conserva integro l'arredamento originale del 1860, anno in cui cessò di funzionare. Questa sala, con la sua atmosfera quasi sacra, offre un vero tuffo nella storia e rappresenta uno degli spunti più emozionanti e significativi per comprendere il percorso verso l'unità nazionale. In sintesi, il Museo del Risorgimento di Torino è un luogo imperdibile per chi desidera approfondire una fase fondamentale della storia italiana, anche se una conoscenza preliminare degli eventi del periodo può arricchire ulteriormente l'esperienza. Ingresso a pagamento (10€), per il quale suggerisco l'abbinamento dell'audioguida (3€).
Alessio G — Google review
English: The museum had a great collection showcasing Italy's unification, with a wide range of historical artifacts and documents. The highlight for me was definitely the Parliament room — it was absolutely spectacular and full of historical significance. Italian : Il museo ha una bellissima collezione dedicata all’unificazione dell’Italia, con tanti reperti storici interessanti. La sala del Parlamento è stata senza dubbio il momento più spettacolare della visita, davvero ricca di significato storico.
Mahshid H — Google review
Il museo in cui si respira la storia. Da visitare assolutamente per avere idea tangibile delle origini dell’Italia e dell’Europa moderna. Un museo austero, tipicamente sabaudo nella sua presentazione, che mette un po’ in soggezione: si ha come l’impressione di essere seguiti dall’insegnante di storia pronto/a a bacchettarci perché non riconosciamo il busto di Mazzini, gli scritti di Silvio Pellico o la figura seriosa di Carlo Alberto.
Salvatore F — Google review
Incluso nella Torino + Piemonte card come praticamente tutti i musei di Torino... Purtroppo non avevo molto tempo per visitarlo ma ho voluto comunque passarci... oltre l esterno del palazzo che a me è piaciuto tantissimo merita una visita sia la suggestiva sala del parlamento che la sala del plebiscito.
Ketty N — Google review
Un interessante percorso nella storia della città, ospitato nel bellissimo palazzo Carignano. Assolutamente da non perdere la maestosa aula del parlamento subalpino. Ideale per gli appassionati di storia o per scoprire qualche curiosità.
Erika C — Google review
Edificio di inestimabile valore per la Nazione. Da visitare sicuramente per comprendere al meglio gli antefatti e l'Unificazione d'Italia. È stato piacevole vedere come nelle sale della mostra ci fossero sia italiani che stranieri. Da studente universitario ho pagato il biglietto a prezzo ridotto. Personale molto disponibile e preparato.
Stefano B — Google review
Sicuramente da inserire nelle tappe se si viene a visitare Torino.conviene sempre prenotare il biglietto anche se ii non ho prenotato e abbiamo trovato zero fila,noi siamo usciti dal museo egizio e abbiamo fatto anche il palazzo carignano.
Emanuele — Google review
Museo situato in uno dei storici palazzi torinesi in pieno centro,contiene il primo parlamento italiano di Torino capitale,attraversa la storia e le vicende del ns.paese e dei territorio sabaudi che portarono all'unita'd'Italia.Da vedere.
Nunzio V — Google review
P.za Carlo Alberto, 8, Via Accademia delle Scienze, 5, 10123 Torino TO, Italia•http://www.museorisorgimentotorino.it/•+39 011 562 1147•Tips and more reviews for Museo Nazionale del Risorgimento Italiano
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21GAM - Galleria Civica d'Arte Moderna e Contemporanea

4.4
(6026)
•
3.7
(753)
•
Mentioned on 
 
Galleria d'arte
Musei
Museo d'arte
Attrazione turistica
GAM - Galleria Civica d'Arte Moderna e Contemporanea è una tappa obbligata a Torino, Italia. Ospita un'impressionante collezione permanente di oltre 20.000 opere, rendendola la collezione più significativa del paese. La galleria offre una panoramica completa degli artisti italiani dal XIX secolo ai movimenti artistici contemporanei.
GAM - Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea è uno spazio perfetto per godersi una enorme collezione di opere. Solo nell’ultimo fine settimana, oltre la collezione permanente, potevano essere visitate altre tre mostre temporanee su tre artiste donne: Berthe Morisot, Mary Heilmann e Maria Morganti. Gli spazi espositivi sono molto grandi e nonostante la grande quantità di pubblico raramente risultavano affollati. Fa caldo all’interno, quindi suggerisco di lasciare tutto nel guardaroba in biglietteria per godersi al meglio e con la calma una visita che vale la pena di essere fatta. Di domenica potrebbero crearsi delle code all’ingresso ma che scorrono abbastanza velocemente.
Luigi S — Google review
Torino fu la prima città italiana che promosse una raccolta pubblica di arte moderna come parte costitutiva del proprio Museo Civico, aperto nel 1863. La GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea oggi conserva circa 45.000 opere tra dipinti, sculture, installazioni, fotografie, una rilevante collezione di grafica, un’importante raccolta di film, video d’artista e documentari; nell’edificio si trovano anche la Biblioteca d’Arte e l’Archivio Fotografico della Fondazione Torino Musei. La GAM offre al pubblico un’ampia programmazione di mostre con artisti italiani e internazionali e progetti espositivi che si rivolgono anche alle ricerche contemporanee più attuali.  Seleziona lingua: lingua selezionataITA      La GAM Visita il museo Mostre & Eventi Collezioni Dipartimento Educazione Sostienici FTM Network News Fondazione De Fornaris Press Area Google Art Project Contatti  Home/ Welcome Welcome Benvenuti alla GAM Benvenuti alla Galleria Civica d'Arte Moderna e Contemporanea di Torino! Torino fu la prima città italiana che promosse una raccolta pubblica di arte moderna come parte costitutiva del proprio Museo Civico, aperto nel 1863. La GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea oggi conserva circa 45.000 opere tra dipinti, sculture, installazioni, fotografie, una rilevante collezione di grafica, un’importante raccolta di film, video d’artista e documentari; nell’edificio si trovano anche la Biblioteca d’Arte e l’Archivio Fotografico della Fondazione Torino Musei. La GAM offre al pubblico un’ampia programmazione di mostre con artisti italiani e internazionali e progetti espositivi che si rivolgono anche alle ricerche contemporanee più attuali. È un museo vivace, capace di curare e proporre dibattiti, conferenze, incontri così come di collaborare con i musei e altre istituzioni nazionali e internazionali, in un continuo dialogo tra passato e contemporaneità. Il Dipartimento Educazione, inoltre, costantemente aggiorna e sviluppa il suo impegno, con una ricca programmazione che facilita il processo di apprendimento coniugando l’approccio estetico alle opere con la rielaborazione creativa dell’esperienza, per studenti delle scuole di ogni ordine e grado, famiglie, giovani e pubblico adulto. Propone diversi progetti per l’accessibilità e l’inclusione lavorando a stretto contatto con enti e associazioni del territorio.
Renato T — Google review
Avevo rimandato per tanto tempo la visita a questo luogo perché c'era scritto che mancavano luoghi per fermarsi, ma non è affatto vero! Ci sono molte sale con panche e parecchie sedie d'epoca, anni 60 GAM è acronimo di Galleria civica d'Arte Moderna e contemporanea Per essere domenica e con aria condizionata (light) il museo era poco frequentato , molte opere non hanno né il numeretto (Che ti dice qualcosa in più) né il QR Personale gentilissimo Non amo tanto l'arte moderna Ma persino quello piccino di Gand era più entusiasmante Non molte opere hanno attratto la mia attenzione è per quello, o con Ai o con Google Lens ho cercato ulteriori info In alto ho notato un prestigioso quadro di un grande pittore (ma difficile da osservare) Una sala è dedicata a Levi .. e mi ha colpito Aria, 1929 che mi ricorda dejeurner sur l'herbe Mi sono piaciuti molto dei quadri (che non conoscevo) di Pellizza da Volpedo Di grande impatto una statua di cartapesta (Google me l'ha bannata come se non fosse opera d'arte) che include 2 uomini e 1 donna Il top sono le ragnatele trasformate in installazioni (Quante opere d'arte ho in cantina! 😂) Con lentezza un'ora e ½ è passata Fra i musei dello stesso settore sono stata più colpita dal castello di Rivoli
Isa R — Google review
Non avrei mai creduto di poter fare una recensione del genere a uno dei musei più importanti della mia città in cui ero stato più di 20 anni fa e che aveva un allestimento completamente diverso. Prima sezione: Collezioni. Sezione in cui a ogni sala viene assegnato un nome criptico (come Iridescenze) in cui vengono accostate opere della prima metà del '900 con opere contemporanee seguendo un controverso nesso concettuale. I nessi ho fatto fatica a trovarli ma la vera chicca é la sezione Deposito del museo. Solo che qui di criptico non c'é proprio nulla: qui le opere in maniera assurda sono sistemate come in un deposito, sculture tutte ammassate in scaffali di ferro e dipinti sistemati alla rinfusa sulle pareti. Ci sono dipinti anche appoggiati al muro! Non ci sono targhette descrittive ma solo dei numeri assegnati e per capire che opere sono la guida mi dà un catalogo per potermi orientare. Alcuni dipinti sono sistemati cosí in alto che non si riescono a vedere e in più le luci si riflettono sopra. Insomma, una catastrofe. Finito il giro, mi chiedo dove saranno finiti due famosi quadri che intendevo vedere dal vivo: Ritratto del figlio Pierre di Renoir e l'Ammalata di Hayez. La guida mi dice che al momento non sono in esposizione perché non c'é spazio dove esporli. Giustamente meglio esporre pittori sconosciuti invece che uno dei pittori più famosi al mondo!!!! UNICA nota positiva: al piano interrato é possibile visionare dei film artistici di tutta la storia del 900 digitalizzati al computer. Troppo poco per uno dei musei più importanti del Piemonte! E il prezzo non aiuta: 25 Euro!
Sebastiano C — Google review
La GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino è un vero gioiello per chi ama l’arte! Situata in Via Magenta, nel cuore della città, offre un’esperienza completa e coinvolgente che spazia dall’arte moderna fino a quella contemporanea più innovativa. L’architettura del museo è luminosa e ben organizzata, creando spazi perfetti per ammirare le oltre 47.000 opere della collezione permanente. I percorsi tematici, come Infinito, Velocità ed Etica, rendono la visita stimolante e originale. Le mostre temporanee sono sempre curate con grande attenzione: recentemente ho avuto l’occasione di vedere una mostra straordinaria di Gioietta Fioroni che mi ha lasciato davvero senza parole. Oltre alle esposizioni, la GAM offre conferenze, laboratori e attività didattiche per adulti, famiglie e scuole. Ho apprezzato molto anche i servizi: la biglietteria efficiente, la libreria tematica e la caffetteria rendono la visita ancora più piacevole. Il museo è facilmente raggiungibile con i mezzi pubblici, e l’ingresso gratuito la prima domenica del mese è un vero bonus. In sintesi, la GAM è un luogo che emoziona, ispira e stimola la mente. Una tappa imperdibile per chiunque voglia immergersi nell’arte e nella cultura a Torino.
Renato R — Google review
È evidente che in questo museo vi è una grandissima attenzione nelle scelte curatoriali. Luogo davvero magnifico! Opere notevoli e mostre temporanee di interesse.
Erica S — Google review
Sempre ricca di nuove mostre particolari, interessanti e valide Una galleria che per chi ama l'arte ed in particolare quella moderna e contemporanea, non possono non visitare
Fay F — Google review
Recommended! :) Sono andata con il mio amico Torinese, la mostra “Notti” bellissima. Hai bisogno di una hora e mezza per vedere l’esibizione.
Natalia C — Google review
Via Magenta, 31, 10128 Torino TO, Italia•https://www.gamtorino.it/•+39 011 442 9518•Tips and more reviews for GAM - Galleria Civica d'Arte Moderna e Contemporanea

22Porta Palatina

4.5
(2163)
•
4.1
(494)
•
Mentioned on 
2 lists 
Punto di riferimento storico
Attrazioni e monumenti
Sito archeologico
Monumento
La Porta Palatina a Torino è un'imponente porta cittadina dell'epoca romana, con torri slanciate, ingressi per carri e passaggi ad arco. Forniva accesso attraverso le mura della città dal lato nord ed era destinata all'uso dell'Imperatore e del suo seguito. Le dimensioni e la struttura della porta sono notevoli, con due torri, un arco centrale, colonne corinzie e elaborate sculture. È considerata uno dei migliori esempi di architettura romana ben conservata nella città.
La Porta Palatina, uno dei simboli iconici di Torino, si trova nel centro storico, in piazza Cesare Augusto, nelle vicinanze del Duomo. DUEMILA ANNI DI STORIA: Si tratta di uno dei monumenti più antichi e meglio conservati della città. Fu costruita nel I secolo a.C., ed era la Porta Principalis Dextera della colonia romana Iulia Augusta Taurinorum, l'antica Torino. Il nome attuale risale all'epoca longobarda, quando venne costruito il loro palazzo (Palatium), oggi chiamato Casa del Senato. Probabilmente fu eretta prima che si realizzasse la cinta muraria, avendo solo lo scopo di monumentalizzare l'ingresso alla città. ARCHITETTURA: È una porta tutta in muratura con mattoni; ha un doppio ingresso carraio e cortile interno e due archi più piccoli per il passaggio pedonale. Le due torri angolari a sedici lati, alte oltre 30 metri, hanno una base quadrata; solo la torre destra e il corpo centrale sono originali dell’epoca romana. Nel corpo centrale, delimitato dalle due torri, sopra le quattro fornici, si trovano due ordini di finestre il primo ad arco e il secondo rettangolari. RESTAURI E TRASFORMAZIONI: Nel corso dei secoli subì molte modifiche e solo a partire dal XIX secolo vennero eseguiti lavori per riportarla allo stato originale, fino ad arrivare agli anni ’30 con l’apertura dei fornici e con l’abbattimento delle vecchie case che vi erano addossate. Come “ciliegina” negli anni ’70 venne realizzata l’area pedonale, e non venne più consentito il traffico automobilistico CURIOSITÀ: LO SAI CHE…? Accanto alla porta si trovano le statue di Giulio Cesare e Augusto. Sono copie bronzee che celebrano la fondazione romana della città UN INVITO A SCOPRIRE TORINO: Visitare la Porta Palatina significa immergersi nella cultura archeologica della Torino romana e della sua stratificazione urbana. Se avete gradito questa lettura, vi invito a scoprire le altre mie recensioni, immergendovi nei dettagli che rendono Torino una città da esplorare.
Stefano M — Google review
Ricordi romanici macchiati dal tempo La porta urbica Capitolina appare, insieme al poco basolato rimasto, l'unica testimonianza dell'epoca romana del capoluogo Taurinorum, la parte archeologica si snoda dal Palazzo Reale fino ai resti del teatro romano. Due statue bronze ai lati dell'ingresso, quella di Giulio Cesare è quella di Augusto. Durante la serata il parco che è completamente recintato, viene occupato da diversi “senza fissa dimora”.
ROBERTO C — Google review
Porta Palatina è una meta che non puoi perderti. Questa magnifica costruzione d’epoca romana ti trasporta indietro nel tempo offrendoti uno scorcio sulla storia antica della città. Situata nel cuore di Torino, la Porta Palatina era uno degli ingressi principali di Julia Augusta Taurinorum, l’antica città romana. Le sue imponenti torri gemelle e le robuste mura in mattoni rossi creano un’atmosfera unica dove storia e modernità si incontrano. Passeggiando nei dintorni potrai ammirare altri importanti reperti archeologici e scoprire i racconti millenari che rendono Torino una città affascinante e ricca di cultura. Un’esperienza imperdibile per chi ama la storia e per chi desidera esplorare un lato autentico e sorprendente di Torino. Porta Palatina non è solo un monumento, ma un vero e proprio testimone del passato che continua a incantare ogni visitatore.
Alessio G — Google review
Questo è un parco archeologico, un luogo che dovrebbe essere puramente turistico, invece, ahimè è un rifugio di persone senza fissa dimora, che usano il parco come luogo dove dormire e fare i propri bisogni. Le foto sono solo della parte decente. Saluti
Lorenzo P — Google review
Un possente reperto storico di epoca romana che nonostante tutti questi anni è ben mantenuto. Questa monumento è formato da due torri angolari che sono alte 30 metri dotate di una base quadrata.inoltre ospita anche due aperture centrali che in quel periodo si usava per il passaggio dei carri.Sui lati invece ci sono collocate le statue di Giulio Cesare e di Augusto fatte in bronzo
Alessio M — Google review
È come se fossero all'interno di una bolla C'è silenzio e lo creano loro, paradossalmente a ciò che le circonda, ho avuto questa sensazione. Maestose, incantevoli.
Tore M — Google review
Le Porte Palatine sono uno dei simboli più affascinanti della Torino romana. Situate vicino al Duomo, rappresentano una delle porte urbiche meglio conservate dell’antica Augusta Taurinorum. Con le loro imponenti torri in mattoni rossi e pietra, trasmettono ancora oggi la forza e la grandezza dell’epoca imperiale. Passeggiando nei dintorni si respira un’atmosfera sospesa tra passato e presente, con il parco archeologico che ne valorizza la storia. È una tappa imperdibile per chi vuole scoprire le radici romane della città e ammirare un capolavoro di architettura antica perfettamente integrato nel cuore di Torino.
ETTORE P — Google review
Il fascino dell'antica Roma nella Torino sabauda e barocca, ora valorizzata nel centro antico, da qui si raggiunge il famoso quadrilatero, cardo e decumano. dell'accampamento che fu il nucleo di fondazione della città. Merita una sosta meditativa...Nei pressi anche ciò che resta di un teatro romano.
Daniela G — Google review
Piazza Cesare Augusto, 10122 Torino TO, Italia•Tips and more reviews for Porta Palatina

