Assisi, Italy skyline: i 25 edifici più iconici e le migliori viste in Assisi

Un luogo spettacolare! La Rocca Maggiore offre una vista mozzafiato su Assisi e sulla valle sottostante. Perfettamente conservata, ricca di storia e atmosfera. Una tappa imperdibile per chi visita la zona, assolutamente consigliata!

La basilica è carina e al suo interno c'è più di quello che ci si aspetta. Ci sono anche reliquie e crocifissi molto importanti. Peccato che non si possano fare fotografie. Da visitare

Struttura complessa e piena di storia, racchiude tre chiese nella medesima struttura. Le epoche sono diverse. Ma tutte molto suggestive. Al suo interno un ciclo di affreschi sulla vita di San Francesco attribuiti a Giotto veramente molto belli. Tutto pieno di fascino e veramente suggestivo. Bello anche il chiostro del convento attiguo e il museo che è visitabile gratuitamente. Merita una visita sia se sei un curioso appassionato d’arte, se hai fede o semplicemente se ti piace ciò che è bello!

La trasformazione di antichi edifici o templi in basiliche o chiese è cosa che architettonicamente possiede un fascino ed un'attrazione uniche. Il Pantheon, il tempio di Portuno o la Cura Julia, in Roma, ne sono esempi preclari, quantunque oggi questi edifici siano tornati ad essere quel che originariamente furono. Ad Assisi, nella piazza del Comune, si staglia, con immediatezza, anche ad uno sguardo poco attento, il fronte del tempio dedicato alla dea Minerva, a sei colonne corinzie scanalate, trabeazione e frontone a far da facciata alla chiesa consacrata non alla dea ma a Maria, che, al proprio, aggiunge il nome della dea Minerva. L'antica cella del tempio costituisce, oggi, l'interno della chiesa, ristrutturata architettonicamente nel settecento dal Giorgetti in stile barocco. Le decorazioni sono settecentesche e riferibili, quanto agli affreschi della volta, all'Appiani mentre le pale che adornano l'altare maggiore e gli altari delle cappelle laterali raffigurano rispettivamente il Dio creatore circondato da angeli dipinto dal Giorgetti e la morte di Sant'Andrea Avellino realizzato dal Garbi e la morte di San Giuseppe dipinta dal Knoeller. In controfacciata, domina, addossata sulla muratura originaria del tempio, una bella cantoria settecentesca. L'insieme, antico tempio ed edificio religioso, non è di immediata lettura, poiché frutto di elaborazione architettonica ragionata, resta peraltro come concetto mentale di diffusione del costruito su distinti piani cronologici.

Il duomo di Assisi, dedicato a San Rufino, primo patrono della città, fu innalzato nel secolo VIII e rinnovato nella seconda metà del XII secolo. La maestosa facciata ed il campanile, costruito sopra un'antica cisterna romana costituiscono una presenza fatta di solida pietra da ammirare in tutta plastica monumentalità. La tripartizione della facciata, ha come ovvie corrispondenze, la presenza di tre portali di differenti dimensioni e di tre rosoni, anch'essi di dimensioni differenti; il tutto può essere ammirarato se solo si sosta per qualche minuto ad osservare le magnifiche decorazioni che abbelliscono sia gli stupiti sia le lunette dei portali. L'interno è ricchissimo di opere fi eccelso valore artistico. Spiccano tra i vari altari, le due pale cinquecentesche di Dono Doni, rispettivamente raffiguranti la crocifissione e la deposizione, quella del Refini raffigurante la Madonna in gloria tra San Gaetano da Thiene e San Pietro martire. Una splendida statua lignea policroma raffigurante la Madonna Addolorata fa bella mostra di sé nell'omonimo altare. L'altare di San Filippo Benizi è adornato da una bella pala seicentesca del Trapassi, raffigurante il Santo in venerazione della Madonna Addolorata. Rifulge, poi, per ricchezza di decorazioni pittoriche e per bellezza architettonica; la cappella del SS. Sacramento, una chiesa nella chiesa, dove l'abilità architettonica del Giorgetti sorprende e stupisce per le ardite soluzioni costruttive. Parteciparono, nel seicento, alle decorazioni della cappella oltre al Giorgetti che affrescò la lunetta sopra l'abside, il genovese Carlo, che ebbe il compito di dipingere sia i pannelli dell'abside sia i pannelli delle pareti mentre al frate Emanuele fa Como fu affidato il compito di dipingere l'ultima cena sulla lunetta della controfacciata e al Grecolin i pannelli delle volte, questi ultimi dipinti nel settecento. Di fortissimo impatto emotivo sarebbe stata la visione della Madonna del pianto, opera in stucco policromo raffigurante la pietà se non fosse stata trafugata Una copia ne sostituisce, per il culto dei fedeli, l'originale, che si spera possa tornare nell'originale luogo come segno di resipiscenza degli autori del furto sacrilego.

