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• aggiornatomar 22, 2025
Molti di noi amano viaggiare nel team di Wanderlog, quindi naturalmente siamo sempre alla ricerca di trovare i luoghi più popolari ogni volta che viaggiamo in un posto nuovo. Con preferiti come Basilica di Superga, Palazzo Madama - Museo civico d'arte antica, and Piazza San Carlo e altro, preparati a vivere i migliori posti in Torino.
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1Basilica di Superga

4.7
(18616)
•
4.4
(4630)
•
Mentioned on 
+11 other lists 
Basilica
Attrazioni e monumenti
Chiesa cattolica
Attrazione turistica
Situata sulla cima della collina di Superga, la Basilica di Superga è una magnifica chiesa barocca con una cupola imponente che offre viste mozzafiato sui dintorni alpini. Progettata dal rinomato architetto Filippo Juvarra all'inizio del XVIII secolo, questa grandiosa basilica ha sostituito una chiesa esistente e ha un grande significato storico poiché funge da luogo di sepoltura per la casa reale di Savoia.
Siamo saliti con il treno a cremagliera che in 20 minuti ti porta in cima (ci si può salirecanche in auto ovviamente). Bellissima la basilica così come la vista verso la città. Si può comprare il biglietto per salire sulla cupola oppure quello per le tombe reali a seconda di quello che si vuole fare. Sul retro si trova il memoriale al grande Torino famoso per il malaugurato e triste incidente aereo.
MRB1 — Google review
È la destinazione per una gita culturale arricchita dal contesto tutto da contemplare e da usare anche per percorsi sportivi. Noi abbiamo anche fatto il giro sul trenino, la Dentera! È più che caratteristico, da fare! La nota un poco spiacevole.. sempre lavori in corso per ristrutturazioni, migliorie, per rimesse in stato di sicurezza..
Mariapia P — Google review
Bellissima basilica , che fa da contorno ad un bellissimo palazzo storico con gli appartamenti dei Savoia che accolgono opere di pregio. Non ultimo il ricordo della tragedia della grande squadra del Torino Calcio.
Achille G — Google review
Storia, arte e genialità concentrati in un unico luogo. Una tappa obbligata per chi visita Torino. Consigliatissimo il tour guidato alle Tombe Reali. Dulcis in fundo, complimenti e grazie ai volontari che snocciolano delizie storiche e culturali e incantano i visitatori con competenza e maestria. La curiosità è il motore del mondo.
Monica Z — Google review
Bellissime le tombe reali e la passeggiata sulla cupola. Si consiglia di acquistare i biglietti in anticipo e scaricarli sul proprio cellulare in quanto non vi è connessione internet in biglietteria.
Mauro U — Google review
La Basilica di Superga, situata su una collina che domina Torino, è una delle gemme architettoniche e storiche più affascinanti del Piemonte. Costruita nel XVIII secolo su progetto dell'architetto Filippo Juvarra, la basilica è nota non solo per la sua imponente struttura barocca, ma anche per il panorama mozzafiato che offre sulla città e sulle Alpi circostanti. L'interno della basilica è altrettanto spettacolare, con affreschi magnifici e decorazioni che riflettono la grandezza dell'epoca. La grande cupola è un elemento distintivo, e l'atmosfera che si respira all'interno è di una straordinaria serenità. Ogni angolo racconta una storia, e la visita è arricchita dalla possibilità di ammirare le cappelle e le tombe dei membri della famiglia reale sabauda, rendendo il luogo di grande importanza storica. La Basilica di Superga è anche famosa per la tragedia aerea del 1949, che coinvolse il Grande Torino, una delle squadre di calcio più forti dell'epoca. Questo dramma ha reso il luogo un simbolo di memoria e rispetto, con un monumento dedicato alle vittime che emoziona profondamente i visitatori. Il percorso per raggiungere la basilica offre quindi un viaggio non solo visivo, ma anche emotivo. Per chi ama la storia, l'arte e la natura, la Basilica di Superga rappresenta una tappa imperdibile. Un consiglio: non dimenticate di portare la macchina fotografica per catturare il magnifico panorama e, se possibile, visitate durante le prime ore del giorno o al tramonto, quando la luce rende tutto ancora più suggestivo. In conclusione, la Basilica di Superga è un luogo dove passato e presente si incontrano, offrendo un'esperienza indimenticabile a tutti coloro che la visitano. È un luogo di culto, di riflessione e di bellezza, che lascia un segno profondo nel cuore di ogni visitatore.
Donata M — Google review
La Basilica di Superga, situata su una collina a est di Torino, fu voluta dal re Vittorio Amedeo II di Savoia per sciogliere un voto fatto alla Madonna durante l’assedio francese del 1706. Dopo la vittoria, incaricò Filippo Juvarra, celebre architetto barocco, di progettare il santuario. La costruzione iniziò nel 1717 e fu completata nel 1731. L’imponente struttura, visibile da gran parte della città, è un capolavoro dell’architettura barocca piemontese e custodisce le tombe reali dei Savoia. Purtroppo, Superga è anche nota per il tragico incidente aereo del 4 maggio 1949, in cui perse la vita l’intera squadra del Grande Torino, uno dei più forti club calcistici dell’epoca. Una lapide commemorativa si trova sul retro della basilica.
Matteo L — Google review
Merita tantissimo la guida! Sarò di parte perché per mia “fortuna” era assente il volontario che avrebbe dovuto farci da guida e quindi abbiamo avuto l’onore di avere Daniele, uno dei proprietari di Superga. Ci ha fatto appassionare e innamorare di tutta la storia! Giovane e brillante, ci ha raccontato tutto in modo simpatico ma molto accurato. È stata veramente un tour piacevole che rifarei altre volte! Merita tanto.
Giulia M — Google review
Strada Comunale alla Basilica di Superga, 73, 10132 Torino TO, Italia•http://www.basilicadisuperga.org/•+39 011 899 7456•Tips and more reviews for Basilica di Superga

2Palazzo Madama - Museo civico d'arte antica

4.6
(11450)
•
4.4
(1050)
•
Mentioned on 
+8 other lists 
Castello
Musei
Sito storico
Museo
Il Palazzo Madama, noto anche come Palazzo della Signora, è un museo d'arte di 4 piani in Italia che ospita collezioni di antichità, dipinti, arti decorative e applicate. Il palazzo ha una storia ricca ed è stato un tempo la sede di potere di una regina in un periodo in cui il re era deceduto e il principe era troppo giovane per governare. Il museo si trova vicino a Piazza Castello e presenta decorazioni lussuose e affreschi che mostrano lo stile della sua dinastia.
Veramente bello! Sede di un museo permanente ma spesso ci sono mostre temporanee allestite soprattutto al primo piano, mostre su vari argomenti e molteplici stili. C'è anche un piccolo garbino botanico all'esterno del palazzo visitabile col biglietto del museo permanente. Le mostre sono visitabili acquistando un biglietto a parte.
Ange B — Google review
Da poco ristrutturato è un palazzo ricco di pitture, sculture e arti decorative prese da varie parti del mondo. Bello il giardino e spettacolare la veduta dall'ultimo piano su Torino a 360 gradi
Antonio B — Google review
Storico e iconico palazzo di Torino, ci sono stato per la mostra di Emilio Vedova e Tintoretto: un dialogo tra due artisti distanti nel tempo ma non nello spirito. Per l’occasione ho visitato anche il palazzo e la preziosa collezione di violini e sono rimasto senza fiato. Credo sia uno di quei luoghi che non si possono non visitare sì sì visita Torino.
Andrea S — Google review
Palazzo Madame offre al suo interno un museo bellissimo e ricco sia di reperti storici che di oggetti più recenti. Spesso ci sono mostre, più o meno interessante in base ai propri gusti, ma sicuramente non ci si può annoiare. Il museo oltre ad avere alcune stanze maestosamente restaurate così come si presentavano offre anche la possibilità di visitare i giardini e la sommità della torre. Bellissimo il piano terra con i reperti romani e lo scalone centrale. Il suo prezzo è più che giustificato per la visita
Cloude — Google review
Palazzo Madama si trova nel centro storico di Torino, in Piazza Castello. DUEMILA ANNI DI STORIA: Si tratta di un palazzo che racconta duemila anni di storia di questa antica città, testimone silente che narra la trasformazione urbanistica e l’evoluzione fino ai giorni nostri. L’originario edificio sorge su antichi resti romani, tra cui la Porta Decumana, in seguito nel Medioevo a partire dal XIII secolo, viene trasformato in una fortificazione, conosciuta come “Casaforte degli Acaja” caratterizzata dall’aggiunta delle quattro torri e del cortile interno, diventando in seguito una residenza secondaria, ma anche location di importanti spettacoli e matrimoni. Una svolta l’ebbe nel XVII secolo, quando divenne residenza di due influenti figure femminili (note come le Madame Reali), prima Cristina di Borbone-Francia e poi Maria Giovanna Battista di Savoia-Nemours che commissionò l’attuale facciata barocca. Nel XIX secolo venne utilizzata come sede del Senato Dal 1934 è diventato il Museo d’Arte Antica della città. Da qualche anno vi è stato il passaggio di proprietà dallo Stato italiano alla Città di Torino. ARCHITETTURA: Elemento distintivo è la facciata barocca con le sue colonne corinzie, i grandi finestroni e solo con l’avancorpo in pietra bianca (poiché il progetto non venne finalizzato). La struttura medievale è visibile sul retro, con le torri e le mura originarie della “Casaforte degli Acaja”. CURIOSITÀ: LO SAI CHE…? Palazzo Madama: Il quale insieme a Palazzo Reale e Palazzo Carignano, fa parte degli edifici più importanti della città, i quali insieme ad altri fa parte delle “Residenze sabaude in Piemonte” l’insieme è stato dichiarato Patrimonio dell'umanità dall'UNESCO. Nel 1949 vi furono celebrati i funerali delle vittime della tragedia conosciuta come del “Grande Torino” Il nome “Madama” deriva dalle Madame Reali che lo abitarono. UN INVITO A SCOPRIRE TORINO: Visitare il Palazzo Madama significa immergersi nella storia e nella cultura e nell’arte di questa città. Se avete gradito questa lettura, vi invito a scoprire le altre mie recensioni, immergendovi nei dettagli che rendono Torino una città da esplorare.
Stefano M — Google review
Palazzo molto affascinante per la molteplicità di stili coesistenti. Bello anche il giardino medioevale. Molto interessante la collezione delle antiche ceramiche e porcellane. Dalla Loggia dell'ultimo piano si gode di una vista stupenda della città
Mara M — Google review
meta di rilievo e immancabile per tutti i turisti. sia italiani che provenienti dall'estero. una architettura unica e preziosa. stratificazioni storiche riconoscibili ed interessantissime che accolgono un museo superlativo. A significant and unmissable destination for all tourists, both Italian and international. Its unique and precious architecture and recognizable and fascinating historical layers house a superlative museum.
GIOVANNI C — Google review
Meraviglioso edificio con una raccolta invidiabile di oggetti e un bellissimo giardino medievale. Ho apprezzato molto poter salire sulla torre panoramica per vendere la città dall'alto! Ho avuto anche modo di poter vedere una mostra temporanea "Visitate l'Italia" davvero molto bella.
Erika C — Google review
P.za Castello, 10122 Torino TO, Italia•https://www.palazzomadamatorino.it/it•+39 011 443 3501•Tips and more reviews for Palazzo Madama - Museo civico d'arte antica
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Travelers
2
Rooms and guests
Rooms
1
Adults
2
Children
0
Travelers
2

3Piazza San Carlo

Mentioned on 
7 lists 
Piazza principale
Piazza San Carlo si trova nell'area vivace di San Salvario, vicino alla stazione ferroviaria Torino Porta Nuova. È un luogo popolare sia per i locali che per i turisti, specialmente di notte. La piazza è circondata da ristoranti, pizzerie, bar, pub e club, rendendola un vivace centro per la vita notturna. Tuttavia, l'atmosfera frenetica può renderla piuttosto rumorosa a volte.
Torino TO, Italia, USA•Tips and more reviews for Piazza San Carlo