23Teatro Regio di Torino

4.7
(5286)
•
4.4
(372)
•
Mentioned on 
+1 other list 
Teatro dell'opera
Concerti e Spettacoli
Sala da concerto
Musica dal vivo
Il Teatro Regio di Torino è un grande teatro d'opera situato nel cuore della città, che mette in scena produzioni su larga scala da ottobre a giugno. L'edificio fa parte della storica Piazza Castello e condivide il suo spazio con altri importanti luoghi d'interesse come la Biblioteca Reale e l'Armeria Reale. Il teatro ha una ricca storia che risale al XVIII secolo e offre un'esperienza culturale che riflette l'anima vibrante di Torino.
Un vero gioiello, di architettura imponente e con un'acustica eccellente. La qualità degli spettacoli rendono ogni rappresentazione un'esperienza indimenticabile. È un luogo dove la storia e l'arte si fondono in perfetta armonia, offrendo serate di pura emozione. Da non perdere per chiunque voglia vivere la grande opera in un contesto unico.
Nelson N — Google review
Per chi fosse interessato a vedere il “dietro le quinte”, il teatro organizza delle visite guidate che si tengono nei weekend. La visita ha una durata di un’ora e la guida dopo una descrizione della storia del teatro, conduce i visitatori oltre che nella sala (dove non è raro assistere a delle prove), anche nei meandri del teatro: sottopalco, sale prove oltre che il foyer, sala teatro. La durata è di un ora, che potrebbe sembrare molto, ma in realtà non lo è affatto, anzi bisogna correre per visitare tutto. Il 4/2 ho visto “L’elisir d’amore” di Doninzetti. Opera molto bella ottima assistenza da parte degli addetti di sala, posti comodi ed acustica perfetta.
Andrea V — Google review
Siamo stati all’opera Rigoletto e il teatro mi ha davvero colpita. L’acustica è eccellente, permettendo di godere appieno della musica e delle voci dei cantanti. L’ambiente è elegante e moderno, creando un’atmosfera raffinata e coinvolgente. Anche l’organizzazione è ben curata: l’accesso è semplice e il teatro è facilmente raggiungibile sia con i mezzi pubblici che in taxi. Un’esperienza davvero piacevole, torneremo sicuramente per altre rappresentazioni!
Ekaterina M — Google review
Il più grande teatro torinese, nel cui programma si trovano opere liriche, balletti e concerti. Ottima acustica, cartellone interessante e platea con ampia visuale che non penalizza chi non ha un palco. Per me è sempre emozionante accedervi... perché è molto bello!@
Donatella “ — Google review
Punto di riferimento per opera e concerti a Torino, sempre una garanzia. Attenzione all’abbigliamento perché è sempre molto caldo! Super consigliati i tour del teatro nel weekend, fanno visitare anche i laboratori e dietro le quinte.
Giuditta I — Google review
La visita al Teatro Regio è un'esperienza culturale di altissimo livello. È consigliata non solo agli appassionati di opera e balletto, ma a chiunque sia interessato a scoprire un capolavoro dell'architettura moderna e a comprendere il funzionamento di una grande istituzione culturale. Per vivere appieno la magia del luogo, l'ideale è combinare una visita guidata con la visione di uno spettacolo serale.
Lino ( — Google review
Non ero mai andato al Teatro Regio. Ci sono andato per il concerto in teatro di Ligabue. Assolutamente fantastico. Essendo composto come un'arena anche se lontani si vede benissimo. Per mia fortuna ero vicino. Acustica perfetta. Poltrone comode e tutto curato a parte i bagni che sono veramente pessimi.
Fabry T — Google review
Serata al teatro Regio per l' Elisir d'amore di Donizetti con grande attesa perché è un' opera che non ho mai visto.....alla fine mi sono detto che ho visto una delle opere che mi e piaciuta di più. All' esterno del Regio piazza Castello,⭐⭐⭐⭐⭐, via Po',⭐⭐⭐⭐⭐, eccetera.... solo una visita può dare la sensazione del clima di Torino
Francesco B — Google review
P.za Castello, 215, 10124 Torino TO, Italia•https://www.teatroregio.torino.it/•+39 011 881 5241•Tips and more reviews for Teatro Regio di Torino

24Fondazione Sandretto Re Rebaudengo

4.4
(749)
•
4.3
(66)
•
Mentioned on 
 
Fondazione
Musei
Museo
Attrazione turistica
Gallerie d'Arte
La Fondazione Sandretto Re Rebaudengo è un centro d'arte contemporanea di livello mondiale situato vicino all'avenue Spina. Presenta una collezione vivace di opere contemporanee e ospita varie attività come mostre, seminari e conferenze. La fondazione è nota per le sue esposizioni ben curate e gli eventi vivaci. Inoltre, collabora con altre importanti istituzioni culturali per mettere in mostra opere d'arte significative e progetti di artisti rinomati come Mario Merz e Michelangelo Pistoletto.
Grandi accoglienti spazi. L'arte contemporanea abbisogna di spazi e luce. Qui si trova tutto ciò e la varietà degli artisti che espongono è una garanzia ulteriore. Inoltre con la tessera musei si può visitare ogni volta che lo si desidera.
Carla T — Google review
festa 30anni della fondazione, martedì 8.04.25: grazie a Ilaria dell'invito, splendida guida al parco d'arte di Guarene; simpatiche e artistiche torte, mostre (3) attrattive e magnetiche
Domenico L — Google review
Da visitare, certamente, si possono vedere ottime mostre temporanee come ad esempio quella in corso da fine ottobre 2025...
Ezio S — Google review
Ho partecipato ad una serata che comprendeva una piccola visita guidata e un apericena. Opere molto interessanti e ben spiegate, raccontate. Cibo e servizio ottimi
Claudia G — Google review
Una location molto interessante e spazi ben curati. Consiglio la visita
Elena S — Google review
Nulla di che, poche indicazioni sulle opere esposte.
Andrea C — Google review
Seguo la fondazione da tempo, ma é la prima volta che la visito. Lavoro incredibile, spazi sensazionali e personale informato e cortese. Non vedo l’ora di visitare lo spazio nuovamente.
Matilde D — Google review
L'ambiente si presta molto bene per mostre di arte moderna , purtroppo la mostra di Paulina Olowska è deludente ...probabilmente anche dipendente del gusto personale ma l'allestimento è troppo dispersivo per il messaggio che dovrebbe trasmettere l'artista. Poco fuori della fondazione ho trovato graffiti di qualità eccellente ( l'ultima foto😅)...
Anton M — Google review
Via Modane, 16, 10141 Torino TO, Italia•http://www.fsrr.org/•+39 011 379 7600•Tips and more reviews for Fondazione Sandretto Re Rebaudengo

25Chiesa del Santo Volto

4.4
(813)
•
4.1
(40)
•
Mentioned on 
2 lists 
Chiesa
Attrazioni e monumenti
Attrazione turistica
Edifici Architettonici
Chiesa del Santo Volto is a contemporary church located in Turin, Italy. It stands out with its unique teepee-style interior and futuristic appearance, paying homage to the area's industrial past. Designed by architect Mario Botta, the church features seven towers representing the Seven Days of Creation. The bell tower was formerly a chimney, adding to its industrial tribute. While some find its exterior unusual, many appreciate its striking design. The surroundings are also noteworthy and worth exploring.
Moderna chiesa in mattone cotto, inaugurata nel 2006, su un'ex area industriale, caratterizzata da uno stile ben preciso. Destinata a conservare gli archivi della diocesi torinese, colpisce per le sue grandi dimensioni, per gli arredi essenziali in legno d'acero e per l'innovativa architettura che la caratterizza. Attirano l'attenzione in particolare le alte torri destinate a ospitare la documentazione d'archivio. Originale anche il campanile ricavato da una ex ciminiera industriale.
Livio A — Google review
Bellissima sia dentro che fuori. Bello il parco di fronte, bello il campanile ricavato dalla vecchia ciminiera. Bella la forma della chiesa, in mattoni rossi. E bellissimo l'interno, la via crucis, l'organo, la luce dal tetto. Un'oasi di tranquillità, purtroppo in un quartiere in cui non c'è altro da vedere. Comunque ne vale la pena!
Paola E — Google review
La Chiesa del Santo Volto di Torino, progettata dall’architetto svizzero Mario Botta, è stata realizzata tra il 2004 e il 2006 nel contesto di un'ampia riqualificazione urbana dell’area industriale dismessa lungo la cosiddetta Spina 3, tra i quartieri San Donato, Madonna di Campagna e Parella. L’intervento ha trasformato l’ex zona operaia – un tempo sede di fabbriche e acciaierie – in un nuovo quartiere residenziale, dotato di un grande parco urbano e, proprio in questa zona dove la diocesi riteneva necessaria una nuova presenza pastorale, è sorta la prima chiesa costruita a Torino nel XXI secolo, all’incrocio tra via Borgaro e corso Svizzera. Inaugurata l’8 dicembre 2006, dopo diversi rinvii e ritardi, si trova all'interno di circa 12000 metri quadrati che comprendono i nuovi uffici della Curia Metropolitana, una sala polivalente sotterranea, un centro congressi con foyer e due livelli di parcheggi. L’edificio religioso, più simile ad un complesso industriale che ad un luogo di culto, si sviluppa su pianta centrale ed è caratterizzato da sette torri alte 35 metri che fungono da lucernari, generando un’illuminazione naturale verticale. Queste torri sorreggono una cupola piramidale fatta di moduli pieni e vuoti mentre, accanto alla chiesa, una ciminiera preesistente è stata trasformata in un campanile moderno con una sorta di scala elicoidale in metallo e una croce in cima. Le campane, invece, si trovano alla base, incastonate in una struttura metallica accanto al sagrato. All’interno, l’altare è rivolto verso la città e, alle sue spalle, si staglia una raffigurazione in rilievo del Santo Volto della Sindone, realizzata con effetto pixel. L’intero complesso è frutto della visione architettonica di Botta, noto per l’uso di volumi geometrici forti, materiali tradizionali come mattone e pietra e un linguaggio formale costituito da volumi tagliati e traforati da grandi spaccature. Nonostante l’ambizione simbolica e architettonica, la costruzione della chiesa è stata accompagnata da numerose polemiche, soprattutto a causa dell’elevato costo dell’opera. Secondo il quotidiano "La Stampa", in due articoli del 2005, la spesa prevista, coperta per oltre il 50 per cento da Fondazione CRT, Compagnia di San Paolo e Regione Piemonte e per circa 2 milioni di euro dall’8 per mille alla Chiesa Cattolica, era di circa 25 milioni di euro. Altre fonti accennarono, invece, a un costo di circa 30 milioni di euro tuttavia, secondo quanto riportato ufficialmente da El Engineering s.r.l., responsabile della progettazione esecutiva e della direzione dei lavori, la cifra totale ha superato i 38 milioni di euro per l’intero complesso parrocchiale. Il dibattito è stato particolarmente acceso all’interno della stessa comunità ecclesiale in cui don Carlo Carlevaris, noto per il suo impegno sociale, si è opposto apertamente all’investimento milionario, sottolineando l’esistenza di emergenze sociali più urgenti a Torino. Dall’altro lato, don Giuseppe Trucco, primo parroco del Santo Volto, ha difeso il progetto, approvato con una votazione interna tra i sacerdoti torinesi, conclusa con una spaccatura netta: 52 per cento a favore contro 48 per cento contrari. In conclusione, si tratta di un'opera che suscita più perplessità che consensi. Già la scelta di rappresentare il "Santo Volto" proprio con l’immagine della Sindone di Torino — riconosciuta dalla comunità scientifica, già dagli anni Ottanta del Novecento, come un manufatto medievale risalente al XIII-XIV secolo — appare di per sé piuttosto singolare. Inoltre, al di là delle opinioni personali sull'opera architettonica, l’ingente impiego di fondi pubblici e di risorse presentate dalla Chiesa Cattolica come destinate ad opere caritative, per la costruzione e la successiva manutenzione di una vera e propria "cattedrale nel deserto", rende il progetto nel suo complesso quanto meno discutibile.
Andrea — Google review
Ottima chiesa, accogliente, grande, dunque con una grandissima capienza nonostante le norme di distanziamento. È quasi sempre presente un piccolo coro che esegue canti della tradizione cristiana (La casa del Padre). Tutti sono molto accoglienti e mettono in atto tutte le norme igieniche anticontagio (come distanziamento e controllo dell'igiene delle mani all'ingresso). Don Mauro è un parroco capace, disponibile e operoso, di cui ci si può decisamente fidare! La comunità è molto Non guasta il fatto che la chiesa è anche molto bella! Le foto sono state fatte all'interno della chiesa, dove hanno fatto questa bellissima iniziativa per il PADRE NOSTRO, ma è solo un esempio delle tantissime cose che vengono fatte in questa bellissima parrocchia, e non solo per i giovani o per chi frequenta sempre il Santo Volto, ma per tutti. Come me, che non ero mai andata, ma sono stata accolta benissimo, e persino in pieno lockdown! Complimenti a tutti i membri di questa magnifica comunità! C'è anche la foto con gli orari delle messe, scusate se ci sono gli orari per Natale, ormai passato..
Francesca ( — Google review
Se amate le chiese moderne questa è assolutamente da vedere. Semplicemente stupenda ed elegante. Sicuramente una delle mie chiese preferite a Torino.
Giulia D — Google review
Si tratta di una chiesa di recentissima costruzione nel senso che prima era una fabbrica! Vista da lontano viene la tentazione di liquidarla in due minuti: l’aspetto decisamente insolito e il campanile senza campane, ricavato da una vecchia ciminiera, si prestano a facili critiche. La croce sulla facciata è fatta con i blocchetti di vetro cemento trasparenti, quelli che si usano nei bagni pubblici!!!! Anche in questo nasce spontanea la critica, ma tenete a mente questa croce, per dopo … per apprezzarla bisogna entrare dentro! Prima però, mettetevi sotto la ciminiera recuperata a campanile ... vi basterà alzare la testa e con un alito di vento il gioco è fatto!! … tutte quelle sferette di acciaio si metteranno ad ondeggiare … e tutto sarà improvvisamente in movimento … vi assicuro è uno spettacolo da rimanere a bocca aperta!!! All'interno i giochi di LUCE e materiali rendono il luogo una vera cornice al Suo VOLTO tratteggiato su una grande parete e visibile solo da lontano. Visita consigliatissima, il luogo offre ottimi spunti di riflessione.
Luigi B — Google review
Abbiamo seguito il figlio appassionato di architettura contemporanea. Una sorpresa! Parcheggio in loco. Chiesa aperta.
Lucia V — Google review
Chiesa moderna opera dell'architetto Botta. Si presenta ad una unica aula circolare con un tetto in legno che all'interno, da buon siciliano quale sono, mi ricorda il santuario della Madonna delle lacrime di Siracusa. L'interno è molto spazioso e anche caloroso, ma le porte di ingresso e l'esterno sembrano comunicare freddezza ed asetticità.
Salvo M — Google review
Via Val della Torre, 11, 10149 Torino TO, Italia•http://www.santovolto.com/•+39 011 515 6480•Tips and more reviews for Chiesa del Santo Volto
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26Casa Fenoglio-Lafleur