Ad Assisi a poca distanza dalla Basilica di San Francesco, c'è la Chiesa Nuova. Chiesa nata dalla casa in cui il Santo trascorse i suoi primi 24 anni di vita e trasformata successivamente in Chiesa. L'interno è ricco di affreschi e si può vedere anche la prigione, in cui il giovane Francesco era stato rinchiuso dal padre. Vicino alla Chiesa, c'è la casa paterna, l'oratorio dove nacque San Francesco e le statue bronzee dei suoi genitori. Visita assolutamente da fare.

Conservato in modo impeccabile, rappresenta certamente uno dei luoghi più importanti e sacri della vita di San Francesco. Assolutamente da visitare. Possibilmente in un periodo di scarsa affluenza per poter apprezzare al meglio questo luogo di intensa spiritualità.

Incastonata nella città di Assisi puoi visitare la Basilica Superiore di San Francesco dove potrai ammirare cose uniche e indimenticabili come d'altronde in tutto il resto della città. La sua spiritualità non tutti la possono vivere, in tanti vedranno solo muri, dipinti, grandi vetrate ma solo chi entrerà a cercare se stesso potrà provare delle sensazioni uniche che miscelate con quello che vedono tutti ti porteranno in un'altra dimensione. La pace.

Passeggiando per le strade di Assisi, ogni angolo è una scoperta. Le stradine acciottolate, i vicoli silenziosi e le piazze pittoresche sono perfette per una passeggiata rilassante. La *Piazza del Comune* è un’altra tappa imperdibile: un cuore pulsante della città, circondata da edifici medievali e il famoso *Tempio di Minerva*, un antico tempio romano che si erge magnificamente al centro della piazza. Per gli amanti della natura, Assisi offre anche il *Parco del Monte Subasio*, da cui si possono godere panorami spettacolari sulla valle umbra. Le escursioni e le passeggiate nel verde sono un'opportunità perfetta per immergersi nella tranquillità della zona. Inoltre, non si può non apprezzare la cucina locale, con piatti tipici umbri e prodotti freschi che si possono gustare nei numerosi ristoranti e trattorie della città. La genuinità della cucina umbra è qualcosa da non perdere! Assisi è un luogo che ti rimane nel cuore: una città che unisce spiritualità, storia, arte e bellezza naturale in un mix perfetto. Consiglio vivamente di visitarla a chiunque voglia scoprire l'anima profonda dell'Umbria e vivere un'esperienza unica.

(Traduzione di Google) Un'altra bellissima Domus, con mura alte quattro metri. Mosaici geometrici in magnifiche condizioni. Si visita su prenotazione presso l'ufficio turistico o tramite Coopculture. La visita parte il sabato alle tre. È congiunto alla Domus di Properzio (Originale) Otra bella Domus, con paredes de cuatro metros de altura. Mosaicos geométricos en magnífico estado. Se visita con reserva en la oficina de turismo o a través de Coopculture. Los sábados a las tres parte la visita. Es conjunta con la Domus de Propercio

Il foro romano di Assisi è l'esempio della gestione perfetta dei ritrovamenti archeologici di rilievo che avvengono all'interno della nostre città. Quwsta area archeologica è la dimostrazione di come non toccare e stravolgere la città attuale mantenendo è rendendo pubblici i tesori che si trovano sotto di essa. Consiglio vivamente di visitarlo, ma solo dopo aver passeggiato per la piazza comunale notando i vari disegni presenti sul suo selciato, ed aver ammirato la chiesa di Santa Maria sopra Minerva che con la sua facciata da tempio romano la domina. Entrando nel foro vi renderete conto che state camminando sotto la piazza che avete percorso in precedenza e che i disegni sul selciato non sono altro che le sagome di quello che ora si rrova davanti a voi. I vostri passi, fatti su una pavimentazione vecchia di 2000 anni, vi hanno portano al centro della piazza dove vi attendono i resti dei seggi dei tribunale del foro e delle scalinate che portavano al tempio di Minerva. Se lasciate libera la vostra immaginazione non potrete che ritrovarvi indietro di 2000 anni anche voi. Sui quei seggi e su quella pavimentazione rivedrete Cicerone tenere un arringa a difesa di un parricida.