4Chiesa di Santa Maria del Monte dei Cappuccini

4.7
(5975)
•
4.6
(812)
•
Mentioned on 
+5 other lists 
Chiesa cattolica
Attrazioni e monumenti
Chiesa
Attrazione turistica
La Chiesa di Santa Maria del Monte dei Cappuccini è una chiesa del XVI secolo situata sul pittoresco Monte dei Cappuccini, una collina alta 325 metri vicino al fiume Po a Torino. La collina offre splendide viste panoramiche sulla città, sul fiume e tramonti mozzafiato. È comodamente vicina al centro storico e può essere raggiunta attraversando il Ponte Vittorio Emanuele.
Questa chiesa è piccola ma molto carina. È situata in cima ad un monte e dal sagrato si vede tutta Torino e nelle giornate limpide la catena delle Alpi.
Ivana R — Google review
Se Torino fosse un film, questa sarebbe la scena finale con la musica struggente in sottofondo. Dal piazzale vedi tutta la città stesa ai tuoi piedi, con la Mole in posa come se lo sapesse, il Po che fa finta di scorrere lento, e le Alpi dietro che sembrano dire: “ciao, benvenutə a casa”. È il punto dove vengo quando devo pensare, respirare o semplicemente ricordarmi perché, alla fine, ho scelto proprio Torino. Spoiler: è impossibile non scattare una foto, anche se ce l’hai già uguale nel rullino 56 volte. È IL MIO POSTO DEL CUORE.
Claudio S — Google review
Bella chiesa con vista mozzafiato su Torino di giorno e di sera. Occhio a non arrivare con l'auto fino al piazzale della chiesa: è vietato ma non tutti lo rispettano (ci sono le telecamere, la multa arriva). Sul piazzale c'è il Museo della Montagna
TIZIANA S — Google review
Una tappa assolutamente da non perdere a Torino. La Chiesa di Santa Maria del Monte dei Cappuccini è un luogo che unisce spiritualità, storia e un panorama mozzafiato sulla città. Il percorso per raggiungerla, in leggera salita, è piacevole e immerso nel verde: si parte dal lungo Po e, passo dopo passo, si guadagna quota fino ad arrivare al piazzale. Da lì, lo spettacolo è impagabile — una vista panoramica su tutta Torino, con la Mole Antonelliana che spicca tra i tetti e, nelle giornate limpide, le Alpi a fare da cornice. L’interno della chiesa è raccolto ma ricco di fascino, con una bellezza semplice e silenziosa che invita alla riflessione. Un luogo perfetto per chi ama la fotografia, la tranquillità e le viste panoramiche, ma anche per chi desidera concedersi un momento di pace a pochi minuti dal centro.
Gianluca C — Google review
Molto bella la chiesetta posta in cima al monte, così anche la vista panoramica offre uno spunto interessante sull'intero bacino della città di Torino. I tramonti sono molto belli da quassù, così come anche le notti che permettono una vista serena e rilassante. Peccato per l'inquinamento luminoso della città che non permette di godere a fondo delle stelle ma per quello basta andare un pochino più in su e raggiungerea Basilica di Superga.
Giuseppe P — Google review
La chiesa di Santa Maria al Monte dei Cappuccini sorge a Torino in cima al colle omonimo, su un terreno occupato, in epoca medievale, da una fortezza difensiva chiamata “Bastita Taurini” e da una chiesa romanica a tre navate, detta Santa Maria alla Bastita. Nel 1581, il duca Carlo Emanuele I di Savoia acquistò il colle e lo donò ai frati Cappuccini, già presenti da tempo in città nel borgo di Madonna di Campagna, per edificarvi un convento e una nuova chiesa. I lavori iniziarono nel 1584 su disegno dell’ingegnere milanese Giacomo Soldati, che concepì un edificio a pianta centrale trasformando la struttura esistente. Nel corso del tempo, però, il progetto subì importanti modifiche e, intorno al 1610, fu ripreso da Ascanio Vitozzi, che introdusse delle varianti fondamentali (coro, sacrestia, tamburo della cupola, nuova sistemazione interna) che lo avvicinarono a uno stile tardo rinascimentale. Dopo la morte di Vitozzi nel 1615, il cantiere passò sotto la direzione di Carlo di Castellamonte e poi di suo figlio Amedeo che, tra il 1630 e il 1637, completarono la decorazione interna, l’altare maggiore e altri elementi ornamentali. L’intero complesso, dopo vari periodi di interruzione causati da mancanza di fondi e da epidemie che rallentarono i lavori, fu consacrato circa vent'anni dopo, nel 1656. La chiesa presenta una pianta a croce greca, con cupola a tamburo ottagonale e quattro cappelle simmetriche, un interno decorato con statue lignee e altari laterali, in marmi policromi, dedicati a San Maurizio e a San Francesco. Dietro l’altare maggiore, la Gloria lignea dorata, progettata da Amedeo di Castellamonte, incornicia una piccola tavola cinquecentesca della Madonna con Bambino, detta “La Gloria”. La chiesa è nota per il cosiddetto “Miracolo del Monte”, legato all’assedio francese del 1640, durante la guerra civile fra “madamisti”, fedeli a Maria Cristina di Borbone e “principisti”, sostenitori del principe Tommaso di Savoia. Secondo il racconto, un gruppo di soldati francesi penetrò nel santuario per saccheggiarlo ma, al momento di forzare il tabernacolo, una fiammata improvvisa respinse gli assalitori e pose fine al massacro. Le cronache popolari dell'epoca parlarono di una manifestazione divina in difesa delle ostie consacrate, mostrando i segni di bruciature e di baionetta attribuiti all’evento, immortalato anche da un dipinto votivo nell’atrio della chiesa. A parte la mancanza di fonti storiche attendibili, è plausibile che la fiammata, se avvenuta, sia stata causata da un colpo di fucile sparato da un soldato difensore posizionato dietro l’altare che centrò la fiasca di polvere da sparo che il francese assalitore, di fronte al tabernacolo, conservava nel petto. In ogni caso, il massacro fu portato a compimento e i difensori seppelliti in una fossa comune, tornata alla luce nel 1937. Nel corso dei secoli, l’edificio ha subìto notevoli variazioni, ad esempio la cupola originaria, rivestita in piombo, è stata smantellata in varie occasioni, in particolare negli assedi e nei periodi di occupazione, sostituita o modificata e anche il convento fu interessato da soppressioni religiose, usi diversi e restauri. Oggi, Santa Maria al Monte dei Cappuccini è uno dei luoghi simbolo della città, per la ricchezza e complessità della sua storia, per la sagoma, riconoscibile a distanza nel paesaggio e anche come punto panoramico privilegiato da cui ammirare Torino e, nelle giornate limpide, la catena alpina circostante.
Andrea — Google review
Non sono entrata e non l'ho visitata , ho girato intorno alla chiesa e ho visitato la lapide con i volti dell'incidente aereo dei calciatori del toro. Molto bello da vedere e molto bello il panorama che ti regala di torino .
Monica ( — Google review
Bisognerebbe essere lì al tramonto allora si che ci sarebbe una vista meravigliosa,comunque vedere Torino dall' alto non deve mancare.
Sabrina L — Google review
Piazzale Monte dei Cappuccini, 3, 10131 Torino TO, Italia•+39 011 660 4414•Tips and more reviews for Chiesa di Santa Maria del Monte dei Cappuccini

5Chiesa di San Lorenzo

4.7
(847)
•
4.7
(1484)
•
Mentioned on 
5 lists 
Chiesa cattolica
Attrazioni e monumenti
Attrazione turistica
Siti sacri e religiosi
La Real Chiesa di San Lorenzo è una straordinaria chiesa cattolica ottagonale costruita nel 1687, caratterizzata da architettura barocca, affreschi, statue e una cupola. Fu originariamente concepita come una cappella per il Palazzo Reale nella centrale Piazza Castello e progettata da Guarini. Lo stile della chiesa riflette l'influenza di Borromini e mette in mostra l'approccio innovativo di Guarini alla forma.
La Real Chiesa di San Lorenzo a Torino è un capolavoro dell'architettura barocca e fu costruita per celebrare la vittoria del duca Emanuele Filiberto di Savoia nella battaglia di San Quintino in Piccardia il giorno di San Lorenzo del 1557. Il progetto appartiene al genio di Guarino Guarini (1624-1683), sacerdote teatino e uno dei massimi architetti del Barocco, noto per le sue opere innovative che combinano elementi matematici e strutturali e autore, oltre a San Lorenzo, di meraviglie architettoniche come la Cappella della Sindone e Palazzo Carignano a Torino. Guarini dovette riprogettare nel 1666 un edificio su cui erano già intervenuti nel 1634 Ascanio Vittozzi e poi nel 1664 Amedeo di Castellamonte ma che era stato realizzato solo in minima parte. Avendo a disposizione uno spazio ridotto, ideò un edificio a pianta ottagonale iscritta in un quadrato che si sviluppa in altezza attraverso un'ampia cupola, illuminata da otto finestroni ellittici e attraversata da un sistema di nervature a formare una stella a otto punte mentre la struttura vera e propria della chiesa, costruita tra il 1668 e il 1687, si regge su quattro grandi archi in muratura. La decorazione interna, effettuata sotto la direzione dello stesso Guarini che è autore anche dell'altare maggiore, è ricca di marmi policromi di gran pregio provenienti dalle Alpi Apuane, dal Veneto, dal Trentino e dalla Liguria e presenta opere d'arte di rilievo, come la Cappella del Santissimo Crocifisso con una pala di Andrea Pozzo e la Cappella dell'Immacolata con una pala di Domenico Maria Muratori. Durante la Seconda Guerra Mondiale, la struttura fu colpita dai bombardamenti durante la notte del 13 luglio 1943 e, diversamente da quanto riportato da alcune fonti, subì notevoli danni. Le incursioni aeree della RAF, che sganciarono su Torino bombe di grosso calibro, lesionarono il tetto, parzialmente crollato mentre gli spezzoni incendiari sfondarono il cupolino sovrastante l'altare maggiore, devastando l'interno. Caddero tutti i vetri della grande cupola ma, pur con notevoli disagi, la chiesa continuò le funzioni e, nel dopoguerra, fu prontamente restaurata. Una particolarità dell'edificio è l'assenza di una facciata monumentale che, benchè progettata da Guarini, non fu mai realizzata, ufficialmente per preservare l'uniformità architettonica di piazza Castello ma più probabilmente per evitare che una facciata troppo vistosa e distintiva potesse distogliere l'attenzione dal Palazzo Reale, punto focale dei regnanti sabaudi. Classico esempio di monumento meraviglioso ma tutto sommato poco conosciuto, la chiesa di San Lorenzo meriterebbe maggiore attenzione e soprattutto una continua manutenzione per evitare episodi come quello del 2017 in cui crollò una lastra dell'esterno fortunatamente senza vittime o ulteriori danni, testimoniando quanto non si curi col necessario riguardo un autentico gioiello dell'arte.
Andrea — Google review
La Real Chiesa di San Lorenzo si trova in pieno centro a Torino, proprio in Piazza Castello. A prima vista può passare inosservata, perché non ha una facciata monumentale: sembra quasi nascosta, come se volesse farsi scoprire solo da chi ha davvero voglia di entrare. Ma una volta dentro, la sensazione cambia subito. Lo spazio si apre in modo inaspettato, con una struttura centrale che fa salire lo sguardo verso la cupola, vero cuore della chiesa. È una delle opere più affascinanti del barocco italiano, progettata da Guarino Guarini nel Seicento. La cupola, con i suoi archi intrecciati e la luce che filtra dall’alto, crea un effetto visivo sorprendente. Non è solo questione di tecnica o architettura: c’è qualcosa che colpisce anche sul piano emotivo. Si ha come l’impressione che tutto tenda verso l’alto, verso la luce. La chiesa fu costruita per volontà dei Savoia, in segno di gratitudine dopo la vittoria nella battaglia di San Quintino, avvenuta il 10 agosto, giorno di San Lorenzo. Questo legame con la storia si percepisce nell’impianto sobrio e solenne del luogo, che conserva un equilibrio tra il fasto barocco e un senso profondo di raccoglimento. All’interno ci sono marmi policromi, opere d’arte nelle cappelle laterali e una qualità della luce che cambia durante la giornata. È un luogo che invita a fermarsi, a guardare in silenzio, a respirare un’atmosfera diversa da quella caotica della piazza fuori. Visitare San Lorenzo significa entrare in uno spazio che non ha bisogno di grandi parole: basta lasciarsi guidare dallo sguardo e dal silenzio. È una chiesa che sorprende senza ostentare, che lascia qualcosa dentro anche a chi non è particolarmente esperto di arte o architettura. Ed è forse questo il suo valore più grande.
Ivano S — Google review
Passeggiando nel centro storico di Torino, fra le sue vie sobrie ed eleganti, in Via Palazzo di Città, 6, c’è un luogo che potrebbe quasi sfuggire allo sguardo più distratto: la Real Chiesa di San Lorenzo, anche per la presenza quasi adiacente del maestoso Palazzo Reale. UNA PROMESSA DI FEDE E DI VITTORIA: Tutto ebbe inizio nel 1557, quando Emanuele Filiberto di Savoia vinse la battaglia di San Quintino proprio il 10 agosto, giorno dedicato a San Lorenzo. Come segno di gratitudine, il duca fece una promessa: avrebbe costruito una chiesa in onore del santo. A questo scopo, inizialmente nel 1562, per mancanza di fondi, fu ristrutturata una piccola cappella preesistente “Santa Maria ad Praesepem”. Fu qui che, per un periodo, venne esposta la Sacra Sindone, appena trasferita a Torino da Chambéry. L’INGEGNO DI UN VISIONARIO: GUARINO GUARINI: Per realizzare finalmente la promessa venne costruito, su progetto dell’architetto e sacerdote Guarino Guarini l’attuale edificio nel XVIII secolo. Anche in questo caso non erano sufficienti i fondi a disposizione, Guarino ebbe l’dea oggi diremmo di marketing, di vendere le cappelle laterali ai nobili della città. LA PIANTA OTTAGONALE DELL’OTTAVO GIORNO: Osservando l’esterno, appare subito evidente, che la Chiesa non presenta una vera e propria facciata, questo è dovuto alla vicinanza del Palazzo Reale, che doveva rimanere, per i Savoia, l’elemento più visibile e importante che si affacciava su Piazza Castello. La pianta della chiesa è basata su una struttura ottagonale, e tutto si sviluppa ricordando il simbolo dell’“ottavo giorno”, ovvero il giorno perfetto, quello della resurrezione e della vita eterna nella tradizione cristiana. Inoltre, la disposizione delle cappelle e degli archi crea una stella a otto punte, simbolo di perfezione e rinnovamento spirituale. La sua cupola, un insieme di archi incrociati che formano un fiore a otto petali, con giochi di luce e geometrie particolari con le sue finestre a aperture particolari, è uno degli elementi più spettacolari dell’architettura sacra torinese. All’interno delle Cappelle sono presenti importanti opere a tema religioso. UN INVITO A SCOPRIRE TORINO: Visitare Torino significa immergersi nell’eleganza sabauda, nell’Archeologia, nell’Arte e nella cultura gastronomica. Se avete gradito questa lettura, vi invito a scoprire le altre mie recensioni, immergendovi nei dettagli che rendono Torino una città da esplorare.
Stefano M — Google review
La Chiesa di San Lorenzo è un altro piccolo capolavoro molto raro da ammirare: spesso è chiuso e quando apre ci sono cerimonie in corso. Tuttavia occasionalmente apre anche al pubblico e quelle poche volte in cui sono entrato sono sempre rimasto basito (in senso positivo). Bellissimo entrare e guardare com'è fatta mentre si pensa a tutte le leggende dietro di essa. Assolutamente da visitare se aperta
Cloude — Google review
Nei pressi dei Musei Reali, spesso sottovalutata dai tanti, si trova la Chiesa di San Lorenzo. Per comprenderne l'importanza e l'unicità probabilmente basterebbe sottolineare come, per patrimonio artistico, rappresenti una delle maggiori 20 chiese al Mondo o parlare della scala Santa che custodisce al suo interno, in seno al nucleo primitivo della Costruzione. O non meno raccontare della matematica architettura che cela al suo interno, con una finestra ad Ovest che due volte l'anno, in occasione dei Solstizi, fa trapelare a Mezzogiorno in fascio di luce che convogliato in un foro prospiciente illumina in un antro buio una raffigurazione di Dio Padre( piccola meraviglia che abbiamo appreso grazie alla simpatica e disponibile (Amelia, una delle volontarie che dedicano il proprio tempo a vantaggio di chi entra). Da visitare anche una piccola esposizione all'interno, dedicata alla Sacra Sindone, con una riproduzione della stessa e oggetti che ripropongono strumenti di tortura usati dai Romani nella Passione.
Giuseppe G — Google review
La chiesa di San Lorenzo è una chiesa cattolica di Torino nota come Realtà Chiesa di San Lorenzo, perché voluta dai Savoia.San Lorenzo è stato uno dei 7 diaconi di Roma dove venne martirizzato nel 258 durante una persecuzione voluta dall'imperatore Valeriano. È ubicata nella centralissima piazza Castello,struttura barocca, fu progettata da Guarino Guarini tra il 1670 e il 1679, inaugurata nel 1680. La chiesa è senza dubbio un'opera d'arte ma è anche un capolavoro di ingegneria unica al modo.Un particolare la chiesa è senza facciata e senza campanile. Fu bombardata nella notte del 13 Luglio del 1943 da aerei della Raf. Il disegno scelto per la realizzazione fu quello di Guarino Guarini. Prete,intellettuale ma soprattutto architetto.Sapeva bilanciare con i necessari calcoli ingegneristici con l'uso di materiali preziosissimi per arrivare a risultati visivi senza pari. Un insieme di archi magnificamente intrecciati sorregge la cupola, componendo un impressionante alternativa di pieni e vuoti strutturali. All'interno si trovano numerosi dipinti e pregevoli marmi.
Paolo S — Google review
Stamattina con il gruppo di Golconda siamo andate a visitare la Chiesa di San Lorenzo. Molto bella. In questa c'era una volontaria che ci ha spiegato le caratteristiche, lo fecero costruire i Savoia stile barocco opera di Guarino Guarini.
Marina — Google review
Chiesa che non si nota molto da strada, ma una volta entrati si può percepire la storia importante che ha. La Sindone inizialmente era collocata in questa Chiesa, ci son delle guide volontarie che sono fantastiche spiegano con amore e dedizione la storia e tutte le sue curiosità. C’è una sala dedicata alla Sindone con miniature che aiutano a capire il contesto. L’ingresso è gratuito ed anche le guide. Grazie
L S — Google review
Via Palazzo di Città, 6, 10122 Torino TO, Italia•http://www.sanlorenzo.torino.it/•Tips and more reviews for Chiesa di San Lorenzo
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6Gran Madre di Dio