4.7
(154)
•
4.5
(35)
•
Mentioned on 
2 lists 
Monumento
Attrazioni e monumenti
Attrazione turistica
Edifici Architettonici
Casa Fenoglio-Lafleur, un edificio storico a Torino, è un autentico simbolo dello stile Liberty. Fu progettata dall'architetto Fenoglio come sua casa-studio personale nel 1902. Situata vicino ad altri luoghi di interesse come il Villino Raby e la Casa della Vittoria, si distingue per le sue caratteristiche architettoniche uniche, come creature alate che fiancheggiano la porta d'ingresso.
Meraviglioso edificio in stile liberty, capolavoro dell'art nouveau su progetto di Pietro Fenoglio, è una vera opera d'arte moderna. Situato fra via Principi d'Acaja e corso Francia, ogni volta che passo da quelle parti non posso fare a meno di fermarmi ad ammirarlo.
Andrea — Google review
Splendida villa novecentesca in stile liberty posizionato in una arteria importante (corso Francia) e di bellezza sublime.
Carlo “ — Google review
Casa Fenoglio-Lafleur a Torino è una delle gemme più luminose dell'architettura Liberty in Italia, e uno splendido esempio dell'abilità e della visione creativa dell'architetto Pietro Fenoglio. Situata nel quartiere Cit Turin, questa villa rappresenta perfettamente l'apertura di Torino alle nuove tendenze europee di primo Novecento, favorita dal clima culturale delle grandi esposizioni internazionali. Rispetto alla maggior parte delle città italiane, Torino si distingue per la sua accoglienza e promozione delle avanguardie artistiche e architettoniche, un approccio che si riflette chiaramente nelle meraviglie Liberty sparse per la città. Le linee guida di questo movimento furono tracciate dall'Esposizione Internazionale di Arte Decorativa del 1902, allestita al Valentino nei padiglioni progettati dall'architetto friulano Raimondo D'Aronco. Questa esposizione fu fondamentale nel consolidare lo stile Liberty a Torino e nell'influenzare architetti e artisti locali. Casa Fenoglio-Lafleur, edificata nel 1902 come residenza privata di Pietro Fenoglio, è una delle più belle realizzazioni di questo nuovo stile. L'edificio, con la sua facciata riccamente decorata e i dettagli curatissimi, è un vero capolavoro di eleganza e innovazione. Le forme sinuose, i motivi floreali, e l'uso sapiente del ferro battuto e del vetro colorato, creano un'armonia visiva che incanta chiunque vi posi lo sguardo. Purtroppo, Casa Fenoglio-Lafleur non è aperta al pubblico per visite interne, ma anche solo ammirarla dall'esterno è un'esperienza che vale la pena. La facciata principale, con le sue finestre ornate e i balconi decorati, è un perfetto esempio di come il Liberty riesca a fondere estetica e funzionalità in modo sublime. I dettagli architettonici, come i portoni e le balaustre in ferro battuto, sono realizzati con una maestria che lascia senza parole. Passeggiando per via Principi d'Acaja, è impossibile non restare affascinati da questa villa che spicca per la sua bellezza e unicità. La posizione dell'edificio, in un quartiere residenziale tranquillo ma centrale, permette di godere appieno della sua visione, senza la frenesia tipica delle zone più turistiche. In conclusione, Casa Fenoglio-Lafleur è una testimonianza straordinaria del talento di Pietro Fenoglio e della vitalità culturale di Torino all'inizio del XX secolo. Anche se non è possibile visitarla internamente, l'osservazione della sua splendida architettura Liberty dall'esterno è un'esperienza che consiglio vivamente a chiunque sia interessato all'arte e all'architettura. Torino, con la sua apertura alle nuove tendenze europee, offre qui un esempio sublime di come tradizione e innovazione possano coesistere armoniosamente.
Ciro M — Google review
Come scrive Rossana Bossaglia ("Il Liberty in Italia"): "La casa Fenoglio-Lafleur resta per noi forse il più bell'esempio di architettura liberty in Italia, certo il più puro nel senso art nouveau". Si trova nel quartiere San Donato che, col vicino Cit Turin, presenta numerosi edifici liberty e neogotici che invitano ad una gradevole passeggiata alla loro scoperta. Venne progettata nel 1902 (e terminata l'anno seguente) dall'ingegner Pietro Fenoglio, probabilmente il più importante tra gli autori del liberty piemontese, come sua abitazione privata. Le sue iniziali si vedono ancora sulle pareti esterne dell'edificio. In realtà Fenoglio e la sua famiglia non vi abitarono a lungo e la casa venne venduta all'imprenditore francese Lafleur. Questi la abitò fino alla morte e i suoi eredi cedettero la proprietà alla nota organizzazione filantropica torinese La Benefica, che vi ospitò per alcuni anni i suoi "giovani derelitti". Risparmiata dai bombardamenti del secondo conflitto mondiale, l'intera struttura vide un periodo di decadenza, fino a quando fu oggetto di frazionamento per essere nuovamente venduta a privati, che si sono occupati. negli anni Novanta, di un attento restauro conservativo.
Roberto G — Google review
Splendida abitazione in stile Liberty poco fuori dal centro di Torino. Un'architettura unica nel suo genere nata alla fine dell'800. Questo fabbricato è uno dei più famosi e amati di questo stile, di Torino e non solo! Salta subito all'occhio la splendida vetrata sulla facciata principale, e poi tanti piccoli dettagli tutti da assaporare!
Sergio A — Google review
Casa Fenoglio - La Fleur è un interessante edificio storico, in stile liberty, progettato dall'architetto Fenoglio. Il sapiente intervento di restauro ha riportato l'edificio allo splendore originario.
Luisa M — Google review
Edificio in stile Liberty... Dalla prospettiva unica nel suo genere... Casa Fenoglio - Lafleur è da considerarsi probabilmente uno dei più belli edifici in stile liberty italiano... Si sviluppa su tre piani più mansarda... È da sottolineare l'equilibrio artistico e la sua eleganza così come l'uso sapiente dei diversi materiali di costruzione... Da visitare assolutamente
Francesco C — Google review
Lo stile liberty interpretato dal genio P. Fenoglio che seppe combinare, innotivamente, ferro e vetro creando palazzi dal fascino indiscutibile che oggi ammiriamo in tutta la loro bellezza
Marisa F — Google review
Via Principi d'Acaja, 11, 10143 Torino TO, Italia•Tips and more reviews for Casa Fenoglio-Lafleur

27Cattedrale di San Giovanni Battista

4.6
(6942)
•
4.5
(9)
•
Mentioned on 
+1 other list 
Cattedrale cattolica
Attrazioni e monumenti
Cattedrale
Chiesa
Situata vicino al maestoso Palazzo Reale, la Cattedrale di San Giovanni Battista si erge come un testimone sia della storia che dell'arte. Questa straordinaria cattedrale è rinomata per ospitare il Sacro Sindone, un telo di lino ritenuto il sudario di Gesù Cristo, che ha suscitato intrighi e dibattiti nel corso dei secoli.
Il Duomo di Torino, primo esempio di architettura rinascimentale a Torino.Fu edificata per volere del Vescovo Domenico Delle Rovere. Fu progettato dall'architetto Memo del Caprena, venne realizzato tra il 1491 e il 1498 . L'interno si presenta a croce latina, ospitano altari devozionali, al secondondo altare, alla navata a destra, polittico della compagnia dei calzolai di Giovanni Martino Spanzotti e Defendente Ferrari.Le scale laterali , al fondo della cattedrale , conducono alla Cappella della Sacra Sindone.
Paolo S — Google review
Mi aspettavo di più dal duomo di Torino... dall'esterno della piazzetta non avrei mai detto a giudicare sia dalla grandezza sia dalla facciata un po' povera. Anche l'interno non mi ha entusiasmato... ritengo ci siano diverse chiese in Torino molto meglio rifinite. La teca della Sacra Sindone fa caso a se, solo lei meriterebbe 5 stelle per l'importanza della reliquia per la cristianità, ma non è abbastanza.
Cantaluppi — Google review
La cattedrale di Torino è esternamente molto elegante e ben tenuta. All'interno sembra meno importante dell'esterno ma la sua storia è fortemente legata alla città di Torino e a Palazzo Reale. Peccato che oggi non sia più accessibile lo scalone. Nel complesso il Duomo quindi è bello ma non aspettatevi chissà cosa al suo interno. È un luogo di culto normalmente utilizzato
Cloud S — Google review
Il Duomo di Torino...luogo affascinante e ricco di elementi artistici e religiosi di tale importanza e bellezza che ti lasciano con il fiato sospeso....! Bellissimo! Assolutamente da vedere!
Stella S — Google review
Bella Cattedrale in centro a Torino. All'interno è conservata la Sacra Sindone e sono presenti molteplici opere d'arte.
Luke C — Google review
Molto bella. All'interno è custodita la Sacra Sindone. Non credo serva aggiungere altro.
Daniele P — Google review
Una visita alla Cattedrale di San Giovanni Battista che di trova a pochi passi dal palazzo reale di Torino, all'interno è custodita la Sacra Sindone che viene esposta ai fedeli normalmente una volta ogni cinque anni, purtroppo quest'anno purtroppo essendoci il giubileo non è stato possibile per i tanti impegni ecclesiastici dovuti anche alla nomina del nuovo Papa Leone e comunque spetta proprio e solo al Papa la scelta di esporla e quando.
Giuseppe P — Google review
Dopo San Pietro a Roma è la cattedrale dove ogni cattolico deve assolutamente andare. All'interno c'è depositata la sacra Sindrome
Renato C — Google review
Piazza San Giovanni, 10122 Torino TO, Italia•http://www.duomoditorino.com/en/•+39 011 436 1540•Tips and more reviews for Cattedrale di San Giovanni Battista

28Chiesa Della Gran Madre di Dio

4.7
(37)
•
Mentioned on 
+1 other list 
Chiesa
La Chiesa Della Gran Madre di Dio è una chiesa mozzafiato che cattura i visitatori con il suo sorprendente stile architettonico italiano. Situata ai piedi della collina, offre viste mozzafiato su Piazza Vittorio, la piazza più grande di Torino. Questa posizione pittoresca la rende una tappa obbligata per chiunque esplori la città, poiché si può godere sia della bellezza della chiesa che dell'atmosfera vibrante dei suoi dintorni.
Raro esempio di architettura neoclassica ispirato al Pantheon di Roma, fu commissionata nel 1814 e affidata, dopo concorso, a Ferdinando Bonsignore (Torino, 1760 - 1843), architetto della corte sabauda, anche se poi costruita soltanto tra il 1827 e il 1831. L’edificio, rialzato rispetto alla piazza circostante per mezzo di un alto basamento, è accessibile grazie ad una scalinata dalla cui sommità si ammira la splendida vista della direttrice che, attraversando il ponte Vittorio Emanuele I e proseguendo verso piazza Vittorio Veneto, via Po, Palazzo Madama, culmina con l’arco alpino. In facciata, un grande pronao a sei colonne con capitelli corinzi sostiene il timpano al cui interno si trova l'altorilievo della Vergine con il Bambino (attribuito a Francesco Somaini di Maroggia (1795-1855)) che riceve l'omaggio dei committenti dell’edificio, ovvero i decurioni della città che vollero la chiesa per celebrare il ritorno del re dopo la ritirata dell'esercito napoleonico (ben visibile sull'architrave l'epigrafe ordo popvlvsqve tavrinvs ob adventvm regis: la nobiltà e il popolo di Torino per l'arrivo del re). Sempre all'esterno, alla base della scalinata, la statua della Fede, a destra, e quella della Religione, a sinistra, entrambe opere di Carlo Chelli (Carrara, 1807 - 1877), mentre il monumento di Vittorio Emanuele I, al centro della piazza, opera di Giuseppe Gaggini (Genova, 1791 - 1867), realizzato tra 1849 e 1869, fu posizionato soltanto nel 1885. All'interno, la pianta circolare è dominata dalla grande cupola con cinque ordini di lacunari ottagonali, di misura decrescente, culminanti nell'oculo dal quale filtra la luce zenitale che, il 24 giugno, illumina la statua del Patrono di Torino San Giovanni Battista. Degno di menzione, quindi, il ricchissimo apparato scultoreo: dalla decorazione alla base della cupola con ghirlande e i quattro bassorilievi che narrano episodi della Vita della Vergine (Natività, Presentazione al Tempio, Sposalizio, Incoronazione) realizzati su disegni e modelli di Carlo Finelli (Carrara, 1782 - Roma,1853) alla statua della Gran Madre di Dio con il Bambino, avvolta da raggio dorati, situata dietro l'altare maggiore, opera di Andrea Galassi (Sassari, 1793 - Roma 1845); e ancora il San Maurizio di Angelo Bruneri, il San Carlo Borromeo e il San Giovanni Battista di Giuseppe Bogliani, l'Amedeo IX di Savoia di Carlo Caniggia, il San Marco di Giuseppe Chialli e la Margherita di Savoia di Antonio Moccia. Singolare, infine, la torre campanaria con orologio che si trova nell’edificio alla destra della chiesa guardandone la facciata, dove hanno sede l’oratorio, gli uffici e gli archivi parrocchiali. Impossibile non concludere ricordando la credenza che vede la chiesa sorgere sul sito di un antico tempio dedicato al culto della dea Iside, conosciuta anche come la Grande Madre, dea della fertilità e della maternità, mentre un'altra ipotizza nella statua della Fede alla base della scalinata, rappresentata da una donna che tiene nella mano destra un libro aperto e con la sinistra leva un calice, la figura della stessa Madonna con in mano il Santo Graal, a indicare come la leggendaria reliquia si troverebbe proprio in questa città.
Gianni S — Google review
Bellissima esternamente nn un gran chè internamente. La vista su via Po dalla sommità delle scalinate è spettacolare
Marco — Google review
Bellissima da visitare si affaccia su piazza Vittorio, la piazza più grande di Torino, ai piedi della collina, da consigliare.
Guido G — Google review
La chiesa della Gran Madre di Dio è situata nell'omonima piazza sulla riva destra del Po, di fronte a piazza Vittorio Veneto e al ponte Vittorio Emanuele I. Progettata dall’architetto Ferdinando Bonsignore in stile neoclassico, è chiaramente ispirata al Pantheon di Roma, seppure in dimensioni ridotte. La sua costruzione, iniziata il 23 luglio 1818 con la posa della prima pietra da parte di Vittorio Emanuele I, fu completata nel 1831 durante il regno di Carlo Felice e voluta dal governo cittadino per celebrare il ritorno di Vittorio Emanuele I dopo la caduta di Napoleone. Infatti, sul timpano del pronao, campeggia l'epigrafe: "Ordo populusque taurinus ob adventum regis", coniata dal latinista Michele Provana del Sabbione che significa "La nobiltà e il popolo di Torino per l'arrivo (e, curiosamente, non "il ritorno") del re". Dopo un’interruzione decennale, i lavori ripresero nel 1827 sotto Carlo Felice e terminarono nel 1831 con Carlo Alberto. L’edificio è posto su un alto basamento, accessibile tramite una scenografica scalinata. Il pronao presenta sei colonne corinzie frontali e quattro laterali e sul timpano spicca un altorilievo marmoreo del 1827, attribuito a Francesco Somaini, raffigurante la Vergine con il Bambino che ricevono omaggio dai decurioni torinesi. Alla base della scalinata, su alti basamenti, due imponenti figure allegoriche, la Fede e la Religione, scolpite da Carlo Chelli, sono spesso erroneamente interpretate come raffigurazioni mariane. Ai piedi della scalinata, si erge una statua colossale di Vittorio Emanuele I, opera di Giuseppe Gaggini. Iniziata nel 1849, fu completata nel 1869 per volere di Vittorio Emanuele II e posizionata solennemente solo nel 1885. La chiesa, priva di campanile, ha una torre campanaria indipendente costruita nel 1830 vicino all’oratorio e agli uffici parrocchiali. L’interno, a navata unica e pianta circolare, ha l’altare maggiore orientato a est, incorniciato da colonne di porfido rosso. L'artista Andrea Galassi è autore della statua della Gran Madre di Dio con il Bambino, avvolta da raggi dorati. La decorazione alla base della cupola comprende ghirlande scolpite e bassorilievi raffiguranti episodi della vita della Vergine, realizzati su modelli di Carlo Finelli. L'elemento più caratteristico è proprio la cupola, considerata un capolavoro del neoclassico piemontese. Caratterizzata da cinque ordini di lacunari ottagonali decrescenti, è interamente in calcestruzzo e culmina con un oculo di oltre tre metri di diametro, progettato per illuminare il 24 giugno la statua di san Giovanni Battista, patrono della città. Nei sotterranei, una cripta disegnata da Giovanni Ricci ospita il Sacrario dei Caduti della Prima Guerra Mondiale, inaugurato nel 1932 alla presenza di Benito Mussolini. Una curiosità: nell’Ottocento, l’area antistante al sagrato era usata per esporre i cadaveri di mendicanti e sconosciuti in attesa di riconoscimento. Secondo leggende del tutto infondate, la chiesa sorgerebbe su un antico tempio egizio dedicato alla dea Iside e la statua della Fede, con un libro e un calice in mano, rappresenterebbe invece la Madonna con lo sguardo fisso sul luogo in cui è custodito il Santo Graal. Al di là del folklore, la chiesa della Gran Madre è un monumento dall'indiscutibile valore storico e artistico e rappresenta la maggiore testimonianza dello stile neoclassico cittadino e uno dei simboli stessi di Torino.
Andrea — Google review
Bellissima chiesa mi ricordava il pantheon di Roma.
Matteo P — Google review
Bella chiesa
Angelo B — Google review
Chiesa piccola ma accogliente idi forma circolare
Pietro M — Google review
Punto di riferimento per Torino bella in una cornice incantevole..
Andrea C — Google review
Piazza Gran Madre di Dio, 1, 10131 Torino TO, Italia•Tips and more reviews for Chiesa Della Gran Madre di Dio