(Traduzione di Google) Quando visito la Chiesa di Santo Stefano ad Assisi, vengo subito accolto dalla semplice facciata medievale. Questa piccola chiesa romanica si trova leggermente fuori dal trafficato percorso turistico, in un angolo tranquillo della città, rendendola un luogo di pace speciale. I muri esterni sono in pietra grezza, che appare quasi dorata nella tenue luce del sole umbro. È una chiesa che colpisce per la sua semplicità più che per lo splendore. Quando entro in chiesa, un profondo silenzio mi avvolge. L'interno è piccolo e semplice, tipico di molte chiese di questa regione. Non ci sono magnifici affreschi o elaborate decorazioni, ma piuttosto uno spazio che invita alla contemplazione interiore. Le pareti sono semplici e l'atmosfera è quasi ascetica, che si sposa perfettamente con la filosofia francescana della semplicità. Secondo la leggenda la chiesa fu costruita nel XII secolo e il suo altare ha un significato speciale per la gente del posto. Si dice che le campane della Chiesa di Santo Stefano suonassero da sole quando morì San Francesco. Questo aspetto collega ancora più strettamente il piccolo edificio sacro con la storia spirituale di Assisi. Sono soprattutto i momenti tranquilli e spirituali che rendono questo posto così speciale. Come visitatore, sento qui un'atmosfera di contemplazione che mi distingue dalle chiese più grandi e magnifiche di Assisi. La Chiesa di Santo Stefano è un luogo dove i secoli sono trascorsi senza alterare l'originario, semplice spirito di preghiera e devozione. A partire dal 23 settembre 2024 *Non appena le persone si sentono troppo bene, ricominciano a sentirsi male.* (Originale) Als ich die Chiesa di Santo Stefano in Assisi besuche, werde ich sofort von der schlichten, mittelalterlichen Fassade empfangen. Diese kleine romanische Kirche liegt etwas abseits der belebten Touristenpfade, in einer stillen Ecke der Stadt, was sie zu einem besonderen Ort der Ruhe macht. Die Außenmauern bestehen aus grob behauenem Stein, der im weichen Licht der umbrischen Sonne fast golden wirkt. Es ist eine Kirche, die durch ihre Schlichtheit und nicht durch Pracht beeindruckt. Beim Betreten der Kirche umfängt mich eine tiefe Stille. Der Innenraum ist klein und schlicht, typisch für viele Kirchen dieser Region. Es gibt keine prächtigen Fresken oder aufwendigen Dekorationen, sondern vielmehr einen Raum, der zur inneren Einkehr einlädt. Die Wände sind schlicht, die Atmosphäre fast asketisch, was perfekt zur franziskanischen Philosophie der Einfachheit passt. Der Legende nach wurde die Kirche im 12. Jahrhundert erbaut, und ihr Altar hat eine besondere Bedeutung für die Einheimischen. Es heißt, dass die Glocken der Chiesa di Santo Stefano wie von selbst geläutet haben sollen, als der heilige Franziskus starb. Dieser Aspekt verbindet den kleinen Sakralbau noch stärker mit der spirituellen Geschichte von Assisi. Es sind vor allem die ruhigen, spirituellen Momente, die diesen Ort so besonders machen. Als Besucher spüre ich hier eine Atmosphäre der Einkehr, die mich von den größeren und prunkvolleren Kirchen Assisis unterscheidet. Die Chiesa di Santo Stefano ist ein Ort, an dem die Jahrhunderte vorbeigezogen sind, ohne den ursprünglichen, einfachen Geist des Gebets und der Andacht zu verändern. Stand : 23.09.2024 *Sobald es dem Menschen zu gut geht, geht es ihm auch schon wieder schlecht.*

Assisi antica: sotto la meno famosa basilica di San Rufino vale la pena visitare la cripta che contiene anche il museo del Duomo. Ben tenuta, ricca di storia e suggestioni, architettura stratificato. Davvero molto bello e il personale disponibile, preparato e gentile.