4.6
(7477)
•
4.2
(686)
•
Mentioned on 
5 lists 
Chiesa
Attrazioni e monumenti
Chiesa cattolica
Parrocchia
La Chiesa Parrocchiale della Gran Madre di Dio, una chiesa cattolica neoclassica a Torino, fu commissionata nel 1814 per commemorare il ritorno di Vittorio Emanuele di Savoia dopo la sconfitta di Napoleone. Situata vicino al fiume Po e di fronte al Ponte Vittorio Emanuele e a Piazza Vittorio Veneto, offre una vista mozzafiato sul Monte dei Cappuccini.
La chiesa della Gran Madre di Dio è situata nell'omonima piazza sulla riva destra del Po, di fronte a piazza Vittorio Veneto e al ponte Vittorio Emanuele I. Progettata dall’architetto Ferdinando Bonsignore in stile neoclassico, è chiaramente ispirata al Pantheon di Roma, seppure in dimensioni ridotte. La sua costruzione, iniziata il 23 luglio 1818 con la posa della prima pietra da parte di Vittorio Emanuele I, fu completata nel 1831 durante il regno di Carlo Felice e voluta dal governo cittadino per celebrare il ritorno di Vittorio Emanuele I dopo la caduta di Napoleone. Infatti, sul timpano del pronao, campeggia l'epigrafe: "Ordo populusque taurinus ob adventum regis", coniata dal latinista Michele Provana del Sabbione che significa "La nobiltà e il popolo di Torino per l'arrivo (e, curiosamente, non "il ritorno") del re". Dopo un’interruzione decennale, i lavori ripresero nel 1827 sotto Carlo Felice e terminarono nel 1831 con Carlo Alberto. Oltre a Bonsignore, contribuirono alla costruzione Giuseppe Formento, Virginio Bordino, che progettò il sistema per sollevare le colonne del pronao, e Luigi Canina, incaricato di supervisionare la realizzazione delle statue e dei bassorilievi. Le decorazioni scultoree furono affidate a giovani artisti dell’Accademia di Belle Arti di Torino. L’edificio è posto su un alto basamento, accessibile tramite una scenografica scalinata. Il pronao presenta sei colonne corinzie frontali e quattro laterali e sul timpano spicca un altorilievo marmoreo del 1827, attribuito a Francesco Somaini, raffigurante la Vergine con il Bambino che ricevono omaggio dai decurioni torinesi. Ai lati dell’ingresso si trovano le statue di San Marco Evangelista e San Carlo Borromeo, mentre alla base della scalinata, su alti basamenti, due imponenti figure allegoriche, la Fede e la Religione, scolpite da Carlo Chelli, sono spesso erroneamente interpretate come raffigurazioni mariane. Ai piedi della scalinata, si erge una statua colossale di Vittorio Emanuele I, opera di Giuseppe Gaggini. Iniziata nel 1849, fu completata nel 1869 per volere di Vittorio Emanuele II e posizionata solennemente solo nel 1885. La chiesa, priva di campanile, ha una torre campanaria indipendente costruita nel 1830 vicino all’oratorio e agli uffici parrocchiali. L’interno, a navata unica e pianta circolare, ha l’altare maggiore orientato a est, incorniciato da colonne di porfido rosso. Le statue interne includono opere di Angelo Bruneri, Giuseppe Bogliani, Carlo Caniggia e Andrea Galassi, autore della statua della Gran Madre di Dio con il Bambino, avvolta da raggi dorati. La decorazione alla base della cupola comprende ghirlande scolpite e bassorilievi raffiguranti episodi della vita della Vergine, realizzati su modelli di Carlo Finelli. L'elemento più caratteristico è proprio la cupola, considerata un capolavoro del neoclassico piemontese. Caratterizzata da cinque ordini di lacunari ottagonali decrescenti, è interamente in calcestruzzo e culmina con un oculo di oltre tre metri di diametro, progettato per illuminare il 24 giugno la statua di san Giovanni Battista, patrono della città. Nei sotterranei, una cripta disegnata da Giovanni Ricci ospita il Sacrario dei Caduti della Prima Guerra Mondiale, inaugurato nel 1932 alla presenza di Benito Mussolini. Una curiosità: nell’Ottocento, l’area antistante al sagrato era usata per esporre i cadaveri di mendicanti e sconosciuti in attesa di riconoscimento. Secondo leggende del tutto infondate, la chiesa sorgerebbe su un antico tempio egizio dedicato alla dea Iside. Inoltre, la statua della Fede, con un libro e un calice in mano, rappresenterebbe la Madonna con il Santo Graal e indicherebbe con lo sguardo il luogo in cui è custodito. Al di là del folklore, la chiesa della Gran Madre è un monumento dall'indiscutibile valore storico e artistico e rappresenta la maggiore testimonianza dello stile neoclassico cittadino e uno dei simboli stessi di Torino.
Andrea — Google review
La chiesa Gran Madre di Dio è uno dei simboli più noti di Torino. Qui venne a pregare il papa Giovanni Paolo II negli anni 80. Sulla facciata vi è apposta la scritta «Ordo popvlvsqve tavrinvs ob adventvm regis» ossia «La nobiltà e il popolo di Torino per il ritorno del re» dopo l'esilio nell'epoca napoleonica. Per questa chiesa l'architetto Bonsignore si ispirò per la costruzione al Pantheon di Roma. Inoltre la posizione nell'omonima piazza, l'affaccio sul fiume Po e la vista su piazza Vittorio dall'altra parte del ponte sono favolosi. Una volta saliti sulle ampie e monumentali scalinate vi è una vista da godersi. Una credenza popolare dice che la chiesa fu eretta sul luogo dove prima giaceva un tempio egizio. Secondo un altro mito, in questa chiesa sarebbe nascosto il Santo Graal, la leggendaria coppa con cui Gesù Cristo celebrò l'ultima Cena. Gli interni a differenza di altre chiese di Torino e d'Italia sono molto "semplici" e minimal, però sono incantevoli e splendidi.
Lino ( — Google review
Chiesa meravigliosa all'esterno, quanto insulsa internamente. Particolare comunque la forma circolare. La sua posizione così in alto, dopo una bella scalinata, permette di godere di un panorama bellissimo.
Il S — Google review
Bellissima struttura, particolarmente suggestiva durante le ore serali con una bella illuminazione. Consigliato anche il percorso sul ponte per arrivarci.
Lorenzo F — Google review
La Gran Madre di Dio a Torino è una delle chiese più affascinanti della città, un capolavoro architettonico che incanta per la sua eleganza neoclassica e la posizione scenografica. Situata di fronte al Ponte Vittorio Emanuele I, con la sua imponente scalinata e la cupola che ricorda il Pantheon romano, offre una vista mozzafiato sulla città e sul fiume Po. L’interno, sobrio ma suggestivo, invita alla riflessione e al raccoglimento. Carica di simbolismi e misteri legati alla storia esoterica di Torino, la Gran Madre è molto più di una semplice chiesa: è un luogo dove arte, storia e spiritualità si incontrano in perfetta armonia.
Gaetano P — Google review
Il salotto buono di Torino: con la sua pianta centrale, abbraccia in calda Spiritualità i visitatori e fedeli. Tutto intorno locali e negozi, alcuni aperti anche domenica. Sul fiume riflette di misteri intriganti, sacro graal in testa
Allegra A — Google review
Bellissima esternamente internamente nulla di che. Dalla scalinata si ha un bel colpo d'occhio su Via Pò
Marco — Google review
Sono residente a Torino e spesso torno lassù. Si ammira tutta la città. C'è un muse, un parco, il ricordo del terribile incidente aereo cui si spensero i giocatori del Toro, oltre a equipaggio e giornalisti e infine un bel punto di ristoro. Si passa veramente un tranquillo fine settimana.
Maurizio A — Google review
Piazza Gran Madre di Dio, 4, 10131 Torino TO, Italia•+39 011 819 3572•Tips and more reviews for Gran Madre di Dio