29Via Roma

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+1 other list 
Via Roma è una strada principale ristrutturata che risale al XVI secolo, con affascinanti caffè e boutique eleganti incastonate sotto i suoi impressionanti portici.
Torino TO, Italia•Tips and more reviews for Via Roma

30Lingotto

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+1 other list 
Lingotto, situato a Torino, Italia, è un quartiere noto per l'iconico edificio Lingotto in Via Nizza. Questo sito storico era un tempo una fabbrica di automobili gestita dalla Fiat e ora funge da sede amministrativa dell'azienda. Progettato dal rinomato architetto Renzo Piano, l'edificio è stato trasformato in un centro polifunzionale. Una delle sue caratteristiche più distintive è la pista da corsa sul tetto che veniva utilizzata durante il suo periodo come fabbrica di automobili.
Torino TO, Italia•Tips and more reviews for Lingotto
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31Galleria Sabauda

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Chiuso permanentemente
Museo d'arte
Galleria Sabauda, established in 1832 by King Carlo Alberto, has been a hub for regional art for nearly two centuries. The gallery boasts an impressive collection of royal portraits and paintings that offer a glimpse into the evolution of the art form. It is also known for showcasing notable local artists alongside its fantastic array of artworks.
Via Accademia delle Scienze, 6, 10123 Torino TO, Italia•Tips and more reviews for Galleria Sabauda

32Allianz Stadium

4.7
(59048)
•
4.6
(8199)
•
Mentioned on 
1 list 
Stadio
Attrazioni e monumenti
Attrazione turistica
Arene e Stadi
L'Allianz Stadium, casa della Juventus FC, è uno stadio moderno con posti a sedere per 41.000 persone. Offre visite guidate e ospita un museo del club per gli appassionati di sport che vogliono esplorare la storia della squadra. Situato a soli 9 km dall'iconico Allianz Juventus Stadium, è facilmente accessibile dall'aeroporto più vicino e dalla stazione di Porta Susa. Lo stadio è una tappa obbligata per gli appassionati di calcio, offrendo un'esperienza immersiva attraverso visite al museo e tour guidati.
Uno degli stadi più belli d Europa! In qualsiasi posizione dello stadio si vede bene la partita in quanto le tribune sono a ridosso del campo. Facilità e semplicità di accesso/uscita. Emozionante e coinvolgente durante le partite, interessante e curioso il tour dentro lo stadio (spogliatoi, sala stampa ecc.. ) da abbinare al J museum. Esperienza eccezionale!!
Roby M — Google review
Stadio ultramoderno, unico nel panorama del calcio italiano. Visuale della partita ottima da tutte le posizioni. Serate di champions emozionanti ed impagabili, con la società che fornisce il “kit” per le coreografie. È sempre un’emozione entrarci e vivere i momenti pre-partita. Concludo dicendo: “FINE ALLA FINE FORZA JUVENTUS”
Alessandro S — Google review
Una visita interessante anche per chi come me non è interessato al calcio. Bello visitarlo e ascoltare il silenzio di un tempio dello sport che ha visto campioni ai massimi livelli di questo sport. Ottima la accoglienza per un evento aziendale. Ristorazione di livello e servizio prodessionale. Molto curioso vedere l'area di fisioterapia e riscsldamento e gli spogliatoi.
Max C — Google review
Per uno juventino fin da bambino è un emozione indescrivibile. I primi minuti li dentro sono una sorpresa continua ed una voglia di riuscire a scoprire ogni angolo dello stadio. Modernità assoluta. Fino alla fine Forza Juventus!
Danilo S — Google review
Pur essendo uno stadio sul medio/piccolo è sicuramente comodo e fatto bene. Perdo solo una stella per il troppo tempo poterci entrare tra molti passaggi di controllo. E non c'è più una curva com'era una volta. Cori musica canzoni tamburi ecc ecc .... Poi certo che se devono esserci gli ultras che credono di essere i propietari allora che sia così. Nessun più alla curva .
Denny 8 — Google review
La struttura, insieme alle altre nei dintorni, come Museo, JMedical, JHotel, merita molto. La Juventus é la società n. 1 in Italia e una tra le migliori al mondo per visione a lungo termine. Fantastico! Si vede benissimo d qualsiasi posizione in merito alle partite di calcio.
Luigi S — Google review
Pur non essendo un appassionato di calcio, devo dire che l’Allianz Stadium mi ha davvero colpito. Ci sono stato domenica 5 ottobre in occasione della partita Juventus – Milan, grazie ai biglietti vinti con Enilive, e l’esperienza è stata splendida. Lo stadio è moderno, pulito, organizzato in modo impeccabile e offre un’atmosfera coinvolgente anche per chi, come me, non segue abitualmente il calcio. Più che una semplice partita, è sembrato di assistere a uno spettacolo teatrale: luci, cori, emozioni e un colpo d’occhio davvero straordinario. Un’esperienza da vivere almeno una volta, anche solo per curiosità!
Gianluca C — Google review
Ieri per la prima volta sono entrato allo stadium. Sono tifoso juventino da quando ero piccolo e l'emozione che mi ha dato lo stadio è stato un qualcosa di indescrivibile!!! Nonostante il posto a sedere che avevo io era accanto ai tifosi ospiti, l'atmosfera dello stadio è stata eccezionale. Stadio molto sottovalutato!!!
Flavio P — Google review
Corso Gaetano Scirea, 50, 10151 Torino TO, Italia•https://www.juventus.com/it/allianz-stadium/•+39 011 453 0486•Tips and more reviews for Allianz Stadium

33Santuario della Consolata

4.8
(3249)
•
4.7
(1631)
•
Mentioned on 
1 list 
Santuario
Attrazioni e monumenti
Chiesa cattolica
Attrazione turistica
Siti sacri e religiosi
Situato nel cuore di Torino, il Santuario della Consolata si erge come un sorprendente testimone dell'arte barocca e di una ricca storia. Questo santuario mariano, noto anche come la Chiesa della Vergine della Consolazione, è una delle chiese più antiche della città, risalente alle sue origini nel V secolo. I visitatori sono accolti da un impressionante portico classico che conduce a un interno mozzafiato adornato con marmo policromo.
Chiesa davvero più unica che rara. Esternamente assomiglia al pantheon romano nella forma, ma all'interno lascia disorientati perché dall'ovale centrale si diramano cappelle e spazi di forma ovoidale. Inoltre si sviluppa su più livelli. Le decorazioni sono ricchissimi, più che barocchi, direi che ricordino il rococò. Merita una visita.
Sammy E — Google review
Il santuario della Consolata, ufficialmente Basilica di Santa Maria della Consolazione, è forse il più antico luogo di culto torinese. Sui resti d'una torre angolare d'epoca romana, il vescovo Massimo edificò nel V secolo una piccola chiesa paleocristiana dedicata a Sant'Andrea, in seguito ampliata intorno all'anno Mille in stile romanico dai monaci Novalicensi. Il legame del santuario con la città nacque da un quadro della Madonna, di cui una copia è conservata nella cripta. La leggenda narra che l'originale andò perduto ma nel 1104 un cieco di Briançon, Giovanni Ravacchio, guidato da visioni, ritrovò l'icona nei sotterranei della chiesa di Sant'Andrea, riacquistando miracolosamente la vista e questo racconto, non documentato ufficialmente sebbene una lapide del 1595 citi l'accaduto, portò al restauro e all'elevazione della chiesa a basilica. Ampliato nel XV secolo, l'edificio fu trasformato nel 1678 da Guarino Guarini che creò un grande corpo ellittico sulla precedente navata centrale e aggiunse a nord un volume esagonale, sormontato da una cupola. Durante l'assedio franco-spagnolo del 1706, nonostante i bombardamenti il santuario rimase in gran parte intatto, come testimonia un proiettile visibile sulla base della cupola. Tra il 1729 e il 1740, Filippo Juvarra apportò ulteriori modifiche, realizzando un nuovo altare maggiore, collocando l'immagine della Madonna in una nicchia più visibile nell'esagono guariniano e aggiungendo una cupola dotata di lanterna per aumentare la luminosità. Durante il periodo napoleonico, il santuario divenne una caserma ma nel 1815 tornò ad essere un luogo sacro e fu affidato agli Oblati di Maria Vergine. L'aspetto attuale della chiesa è dovuto all'ultimo grande intervento, realizzato tra il 1899 e il 1904 su progetto di Carlo Ceppi che ampliò l'abside, aggiunse quattro cappelle e dotò l'ingresso meridionale di un pronao neoclassico. I lavori furono completati dall'ingegner Vandone di Cortemilia, che progettò anche i nuovi altari e il loggiato sulla cripta della Madonna delle Grazie. Durante la Seconda Guerra Mondiale, il bombardamento del 13 agosto 1943 causò numerosi danni, rovinando soffitti, arredi, parti della cupola, marmi e quadri tuttavia il santuario fu prontamente restaurato e ogni 20 giugno, in ricordo del leggendario evento del cieco di Briançon, si svolge una solenne processione per le vie della città. Il campanile romanico, della fine del X secolo, è l'unica testimonianza della precedente chiesa di Sant'Andrea ed è considerato il monumento più antico di Torino dopo i resti d'epoca romana. Sopraelevato nel XIV e XV secolo, raggiunse i 40 metri d’altezza e fu utilizzato anche come torre di guardia. Una curiosità: nel XIX secolo Secondo Pia, celebre per le foto alla Sindone, ebbe l'incarico di fotografare l'antico ritratto della Madonna per avere un'immagine da diffondere. Durante lo smontaggio della cornice, fu scoperta una scritta alla base del dipinto (S.MARIA.DE.PPLO.DE.URBE) che lo identificava come una copia cinquecentesca di un quadro del pittore Antoniazzo Romano, portata a Torino dal cardinale Della Rovere. Per evitare controversie, il fotografo, probabilmente in accordo con la Curia, cancellò dalle riproduzioni la scritta originale e la sostituì con: "Avvocato Secondo Pia, dilettante, fotografò e donò - proprietà riservata". Nonostante non si tratti dunque dell'antica icona medievale, l'immagine continua tuttavia ad essere oggetto di venerazione, come testimoniano i moltissimi ex-voto donati dai fedeli, visibili nella navata laterale destra del santuario.
Andrea — Google review
Splendida chiesa e cappella di sublime bellezza. Come entri questo luogo ti toglie il fiato. Esempio illustre del barocco torinese.
Federica M — Google review
Magnifico Santuario nel centro di Torino. Questo sito, per chi lo sa ascoltare, è in grado di raccontare due millenni di storia. Partendo dalle fondamenta della torre angolare di nord-ovest di Augusta Taurinorum, si è sviluppato fino ad oggi attraverso il romanico (campanile) ed il ridondante stupendo barocco. Le innumerevoli cappelle creano un labirito che fa sembrare la chiesa infinita, un luogo magico in cui perdersi. Il maestoso endonartece è quasi più grande della chiesa. Vale sicuramente la pena fare più di una visita. Una curiosità: sul pilastro difronte all'altare c'è un orologio; è stato sistemato in quel punto perché si racconta che vi era un prete che faceva le omelie così lunghe da far addormentare i fedeli.
Eno T — Google review
La Basilica di Santa Maria della consolazione e una chiesa cattolica, situata nella via omonima e luogo di culto popolare e molto antico e storico. Capolavoro del barocco piemontese, vi operarono i piu insigni architetti dell'epoca. (Juvarra, Ceppi e Guarini) Il portale reca la scritta (Consolatrice e protettrice della citta di Torino)anche se piu comunemente e chiamata la consolata. Sorta sui resti di torre romana, nel V secolo da tempio pagano divenne chiesa paleocristiana, e nell'XI secolo abbazia dei monaci novalicensi. Al XVII secolo si deve l'aspetto attuale.. Da non perdere....
Carlo “ — Google review
Una bella chiesa barocca. La facciata è però neoclassica, affiancata dal campanile medievale, unica rimanenza della chiesa precedente. L'interno è labirintico e complesso. Belle le decorazioni barocche, i soffitti affrescati, il coretto delle regine (con statue di marmo di Maria Adelaide e Maria Teresa di Savoia in preghiera), e le due sacrestie con mobili intagliati, affreschi e stucchi. Consigliata la visita
Aldo F — Google review
Il Santuario della Consolata è un gioiello barocco nel cuore di Torino, un luogo che incanta per la sua bellezza e la sua atmosfera di spiritualità. La facciata sobria nasconde un interno sontuoso, con marmi policromi, affreschi e un’architettura che trasmette maestosità e devozione. L’altare maggiore, dedicato alla Vergine Consolata, patrona della città, è un capolavoro di Filippo Juvarra, con dettagli che catturano lo sguardo. La cappella della Madonna, con le sue pareti ricoperte di ex voto, racconta storie di fede e gratitudine, creando un legame emozionante con la storia torinese.
Pino C — Google review
Santuario meraviglioso. Un gioiello da visitare.
Mariella R — Google review
Via Maria Adelaide, 2, 10122 Torino TO, Italia•http://www.laconsolata.org/•+39 011 483 6111•Tips and more reviews for Santuario della Consolata