Recentemente riaperta al pubblico, dopo un lungo restauro, svetta sulla piazza principale di Assisi. Dalla cima si gode una vista meravigliosa sulla città serafica. L'entrata è a pagamento, ci sono diversi scalini da fare, ma fattibili.

Bellissima fontana in Piazza ad Assisi, visitata in periodo natalizio, percui non ho potuto far risaltare molto bene tutto l'insieme. Molto caratteristica e posizionata sulla piazza del Comune, i 3 leoni, rappresentano i rioni urbani.

Palmerino di Guido, Pace di Bartolo, Puccio Capanna, Dono Doni, Tiberio d'Assisi, L'Alunno, Matteo da Gualdo sono nomi di artisti umbri, oggi affatto ignoti, attivi nel XIII e nel XIV secolo, che hanno lasciato il segno del loro ingegno pittorico in questa bellissima regione dell'Italia centrale ed i cui lavori in forma di affresco staccato, possono essere ammirati nelle sale di Palazzo Vallemani, dove è allestita la pinacoteca comunale di Assisi. Sono presenti nella pinacoteca anche i dipinti di due giganti della pittura del primo quarto del XIV e dell'ultimo quarto del XV secolo, Giotto di Bondone e Perugino, anche se l'attribuzione non è indiscussa. La sezione egizia e quella moderna impreziosiscono qualora ve ne fosse bisogno le sale della pinacoteca.

Bellissimo palazzo in una delle piazze principali di Assisi. Dal 18 maggio al 4 novembre 2018 ospita un'interessantissima mostra!

Questo luogo è oggi un monastero di clausura dove vivono Monache dell'ordine di S. Chiara. Ma, originariamente, nel XV secolo, era un eremo di terziarie della Beata Angelina che ipotizzava anche per le donne una vita eremitica ma senza clausura. È presente una piccola e sobria foresteria per chi desidera passare qualche giorno di preghiera e di silenzio. Attrezzature essenziali.

È una Domus romana del 1° sec.a.C. recuperata solo in parte, con mosaici e pinaches dipinti del 3° stile pompeiano, che confina forse con un teatro romano.... i migliori mosaici pavimentali fanno parte di un ristorante, che ha fatto un ottimo lavoro di recupero scientifico, con un meraviglioso pavimento in vetro spesso, che permette di pranzare in una domus sospesi sopra un pavimento a mosaico a vista, un effetto unico!

St. Francis Gate, una delle porte, che si accede alla ricchezza storica del Centro Storico di Assisi.

Imponente e straordinario palazzo in stile gotico situato in piazza IV Novembre a Perugia, all'interno è situata la sala dei Notari con pregiatissime decorazioni di epoca medievale. Fa da cornice la magnifica piazza con la cattedrale e la fontana Maggiore, splendida opera.

Ho vissuto la più belle delle emozioni di sempre. Mercoledì e venerdì, due viaggi per visitare il luogo. Il miracolo del lavaggio energetico. Mercoledì ho vissuto la peggior sensazione di oppressione e inquietudine , angoscia e dolore che mi ha perseguitato fino a venerdì quando sono tornata. In cambio ho ricevuto la più dolce e belle delle leggerezze e serenità, mi sembrava di volare sopra terra, chi mi incontrava diceva che profumavo di incenso. Ho sempre detto che per me Assisi é la mia terra santa ed ora lo confermo. Non sono Cattolica ma ortodossa e credo nelle preghiere delle persone. I frati e le suore che lavorano lì sono nel mio cuore perché si donano a tutti e pregano per tutti. Anche noi dobbiamo imparare a pregare per tutti loro.

Un posto davvero da visitare per comprendere la grandezza dei frati francescani e delle loro missioni. C’è una preziosa collezione di artigianato etnico. Le persone all’accoglienza davvero gentilissime.

Una delle porte di accesso alla città di Assisi. Poco dopo averla superata si possono godere sulla destra di alcuni punti panoramici di estrema bellezza. Sicuramente consigliato!