7Palazzo Carignano

4.6
(4178)
•
4.4
(520)
•
Mentioned on 
5 lists 
Museo
Attrazioni e monumenti
Attrazione turistica
Edifici Architettonici
Punti di interesse e monumenti
Il Palazzo Carignano, ora sede del Museo Nazionale del Risorgimento, è un palazzo barocco del XVII secolo a Torino che ha svolto un ruolo significativo nel movimento di unificazione dell'Italia. Il palazzo, progettato dall'architetto Guarino Guarini, è stato il luogo del primo parlamento italiano. I visitatori possono esplorare 30 stanze con itinerari suggeriti di varie lunghezze e guardare film che evidenziano gli eventi e i movimenti democratici che hanno portato all'unificazione italiana.
Luogo meraviglioso!!!! Visitato con mia figlia di 12 anni. Solo con la guida si può entrare nelle stanze del palazzo. Visita di 50 minuti circa e acquistando il biglietto prima siete sicuri di entrare nell orario che preferite.
Lucia S — Google review
Bellissimo palazzo come la sua storia. La guida volontaria è stata coinvolgente ed emozionante. Peccato per la povertà degli arredi; purtroppo la storia ha fatto altre scelte. Consigliato.
Maxtallica — Google review
Nel centro storico di Torino si distingue Il Palazzo Carignano, il quale si trova, in Via Accademia delle Scienze. UN PALAZZO STORICO: Venne commissionato dall’omonima nobile famiglia, diventando dalla fine del XVII secolo la loro residenza stabile. Un fregio decorativo posto in alto sul Palazzo indica che vi nacque Vittorio Emanuele II. Dal 1848 ebbe l’importante scopo di sede della Camera dei Deputati del Parlamento Subalpino. Quando la capitale venne trasferita, il palazzo perse la sua funzionalità istituzionale. Attualmente ospita il Museo Nazionale del Risorgimento Italiano. UN’ARCHITETTURA CHE SI DISTINGUE: L’imponente facciata barocca, si distingue dagli altri palazzi della città, per le sue linee con le forme morbide e ondulate. Il materiale della facciata in cotto non intonacato, gli conferisce un aspetto grezzo. CURIOSITÀ: LO SAI CHE…? L’edificio fa parte di quelli più importanti della città, è insieme ad altri costituisce le “Residenze sabaude in Piemonte” dichiarate Patrimonio dell'umanità dall'UNESCO. UN INVITO A SCOPRIRE TORINO: Visitare il Palazzo Carignano significa immergersi nella storia e nell’arte di questa città Se avete gradito questa lettura, vi invito a scoprire le altre mie recensioni, immergendovi nei dettagli che rendono Torino una città da scoprire.
Stefano M — Google review
L'inizio della visita è stato un po' confuso, poiché non vedevamo un'entrata e non sapevamo che la visita fosse guidata, con partenza proprio dall'ingresso in cui era situata la biglietteria. Tolto questo piccolo disguido, il volontario incaricato di guidarci nel palazzo si è dimostrato molto competente, e lo stabile stesso tenuto molto bene. Per un'esperienza del genere, di 40 minuti circa, 5 euro di intero e 2 di ridotto sono ottimi prezzi.
Flavio V — Google review
Bellissimo palazzo,usciti dal museo egizio è stata una bella visita anche se ci sono poche stanze,in circa 10 minuti si vista, assolutamente da prenotare biglietti
Emanuele — Google review
Gioiello seicentesco del Guarini per il Principe Carlo Alberto di Savoia d'ispirazione Berniniana. "Qui nacque Vittorio Emanuele II" come dice il cartiglio posto sull'architrave dell' ingresso centrale. Sede del primo Parlamento d'Italia quello Subalpino la cui aula è visibile dal Museo del Risorgimento posto al piano nobile. Al piano terra invece è possibile visitare gli appartamenti dei Principi con una guida, le boiserie in oro zecchino ed i meravigliosi affreschi del Gonin.
Gio G — Google review
Visitare Palazzo Carignano a Torino è come immergersi in un racconto vivente di storia, arte e architettura. Situato nel cuore della città, questo edificio è un capolavoro del barocco piemontese, progettato tra il 1679 e il 1685 da Guarino Guarini su commissione di Emanuele Filiberto di Savoia-Carignano. La sua facciata in mattoni rossi, con linee curve e dinamiche, rappresenta un esempio unico di architettura barocca civile, elegante e teatrale al tempo stesso. All’interno, gli Appartamenti dei Principi di Carignano offrono un tuffo in un mondo di fasti e raffinatezza. Furono abitati da Carlo Alberto e da Maria Teresa d’Asburgo-Lorena, e ancora oggi conservano intatto il fascino di una residenza di corte. Ogni ambiente racconta, attraverso arredi originali, affreschi, specchi e boiseries dorate, il gusto sofisticato della nobiltà sabauda. Tra le stanze che abbiamo avuto il privilegio di visitare, la Sala delle Battaglie ci ha colpiti per la ricchezza delle decorazioni e per le grandi tele celebrative, incorniciate da stucchi dorati e giochi di simmetrie che amplificano la maestosità dell’insieme. La Sala delle Stagioni è un piccolo gioiello di armonia: le boiseries finemente intagliate e dorate accompagnano scene allegoriche dipinte con grazia, in un’atmosfera rarefatta e poetica. Infine, la Camera da letto di Carlo Alberto, raccolta ed elegante, è impreziosita da arredi d’epoca e decorazioni delicate che avvolgono il visitatore in un senso di intimità regale. A rendere questa esperienza ancora più memorabile è stata la presenza della nostra guida, la signora Lucia: preparata, appassionata e di una gentilezza squisita. Con il suo racconto chiaro e coinvolgente, ha saputo dare voce agli ambienti, rendendo la visita non solo interessante, ma profondamente piacevole. Palazzo Carignano non è solo un luogo da vedere, ma uno spazio da ascoltare e vivere. Un angolo prezioso di Torino dove la storia si intreccia con la bellezza, lasciando un ricordo che resta impresso a lungo.
Ivano S — Google review
È stata un’esperienza bellissima. All’inizio abbiamo avuto difficoltà a trovare l’entrata. Si trova subito a sinistra, attraversando le scale dopo l’ingresso principale. Il museo non è troppo grande, ma è molto interessante. Vorrei soprattutto ringraziare Gabriella, che ha organizzato una bellissima escursione: raccontava con tutta l’anima, e si vedeva quanto ci metteva passione. Se avrete la fortuna di partecipare a una sua escursione, sarete davvero molto fortunati.
Angelinka — Google review
Via Accademia delle Scienze, 5, 10123 Torino TO, Italia•http://polomusealepiemonte.beniculturali.it/index.php/musei-e-lu…•+39 011 564 1733•Tips and more reviews for Palazzo Carignano

8Cattedrale di San Giovanni Battista

4.6
(6942)
•
4.5
(9)
•
Mentioned on 
5 lists 
Cattedrale cattolica
Attrazioni e monumenti
Cattedrale
Chiesa
Situata vicino al maestoso Palazzo Reale, la Cattedrale di San Giovanni Battista si erge come un testimone sia della storia che dell'arte. Questa straordinaria cattedrale è rinomata per ospitare il Sacro Sindone, un telo di lino ritenuto il sudario di Gesù Cristo, che ha suscitato intrighi e dibattiti nel corso dei secoli.
Il Duomo di Torino, primo esempio di architettura rinascimentale a Torino.Fu edificata per volere del Vescovo Domenico Delle Rovere. Fu progettato dall'architetto Memo del Caprena, venne realizzato tra il 1491 e il 1498 . L'interno si presenta a croce latina, ospitano altari devozionali, al secondondo altare, alla navata a destra, polittico della compagnia dei calzolai di Giovanni Martino Spanzotti e Defendente Ferrari.Le scale laterali , al fondo della cattedrale , conducono alla Cappella della Sacra Sindone.
Paolo S — Google review
Mi aspettavo di più dal duomo di Torino... dall'esterno della piazzetta non avrei mai detto a giudicare sia dalla grandezza sia dalla facciata un po' povera. Anche l'interno non mi ha entusiasmato... ritengo ci siano diverse chiese in Torino molto meglio rifinite. La teca della Sacra Sindone fa caso a se, solo lei meriterebbe 5 stelle per l'importanza della reliquia per la cristianità, ma non è abbastanza.
Cantaluppi — Google review
La cattedrale di Torino è esternamente molto elegante e ben tenuta. All'interno sembra meno importante dell'esterno ma la sua storia è fortemente legata alla città di Torino e a Palazzo Reale. Peccato che oggi non sia più accessibile lo scalone. Nel complesso il Duomo quindi è bello ma non aspettatevi chissà cosa al suo interno. È un luogo di culto normalmente utilizzato
Cloud S — Google review
Il Duomo di Torino...luogo affascinante e ricco di elementi artistici e religiosi di tale importanza e bellezza che ti lasciano con il fiato sospeso....! Bellissimo! Assolutamente da vedere!
Stella S — Google review
Bella Cattedrale in centro a Torino. All'interno è conservata la Sacra Sindone e sono presenti molteplici opere d'arte.
Luke C — Google review
Molto bella. All'interno è custodita la Sacra Sindone. Non credo serva aggiungere altro.
Daniele P — Google review
Una visita alla Cattedrale di San Giovanni Battista che di trova a pochi passi dal palazzo reale di Torino, all'interno è custodita la Sacra Sindone che viene esposta ai fedeli normalmente una volta ogni cinque anni, purtroppo quest'anno purtroppo essendoci il giubileo non è stato possibile per i tanti impegni ecclesiastici dovuti anche alla nomina del nuovo Papa Leone e comunque spetta proprio e solo al Papa la scelta di esporla e quando.
Giuseppe P — Google review
Dopo San Pietro a Roma è la cattedrale dove ogni cattolico deve assolutamente andare. All'interno c'è depositata la sacra Sindrome
Renato C — Google review
Piazza San Giovanni, 10122 Torino TO, Italia•http://www.duomoditorino.com/en/•+39 011 436 1540•Tips and more reviews for Cattedrale di San Giovanni Battista

9Piazza San Carlo

4.7
(29730)
•
4.6
(6928)
•
Mentioned on 
4 lists 
Attrazione turistica
Attrazioni e monumenti
Negozio di abbigliamento
Punti di interesse e monumenti
Piazza San Carlo è una vivace piazza cittadina a Torino, nota per la sua architettura barocca del XVII secolo e come luogo per concerti ed eventi. La piazza è circondata da eleganti edifici porticati che ospitano bar, caffè e ristoranti dove i visitatori possono immergersi nello stile di vita locale. È anche sede di una statua equestre di Emanuele Filiberto scolpita da Carlo Marocchetti nel 1838.
La presenza di fontanelle e panche per sedersi, la rendono un punto di passaggio necessario per chi si trova a dover visitare il centro. La presenza di molti negozi nelle immediate vicinanze è un altro punto di forza. Spesso ci sono suonatori che allietano la zona con musica classica. Ideale per una pausa di ristoro.
Gabriele C — Google review
La piazza più elegante di Torino. Collegata da un elegantissimo corso( Via Roma) alla piazza storica ( Piazza Castello) che si può ammirare da qua.
Irene P — Google review
Cinque stelle alla piazza e tre stelle alla mostra alle gallerie Italia. Mostra fotografica decisamente particolare che però non ha incontrato i miei gusti personali. Se devo peró dare 5 stelle alla foto, le do a questa. La mostra é di Jeff Wall
Armando M — Google review
Un luogo molto suggestivo della Città di Torino e di sera ancor piú particolare. Da visitare assolutamente. Fa riflettere però come in determinate zone della città e sotto i portici diventa casa per tanti senzatetto, che sono costretti a trovarci riparto per proteggersi dal freddo. Sicuramente una città come Torino può fare molto di meglio per tutelare questi cittadini piú fragili.
RiRino's T — Google review
Negozio storico di Torino che produce e vende i migliori gianduiotti, a mio parere, d’Italia. Buon caffè ma un consiglio: al caffè e’ d’uopo accompagnare un bicchiere di acqua nel bicchiere per l’acqua, in quello per il grappino!
Sergio C — Google review
Piazza molto bella e in linea con le carattistiche della Torino sabauda. Nella piazza c'è il famoso Caffè S. Carlo, antico caffè storico in attività dal 1822.
Daniele P — Google review
Una delle piazze più belle d'Italia. Sotto i portici caffè storici con arredamenti simili ai migliori hotel. Tranquilla,a misura d'uomo da preferire alla caotica Milano
Raffa — Google review
Piazza San Carlo si trova nel centro storico di Torino, e tramite Via Roma, è posta fra le piazze Carlo Felice e Piazza Castello, dove si è sviluppata la tradizione sabauda per eccellenza. STORIA: Venne progettata nel XVII secolo e, nel secolo successivo, ulteriormente abbellita. Nel corso del tempo ha avuto vari nomi, quello attuale è dedicato al santo milanese Carlo Borromeo, che venne a Torino a piedi per visitare la Sacra Sindone. ARCHITETTURA : La piazza ha una forma rettangolare regolare ed è delimitata nei lati lunghi dai seicenteschi ed eleganti portici, mentre nei lati corti da Chiese e palazzi barocchi. Al centro della piazza si trova la statua equestre di Emanuele Filiberto di Savoia del XIX secolo. I torinesi la chiamano affettuosamente Caval ‘d Brons (cavallo di bronzo). Sul lato sud della piazza vi sono due chiese che vengono definite “gemelle” anche se non è totalmente vero; (anche a Roma a Piazza del Popolo, vi è una situazione simile). • Santa Cristina (a sinistra) • San Carlo Borromeo (a destra) Le quali furono costruite in epoche diverse e si “copiarono” a vicenda tra il 1619 e il 1835. CAFFÈ STORICI E ATMOSFERE D’ALTRI TEMPI Tra i portici si nascondono alcuni dei caffè più antichi e raffinati di Torino, come il Caffè Torino, dove si respira ancora l’eleganza sabauda. Ho avuto il piacere di entrarci, sedersi qui è come fare un salto nel tempo. CURIOSITÀ: LO SAI CHE…? Per gli amanti della superstizione, il Caffè Torino cela un piccolo rituale. Davanti alla porta d’ingresso, incastonato nel pavimento, si trova un toro rampante in ottone, simbolo della città, realizzato nel 1930. La leggenda vuole che pestare la parte bassa della figura porti fortuna… Sei pronto a provare? UN INVITO A SCOPRIRE TORINO: Visitare la Piazza San Carlo significa immergersi nella cultura a tutto tondo di questa città. Se avete gradito questa lettura, vi invito a scoprire le altre mie recensioni, immergendovi nei dettagli che rendono Torino una città da scoprire.
Stefano M — Google review
P.za S. Carlo, 10123 Torino TO, Italia•Tips and more reviews for Piazza San Carlo