34Museo Civico Pietro Micca e dell’Assedio di Torino del 1706

4.7
(1743)
•
4.6
(1177)
•
Mentioned on 
1 list 
Museo di storia
Musei
Museo archeologico
Attrazione turistica
Musei di Storia
Il Museo Civico Pietro Micca e dell’Assedio di Torino del 1706 è un museo che offre visite guidate, permettendo ai visitatori di esplorare tunnel sotterranei e siti storici nascosti. Situato in 7a Via Guicciardini, il museo racconta la storia del geniere italiano Pietro Micca, che si sacrificò durante l'assedio francese del 1706 per proteggere Torino.
Per chi come me è appassionato di storia militare questo è senza ombra di dubbio il più bel museo di Torino. La guida è super preparata e in generale tutto il personale è molto cortese e disponibile. La visita alle gallerie di contromina è stupefacente e lascia senza fiato. Attenzione solo ai prenotati è garantita la visita alle gallerie.
Giuseppe N — Google review
Ottima organizzazione! La guida è stata una presenza fantastica, coinvolgente e molto preparata. Ha reso la visita molto piacevole e divertente, oltre che istruttiva. Tutti dovrebbero vederlo almeno una volta. Non adatto a chi soffre di claustrofobia! Consigliato!
Simone — Google review
Esperienza magnifica! Il volontario che faceva da guida è stato veramente bravo., tanto da riuscire a coinvolgere i miei due bambini. Io avevo già visitato il museo e le gallerie ma ci torno sempre volentieri
Barbara V — Google review
un angolo di storia sabauda e del Piemonte intatto. Il museo merita una visita. Si ha la possibilità unica di affacciarsi sulla storia dalle sue fondamenta sotterranee. La guida introduce molto bene la guerra di successione spagnola e l’assedio del 1706. Dopo la spiegazione del contesto storico, ti conduce nelle gallerie di difesa, teatro del gesto di Pietro Micca. F A N T A S T I C O. Grazie alla guida e ai curatori del museo. Si prenota telefonicamente.
Martino M — Google review
Luogo assolutamente affascinante e suggestivo. Ho apprezzato moltissimo la visita guidata. La guida è stata molto preparata e ci ha fatto fare un eccellente ripasso della storia di Torino
Max N — Google review
Esperienza molto piacevole! Visita organizzata su prenotazione con personale molto preparato e disponibile che ci ha accompagnato lungo tutto il percorso. Molto interessanti anche l'iniziale simulazione dei percorsi in 3D e la spiegazione della progressiva crescita di Torino nei secoli tramite plastici delle varieepoche. Necessità di abbigliamento e scarpe adatte ai percorsi.
Adalberto P — Google review
Un piccolo museo che tratta l'assedio di Torino e la storia di Pietro Micca. Indispensabile prenotare la visita guidata altrimenti si ha solo la possibilità di visitare le due sale. Alle gallerie sotterranee solo con visita guidata. Personale preparato e disponibile.
Antonio B — Google review
È più di un museo. È un sacrario a memoria perenne di coloro, che eroicamente persero la vita. Si compone di due sale superiori in cui sono custoditi oggetti simbolo della resistenza allo storico assedio, integrati da curati plastici dell'ormai scomparsa cittadella, con il relativo corredo di opere difensive sopra e sotto suolo. Da queste sale si accede al cuore del museo ovvero le gallerie di mina accuratamente restaurate: un salto indietro nel tempo a tre secoli fa. Ai disabili, che non possono scendere per gli angusti passaggi, e data la possibilità di viverli a mezzo pregevoli filmati. Indispensabile la presenza delle guide, volontari molto preparati. Adatto a tutte le età, è preferibile raggiungerlo con un mezzo pubblico. Consigliato.
Dante — Google review
V. Generale Guido Amoretti, 7a, 10121 Torino TO, Italia•http://www.museopietromicca.it/•+39 011 0116 7580•Tips and more reviews for Museo Civico Pietro Micca e dell’Assedio di Torino del 1706

35Casa Mollino

4.5
(141)
•
2.5
(207)
•
Mentioned on 
 
Museo
Il Museo Casa Mollino è un appartamento unico vicino al fiume, progettato e arredato originariamente dall'architetto-designer-artista Carlo Mollino per il suo uso personale nel 1961. Sebbene non vi abbia mai abitato, l'appartamento mette in mostra i suoi elaborati design e ha servito da sfondo per i suoi ritratti femminili sensuali, inclusa una vasta collezione di polaroid erotiche. L'intero spazio è stato meticolosamente restaurato da Fulvio e Napoleone Ferrari ed è ora aperto al pubblico come museo privato.
Un posto suggestivo e particolare, trasuda storia e arte ovunque ci si giri. Lo consiglio vivamente agli amanti del genere.
Christian L — Google review
sono entrato tutto fiero con la cassa bluetooth accesa perché avevo letto “museo”, peccato ci vivessero delle persone. ora mi trovo in carcere per infrazione della proprietà privata, invasione di terreni e rave party abusivo. per fortuna non mi hanno trovato questo telefono così potrò continuare a lottare contro questo mondo ingiusto.
Jachi — Google review
Seconda volta a distanza di anni, in questo deliziosa piola ristorante in San Salvario. Ottimo il cibo della tradizione piemontese, ottima la carta dei vini e fantastica la gentilezza e cortesia con cui siamo stati cullati dall'inizio alla fine del pasto. Non saprei cosa consigliare, perché è tutto eccellente. Bravissimi
Mirco P — Google review
La casa di un Genio curata da un altro Genio ! La visita è stata sorprendente ! Fulvio Ferrari mi ha guidato nel percorso di questa casa-museo con grande professionalità e sensibilità.Ne sono uscito Più ricco !grazie di cuore , Giorgio
Mercatino C — Google review
Per un architetto vedere casa Mollino è come entrare nella parte più intima di una persona. Fulvio e Napoleone Ferrari conosco davvero ogni cosa di Carlo Mollino
Teo S — Google review
Vale la pensa concordare l ingresso alla casa museo di Mollino...è un esperienza da fare per entrare in contatto con un genio
Pi Z — Google review
Luogo magico dove Fulvio Ferrari, il curatore della casa-museo, conduce i visitatori attraverso le tappe salienti della vita di Carlo Mollino. Esperienza indimenticabile.
Matteo M — Google review
Esperienza interessante perché la nostra guida ha votato la sua vita allo studio di Mollino, un personaggio veramente eclettico. Visita guidata completamente diversa dalle solite..Dove si è parlato molto del personaggio e visto la casa quasi a fine “visita”. La casa..degna di nota, ma decisamente poco curata, piena di polvere ovunque ed anche di ragnatele..
Simona B — Google review
Via Giovanni Francesco Napione, 2, 10124 Torino TO, Italia•http://casamollino.org/•+39 011 812 9868•Tips and more reviews for Casa Mollino
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36Palazzo Fetta di Polenta

4.4
(943)
•
4.3
(79)
•
Mentioned on 
1 list 
Punto di riferimento storico
Attrazioni e monumenti
Attrazione turistica
Edifici Architettonici
Il Palazzo Fetta di Polenta è una casa a schiera di sei piani progettata da Alessandro Antonelli nel 1840. È nota per la sua stretta larghezza ed è un must per gli amanti della polenta. L'edificio sarà preservato fino alla fine di dicembre.
Casa Scaccabarozzi, conosciuta a Torino come “Fetta di polenta”, è un edificio unico nel suo genere, situato nel quartiere Vanchiglia, all’angolo tra corso San Maurizio e via Giulia di Barolo. Il soprannome deriva sia dal colore giallo ocra delle facciate, sia dalla pianta trapezoidale estremamente sottile in cui uno dei lati misura appena 54 centimetri. Negli anni Quaranta dell’Ottocento, su impulso dei marchesi di Barolo, prese forma il nuovo sobborgo di Vanchiglia, allora chiamato “Quartiere del Moschino” per la presenza di insetti dovuta alla vicinanza dei fiumi Po e Dora Riparia. I lavori furono affidati alla Società Costruttori di Vanchiglia, cui aderì anche l’architetto Alessandro Antonelli (1798-1888), già impegnato in altri progetti nel quartiere e futuro autore della Mole Antonelliana. Come compenso per la sua attività, Antonelli ricevette un minuscolo lotto all’angolo dell’attuale via Giulia di Barolo, un appezzamento angusto e difficile da valorizzare in cui ogni tentativo di ampliamento, acquistando i terreni adiacenti, fallì. A quel punto, per provocazione e per dimostrare la propria abilità, Antonelli decise comunque di costruirvi un edificio da reddito, ricavando un appartamento per ciascun piano e, dove mancava spazio in larghezza, recuperò in altezza. La costruzione procedette in fasi: nel 1840, furono realizzati i primi quattro piani, successivamente ne furono aggiunti altri due e, infine, nel 1881 fu completato l’attuale ultimo piano, portando l’edificio a nove livelli complessivi (sette fuori terra e due interrati), per un’altezza di 24 metri. A lavori ultimati, Antonelli lo donò alla moglie Francesca Scaccabarozzi, nobildonna originaria di Cremona da cui il nome ufficiale. Nonostante l’aspetto fragile, l’edificio dimostrò una sorprendente solidità strutturale: Antonelli stesso vi abitò per un periodo, sfidando chi ne dubitava, e la casa resistette indenne all’esplosione della polveriera di Borgo Dora nel 1852, al terremoto del 1887 ed ai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale che lesionarono gravemente molti degli isolati circostanti. Oltre alla sua struttura unica, la “Fetta di polenta” ha anche un valore storico poiché, al piano terreno, ospitò il Caffè del Progresso, punto di ritrovo di Carbonari e patrioti risorgimentali inoltre, nel 1859, vi soggiornò Niccolò Tommaseo, ricordato da una lapide commemorativa. Dal punto di vista architettonico, l’edificio è costruito in pietra e mattoni, con una stretta scala a forbice in pietra e fondamenta molto profonde, che garantiscono la stabilità dell’insieme. Il lato più stretto, privo di finestre, ospita un cortile dove sono collocati i condotti e, originariamente, anche i servizi igienici. I prospetti principali, invece, sono arricchiti da ampie finestre, balconi aggettanti e cornici sporgenti, che Antonelli sfruttò per aumentare il volume interno. Lo stile architettonico è Eclettico, con elementi neoclassici e motivi geometrici in rilievo e alcuni dettagli raccontano la sua evoluzione costruttiva, come la cornice all'altezza del quarto piano, che corrispondeva al primo tetto, prima delle sopraelevazioni. Fino alla fine degli anni Settanta del Novecento, l’edificio era suddiviso in unità indipendenti poi fu trasformato in un’unica abitazione dall'architetto e scenografo Renzo Mongiardino, che lo definì “una torre formata dalla sovrapposizione di molti vagoni ferroviari”. Un ulteriore restauro, seguito al passaggio di proprietà per asta giudiziaria, ha preservato gli elementi originali antonelliani e valorizzato alcune delle decorazioni più significative di Mongiardino. L’edificio ha ospitato anche una galleria d'arte prima di tornare ad essere una residenza privata, pur mantenendo all’interno installazioni artistiche visitabili su appuntamento. Oggi, tutelata dalla Soprintendenza, la “Fetta di polenta” è uno degli edifici più caratteristici e originali di Torino e rappresenta una sfida architettonica trasformata in simbolo cittadino.
Andrea — Google review
4 stelle perché è veramente particolare come conformazione. Probabilmente il palazzo più stretto d' Italia che per via della sua profondità e per il colore giallo ocra viene chiamato dai torinesi: la fetta di polenta. Venne progettato da Alessandro Antonelli la quale era stato dato come pagamento di alcuni lavori fatti un piccolissimo appezzamento di terreno in questa zona. Non riuscendo ad acquistare i terreni adiacenti Antonelli , nel 1840, decise di progettare un edificio con un solo appartamento per piano rialzando poi fino a 27 metri seppur largo solo 4 metri e mezzo sul fronte di corso Maurizio. Il nome Scaccabarozzi proviene dalla moglie di Alessandro Antonelli al quale venne donato dal marito dopo la sua costruzione. Ci furono " critiche " relative all'edificio e molti ne misero in dubbio la stabilità. Fu così che Antonelli e la moglie vi si trasferito o per un periodo in modo da fugare i dubbi dei detrattori. A dispetto delle critiche l'edificio è ancora lì pur avendo subito dei rischi non da poco come ad esempio un terremoto nel 1887. Da vedere e sarebbe bello anche vederlo da dentro però purtroppo non ci sono riuscito
Molinelli O — Google review
Trattasi di un palazzo, un ritaglio triangolare su tre piani realizzato nel 1840 su un esiguo appezzamento triangolare, quasi una scommessa per lo scarso spazio a disposizione. Fallite le trattative per ampliare l’area con l’acquisto della proprietà adiacente, Antonelli aveva voluto infatti dimostrare di essere comunque in grado di costruire una casa, recuperando in altezza ciò di cui non disponeva in larghezza. Non so se è visitabile internamente gli interni non li ho visti ma esternamente lascia una sensazione molto strana, da chiedersi; chissà come sono le stanze?
She M — Google review
Palazzo a Torino,alquanto singolare visto di lato!😄
Catia M — Google review
Angolo pittoresco di Torino, facilmente accessibile nelle vicinanze della Mole Antonelliana, si può visionare questo curioso stabile dalla forma singolare.
Stefano N — Google review
L'estroso edificio è stato realizzato.nel 1840 dall'architetto Alessandro Antonelli ideatore della Cupola di San Gaudenzio e della Mole Antonelliana, simbolo della Città di Torino. Ospitava il Caffè del Progresso, un rifugio di carbonari e cospiratori nel periodo precedente all'Unità d'Italia, sancita ufficialmente il 13 marzo 1861.
Roberto M — Google review
Molto curioso e interessante dal punto di vista architettonico
Stefano G — Google review
Bellissima e particolare costruzione di Antonelli adiacenze Torino centro
Maurizio P — Google review
Via Giulia di Barolo, 9, 10124 Torino TO, Italia•Tips and more reviews for Palazzo Fetta di Polenta