10Palazzo Reale di Torino

4.7
(10250)
•
4.5
(4411)
•
Mentioned on 
3 lists 
Museo di storia locale
Attrazioni e monumenti
Museo
Attrazione turistica
Il Palazzo Reale di Torino è un museo da non perdere che un tempo era la residenza della famiglia reale italiana. Presenta appartamenti ornati, sculture e mobili, oltre a un arsenale, giardino e cappella. Il palazzo mette in mostra la storia del ducato di Piemonte al Regno d'Italia, comprese le invasioni francesi e l'influenza di Napoleone. I visitatori possono esplorare le sue bellissime opere d'arte e conoscere la sua ricca storia.
Il Palazzo Reale di Torino è un luogo magnifico e splendidamente organizzato. Offre un'enorme quantità di arte interessante, l'opportunità di visitare la Cappella della Sacra Sindone e gli affascinanti scavi archeologici del teatro romano sotto il palazzo. L'unico neo: un'ala della Galleria Sabauda era chiusa per mancanza di personale. Non perdetevi: la mostra "La Bellezza" nelle vicinanze! Vale assolutamente la pena! L'esposizione approfondisce il tema della bellezza, completando l'esperienza del palazzo. Consiglio di dedicare tempo e denaro extra per visitarla.
Катаринка К — Google review
Il Palazzo Reale è perfettamente mantenuto e recentemente restaurato in praticamente tutte le sue parti. Al suo interno ci sono parecchie cose da vedere. A partire dai dipinti, passando dalle stanze reali a quelle dell'armeria, dalla Cupola di Guarino Guarini fino alla pinacoteca. Inutile dire che è obbligatorio passare da questo capolavoro, soprattutto in vista della riapertura dei giardini reali. Il prezzo del biglietto è assolutamente giustificato dalla offerta del museo. Consigliatissimo
Cloude — Google review
Meraviglioso palazzo da non perdere se si visita Torino. Le sale che si visitano nel percorso sono di una straordinaria bellezza. Molto interessanti anche le collezioni di dipinti e le esposizioni presenti. Consiglio di visitarlo con la Torino Card che permette l'ingresso gratuito insieme ad altri musei e ville della città.
Marisa C — Google review
Visita immancabile. Anche perché non ci sono solo le stanze reali, ma anche la galleria sabauda con preziose collezioni archeologiche, ceramiche ed una ricca pinacoteca. Nonché la cappella della Sindone dove fu conservato in origine il sacro telo. L' armeria è chiusa per riallestimento e riaprirà a novembre.
Irene P — Google review
Una visita piacevole e molto interessante. Al prezzo di 15€ per il biglietto intero e 2€ per il biglietto ridotto (fino ai 25 anni), ci si può perdere tra le sfarzose stanze del palazzo, in una visita di circa 2h/2h 30'. La trovo una tappa assolutamente da fare se si è in visita a Torino.
Du28s — Google review
Le parole non servono a molto di fronte a tanta bellezza. Incredibile palazzo, dall’esterno anche semplice nella facciata, ma ricco nelle decorazioni e nelle opere d’arte all’interno. Bellissima la storia di questo palazzo ed è stato bello anche sentire tanti aneddoti legati alla nascita dell’Italia.
GIUSEPPE F — Google review
Se vi trovate a Torino - dovete assolutamente visitare il Palazzo Reale - un luogo affascinante, maestoso e magico per certi versi (visto che l'arredamento ben conservato vi fa immergere e sentire davvero l'atmosfera). Bellissima la sala da ballo, ma anche tutte le altre meritano. Consigliato, anzi straconsigliato!☺️
Daria Z — Google review
Elegante e sontuosa residenza reale, ricca di storia, reperti, dipinti e statue di pregio. Particolarmente affascinante l'armeria, con tanti esemplari di armi e armature, oltre a ricostruzioni di cavalli (statue in legno a grandezza naturale rivestite di pelle e peli originali). La galleria Sabauda e un ampio giardino con bar completano la piacevole visita. Puliti e moderni I bagni, sia interni sia in giardino. È necessario lasciare gli zaini/trolley/valige o borse grandi nel guardaroba autogestito al piano inferiore (serve 1 moneta da 1 euro che poi viene restituita). Ogni prima domenica del mese l'ingresso è gratuito.
Gioia ! — Google review
Piazzetta Reale, 1, 10122 Torino TO, Italia•https://www.museireali.beniculturali.it/palazzo-reale/•+39 011 521 1106•Tips and more reviews for Palazzo Reale di Torino
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11Borgo Medievale

4.5
(11903)
•
4.2
(1349)
•
Mentioned on 
3 lists 
Chiuso temporaneamente
Museo all'aperto
Musei
Museo del patrimonio culturale
Museo
Borgo Medievale è una affascinante riproduzione di un villaggio medievale situato lungo le rive del fiume Po. Costruito alla fine del XIX secolo, offre ai visitatori uno sguardo sulla vita durante il Medioevo. Il villaggio presenta case, laboratori e persino una fortezza che protegge la piccola comunità.
Il Borgo Medioevale situato all'interno del parco del Valentino purtroppo non è visitabile e viene aperto solo durante eventi o manifestazioni ma per fortuna ci sono le recensioni, le photo e i video che mi hanno permesso di vedere, seppur virtualmente, l'Interno. Ma come nasce? Non è una Rocca storicamente vissuta ma è stata costruita nel 1884 come Sezione di Arte Antica dell’Esposizione Generale Italiana. L’enorme successo di pubblico ottenuto dal Borgo fece sì che scampò alla sua distruzione prevista al termine dell’Esposizione e da molti anni fa parte dei Musei Civici della Città: ancora oggi questo ridente complesso di edifici a specchio del Po è uno dei luoghi più amati e visitati di Torino.
She M — Google review
bellissimo scorcio medievale di Torino nel parco del Valentino.
Roberto S — Google review
Uno dei posti che non mi stancherò mai di visitare. A contatto con la natura e la storia. In questo periodo stanno ristrutturando,il mal tempo ha provocato danni. Ma è sempre uno spettacolo il Borgo. Il fiume e i monumenti fanno da cornice, insieme agli scoiattoli 🐿️🐿️
Emanuela — Google review
Molto interessante. Il Borgo Medievale di Torino è un complesso eretto in stile medievale in occasione dell'esposizione generale italiana del 1884, svoltasi a Torino. il cortile della Rocca, replica di quello del castello di Fénis. Da visitare consigliabile veramente.
Guido G — Google review
Location nata a fine Ottocento come riproduzione di un borgo medievale e c'è di che essere fieri di questo piccolo borgo, che permette di ammirare un'architettura curata nella riproduzione e nel mantenimento di costruzioni, che comunque hanno 140 anni. Molto carine le botteghe che vi si possono trovare e gentilissimi i bottegai che portano avanti le loro attività. La rocca è chiusa da settembre 2021 per restauro e questo dimostra l'interesse di mantenere in buono stato questo che può essere considerato un museo all'aperto. A ciò bisogna aggiungere il bellissimo parco nel quale questo borgo è immerso e che permette una bellissima passeggiata tra il verde e lungo il Po. Se siete a Torino una visita del parco e del Borgo e assolutamente consigliata.
Donatella P — Google review
Fantastico posto, molto caratteristico. È possibile farsi avvicinare dagli scoiattoli dando loro una ghianda da rosicchiare. Vicino al Po' si possono osservare le canoe e le papere.
Enzo N — Google review
Che peccato, in questo periodo stanno facendo lavori, ma per quello che ho potuto vedere è bellissimo! Molto suggestivo! Con anche botteghe a tema all'interno, proprio carino!!!
Sophia Z — Google review
Meraviglioso borghetto situato all'interno del parco del Valentino. Il borgo è stato costruito ad arte, per cui non si tratta di un borgo medievale originale, ma rimane comunque caratteristico, molto bello da visitare. All'interno si trovano degli shop a tema e un café.
Mimì “ — Google review
Viale Virgilio, 107, 10126 Torino TO, Italia•http://www.borgomedievaletorino.it/•+39 011 0116 7101•Tips and more reviews for Borgo Medievale

12Palazzina di Caccia di Stupinigi

4.6
(13966)
•
4.2
(1282)
•
Mentioned on 
3 lists 
Museo di storia
Musei
Museo del patrimonio culturale
Attrazione turistica
La Palazzina di Caccia di Stupinigi è un'esquisita residenza reale e padiglione di caccia del XVIII secolo situata nei pressi di Torino. I suoi grandiosi giardini e appartamenti lussuosi sono una testimonianza dell'architettura barocca europea. Il padiglione presenta un piano unico a forma di croce di Sant'Andrea, con un salone ellittico centrale adornato da raffigurazioni di cervi, simbolo delle tradizioni venatorie dei Savoia.
È uno di quei rari posti dove ci vorrebbero più di cinque stelle. Siamo a circa 10 km da Torino, di fronte ad una stupenda residenza sabauda, la cui costruzione fu pensata per la caccia e le feste della famiglia reale. Su eretta tra il 1729 ed il 1733 su progetto di Filippo Juvarra ed attualmente fa parte del circuito delle residenze sabaude del Piemonte, patrimonio dell'umanità dell'UNESCO. Il cuore del complesso è dato dal grandissimo salone centrale di forma ovale con un incredibile cupola a barca rovesciata, dominata dall'esterno da un'imponente scultura del cervo, che è il simbolo di Stupinigi. Tante le cose da vedere, bellissimi in particolare gli arredi. Quando l'abbiamo visitata, era in corso un'interessantissima rappresentazione storica dei tempi napoleonici.
Giuseppe M — Google review
Meravigliosa, lascia davvero senza fiato. Noi abbiamo fatto la visita da soli, c è un Q code da inquadrare e si scarica l' applicazione che ci spiega le stanze che si visitano. All' inizio ci sono armadietti dove lasciare le borse e i bagni. Poi entrate e non saprete più dove guardare : tra dipinti, stucchi ,trompe l’oeil, tappezzerie di seta, lampadari, mobili e quadri . La Palazzina di Stupinigi non è un castello e nemmeno una reggia ma era solo destinata alle battute di caccia ma rimane meravigliosa .Fu commissionata da Vittorio Amedeo II di Savoia a Filippo Juvarra, architetto di fiducia della Casa Reale e tra i principali esponenti del Barocco italiano. Filippo Juvarra si occupò del progetto e per realizzarlo chiamò i più conosciuti pittori, ebanisti e tappezzieri dell’epoca. Ecco perché ancora oggi ci lascia stupiti da tanta bellezza. Se non l' avete ancora vista andate, merita il viaggio.
Luciana C — Google review
Una bellissima Palazzina appena fuori Torino (comune di Nichelino) che risulta un po' abbandonata e poco valorizzata. Già di per sé la Palazzina non richiede un tempo di visita smisurato a causa delle aree non accessibili di default, se a questo aggiungi i lavori nel giardino ormai in corso da tempo immemore e i matrimoni che limitano ulteriormente la visita, rivedrei sia il prezzo di ingresso (12€ per 1h) sia le modalità di avviso alla clientela di nuove zone inaccessibili
Iolanda C — Google review
Fantastica rsperienza in questa palazzina di caccia ancora molto bene curata , arredi e tappezzerie fantastiche, guida ben preparata e paziente con il gruppo numeroso , bisognerebbe arrivare max 20 persone xké poi diventa difficile. I giardini erano in manutenzione e una ala dell'edificio in restauro quindi non si è potuta visitare , peccato però dovrebbero specificarlo durante la prenotazione ,io avrei rimandato .
Flora R — Google review
Mia moglie ed io abbiamo visitato questa splendida palazzina di caccia dell'ordine del Mauriziano con la tessera musei ed utilizzando l'audio guida molto utile. Nel weekend abbiamo notato che vi è molta affluenza e vi è da attendere un po' di tempo prima di poter entrare.
Mauro U — Google review
Ci siamo stati nel weekend ed è davvero un gioiello. La visita dura poco più di 1 ora. Per aiutare la comprensione di ciò che si sta vedendo, è possibile scaricare gratuitamente l’applicazione ufficiale che contiene un’audio guida davvero dettagliata.
Alex P — Google review
Una splendida residenza, davvero ben conservata e restaurata. Davvero un gioiello della storia Piemontese. Gli affreschi, il mobilio, la tappezzeria...meravigliosi a dir poco. Il personale è cortese e la struttura è praticamente accessibile anche un carrozzina. Una cosa che mi ha fatto storcere un po' il naso, è l'aver trovato nella "sala delle feste", nonché la sala più bella della residenza, un set fotografico di un matrimonio. E ciò mi ha impedito di godere appieno della visione della stanza, anche perché mi sono sentita piuttosto in imbarazzo a dover evitare di figurare sullo sfondo delle foto.
Erika B — Google review
Splendida residenza storica a pochi passi da Torino, con interni affascinanti e un bel giardino curato. Il personale è cordiale e attento. Nelle vicinanze ci sono un bar e un ristorante, comodi per una sosta. Ottimo anche per chi viaggia con cani, che sono i benvenuti. Consigliata!
Antonella O — Google review
Piazza Principe Amedeo, 7, 10042 Stupinigi TO, Italia•https://www.ordinemauriziano.it/palazzina-di-caccia-di-stupinigi…•+39 011 620 0601•Tips and more reviews for Palazzina di Caccia di Stupinigi