37Villa Scott

4.6
(57)
•
4.3
(26)
•
Mentioned on 
1 list 
Museo all'aperto
Attrazioni e monumenti
Punto di riferimento storico
Edifici Architettonici
Villa Scott, una straordinaria creazione del 1902 di Pietro Fenoglio, è una affascinante fusione di architettura Art Nouveau e neobarocca situata nel quartiere Borgo Po. Questa villa privata, famosa come "la villa del bambino che urla" dal film Profondo Rosso, vanta intricate decorazioni floreali, linee curve e grandi finestre. Anche se non è aperta ai visitatori, la sua esterno merita di essere ammirato dai fan dei film di Dario Argento.
Un posto che mantiene inalterato il suo fascio... e inquietudine 🤭
Nunzio S — Google review
Bellissima villa della collina torinese nella quale fu ambientato un famoso film thriller che ebbe parecchio successo. Peccato non sia visitabile
Carlo “ — Google review
Villa Scott. La villa del bambino urlante in “Profondo Rosso”. L’ho vista più volte e devo dire che ogni volta mi fa un certo effetto. Peccato che non è visitabile.
Max L — Google review
È abitata, non si può visitare, ma per chi ha visto il film di Dario Argento "Profondo Rosso" non si può non fermarsi per guardarla almeno un attimo da fuori... in effetti dà i brividi ma è bellissima comunque.
Maria S — Google review
celebre grazie al capolavoro di Dario Argento arriva a noi in tutta la sua bellezza
Marco C — Google review
Non accessibile e con molti alberi che coprono la facciata, ma per gli amanti di Profondo Rosso è una tappa imperdibile..
05/05/2010 2 — Google review
Peccato che i proprietari non consentano la visita all'interno. Questo gioiello famosa per il suo stile Liberty ed anche per essere stata una delle Location del film Profondo Rosso, perché sarebbe davvero un viaggio nella memoria e nell'arte Liberty. Ho scattato solo due foto perché la vegetazione circostante è opprimente se fotografata dalla strada stretta adiacente.... Peccato ma vale la pena ammirarla anche solo dallesterno
Luciano S — Google review
Raggiunta con facilità dopo la visita al museo del CAI. Capolavoro assoluto del Liberty, con il fascino discreto tipicamente torinese
Luisella F — Google review
Corso Giovanni Lanza, 57, 10131 Torino TO, Italia•https://www.torinoxl.com/villa-scott-il-terrore-corre-sul-libert…•Tips and more reviews for Villa Scott

38Palazzo Bricherasio

4.4
(69)
•
4.0
(6)
•
Mentioned on 
1 list 
Sito storico
Il Palazzo Bricherasio è un magnifico edificio storico situato nel cuore di Torino, originariamente costruito nel XVII secolo. Un tempo residenza nobiliare e successivamente trasformato in spazio espositivo d'arte, ora serve come sede della Banca Patrimoni Sella. Nonostante la sua funzione attuale, i visitatori possono ancora ammirare la sua grande scalinata e le belle opere d'arte, che sono accessibili al pubblico gratuitamente.
Antico palazzo seicentesco nel centro storico di torino. A brevissima distanza da Museo Egizio e Piazza Castello. Visite solo su prenotazione. Risale al 1636 ed appartenne a diverse famiglie della nobiltà torinese tra cui i conti Cacherano di Bricherasio. Tra fine 800 e inizio 900 fu un cenacolo frequentato da molti intellettuali. Oggi è sede di Banca Patrimoni Sella.
Franco V — Google review
Bellissimo palazzo dei conti Cacherano. Siamo riusciti a visitarlo grazie ad un'iniziativa della Banca Patrimoni Sella, molto preparate le guide che ci hanno accompagnato durante il percorso, alternandosi nelle spiegazioni. Ci hanno trasmesso il loro amore per il bello, la cultura e l'arte. Bellissima esperienza e complimenti per l'ottima organizzazione dell'evento.
Stefania B — Google review
Palazzo storico di grande magnificenza,sede bancaria, tengono esposte a cicli opere di arte moderna . L'ingresso è libero
Marina C — Google review
Bel palazzo storico di Torino. Ora sede di una banca.
Simona C — Google review
Un bel palazzo seicentesco sede di importanti salotti culturali torinesi tra 800 e 900. In passato ha ospitato esposizioni internazionali di arte moderna oltre che rassegne, manifestazioni e incontri. Situato in una bellissima via pedonale ricca di negozi e bar in pieno centro
Azzurra A — Google review
Palazzo storico del 1600 ottimamente conservato, ora adibito a sede bancaria, ma ogni 1 lunedi del mese le sale auliche sono visitabili con guida e gratuitamente. Anche i lavori di adeguamento funzionale sono stati svolti con attenzione e rispetto per l immobile e ne aumentano la bellezza oltre che la funzionalità
Marco M — Google review
Storico e rilevante palazzo, un tempo centro culturale di Torino attraverso la fondazione palazzo Bricherasio, oggi sede di Banca Patrimoni Sella & C. che ne conserva storia e prestigio anche attraverso le numerose attività culturali aperte al pubblico.
Federico M — Google review
Il Palazzo Cacherano di Bricherasio è un antico edificio seicentesco del centro storico di Torino, già residenza nobile fin dal XVII secolo, fu dimora dei conti Cacherano di Bricherasio, un'estinta famiglia dell'antica nobiltà piemontese distintasi per onori militari che vantò il titolo di viceré dei Savoia per alcuni dei suoi membri ma che si distinse anche per apprezzabili attività di filantropìa e mecenatismo. Nel corso del Novecento ha subìto notevoli trasformazioni e passaggi di proprietà, divenendo prima una scuola e poi sede espositiva della Fondazione Palazzo Bricherasio. Dal 2010 è la sede principale della Banca Patrimoni Sella & C.
Giorgio R — Google review
Via Giuseppe Luigi Lagrange, 20, 10123 Torino TO, Italia•https://sellagroup.eu/-/palazzo-bricherasio-apre-le-porte-al-pub…•Tips and more reviews for Palazzo Bricherasio

39Mastio della Cittadella

4.3
(1621)
•
3.8
(49)
Punto di riferimento storico
Attrazioni e monumenti
Attrazione turistica
Edifici Architettonici
Siti Storici
Il Mastio della Cittadella di Torino sembra fatto apposta per ospitare una retrospettiva dedicata a H.R. Giger. L'atmosfera raccolta e quasi sotterranea avvolge il visitatore in un contesto che amplifica il senso di immersione nelle visioni perturbanti e magnetiche dell'artista. L'esposizione spazia dagli inchiostri alle serigrafie, fino agli studi per la realizzazione dei modelli tridimensionali usati nelle riprese cinematografiche. Ma la mostra non si limita a celebrare il suo contributo al cinema: esplora anche i suoi lavori legati alle collaborazioni con i gruppi hard rock dell'epoca e la produzione più personale, che racconta le sue fobie, la dimensione erotica e la fusione tra uomo e macchina. Personalmente, sono stata molto colpita dalle opere grafiche, potenti e essenziali nei colori al neon e le figure nette sugli sfondi di ispirazione industriale. Esaustivo e coinvolgente il documentario presentato alla fine del percorso espositivo. Un'esperienza che consiglio assolutamente!
Daniela S — Google review
Fortezza sabauda, sede del Museo storico nazionale dell'artiglieria ma che ospira anche mostre temporane, noi siamo andati per la retrospettiva di HR GIGER - BEYOND ALIEN. I pezzi esposti erano davvero interessanti ma la mostra, a mio avviso, non è stata organizzata nel migliore dei modi. Le grafiche erano poco coerenti allo stile, inolte la visione dei filmati di repertorio è stata davvero deludente in quanto il proiettore era rotto, lo shop molto scarno e con prodotti di qualità davvero bassa. Personalmente credo che per il prezzo d'ingresso si sarebbe potuto fare qualcosa di più, detto questo i lavori di Giger valgono comunque la pena e la consiglio agli appassionati del genere.
Veronica M — Google review
Non siamo entrati nel Mastio della Cittadella poiché abbiamo visitato la mostra dedicata a H.R. Geiger: è ben organizzata e non è claustrofobica, lascia molto spazio ai visitatori. Peccato per il malfunzionamento del proiettore altrimenti è apprezzabile, verso la metà del percorso, assistere a un (lungo) video che spiega alcune scene dei film ai quali l'artista ha collaborato. Visita inclusa nell' Abbonamento Musei Piemonte e Valle d'Aosta.
Sara C — Google review
Visitato in occasione di una mostra, si raggiunge facilmente e ha molti parcheggi (a pagamento) nei dintorni. La struttura si presta bene alle esposizioni d'arte.
Linda N — Google review
Il Mastio della Cittadella è l'unico edificio rimasto dell'antica fortezza cinquecentesca a pianta pentagonale, demolita nel XIX secolo ad eccezione delle gallerie sotterranee ancor oggi in collegamento col museo di Pietro Micca. Più volte restaurato e sistemati recentemente anche i giardini circostanti, è la sede storica del Museo di Artiglieria ma soprattutto uno spazio espositivo di grande suggestione adibito a mostre temporanee. Da sabato 5 ottobre 2024 a domenica 16 febbraio 2025 ospita HR GIGER - BEYOND ALIEN, la prima retrospettiva italiana dedicata all'artista svizzero. Noto al grande pubblico soprattutto per la creazione dell'alieno più famoso della storia del cinema, Giger in realtà è stato molto di più, un artista versatile e dalla tecnica eccezionale tanto da influenzare con la propria originalità i campi più disparati dell'arte, dalla musica alla letteratura alla moda. La mostra è davvero eccellente, le opere (oltre 100 fra disegni, sculture, fotografie...) seguono tutto il percorso artistico e sono ben esposte, con didascalie chiare e numerose citazioni testuali.
Andrea — Google review
Visitato tramite un ente locale, si presente come una struttura curata e ben tenuta. All’interno ho potuto visitare la mostra degli armamenti (corazze, fucili, cannoni, ecc) relativi all’epoca in cui Torino era fortificata. Ospita mostre ed eventi temporanei, come la mostra dei Macchiaioli in questo periodo. Interessante vedere anche i sotterranei ai quali si accede dal corso limitrofo. Una simpatica guida e dei figuranti in scena rendono la visita piacevole ed interessante.
Luigi S — Google review
Ho visitati parecchie mostre e trovo ogni volta che è tutto molto ben organizzato. Quella di Toulouse L'Utrecht e dei macchiaioli. Entrambe organizzate benissimo. Molto belle
Manuela P — Google review
La Cittadella di Torino fu una Fortezza Sabauda ubicata lungo l'antica cinta muraria torinese di cui sopravvive solamente il Mastio, l'edificio ora sede del Museo Storico Nazionale dell'Artiglieria. Una "Location" che si è rivelata perfetta nell'ospitare la Mostra "Beyond Alien" dedicata a H.R. Giger in programmazione dal 05.10.24 al 16.02.25. La Mostra accompagnerà il visitatore alla scoperta dell'immaginario dell'artista elvetico, un universo visionario e misterioso, orribile e meraviglioso che trasuda surrealismo biomeccanico. Artista nel campo cinematografico, del design e dell'illustrazione, ha ideato per il grande schermo lo Xenomorfo, la creatura protagonista di Alien, che gli varrà l'Oscar ai migliori effetti speciali nel 1980.
Robi M — Google review
C.so Galileo Ferraris, 0, 10121 Torino TO, Italia•+39 351 855 7794•Tips and more reviews for Mastio della Cittadella

40Mausoleo della Bela Rosin

4.5
(207)
•
3.4
(44)
Biblioteca pubblica
Attrazioni e monumenti
Attrazione turistica
Edifici Architettonici
The Mausoleum of Bela Rosin is an intriguing location with a distinctive charm, surrounded by vast greenery. Regrettably, it has suffered from vandalism in recent years, necessitating not only a change in its use but also extensive renovations. However, the positive outcome is that it now serves as a venue for exhibitions, enabling diverse cultural interests to converge. Furthermore, ample parking facilities make it easily accessible.
È bellissimo. Si può leggere la sua storia all’interno. C’è anche una piccola biblioteca comunale da cui prendere un libro da leggere all’interno della tenuta. Bello anche il roseto dedicato a donne importanti del nostro tempo. È circondato due grandi parchi, dove trascorrere un pomeriggio in serenità. Pochi posti auto all’ingresso, ma attraversata la strada lungo il parco ci sono innumerevoli posti.
Raimondo B — Google review
La copia del Pantheon di Roma, fatto per vicende storiche, è veramente inaspettato in questa zona. È una copia molto fedele e che ho sempre voluto vedere al suo interno. Molto interessante la storia appunto ma è un luogo attualmente dedicato, in parte, a biblioteca e in parte come zona espositiva. Quest'ultima in particolare sarebbe l'edificio del mausoleo. Peccato che nel passato sia stato vandalizzato perché ha moltissimo potenziale, soprattutto partendo dal presupposto che è un'architettura inaspettata in generale e nello specifico in questo luogo. Alla fine l'interno è molto minimalista ma mi ha stupito la sua grandezza. Sono fiducioso per un futuro più prospero
Cloude — Google review
Un recupero architettonico valido, l'utilizzo come parco letterario con biblioteca diffusa lo rende polo culturale. Colpo d'occhio scenografico a ricordare il Pantheon. La storia del Re d'Italia con la Bella Rosin lo arricchisce nei dettagli.
Marzio I — Google review
Si tratta di una copia , in scala ridotta, del Pantheon di Roma, fatto costruire come tomba di famiglia dai figli di Rosà Vercellana, soprannominata in dialetto piemontese la Bela Rosin.
Paolo S — Google review
Tra rovi e silenzio, il bosco abbandonato di Nichelino svela, oltre il Sangone, il segreto della bella Rosina.
Simone P — Google review
Luogo interessante, molto particolare. Ampio verde circostante. Un peccato che nel corso degli anni passati sia stato vandalizzato e che quindi sia stato inevitabile utilizzarlo diversamente, oltre che ristrutturarlo. È un bene poterne usufruire per delle mostre, così si uniscono interessi culturali anche diversi. Comodo parcheggio.
Enrica G — Google review
Oggi ho visitato questo luogo che evoca una figura così particolare della nostra storia. Molto interessante il ritratto della Bela Rosin fattoci dalla guida Nadia, che ne ha ben delineato l'aspetto storico e umano. Molto Interessante la mostra fotografica all'interno: peccato che chi ne ha curato l'allestimento abbia dimenticato di indicare il luogo rappresentato nelle foto.
LIVIA M — Google review
È un luogo storico originariamente creato come dimora per le spoglie della moglie morganatica del primo re d'Italia Vittorio Emanuele II, per volontà dei suoi figli. Dopo un periodo di rilevante degrado la struttura è stata completamente rivalutata: attualmente ospita interessanti mostre di validi pittori. Il parco è ampio e accogliente e in estate molto soleggiato. Ospita un punto di servizio bibliotecario.
Roberto M — Google review
Str. Castello di Mirafiori, 148/7, 10135 Torino TO, Italia•https://bct.comune.torino.it/sedi-orari/mausoleo-della-bela-rosi…•+39 011 0113 9010•Tips and more reviews for Mausoleo della Bela Rosin
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41La Pista 500