13Santuario della Consolata

4.8
(3249)
•
4.7
(1631)
•
Mentioned on 
2 lists 
Santuario
Attrazioni e monumenti
Chiesa cattolica
Attrazione turistica
Siti sacri e religiosi
Situato nel cuore di Torino, il Santuario della Consolata si erge come un sorprendente testimone dell'arte barocca e di una ricca storia. Questo santuario mariano, noto anche come la Chiesa della Vergine della Consolazione, è una delle chiese più antiche della città, risalente alle sue origini nel V secolo. I visitatori sono accolti da un impressionante portico classico che conduce a un interno mozzafiato adornato con marmo policromo.
Chiesa davvero più unica che rara. Esternamente assomiglia al pantheon romano nella forma, ma all'interno lascia disorientati perché dall'ovale centrale si diramano cappelle e spazi di forma ovoidale. Inoltre si sviluppa su più livelli. Le decorazioni sono ricchissimi, più che barocchi, direi che ricordino il rococò. Merita una visita.
Sammy E — Google review
Il santuario della Consolata, ufficialmente Basilica di Santa Maria della Consolazione, è forse il più antico luogo di culto torinese. Sui resti d'una torre angolare d'epoca romana, il vescovo Massimo edificò nel V secolo una piccola chiesa paleocristiana dedicata a Sant'Andrea, in seguito ampliata intorno all'anno Mille in stile romanico dai monaci Novalicensi. Il legame del santuario con la città nacque da un quadro della Madonna, di cui una copia è conservata nella cripta. La leggenda narra che l'originale andò perduto ma nel 1104 un cieco di Briançon, Giovanni Ravacchio, guidato da visioni, ritrovò l'icona nei sotterranei della chiesa di Sant'Andrea, riacquistando miracolosamente la vista e questo racconto, non documentato ufficialmente sebbene una lapide del 1595 citi l'accaduto, portò al restauro e all'elevazione della chiesa a basilica. Ampliato nel XV secolo, l'edificio fu trasformato nel 1678 da Guarino Guarini che creò un grande corpo ellittico sulla precedente navata centrale e aggiunse a nord un volume esagonale, sormontato da una cupola. Durante l'assedio franco-spagnolo del 1706, nonostante i bombardamenti il santuario rimase in gran parte intatto, come testimonia un proiettile visibile sulla base della cupola. Tra il 1729 e il 1740, Filippo Juvarra apportò ulteriori modifiche, realizzando un nuovo altare maggiore, collocando l'immagine della Madonna in una nicchia più visibile nell'esagono guariniano e aggiungendo una cupola dotata di lanterna per aumentare la luminosità. Durante il periodo napoleonico, il santuario divenne una caserma ma nel 1815 tornò ad essere un luogo sacro e fu affidato agli Oblati di Maria Vergine. L'aspetto attuale della chiesa è dovuto all'ultimo grande intervento, realizzato tra il 1899 e il 1904 su progetto di Carlo Ceppi che ampliò l'abside, aggiunse quattro cappelle e dotò l'ingresso meridionale di un pronao neoclassico. I lavori furono completati dall'ingegner Vandone di Cortemilia, che progettò anche i nuovi altari e il loggiato sulla cripta della Madonna delle Grazie. Durante la Seconda Guerra Mondiale, il bombardamento del 13 agosto 1943 causò numerosi danni, rovinando soffitti, arredi, parti della cupola, marmi e quadri tuttavia il santuario fu prontamente restaurato e ogni 20 giugno, in ricordo del leggendario evento del cieco di Briançon, si svolge una solenne processione per le vie della città. Il campanile romanico, della fine del X secolo, è l'unica testimonianza della precedente chiesa di Sant'Andrea ed è considerato il monumento più antico di Torino dopo i resti d'epoca romana. Sopraelevato nel XIV e XV secolo, raggiunse i 40 metri d’altezza e fu utilizzato anche come torre di guardia. Una curiosità: nel XIX secolo Secondo Pia, celebre per le foto alla Sindone, ebbe l'incarico di fotografare l'antico ritratto della Madonna per avere un'immagine da diffondere. Durante lo smontaggio della cornice, fu scoperta una scritta alla base del dipinto (S.MARIA.DE.PPLO.DE.URBE) che lo identificava come una copia cinquecentesca di un quadro del pittore Antoniazzo Romano, portata a Torino dal cardinale Della Rovere. Per evitare controversie, il fotografo, probabilmente in accordo con la Curia, cancellò dalle riproduzioni la scritta originale e la sostituì con: "Avvocato Secondo Pia, dilettante, fotografò e donò - proprietà riservata". Nonostante non si tratti dunque dell'antica icona medievale, l'immagine continua tuttavia ad essere oggetto di venerazione, come testimoniano i moltissimi ex-voto donati dai fedeli, visibili nella navata laterale destra del santuario.
Andrea — Google review
Splendida chiesa e cappella di sublime bellezza. Come entri questo luogo ti toglie il fiato. Esempio illustre del barocco torinese.
Federica M — Google review
Magnifico Santuario nel centro di Torino. Questo sito, per chi lo sa ascoltare, è in grado di raccontare due millenni di storia. Partendo dalle fondamenta della torre angolare di nord-ovest di Augusta Taurinorum, si è sviluppato fino ad oggi attraverso il romanico (campanile) ed il ridondante stupendo barocco. Le innumerevoli cappelle creano un labirito che fa sembrare la chiesa infinita, un luogo magico in cui perdersi. Il maestoso endonartece è quasi più grande della chiesa. Vale sicuramente la pena fare più di una visita. Una curiosità: sul pilastro difronte all'altare c'è un orologio; è stato sistemato in quel punto perché si racconta che vi era un prete che faceva le omelie così lunghe da far addormentare i fedeli.
Eno T — Google review
La Basilica di Santa Maria della consolazione e una chiesa cattolica, situata nella via omonima e luogo di culto popolare e molto antico e storico. Capolavoro del barocco piemontese, vi operarono i piu insigni architetti dell'epoca. (Juvarra, Ceppi e Guarini) Il portale reca la scritta (Consolatrice e protettrice della citta di Torino)anche se piu comunemente e chiamata la consolata. Sorta sui resti di torre romana, nel V secolo da tempio pagano divenne chiesa paleocristiana, e nell'XI secolo abbazia dei monaci novalicensi. Al XVII secolo si deve l'aspetto attuale.. Da non perdere....
Carlo “ — Google review
Una bella chiesa barocca. La facciata è però neoclassica, affiancata dal campanile medievale, unica rimanenza della chiesa precedente. L'interno è labirintico e complesso. Belle le decorazioni barocche, i soffitti affrescati, il coretto delle regine (con statue di marmo di Maria Adelaide e Maria Teresa di Savoia in preghiera), e le due sacrestie con mobili intagliati, affreschi e stucchi. Consigliata la visita
Aldo F — Google review
Il Santuario della Consolata è un gioiello barocco nel cuore di Torino, un luogo che incanta per la sua bellezza e la sua atmosfera di spiritualità. La facciata sobria nasconde un interno sontuoso, con marmi policromi, affreschi e un’architettura che trasmette maestosità e devozione. L’altare maggiore, dedicato alla Vergine Consolata, patrona della città, è un capolavoro di Filippo Juvarra, con dettagli che catturano lo sguardo. La cappella della Madonna, con le sue pareti ricoperte di ex voto, racconta storie di fede e gratitudine, creando un legame emozionante con la storia torinese.
Pino C — Google review
Santuario meraviglioso. Un gioiello da visitare.
Mariella R — Google review
Via Maria Adelaide, 2, 10122 Torino TO, Italia•http://www.laconsolata.org/•+39 011 483 6111•Tips and more reviews for Santuario della Consolata

14Chiesa di San Carlo Borromeo

4.6
(246)
•
4.3
(52)
•
Mentioned on 
2 lists 
Chiesa cattolica
Attrazioni e monumenti
Chiesa
Luogo di culto
Annidata nella vivace Piazza San Carlo, la Chiesa di San Carlo Borromeo si erge come uno splendido testimone dell'architettura barocca. Questa elegante chiesa, insieme alla sua gemella Santa Cristina, affascina i visitatori con le sue intricate sculture interne e l'atmosfera serena. La piazza stessa è un vivace centro per eventi culturali e celebrazioni, spesso riecheggiante di musica che esalta l'atmosfera spirituale della chiesa.
La Chiesa di San Carlo Borromeo a Torino è un capolavoro barocco che ha visto la sua storia svilupparsi dal 1619 fino ai giorni nostri. Costruita su terreno donato dai Savoia e dedicata a San Carlo Borromeo, la chiesa custodisce al suo interno preziose opere, come l'altare maggiore e la pala raffigurante San Carlo in adorazione della Sindone. La facciata, completata solo nel 1834, e gli interventi successivi del XIX e XX secolo, hanno ulteriormente arricchito questo luogo di culto, che si integra armoniosamente con la moderna via Roma. Visitare questa chiesa regala una profonda sensazione di connessione tra passato e presente. L’eleganza degli stucchi, la solennità dell’altare e la quiete che si respira all'interno offrono un’esperienza spirituale intensa, ma anche un viaggio artistico attraverso i secoli. È uno spazio che sorprende, dove la storia non è solo raccontata, ma vissuta in ogni dettaglio architettonico.
Ivano S — Google review
Insieme con la «gemella» S. Cristina chiude il lato meridionale di piazza San Carlo. Sede storica dei Servi di Maria, è intitolata a san Carlo Borromeo, il santo Arcivescovo di Milano che ebbe per la Sindone una particolare devozione. La chiesa è del 1619, ma la facciata venne realizzata solo nel 1834 sul modello di S. Cristina.
Aurora L — Google review
La Chiesa di San Carlo Borromeo si trova nel centro storico di Torino, in Piazza S. Carlo. Si trova si trova nella parte sud della piazza posta sulla destra della chiesa “gemella di “Santa Cristina”, separate al centro da Via Roma. UNA COSTRUZIONE LUNGA DUE SECOLI: Nella prima parte del XVII secolo, si pensò di ampliare la città oltre la primaria cinta muraria, ampliando la zona sud del “Borgo Nuovo”. Faceva parte questa Chiesa voluta dal duca Carlo Emanuele I di Savoia in onore del cardinale Carlo Borromeo, per il suo pellegrinaggio nella città per visitare la Sacra Sindone. Venne poi annessa al preesistente convento dell'Ordine degli agostiniani scalzi. Successivamente la reggente Maria Cristina di Francia, si interessò per l’edificazione della chiesa adiacente "gemella". Dopo i danni dell’occupazione napoleonica fu completata la facciata (prima metà del XIX secolo), sul modello della chiesa accanto. ARCHITETTURA BAROCCA: La facciata si presenta su due ordini, arricchita con un gioco di lesene e colonne, il secondo ordine si presenta di larghezza minore con un grande finestrone vetrato di forma ovale. Si conclude con il frontone triangolare dove vi è un suggestivo rilievo che rappresenta Emanuele Filiberto di Savoia, detto “Testa di Ferro”, che trasferì la Sacra Sindone a Torino. L’interno si sviluppa a navata unica con quattro cappelle laterali. Sull’altare maggiore vi è una pala che raffigura San Carlo in adorazione della Sindone, realizzata da pittori della scuola di Caravaggio. CURIOSITÀ: LO SAI CHE…? Da scoprire i caffè storici sotto i portici, io ho avuto il piacere di visitare il celebre Caffè Torino con la sua atmosfera retrò. Sono indicati per una pausa dopo aver visitato questa elegante piazza e per partire verso nuove scoperte nella città. INVITO FINALE A LEGGERE LE ALTRE RECENSIONI Visitare questa piazza significa scoprire storie, curiosità e aneddoti che rendono questo luogo un intreccio di storia sabauda, arte e religione. Se avete gradito questa lettura, vi invito a scoprire le altre mie recensioni, immergendovi nei dettagli che rendono Torino una città da esplorare.
Stefano M — Google review
Chiesa di San Carlo Borromeo, capolavoro barocco fu costruita sul terreno dei Savoia e dedicate a San Carlo Borromeo arcivescovo di Milano, che ,per la Sacra Sindone ebbe una particolare devozione. La chiesa venne costruita nel 1619 , ma la facciata venne realizzata ,anni dopo, nel 1834, sul modello della chiesa, gemella, Santa Cristina in piazza San Carlo.
Paolo S — Google review
Molto bella e imponente, si trova proprio all'interno della maestosa piazza San Carlo a Torino. La chiesa è accanto ad un'altra chiesa che invece era chiusa, ma in questa siamo riusciti ad entrare e ne abbiamo ammirato la bellezza. Il portone è di legno ed imponente, all'interno ci sono tanti affreschi apprezzabili e dei colori che accostati risultano molto interessanti.
Mariateresa P — Google review
La Chiesa di San Carlo Borromeo fu costruita per volontà di Carlo Emanuele I di Savoia nel 1619. La chiesa, dedicata a San Carlo Borromeo, dopo il suo pellegrinaggio da Milano a piedi fino in città per recarsi a pregare la Sacra Sindone. Il progetto originale è di dubbia attribuzione, la facciata è invece stata fatta nel corso del XIX secolo sul progetto di Ferdinando Caronesi. Molto più semplice rispetto alla sua "gemella" che di gemello non ha un granché. Non ho potuto visitarla al suo interno, purtroppo.
Elisa W — Google review
Il progetto nacque nel 1618, come ampliamento urbano oltre la primitiva cinta muraria della città verso sud, il cosiddetto Borgo Nuovo, già iniziato con la costruzione dell'asse della "Via Nuova" (l'attuale via Roma), oltre che il progetto di quella che diventerà Place Royale (odierna piazza San Carlo). Il duca Carlo Emanuele I di Savoia ordinò la trasformazione della città in stile barocco, e il cantiere per la chiesa iniziò nel 1619. Fin dall'inizio, la chiesa fu dedicata in ricordo di San Carlo Borromeo che, da Milano, si recò qui in pellegrinaggio per la Sacra Sindone, trasferita nel 1578 per l'occasione appositamente a Torino per volere del duca Emanuele Filiberto. L'attribuzione del progetto è incerta: si parla dello stesso Carlo di Castellamonte, ma anche di Andrea Costaguta, del Galleani di Ventimiglia e, con maggior probabilità, di Maurizio Valperga, di cui è certa la conclusione dei cantieri. La primitiva struttura della chiesa, provvista anche di campanile, fu terminata nel 1625, tuttavia priva di facciata, molto più tardiva (1834, di Ferdinando Caronesi, "copiando" la facciata juvarriana della gemella).
Davide P — Google review
L'interno della Chiesa di San Carlo, a differenza della sua "gemella", è riccamente barocco. Il soffitto della navata centrale, di color turchese, è ricca di stucchi come le quattro cappelle ai due lati. Sopra l'altare campeggia il blasone del Regno di Sardegna. I dipinti, di scuola caravaggesca, l'abbelliscono ulteriormente. La facciata è molto più sobria rispetto a quella della Chiesa di Santa Cristina. Da visitare!
Rossana T — Google review
P.za S. Carlo, 1, 10121 Torino TO, Italia•https://www.chiesasancarlotorino.com/•+39 011 562 0922•Tips and more reviews for Chiesa di San Carlo Borromeo

15Cancellata di Palazzo Reale

4.7
(95)
•
Mentioned on 
2 lists 
Punto di riferimento storico
La Cancellata di Palazzo Reale è una parte significativa delle Residenze Reali della Casa Reale di Savoia a Torino, Italia. Questo palazzo in stile barocco del XVI secolo era un tempo la residenza ufficiale della famiglia reale ed è ora un'opera d'arte straordinaria. Il cancello, adornato di verde e decorazioni dorate, separava lo spazio pubblico dall'area della corte privata. Due cavalieri di bronzo si ergono al cancello d'accesso: Castore e Pollice, che rappresentano i gemelli della mitologia.
Un posto meraviglioso. Bellissimi palazzi, piazza enorme e stupenda. Torino una città da visitare assolutamente.
Ocean B — Google review
La cancellata di Piazzetta Reale a Torino, situata tra Piazza Castello e il Palazzo Reale, è un'opera particolarmente significativa di architettura scenografica ottocentesca. Prima della sua costruzione, lo spazio era delimitato da una struttura seicentesca in legno nota come "Paviglione" che fungeva da separazione tra la piazza pubblica e l'area privata della corte reale, utilizzato tra l'altro per l'ostensione della Sindone. Tuttavia, il 7 luglio 1811 il Paviglione fu distrutto da un incendio, lasciando la Piazzetta Reale aperta e priva di delimitazioni e successivamente, durante l'occupazione francese napoleonica (1801-1814), fu completamente abbattuta la parte della manica di collegamento tra il Palazzo Madama e la Piazzetta Reale, eliminando l'alta muratura che divideva la piazzetta stessa. Nel 1834, il re Carlo Alberto decise di ripristinare la separazione fra lo spazio pubblico e quello privato e nel 1835 Giovanni Colla e Chiaffredo Odetti ricevettero l'incarico e il finanziamento per la “formazione e collocamento di una grande cancellata in ferro fuso lavorato avanti il reale Palazzo Grande” e per “dare colore ad olio a due mani ad ambe le parti” secondo il progetto affidato a Pelagio Palagi (1775-1860). Originario di Bologna e artista poliedrico in quanto pittore, scultore e architetto, Palagi lavorò in diverse città italiane tra cui Milano e Torino dove contribuì alla decorazione interna del Palazzo Reale e progettò arredi e oggetti d'arte per la corte sabauda fondendo, con il suo stile eclettico, elementi classici con innovazioni stilistiche. In origine, erano previste tre aperture della cancellata: quella centrale è rimasta tale mentre le due a metà dei tratti laterali sono state chiuse con degli elementi progettati per essere apribili. Le due statue equestri dei Dioscuri, Castore e Polluce, aggiunte nel 1848 e scolpite da Abbondio Sangiorgio, furono fuse in bronzo nel 1842 da Giovanni Battista Viscardi e Luigi Manfredini e poste ai lati dell'ingresso principale mentre Palagi completò la decorazione della struttura con otto candelabri in ferro fuso alimentati a gas, tecnologia allora molto innovativa. Fra i simboli che contraddistinguono la cancellata, spiccano sicuramente l'effige della Medusa, ripetuta ad ogni sezione e simbolo di inviolabilità e potenza e la scritta FERT, antico motto sabaudo oggetto di diverse interpretazioni, adottato dai Savoia su stemmi e monete fin dal Medioevo e presente anche nell’Ordine Supremo della Santissima Annunziata, la più alta onorificenza del Regno di Sardegna e d'Italia. Secondo alcuni, potrebbe essere l'acronimo di "Fortitudo Eius Rhodum Tenuit" (La sua forza mantenne Rodi) in riferimento alla partecipazione dei Savoia alle Crociate e al loro sostegno ai Cavalieri di Rodi (poi Cavalieri di Malta) nella difesa dell'isola contro gli Ottomani. Altre possibili interpretazioni sono: "Foedere Et Religione Tenemur" (Siamo vincolati da Patto e Religione), "Fortitudo Eius Republicam Tenet" (La sua forza sostiene lo Stato) oppure, più probabilmente, FERT indicherebbe la locuzione verbale latina del verbo "portare", "sopportare" o "sostenere" a indicare l'aspirazione della dinastia sabauda a resistere alle avversità e a governare con fermezza. Restaurata nel 1895 poichè le molte parti di cui era costituita erano danneggiate dalle infiltrazioni d'acqua, la cancellata fu integralmente sostituita nel 1932 da una nuova in ghisa, fusa dalla ditta Manfredi & Bongioanni di Fossano. Un recente restauro, terminato nel 2005 ad opera di finanziamenti privati, ha mirato a ripristinare l'aspetto ottocentesco dell'opera con dettagli in verde bronzo e inserti dorati e l'ha riportata così al suo ruolo scenografico originale.
Andrea — Google review
Questa imponente cancellata di Palazzo Reale risale al 1840 ed è situata tra piazza Castello e piazzetta Reale; ornamentali e scenografici i candelabri posizionati sulla cima dei pilastri e le numerose teste dorate della Medusa lungo tutta la cancellata.
Paolo M — Google review
Cancellate veramente bellissime per delimitare l’area d’ingresso nella piazza del palazzo reale. Ai due lati sono presenti delle statue a cavallo.
Luca M — Google review
Fantastica notizia! Con un investimento di quattrocentomila euro, la cancellata è oggetto di una manutenzione straordinaria a vent’anni dall’ultimo intervento. I lavori programmati prevedono il rilievo tridimensionale del manufatto e l’accurato esame delle parti degrate in vista degli interventi di pulitura, il consolidamento e la verifica dei vari componenti, oltre al restauro delle imponenti statue equestri dei Dioscuri che accolgono i visitatori all’ingresso dei Musei Reali.
Lorenzo R — Google review
La Cancellata di Palazzo Reale un tempo divideva lo spazio pubblico di Piazza Castello da quello privato della corte che viveva a Palazzo Reale. Ci si rimane colpiti dal verde della cancellata, le meravigliose meduse dorate e lo sfondo del palazzo. Collocati sul varco d'accesso si trovano due cavalieri in bronzo sono Castore e Pollice, fratelli gemelli della mitologia.
Elisa W — Google review
Cancellata bassa per non interrompere la piazza, al centro le statue equestri di Castore e polluce.
Davide P — Google review
Piazza "Reale" in tutti i sensi, è rilassante, pulita, e tanti turisti abbagliati dalla sua bellezza.
KARL H — Google review
P.za Castello, 10122 Torino TO, Italia•https://www.ilpalazzorealeditorino.it/•Tips and more reviews for Cancellata di Palazzo Reale
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16Superga

Mentioned on 
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Superga è una pittoresca collina a Torino, che offre una vasta rete di sentieri segnati per escursioni tranquille. Uno dei percorsi ti porta attraverso il Parco Meisino lungo il fiume Po e i boschi del Parco Collina di Superga. Mentre cammini, sarai deliziato da splendide viste della Basilica che emerge dalla nebbia che si dissipa al tuo arrivo, mostrando l'opera architettonica straordinaria di Juvarra.
Città Metropolitana di Torino, Italia•Tips and more reviews for Superga

17P.za Vittorio Veneto

4.5
(2077)
•
Mentioned on 
 
Attrazioni e monumenti
Punti di interesse e monumenti
P.za Vittorio Veneto è una piazza all'aperto circondata da eleganti edifici, che offre panchine e posti a sedere all'aperto nei caffè. Fa parte di un percorso reale che include monumenti storici come il Palazzo Reale e il Palazzo Madama. La piazza scende verso il fiume Po e offre una vista mozzafiato sulla Chiesa della Grande Madre di Dio, con colline verdi lussureggianti sullo sfondo. Una statua di Vittorio Emanuele in abiti romani si erge davanti alla chiesa, simboleggiando il suo potere.
Torino TO, Italia•Tips and more reviews for P.za Vittorio Veneto

18Cappella della Sacra Sindone

4.7
(5187)
•
4.2
(1588)
•
Mentioned on 
1 list 
Cappella
Attrazioni e monumenti
Chiesa
Siti sacri e religiosi
Siti Storici
La Cappella della Sacra Sindone, situata all'interno del Duomo di Torino in Italia, è una straordinaria cappella barocca progettata da Guarino Guarini nel XVII secolo per ospitare la Sindone di Torino, ritenuta portatrice dell'immagine di Gesù. L'interno della cappella vanta decorazioni sontuose, tra cui affreschi e lavori in stucco. Sebbene abbia subito danni a causa di un incendio nel 1997, attualmente è in fase di restauro.
Si fa un po' di confusione tra il luogo storico e il luogo effettivo e quindi cerco di chiarire un po' le cose: un conto è quella che ha questo nome e che è nata come Cappella Paolina, che ha svolto questa funzione fino agli anni 90...altro conto è la teca che ora custodisce la preziosissima reliquia e che invece si trova nel transetto del Duomo di Torino. Per non fare un torto a nessuno mostro entrambe le cose, atteso che il trasferimento è dovuto al gravissimo incendio che colpì il luogo originario e che ha reso necessari interventi di restauro delicatissimi e per questo lunghissimi: stiamo parlando dell'icona delle icone, per il cristianesimo è la massima testimonianza di Cristo. L’incarico di progettare e realizzare la Cappella all'interno del Palazzo reale con lo scopo di custodirvi la Santa Sindone venne affidato nel 1667 a Guarino Guarini, che lo portò a termine nel 1690, per realizzare un capolavoro dove l'arte doveva essere l'espressione e il tramite per raggiungere la Grazia e la Resurrezione, salendo verso l'alto. La cupola è un capolavoro di architettura e di arte che non ha pari. La Sindone venne posta qui poco dopo e dal 1694 fino agli inizi degli anni Novanta la Cappella della Sacra Sindone ha custodito la preziosa reliquia, ora conservata nel transetto della Cattedrale di Torino. Ventotto anni or sono, infatti, la cappella venne devastata da un grande incendio e ci sono voluti venti anni di lavoro per restaurare il tutto e riaprire al pubblico nel 2018. Oggi pertanto se verrete a Torino dovrete assolutamente fare due visite, sia che siate credenti o meno, per il grande valore storico di questi due siti. Emozione immensa e suggestione fortissima anche nei non credenti o nei seguaci di altre religioni. Utili info? Allora lasciate un like e guardate le altre recensioni fatte specialmente su Roma e se venite giù seguitemi
Roberto C — Google review
Capolavoro assoluto. Indiscutibilmente una delle cose più belle da visitare a Torino. È stato studiato accuratamente per dare un effetto di percezione molto particolare. I colori partono dallo scuro per andare in alto sul chiaro. Le prospettive infatti sono importantissime. Le scale, purtroppo, non accessibili dovevano essere il primo impatto verso questo climax architettonico e simbolico. La composizione materica e concettuale per formare questa cupola è incredibile. È inutile dire che nel suo insieme lascia a bocca aperta e spero che questo si sia capito dal mio commento. Assolutamente da visitare (incluso nel biglietto dei musei reali)
Cloude — Google review
La Cappella della Sacra Sindone si trova nel centro storico di Torino. STORIA: I Savoia fecero arrivare la Sindone a Torino nel 1578. Successivamente si preoccuparono di commissionare e in seguito far realizzare la cappella per la Sindone. Nel 1993 il sacro telo, venne poi collocata nel Duomo, dove si trova ancora oggi. Un importante incendio negli anni Novanta la danneggiò gravemente. Dopo un lungo restauro venne riaperta al pubblico nel 2018. ARCHITETTURA MISTICA: Il progetto venne affidato all’architetto Guarino Guarini, anche sacerdote e matematico. Pensò la cappella come una fusione tra spiritualità e scienza. Realizzando così un capolavoro di ingegneria e simbolismo: • Cupola a sei livelli: Archi sovrapposti e sfalsati si intrecciano fino a formare una stella luminosa al centro, simbolo della divinità. • Esagono alla base: Rappresenta i sei giorni della Creazione, secondo la Genesi. • Luce e geometria: Gli spazi sono studiati per creare giochi di luce che evocano la trascendenza. • Materiali e colori: Marmo nero e bianco, dorature e decorazioni che esaltano il contrasto tra luce e ombra. CURIOSITÀ: LO SAI CHE…? La Cappella è visitabile con il biglietto dei Musei Reali, che include anche il Palazzo Reale, l’Armeria, la Biblioteca e la Galleria Sabauda. La Sindone è stata oggetto di studi scientifici anche molto recenti, teologici e storici, ma il suo mistero rimane irrisolto. UN VIAGGIO A TORINO IN UN PERCORSO DA VIVERE CON ATTENZIONE: Visitandola ho avuto un’esperienza particolare, poiché questo luogo è un inno alla fede, alla storia e all’architettura. Un testimone della conservazione del sudario, che secondo la tradizione, avvolse il corpo di Cristo. Se avete gradito questa lettura, vi invito a scoprire le altre mie recensioni, immergendovi nei dettagli che rendono Torino una città da esplorare.
Stefano M — Google review
E' stata una cappella Palatina ad uso privato dei duchi di Savoia in cui la Sindone viene custodita dal 1578 anno del suo trasferimento a Torino da Chamberì. Qui si accede durante la visita al Palazzo Reale ma è collegata al Duomo tramite le due scale laterali e dall'immensa vetrata che si affaccia su questo. Detta anche Cappella del Guarini perché nel 1668 subentrò lui per il progetto dell'edificio e, in particolare, della Cupola nota per la sua complessità ed effetto ottico
She M — Google review
Un luogo magico anche se la Sindone non era visibile ma sai che è lì dietro la teca. Molto emozionante...
Anna V — Google review
La dinastia dei Savoia ha origine intorno al Mille, nei territori delle Alpi tra Italia, Francia e Svizzera, con capitale Chambery. Nel 1563 Emanuele Filiberto, vittorioso a San Quintino, sposta la capitale a Torino. Inizia la costruzione del palazzo ducale, dove artisti reclutati in loco e in altre città ingrandiscono e rimodellano incessantemente gli ambienti per soddisfare le necessità della corte e il mutare delle mode. Nel 1453 i Savoia entrano in possesso della Sindone, un telo di lino con impressa l'immagine di un corpo che i credenti identificano con Gesù Cristo. Nel Seicento iniziano i lavori per la costruzione della Cappella che deve ospitarla e che comunica direttamente con le sale del palazzo. All'interno, la fitta trama di simboli stupisce e meraviglia: le stelle e gli esagoni richiamano l'empireo, il più alto dei cieli; le croci simboleggiano la Redenzione; i chiodi, le spine e le foglie di ulivo rimandano alla Passione di Cristo. Il progetto si deve a Guarino Guarini, uno dei grandi protagonisti del barocco europeo, dal 1668 ingegnere ducale. Nella cupola, i tre grandi archi del bacino tronco riducono l'ampiezza dell'anello su cui poggeranno le strutture superiori per ridurne il peso. I sei finestroni del tamburo alleggeriscono le murature e si aprono alla luce, accentuata dalle sei file di archi che si riducono fino a convergere nella stella/sole con la colomba dello Spirito Santo. Nella notte tra l'11 e il 12 aprile del 1997 un terribile incendio danneggia irreparabilmente il monumento e inizia un restauro architettonico lungo e impegnativo. A conclusione dei lavori, rinasce il capolavoro di Guarini con la sua ardita cupola: una sfida alle leggi dell'ingegneria, un luogo di simboli e fede, luce e fascino, ora riunita al Palazzo e ai Musei Reali.
Andrea C — Google review
Veramente stucchevole e suggestiva, c’è una piccola fila da fare per vedere la sacra sindone riprodotta (non autentica, quella la rendono visibile al pubblico in determinate occasioni), non è la stessa esperienza del vedere quella autentica ma fa comunque un bell’effetto. I dettagli della cappella in sè sono raffinati e curati, da incantarsi davvero.
JNina — Google review
Che esperienza, ritrovarsi nella Cappella della Sindone. Ingresso da Palazzo Reale, appena prima di entrare consiglio di prestare attenzione al fantastico video che narra le vicende storiche e moderne della Cappella. Interessante notare le scalinate che collegano la Cappella alla Basilica sottostante, in una sorta di percorso devozionale. Tutto lascia senza fiato, gli abili artigiani piemontesi hanno dato il meglio di sé. Grazie ai Savoia.
Gibbi C — Google review
Piazzetta Reale, 1, 10122 Torino TO, Italia•Tips and more reviews for Cappella della Sacra Sindone