4.5
(290)
•
4.5
(27)
Punto di riferimento storico
La Pista 500, situata sul tetto dell'edificio storico della pista di prova della Fiat, funge da spazio espositivo per installazioni artistiche rotanti. Il vicino Museo Nazionale dell'Automobile ospita una rara collezione di oltre 200 auto originali di 80 marchi di tutto il mondo. I visitatori possono godere di viste mozzafiato sulla città e sulla campagna dalla pista e dal giardino, rendendo il prezzo del biglietto ben speso. Il caffè offre caffè di buon valore insieme a un modello in legno della 500.
Interessante visita guidata alla pista in cui si collaudavano le auto dal lontano 1926, sul tetto dello storico stabilimento FIAT. Ora la pista è un luogo per meditate e ammirare il paesaggio, reso verde da una miriade di piante e arbusti e arricchito da numerose installazioni artistiche. Al centro della pista si trova la Pinacoteca Marella e Giovanni Agnelli, visitabile con la Tessera Musei del Piemonte e Valle d'Aosta.
Donatella “ — Google review
Bellissimo il percorso tra le piante e i fiori. Molto curato. Posto unico a Torino, andrebbe valorizzato e pubblicizzato. Portatevi un riparo per il sole nelle giornate calde. Ingresso per la pista compreso nella tessera musei.
Giorgio M — Google review
C’è la storia, sopra il Lingotto. E insieme fiori, la pista, la pace. Ma anche tavoli da ping pong, la pinacoteca Agnelli, un bar. Un luogo meraviglioso dove fermare il tempo, guardando dall’alto la frenesia del mondo.
Paola B — Google review
Splendida idea il rendere agibile e fruibile la pista. E' stata arricchita da una splendida varietà di piante verdi anche aromatiche e floreali che creano un giardino pensile meraviglioso. Un polmone verde in Torino. Si può fare una bella passeggiata godendo del paesaggio e di un'ottima visuale su Torino. La pista è stata arricchita con murales ed opere d'arte di scultori ed artisti emergenti. Scelta giusta dare una seconda vita fruibile a tutti a questa pista ormai inutilizzata per il suo scopo iniziale. Visitabile anche da portatori di disabilità.
Stefania M — Google review
Ho visto com'era prima e com'è adesso, da pista vera e propria inutilizzata a giardino...urbano. A me spiace che non si possa più andar sulla curva, era la cosa più divertente da fare da bambino. Se ti sbucciavi il ginocchio erano cavoli tuoi voglio dire . Ora mi fanno cedere nell'illustrazione le persone che si divertono ma se ci provi vieni richiamato da uno pagato per stare tutto il giorno là a controllare...aiuto. Piante molto belle e curate. A pagamento, gratis con abbonamento musei.
Simone P — Google review
Luogo molto suggestivo, esempio unico di architettura industriale. La pista è molto bella e ben conservata, vale da sola la gita in questo posto. Bello anche il piccolo museo 500. L'ascensore per la pista costa 2 euro e non c'è bisogno di prenotazione. Consiglio la visita.
Alessandro G — Google review
Bellissima la pista, si respira la storia di quello che ha rappresentato per moltissimi anni. Ben curato!
Giulia T — Google review
Vista particolare di Torino. I giardini non erano ben curati......
GIGI C — Google review
Via Ermanno Fenoglietti, 103, 10126 Torino TO, Italia•https://www.pinacoteca-agnelli.it/la-pista-500/•Tips and more reviews for La Pista 500

42Palazzo della Vittoria

4.6
(203)
•
4.3
(16)
Punto di riferimento storico
Attrazioni e monumenti
Attrazione turistica
Edifici Architettonici
Situato a Torino, Italia, il Palazzo della Vittoria, noto anche come Casa del Carrera o Casa dei Draghi, è un edificio storico che si distingue come un esempio intrigante di residenza civile in stile neogotico. Costruito per commemorare la vittoria dell'Italia nella Prima Guerra Mondiale, questa struttura impressionante è stata completata nel 1922 e presenta un'unica fusione di stili architettonici neogotici e Liberty.
Il Palazzo della Vittoria è uno degli edifici di edilizia residenziale più caratteristici di Torino e si trova lungo corso Francia, nel quartiere Cit Turin. Progettato nel 1918 dall'architetto Gottardo Gussoni, autore di diversi edifici Liberty in Piemonte e Liguria e collaboratore dello studio Fenoglio, fu inaugurato nel 1920 anche se i lavori terminarono solo nel 1922. L'edificio offriva comfort moderni come impianto elettrico, gas, ascensore, riscaldamento a radiatori e servizi igienici con acqua calda e fu costruito per simboleggiare la ripresa del settore edilizio dopo la prima guerra mondiale. Lo stile adottato è eclettico, con elementi neogotici francesi, neorinascimentali e Liberty ed è uno degli ultimi costruiti in questo modo, ormai considerato fuori moda ma soprattutto troppo elaborato e costoso in piena crisi del primo dopoguerra. L’edificio si sviluppa su cinque piani ed è caratterizzato da una torre angolare merlata di chiara ispirazione medievale. Strutturalmente, presenta un sistema ibrido, con murature portanti in laterizio e solai in cemento armato. Gli elementi decorativi, incentrati sul tema del drago, furono realizzati con stampi in litocemento, un materiale che simula la pietra ma più economico e versatile. Alla base della torre, è presente una nicchia, concepita in origine per ospitare un gruppo statuario che però non fu mai realizzato. Le facciate sono ornate da bow-window e balconi con balaustre massicce. Particolarmente scenografico è il portale d’ingresso, decorato con vetrate Liberty, colonne e stemmi araldici e affiancato da due draghi con ali spiegate. L’atrio neogotico, visibile dalle vetrate, presenta una grande attenzione ai dettagli, con decorazioni zoomorfe e allegoriche che continuano anche nelle scale e negli interni. Sulla facciata, una lapide documenta l'intitolazione dello stabile: "Nei momenti più torbidi del dopo guerra il cavaliere del lavoro Giovambattista Carrera di Magnano Biella costruiva questo monumentale palazzo a ricordo della grande vittoria italiana MCMXX". Sopravvissuto ai bombardamenti della seconda guerra mondiale e ben tenuto con continui restauri, il palazzo della Vittoria è bizzarro come una fantasia gotica d'altri tempi e attira ancor oggi lo sguardo suscitando un misto di sorpresa e ammirazione.
Andrea — Google review
Il portone di Palazzo della Vittoria si apre come la soglia di un racconto gotico: draghi alati vegliano silenziosi sulle curve della facciata, dove archi e pinnacoli si intrecciano in un dialogo tra forza e grazia. Ogni finestra, ogni decorazione scolpita sembra custodire un segreto, e la luce che scivola tra torri e guglie racconta storie di tempo sospeso e maestria dimenticata. Un edificio che non si visita, ma si legge, passo dopo passo, come un libro di pietra.
Giulia B — Google review
Edificio i cinque piani, molto curioso e interessante costruito negli anni 20 del novecento, in cui si fondono diversi stili architettonici. Si trova nella quartierino cit turin in corso Francia.
Carlo “ — Google review
Palazzo storico al 23 di Corso Francia (allora Corso D'Annunzio) edificato nel 1920 dal Cav. Carrera in omaggio alla Vittoria italiana della Grande Guerra. I Torinesi solitamente lo chiamano "Palazzo dei Draghi" per via dei due draghi che campeggiano ai lati del portone d'ingresso che compare nelle scene iniziali del film "Profumo di donna" del 1974 regia di Dino Risi con l'immenso Vittorio Gassman. Ancora oggi meta di turisti e curiosi fermi davanti il famoso portone.Il palazzo non è visitabile ma merita una capatina.
Studio S — Google review
La Casa della Vittoria (nota anche come Casa del Carrera o Casa dei Draghi) è un edificio storico di Torino, considerato uno dei più interessanti esempi di residenza civile in stile neogotico presenti nel capoluogo piemontese. Compresa nel quartiere Cit Turin, la Casa della Vittoria è al centro di un'area di grande interesse architettonico che può contare un'alta densità di esempi di Liberty e Neogotico, comprendendo anche il confinante quartiere San Donato. L'edificio si sviluppa su cinque piani di altezza e sorge sull'asse di corso Francia, nell'elegante quartiere residenziale Cit Turin. Esso è in stile eclettico con evidenti incursioni di neogotico francesizzante riscontrabili nei dettagli strutturali come il portale e l'atrio di ingresso, le balaustre di balconi e scale interne e il pronunciato bow-window angolare con bifore e trifore a tutto sesto che culmina con una torretta merlata. Di grande evidenza è il complesso apparato decorativo dei prospetti principali caratterizzato dall'ampio uso di elementi in litocemento, decorazioni allegoriche e zoomorfe, tra cui la coppia di grandi draghi che fiancheggiano l'ampio portale d'ingresso in legno; è proprio la presenza di questi elementi decorativi che, negli anni, gli ha valso il nome di "Casa dei draghi". L'edificio presenta una smussatura e una nicchia sull'angolo della via accanto: essa sembra essere stata concepita per ospitare una statua che però non vi è mai stata collocata. Il Palazzo della Vittoria è un edificio abitato.
Giovanni M — Google review
Uno dei capolavori del Carrera . In zona Cit Turin il Carrera ha lasciato vari condomini - opera d'arte ; uno diverso dall'altro , ognuno ispirato ad un'epoca o ad atmosfera . Essendo condomini non si possono visitare , ma tanto sono belli ed eclettici all'esterno tanto lo sono all'interno .
Antonella B — Google review
Molto facile da raggiungere grazie alle fermata della metro situata a poche decine di metri. Il palazzo risalta subito all'occhio e si notano le bellissime decorazioni e la particolarità di avere dei draghi che "sorreggono" le balconate. Consiglio di vederlo anche dal vivo perché merita.
G-Arrow 9 — Google review
Nel quartiere di Cit Turin, non molto distante dalla famosa e magica Piazza Statuto, si trova il Palazzo della Vittoria, noto anche con il nome di Casa Carrera o Casa dei Draghi. Il magnifico edificio fu voluto dal Cavaliere del Lavoro Giovanbattista Carrera per celebrare la vittoria della primo conflitto mondiale (da qui il nome di Casa della Vittoria) e affidato all’ingegner Gottardo Gussoni che terminò i lavori nel 1922. Il palazzo è sicuramente tra gli esempi più pregevoli in città del sapiente mix tra lo stile neogotico alla francese e lo stile liberty che tanto era di moda nella Torino a cavallo tra l’Ottocento ed il Novecento. La Casa dei Draghi è costruita su cinque piani ed è riccamente decorata con dettagli riconducibili ai due stili architettonici. Lo splendido portone d’ingresso, l’atrio interno e le scale, la torretta merlata e le balaustre dei balconi del piano superiore sono di spiccato stile neogotico alla francese, mentre alcuni dettagli come le vetrate e la stessa linea sinuosa del palazzo riportano direttamente all’impronta liberty di quegli anni. otevolNi poi sono i tantissimi dettagli che arricchiscono ed adornano questo bellissima costruzione come ad esempio i due draghi alati che si trovano ai lati del grande portone d’entrata e che dovevano essere un’allegoria della potenza e dell’importanza dell’Italia post conflitto mondiale (il tema del drago è ripreso in più punti sia nella parte esterna che nella parte interna della casa). Il portone è poi sormontato dallo stemma della famiglia Carrera e pieno di altri dettagli zoomorfi ed allegorici così come tutto il palazzo in generale.
Fabio A — Google review
C.so Francia, 23, 10138 Torino TO, Italia•Tips and more reviews for Palazzo della Vittoria

43Bosco Verticale

4.7
(52)
•
4.5
(13)
Condominio
Attrazioni e monumenti
Edifici Architettonici
By chance, we stumbled upon a remarkable architectural spectacle while searching for parking on the street. The Bosco Verticale apartment building is a unique and captivating construction that showcases an innovative approach in its genre. Its use of industrial materials such as beams and funnels not only adds beauty but also serves a functional purpose. This awe-inspiring structure manages to engage the viewer intensely with its curious and interesting design. The photos fail to fully capture the true quality of its beauty and magnificence.
Visto casualmente, ci siamo trovati nella strada per parcheggiare e abbiamo visto questo spettacolo architettonico. Nuovo per il suo genere, interessante e curioso. Bello e d'effetto l'uso di materiale industriale tipo: putrelle, imbuti. È una costruzione che ti rapisce in modo curioso, interessante, intenso. Le foto rendono poco la qualità della bellezza e maestosità.
Rosaria C — Google review
Bellissimo, architettura innovativa e e assolutamente originale. Visitato con Open House, interessante la descrizione della guida. Può sicuramente avere un riferimento a Lloyd Wright.
Milko ( — Google review
Palazzo insolito. Ben tenuto. Visitato grazie ad Open House: guida preparata ed esaustiva. Visitato un loft davvero spettacolare come arredamento e disposizione.
Monica C — Google review
L'impatto visivo è di effetto per la spettacolarità del palazzo, poi l'occhio cade sui particolari e il quadro si completa
Marisa F — Google review
Un capolavoro di architettura ed ingegno. Sicuramente per un 'utenza d'elite. Da ammirare.
Cristina G — Google review
Edificio abitativo che occupa 3 lati di un isolato che sembra avvolto da un bosco. Esempio di architettura ecosostenibile con soluzioni energetiche d'avanguadia. La struttura portante in acciaio viene " mascherata" da alberi.
Gian P — Google review
Bellissimo palazzo che in foto non rende come dal vivo
Na P — Google review
Costruzione fuori dalle righe, bello da vedere ed anche da abitare appena fuori del centro di Torino
Giorgio V — Google review
Via Gabriele Chiabrera, 25, 10126 Torino TO, Italia•Tips and more reviews for Bosco Verticale

44Castello Saffarone

4.3
(380)
•
3.8
(8)
Castello
Attrazione turistica
Annidato nel cuore di Torino, il Castello Saffarone è una location mozzafiato che combina senza sforzo storia ed eleganza moderna. Ho avuto il piacere di partecipare a un matrimonio invernale qui, e nonostante il clima freddo all'esterno, il castello emanava calore e fascino. L'attenzione ai dettagli era notevole, dalle decorazioni squisite al catering delizioso che ha deliziato il palato di ogni ospite.
Ho partecipato ad un matrimonio in dicembre presso questa bellissima location. Nonostante la giornata fosse fredda il Castello risultava comunque caldo ed accogliente. Ho notato una grandissima cura per i particolari sia per gli allestimento che per il cibo. Cibo che devo dire di aver trovato veramente buono ed impeccabile. Il punto più forte della location comunque è la posizione. Spesso per i matrimoni ci si sposta anche di ore da Torino. Questo castello invece è praticamente su Corso Regina. Comodissimo e consigliatissimo. 😊
Yatri C — Google review
Castello con parco ubicato a Torino, facilmente raggiungibile anche da fuori città. Ci sono stata in occasione di un matrimonio invernale. Belle le sale, adornate meravigliosamente, con candele, oggettistica e uno splendido albero di Natale tanto da essere superflui gli addobbi floreali. Ottimo il catering a livello sia visivo che gustativo iniziando dagli aperitivi per concludere con il dopo cena al gusto di rum e cioccolato prelibato. Mi sento di fare i complimenti anche alla signora che gestisce il tutto, capace, competente e attenta, sul posto ad assicurarsi che tutto proceda per il meglio.
Didi A — Google review
Ottima location, comoda alla tangenziale. Molto bella la collaborazione con la responsabile, disponibile e attenta ai dettagli. Apprezzato da tutti il servizio catering.
Attilio C — Google review
Comodo da raggiungere con la tangenziale (uscita corso Regina Margherita), visitato per un evento aziendale di Natale. Avevamo a disposizione tre sale. Una bella location anche per cerimonie (matrimoni)... Una sorpresa positiva, non sapevo neppure che esistesse un castello del genere in quell' angolo della città
Roby — Google review
Bellissima location per feste e convegni fino ad un centinaio di partecipanti Peccato che non sia sempre aperto al pubblico
Frida ( — Google review
Abbiamo cenato nelle sale aperte al pubblico e siamo rimasti molto colpiti dalla bellezza del luogo! Solo una parte del Castello è aperta al pubblico, il resto è abitato e la corte attigua è stata trasformata in appartamenti privati. Una bella sorpresa, praticamente ancora in Torino, ma poco conosciuto anche dai torinesi. Fra l'altro il catering è stato ottimo!!!
Livia C — Google review
E stata una serata indimenticabile, il staff molto gentile apprezzato da tutti allestimento e il cibo
Ginevra B — Google review
Ci siamo sposati in questo castello. la location è davvero ottima. Facilissimo da raggiungere, parcheggio per tutti gli ospiti, decisamente spazioso ed assolutamente discreto!
Luca F — Google review
Corso Regina Margherita, 497, 10040 Torino TO, Italia•https://www.castellosaffarone.it/•+39 347 723 2626•Tips and more reviews for Castello Saffarone

45Palazzo Asinari di San Marzano

4.9
(20)
•
3.6
(7)
Punto di riferimento storico
Il Palazzo Asinari di San Marzano, noto anche come Palazzo Turati, è un magnifico edificio in stile barocco risalente alla fine del 1600. Fu commissionato dal Marchese Asinari di San Marzano e presenta tre piani. Sebbene sia una proprietà privata e non aperta ai visitatori, il suo pittoresco cortile con colonne tortili in Via Maria Vittoria offre una grande opportunità fotografica dalla strada.
Uno dei palazzi più belli della città, di fronte la chiesa di San Filippo Neri e all' angolo opposto del museo egizio. Solitamente e' chiuso, visitabile solo nelle giornate FAI, occasione da prendere al volo, al fuori di queste si può solo sbirciare la bella corte interna nei pochi secondi dell' apertura del portone. Sulla parete del corridoio e' affissa la lapide che commemora la prima fabbrica di vermouth.
Massimo C — Google review
Edificato nel 1684 dall'architetto Garove è annoverato tra i palazzi storici artistici più prestigiosi. Acquistato nel 1946 dal cav. Turati, figura di spicco che, con la sua lungimiranza ha segnato la vita torinese e italiana. Sede di direzione della soc. Carpano.
Marisa F — Google review
In occasione delle giornate primavera fai visita al palazzo carpano,palazzo seicentesco fatto edificare a fine '600 da Guglielmo Balbiano, primo maggiordomo del duca. L'edificio è stato rimaneggiato nel corso del tempo, tuttavia conserva ancora la struttura e pregevoli affreschi originali. Continuiamo con Palazzo Carpano già Asinari di San Marzano. Giovanna Battista di Nemours (madre di Carlo Emanuele II) donò il terreno al marchese Ottavio Asinari di San Marzano affinché vi costruisse la sua residenza. Il risultato fu lo stupendo palazzo seicentesco che ammiriamo oggi. Bellissimo atrio con colonne tortili e la volta a vela , bello lo scalone che conduce al piano nobile che ha subito molte modifiche nel '700, '800 e '900, ma conserva ancora decorazioni e affreschi originali. Oggi sede degli uffici di assicurazioni
TINA D — Google review
Visita al palazzo in occasione delle giornate del FAI.
F “ — Google review
Il Palazzo è proprietà privata e non è visitabile. Purtroppo! Io lo ricordo più di 50 anni fa.durante una.gita.scolastica quando era noto come Palazzo Carpano in quanto sede dell'omonimo Vermouth! All'estero appare come un normale palazzo del centro di Torino ma all'interno si rivela un vero capolavoro del Barocco Piemontese!
Andrea F — Google review
Proprietà privata, portone aperto, però i cancelli erano chiusi e sono riuscita a scattare 3 foto. Molto bello!
Mihaela C — Google review
Bellissimo palazzo storico al centro di Torino edificato nel 1684
Stefania R — Google review
Bello visita oggi in occasione giornata fai
Gabriella D — Google review
Via Maria Vittoria, 4, 10123 Torino TO, Italia•Tips and more reviews for Palazzo Asinari di San Marzano
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46Parrocchia Gesù Redentore

4.1
(214)
•
3.8
(5)
Parrocchia
Chiesa
Architettura moderna ma gradevole. C'è una bella atmosfera e una bella cappellina esterna per sedersi e pregare in tranquillità.
Lory M — Google review
La chiesa del Gesù Redentore è un edificio cattolico della città di Torino. Ci troviamo in un importante esempio di architettura razionalista. È stata progettata dagli architetti Nicola e Leonardo Mosso, Biellesi padre e figlio, negli anni 50, inaugurata nel 1957. Fu totalmente completata negli anni 60.Si trova nel borgo Cina del quartiere Mirafiori nord.
Paolo S — Google review
Davvero un bell’esempio di architettura religiosa contemporanea. Molto suggestivo il contrasto tra la durezza del cemento e i giochi di luce all’interno.
Massimo P — Google review
Una bellissima costruzione moderna citata anche sui testi di architettura. Una realtà importante per tessuto sociale di Mirafiori Nord a Torino. Costruzione di fine anni '50 del XX sec.
Michele T — Google review
Ottimo oratorio per bambini/e e ragazzi/e
Riccardo N — Google review
Nel '96 ero piccolo io e d'inverno la ricordavo gelida, priva di riscaldamento. Nell'inverno 2010 circa ci ritornai per un funerale, continuava ad essere gelida priva di riscaldamento. Questo inverno ci son tornato nuovamente per un altro funerale e continuava ad essere gelida e priva di riscaldamento. Vien da chiedersi a cosa chiedano le offerte a fare se in 30 anni non son riusciti a mettere su un impianto di riscaldamento degno di questo nome!
Massimo T — Google review
C’è un po’ di muffa ma carina
Simone A — Google review
Edificio moderno quindi disadorno ed inoltre necessiterebbe di parecchia manutenzione. Bella la posizione in una piazza tranquilla con abbondanza di posti auto, giardino molto grande e parecchi giochi per bambini. Peccato che alcune strutture (uffici? Asili? Mense? Circolo bocciofilo?) siano transennate ed in rovina.
Flavio B — Google review
Piazza Giovanni XXIII, 26, 10137 Torino TO, Italia•http://www.redentoretorino.it/•+39 011 415 6294•Tips and more reviews for Parrocchia Gesù Redentore

47Palazzo Birago Di Borgaro

4.7
(37)
•
3.8
(5)
Museo
Il Palazzo Birago Di Borgaro è una splendida testimonianza della ricca storia e del patrimonio artistico di Torino. Situato nel cuore della città, questo gioiello architettonico funge da sede istituzionale per la Camera di Commercio di Torino. Commissionato dal Conte Augusto Renato e progettato dal rinomato architetto Filippo Juvarra, presenta arredi squisiti provenienti dalle residenze sabaude che trasportano i visitatori indietro nel tempo.
Un altro bellissimo palazzo nel cuore di Torino da visitare. Ospita sempre mostre interessanti
Daniela F — Google review
Esperienza bellissima sono capitata per una mostra si quadri, in questo palazzo storico Meraviglioso di fine 600. Per chi non frequenta di consuetudine per vacanza o per lavoro tanta bellezza storica, be credo proprio che si perda tanto del nostro passato. Sicuramente la prima impressione che mi ha dato è la tranquillità e lo stupore di vedere tantissima arte e storicità, negli affreschi nelle volte spettacolari. Bisognerebbe calpestare luoghi così più spesso ed apprezzare la nostra bella storia italiana. Di fronte al palazzo c'è un giardino anche quello epoca fine 600 con statue ed uno scenario veramente rilassante. Se vuoi rilassarti, leggere un libro o solo per ascoltare i tuoi pensieri nell'assoluto silenzio allora lo devi fare Non è grandissimo ma è proprio una bomboniera. Ci sono orari per entrare ed è controllato da una guardia all'ingresso. Per chi viene a Torino in visita cercatelo è una bella chicca.
Roberta — Google review
Attualmente è la sede istituzionale della camera di commercio di Torino. Siamo in pieno centro città, isola pedonale. Fu commissionata dal Conte Augusto Renato, appartenente ad una famosa famiglia nobiliare, al grande Filippo Juvarra, primo architetto di sua maestà, al servizio di Vittorio Amedeo II. All’interno il palazzo è impreziosito con arredi provenienti dalle residenze sabaude. Spesso vi si tengono mostre d’arte ed eventi culturali.
Franco V — Google review
E stata una bella esperienza nel mondo dell'arte, mi posso considerare fortunata di aver avuto la possibilità di ammirare le vere opere d'arte dei artisti della contemporaneità italiana. Grazie davvero a tutti coloro che hanno organizzato la mostra.
Sveta V — Google review
Flor mostra mercato bellissima, in foto il protagonista è Gaston, gallo di origine indiana, mascotte di Orti Generali, orti urbani a Torino Mirafiori
Loredana V — Google review
Visitato in occasione di Artissima 2019. Bellissimo Palazzo in veste Esclusiva per la mostra
Giuliana L — Google review
Palazzo bellissimo e belle mostre.
Alejandra O — Google review
Perché è bellissimo palazzo storico di Torino
Maria C — Google review
Via Carlo Alberto, 16, 10123 Torino TO, Italia•+39 011 571 6521•Tips and more reviews for Palazzo Birago Di Borgaro

48Palazzo del Senato Sabaudo

4.5
(267)
•
4.8
(4)
Sito storico
Attrazione turistica
Sede ex tribunale della città di Torino per molti anni inutilizzato ora utilizzato dal comune di Torino per matrimoni di rito civilee museo da visitare
Luigi R — Google review
Storico palazzo torinese. Bella la sala Juvarra, sede di matrimoni civili. Unica pecca fatiscenti le facciate interne ed esterne bisognose di restauro.
GIOVANNI C — Google review
Visitato nella giornata del Fai, è stata una fantastica sorpresa. È tra quei luoghi ancora poco conosciuti di cui è piena la nostra bella città. Bello tutto, ma meravigliose la biblioteca e l'aula del senato.
Katia B — Google review
Edificio inaugurato nel 1838, anche se fu commissionato nel 1720 da re Vittorio Amedeo II a Filippo Juvarra (architetto di corte), progetto completato dall'architetto Ignazio Michela, fu denominato Palazzo dei magistrati.
Mihaela C — Google review
Il Palazzo del Senato Sabaudo di Torino è stata la sede che ospitava la Magistratura del Senato Sabaudo e la Camera dei Conti. Per disposizione del duca di Savoia Carlo Emanuele II, furono acquistate numerose case da mettere a disposizione di magistrati e da utilizzare per ampliare le carceri, già esistenti dai tempi di Emanuele Filiberto(siamo vicini al rondò della forca e alla chiesa della misericordia)Trasformato poi in Palazzo di Giustizia della città ora è sede di attività comunali.
Alberto G — Google review
Lodevole l'impegno fai per la gestione di questo sito. Le sale visitabili sono poche e quella di maggiore interesse è sicuramente la biblioteca
Gina M — Google review
Visitato in occasione della giornata FAI, sono rimasto davvero sorpreso della bellezza e soprattutto della storia che ha alle spalle. Consigliato . Posti che bisogna vedere se siete nei paraggi
Cosimo M — Google review
peccato per i pochi parcheggi nei pressi del Palazzo, internamente potrebbe essere meglio curato nei dettagli
Yuri F — Google review
V. Corte d'Appello, 16, 10122 Torino TO, Italia•Tips and more reviews for Palazzo del Senato Sabaudo

49Casa dell'Obelisco

4.3
(27)
•
3.7
(3)
Punto di riferimento storico
Located on the corner of Piazza Crimea and Via Bicocca, Casa dell'Obelisco is an architecturally significant house constructed in the 1950s by Sergio Jaretti Sodano and Elio Luzi. This historical landmark impresses with its curved facades, which exhibit a unique blend of neoliberty and Gaudi's modernism styles. It derives its name from the adjacent Obelisk in the square.
Progettata da Sergio Jaretti Sodano ed Elio Luzi nel 1954, la Casa dell'Obelisco aderisce perfettamente a quella corrente di architettura neoliberty, che si era manifestata a Torino ed emergono con raffinata ironia colti riferimenti stilistici che conducono fino a una rivisitazione dei materiali da costruzione, riproponendo il largo impiego del litocemento per i vari elementi decorativi che caratterizzano tutti i sinuosi prospetti dell'edificio. L’edificio residenziale è caratterizzato dai prospetti curvilinei delle facciate, marcatamente scanditi da rilievi orizzontali sovrapposti e nell'insieme si impone nell'ottocentesco contesto architettonico circostante con una sua particolare armonia delle forme che richiama le morfologie moderniste di Gaudì,[5] ma anche con qualche citazione riconducibile a Frank Lloyd Wright, in particolare i pilotis del Johnson Wax Building del 1936-39. Nonostante le notevoli sinuosità dei prospetti esterni, l'edificio si basa su una planimetria variegata ma assai regolare, sviluppata su cinque piani fuori terra e da tre unità abitative ciascuno, alcuni su due livelli, ma con le pareti interne assolutamente rettilinee.(Wikipedia)
Alberto G — Google review
Una casa senza spigoli affascinante ed armoniosa nel quartiere elegante di Borgo Po. Un incanto.
Donatella P — Google review
In via Bicocca angolo Piazza Crimea, antistante l’Obelisco della piazza (da cui prende il nome). È una casa di grande pregio architettonico edificata da Sergio Jaretti Sodano e Elio Luzi, nella seconda metà degli anni cinquanta. Stupisce per le forme curvilinee che caratterizzano le facciate, in uno stile tra il neoliberty e il modernismo di Gaudì. Da vedere.
Epifanio E — Google review
Il palazzo dell'Obelisco ha da sempre esercitato per chi risiede o per chi conosce bene Borgo Po, una certa attrazione sia per il contesto dove sorge sia per le forme sinuose Inusuali per l'epoca di costruzione ( anni '50). Dopo il restyling è, oserei dire stupendo. Da immortalare
Marisa F — Google review
Un angolo di Gaudì a Torino. Uno degli edifici più belli 🏅 A corner of Gaudì in Turin. One of the most beautiful buildings 🏅
Ciro F — Google review
Questa è veramente l'espressione della maestria italiana sia degli architetti che dei costruttori ,io da ARTIGIANO da più di 40 anni ,poso affermare che l'uomo ha veramente scoperto il modo Bper diventare IMMORTALE , a mio avviso è creare vere opere d'arte da tramandare alle future generazioni 👍👍👏👏👏👏👏👏👏
Mauro A — Google review
É un edificio residenziale di Torino, ubicato nell'area residenziale Borgo Po, ovvero più precisamente all'interno del quartiere ottocentesco di Borgo Crimea, che prende nome dalla piazza omonima dove sorge l'obelisco dedicato alla storica battaglia. Progettata da Sergio Jaretti Sodano ed Elio Luzi nel 1954, la Casa dell'Obelisco aderisce perfettamente a quella corrente di architettura neoliberty, che si era manifestata a Torino ed emergono con raffinata ironia colti riferimenti stilistici che conducono fino a una rivisitazione dei materiali da costruzione, riproponendo il largo impiego del litocemento per i vari elementi decorativi che caratterizzano tutti i sinuosi prospetti dell'edificio. L'edificio residenziale è caratterizzato dai prospetti curvilinei delle facciate, marcatamente scanditi da rilievi orizzontali sovrapposti e nell'insieme si impone nell'ottocentesco contesto architettonico circostante con una sua particolare armonia delle forme che richiama le morfologie moderniste di Gaudì, ma anche con qualche citazione riconducibile a Frank Lloyd Wright, in particolare i pilotis del Johnson Wax Building del 1936-39. Nonostante le notevoli sinuosità dei prospetti esterni, l'edificio si basa su una planimetria variegata ma assai regolare, sviluppata su cinque piani fuori terra e da tre unità abitative ciascuno, alcuni su due livelli, ma con le pareti interne assolutamente rettilinee.
Giorgio R — Google review
Architettura molto interessante. I colori non sono adatti al contesto però.
Emiliano O — Google review
Piazza Crimea, 2, 10133 Torino TO, Italia•Tips and more reviews for Casa dell'Obelisco

50Palazzina Marone Cinzano

4.0
(3)
Punto di riferimento storico
Via Vincenzo Vela, 15, 10128 Torino TO, Italia•Tips and more reviews for Palazzina Marone Cinzano
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