19Museo della Sindone

4.2
(1235)
•
4.0
(488)
•
Mentioned on 
1 list 
Museo
Musei
Museo di storia
Attrazione turistica
Musei Specializzati
Il Museo della Sindone, noto anche come Museo del Santo Sudario, è un luogo a Torino che ospita reperti legati al Santo Sudario, che secondo la tradizione si crede abbia avvolto il corpo di Gesù. Il museo offre una panoramica dettagliata delle indagini scientifiche sulla storia del Santo Sudario, che è conservato nella Cattedrale di Torino.
Il Museo della Sindone di Torino, allestito nella cripta della chiesa del SS. Sudario, è il luogo stabilmente destinato non solo alla devozione, ma anche alla divulgazione, allo studio e alla conoscenza del Sacro Lino. Al di fuori delle periodiche ostensioni o della cappella del Duomo di Torino in cui è custodito ma non visibile, è soprattutto qui che è possibile accostarsi al Telo in modo approfondito. Inaugurato in veste rinnovata il 15 aprile 1998 dall’allora Arcivescovo di Torino, card. Giovanni Saldarini, il Museo offre un’informazione completa sulle ricerche sindonologiche dal ‘500 ad oggi, cogliendone gli aspetti storici, scientifici, devozionali e artistici.
Patrizia P — Google review
Siamo subito stati accolti dalle guide, molto gentili, che ci hanno accompagnato durante tutto il percorso del museo. Il museo si compone di un video documentario, poi abbiamo visitato la chiesa e la parte delle reliquie.
Mauro B — Google review
Museo dedicato alla sacra Sindone, se non siete molto informati sappiate che quella vera di trova al Duomo di Torino e non è visibile, quindi qui troverete delle rappresentazioni. Tutto sommato un museo dall'idea carina, ovvero quella di mostrare e illustrare tramite un video e delle foto com'è fatta e cosa rappresenta, ma organizzato un po' malino. Per fortuna vi sono dei volontari che vi seguono e spiegano tutto il tragitto, si passa dalla visione del video (qui è presente una versione della sindone per ipovedenti, inserisco foto), alla spiegazione dei dettagli, alla chiesa (si c'è una chiesa) del SS. Sudario ad un piano interrato in cui sono presenti delle reliquie e le casse in cui è stata contenuta.
Francesca C — Google review
Molto spartano, pensavo di immergermi in una spiritualità parallela, ma ho finito per addormentarmi.,..
Roberto R — Google review
Tra tutti i musei visitati, questo richiede investimenti in ristrutturazione, accessibilità e maggiore professionalità. Capisco che è gestito da volontari, ma ci vorrebbe una moderna e migliore organizzazione della visita. Anche lo stesso video esplicativo iniziale andrebbe aggiornato, rimasterizzato e proiettato con nuove tecnologie. Tutto sommato, quanto riportato e spiegato rende chiaro tutta la storia della Sindone, ma sarebbe anche migliore con luci ed ambienti ristrutturati.
Roberta A — Google review
Interessante. Personale gentilissimo. Avrebbe solo bisogno di un notevole rinnovo.
Emiliano O — Google review
Ahimè ne esco indignato.. ho prolungato la mia permanenza a Torino per poter vitisitare questo museo. Da credente avevo grandi aspettative ma purtroppo ne esco molto deluso. Povero, vecchio, inadeguato nella struttura, nelle risorse, nel focus e nell'esposizione. Tra oggi e domani scriverò al suo direttore.. un museo così importante non si gestisce così! Ripeto, ne esco indignato (ed un ticket di 8 euro per come gestito non sono giustificati). Le spiegazioni sulla sindone e sugli studi condotti che troverete gratuitamente(!) nella basilica di Santa Maria Ausiliatrice sono meglio!!
Matteo M — Google review
Per chi è attratto dalla sindone è consigliato, ci sono diversi reparti originali e delle copie. Ma è molto affascinante ascoltare la sua storia
Domenico M — Google review
Via San Domenico, 28, 10122 Torino TO, Italia•https://www.sindone.it/•+39 011 436 5832•Tips and more reviews for Museo della Sindone

20Teatro Regio di Torino

4.7
(5286)
•
4.4
(372)
•
Mentioned on 
1 list 
Teatro dell'opera
Concerti e Spettacoli
Sala da concerto
Musica dal vivo
Il Teatro Regio di Torino è un grande teatro d'opera situato nel cuore della città, che mette in scena produzioni su larga scala da ottobre a giugno. L'edificio fa parte della storica Piazza Castello e condivide il suo spazio con altri importanti luoghi d'interesse come la Biblioteca Reale e l'Armeria Reale. Il teatro ha una ricca storia che risale al XVIII secolo e offre un'esperienza culturale che riflette l'anima vibrante di Torino.
Un vero gioiello, di architettura imponente e con un'acustica eccellente. La qualità degli spettacoli rendono ogni rappresentazione un'esperienza indimenticabile. È un luogo dove la storia e l'arte si fondono in perfetta armonia, offrendo serate di pura emozione. Da non perdere per chiunque voglia vivere la grande opera in un contesto unico.
Nelson N — Google review
Per chi fosse interessato a vedere il “dietro le quinte”, il teatro organizza delle visite guidate che si tengono nei weekend. La visita ha una durata di un’ora e la guida dopo una descrizione della storia del teatro, conduce i visitatori oltre che nella sala (dove non è raro assistere a delle prove), anche nei meandri del teatro: sottopalco, sale prove oltre che il foyer, sala teatro. La durata è di un ora, che potrebbe sembrare molto, ma in realtà non lo è affatto, anzi bisogna correre per visitare tutto. Il 4/2 ho visto “L’elisir d’amore” di Doninzetti. Opera molto bella ottima assistenza da parte degli addetti di sala, posti comodi ed acustica perfetta.
Andrea V — Google review
Siamo stati all’opera Rigoletto e il teatro mi ha davvero colpita. L’acustica è eccellente, permettendo di godere appieno della musica e delle voci dei cantanti. L’ambiente è elegante e moderno, creando un’atmosfera raffinata e coinvolgente. Anche l’organizzazione è ben curata: l’accesso è semplice e il teatro è facilmente raggiungibile sia con i mezzi pubblici che in taxi. Un’esperienza davvero piacevole, torneremo sicuramente per altre rappresentazioni!
Ekaterina M — Google review
Il più grande teatro torinese, nel cui programma si trovano opere liriche, balletti e concerti. Ottima acustica, cartellone interessante e platea con ampia visuale che non penalizza chi non ha un palco. Per me è sempre emozionante accedervi... perché è molto bello!@
Donatella “ — Google review
Punto di riferimento per opera e concerti a Torino, sempre una garanzia. Attenzione all’abbigliamento perché è sempre molto caldo! Super consigliati i tour del teatro nel weekend, fanno visitare anche i laboratori e dietro le quinte.
Giuditta I — Google review
La visita al Teatro Regio è un'esperienza culturale di altissimo livello. È consigliata non solo agli appassionati di opera e balletto, ma a chiunque sia interessato a scoprire un capolavoro dell'architettura moderna e a comprendere il funzionamento di una grande istituzione culturale. Per vivere appieno la magia del luogo, l'ideale è combinare una visita guidata con la visione di uno spettacolo serale.
Lino ( — Google review
Non ero mai andato al Teatro Regio. Ci sono andato per il concerto in teatro di Ligabue. Assolutamente fantastico. Essendo composto come un'arena anche se lontani si vede benissimo. Per mia fortuna ero vicino. Acustica perfetta. Poltrone comode e tutto curato a parte i bagni che sono veramente pessimi.
Fabry T — Google review
Serata al teatro Regio per l' Elisir d'amore di Donizetti con grande attesa perché è un' opera che non ho mai visto.....alla fine mi sono detto che ho visto una delle opere che mi e piaciuta di più. All' esterno del Regio piazza Castello,⭐⭐⭐⭐⭐, via Po',⭐⭐⭐⭐⭐, eccetera.... solo una visita può dare la sensazione del clima di Torino
Francesco B — Google review
P.za Castello, 215, 10124 Torino TO, Italia•https://www.teatroregio.torino.it/•+39 011 881 5241•Tips and more reviews for Teatro Regio di Torino
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21Cappella dei Mercanti, Negozianti e Banchieri

4.7
(719)
•
4.8
(266)
•
Mentioned on 
1 list 
Chiesa cattolica
Attrazioni e monumenti
Attrazione turistica
Siti sacri e religiosi
Chiese e Cattedrali
La Cappella dei Mercanti è una chiesa straordinaria situata a Torino, nota per la sua bellezza e per gli orari di apertura limitati nei fine settimana. I visitatori possono godere di una piccola descrizione in varie lingue gratuitamente. La chiesa ospita il Calendario Perpetuo di Plana e presenta un luogo di concerti di Vivaldi con dipinti del XVII secolo e reliquie di santi importanti. Situata in Via Garibaldi, offre un'atmosfera pacifica e bella, attirando l'attenzione con la sua unica cappella privata e la sua acustica superba.
La Pia Congregazione dei Banchieri, Negozianti e Mercanti di Torino fu istituita nel 1662 presso la chiesa della Compagnia di Gesù, i Santi Martiri, e fu ufficialmente riconosciuta da papa Alessandro VII nel 1663. All'inizio, stabilì la propria sede in un piccolo oratorio che nel 1692 fu sostituito dall'attuale cappella grazie all’interessamento di padre Agostino Provana (1641-1726), che coinvolse il famoso pittore Andrea Pozzo (1642-1709), e al contributo dell’ingegnere civile e militare Michelangelo Garove (1648-1713). La grande sala rettangolare, più nota semplicemente come Cappella dei Mercanti, si trova nel centro storico di Torino, al numero 25 di via Garibaldi (l’antica via Dora Grossa) e, nel corso del tempo, fu riccamente decorata e abbellita da opere d'arte. Infatti, nel 1694 padre Provana chiamò da Milano il pittore Stefano Maria Legnani, detto il Legnanino (1661-1713) per affrescare la volta con temi ispirati alla Storia della Salvezza tratti dall’Antico e dal Nuovo Testamento. Il lavoro, realizzato con l’aiuto del fratello Tommaso e degli artisti Giovanni Battista e Girolamo Grandi, fu completato nel dicembre 1695 a spese dei Gesuiti. Fra il 1694 e il 1712, le pareti furono arricchite da dodici grandi quadri ispirati al tema dell’Epifania che rappresentava la festa principale della Congregazione, realizzati da artisti come Andrea Pozzo, Sebastiano Taricco, Luigi Vannier, Stefano Maria Legnani e Niccolò Carlone. Si alternano ai dipinti statue in legno marmorizzato realizzate da Carlo Giuseppe Plura (1707-1715), raffiguranti papi e padri della Chiesa. L’altare, realizzato nel 1797 da Michele Emanuele Buscaglione, è affiancato da due reliquiari e tre tele di Andrea Pozzo: Natività con i pastori, Adorazione dei Magi e Fuga in Egitto. L’organo, collocato sulla parete opposta all'altare, fu installato nel 1698 e inserito all'interno di una cantoira intagliata dall'artista Michele Crotti, successivamente modificata e ingrandita  nel 1772 per contenere l'attuale organo di dimensioni maggiori. La sagrestia conserva opere di grande valore, tra cui una Adorazione dei Magi del 1620 attribuita a Guglielmo Caccia, detto il Moncalvo (1568-1625), un Piccolo Trono di Michele Brassiè del 1792 e un armadio di Natale Favriano del 1712. Oltre all'archivio della Congregazione, la sacrestia contiene anche il Calendario Meccanico Universale creato nel 1831 dall’ingegnere Giovanni Plana, un dispositivo di calcolo capace di determinare il calendario per 4000 anni, comprese le lunazioni, i giorni della settimana e le maree, estremamente preciso in quanto tiene conto di numerose variabili fra cui gli anni bisestili, la durata del giorno, la diversa velocità di rotazione della Terra durante le stagioni e molto altro. Una curiosità: alla sinistra dell’ingresso, si trova la tomba di Joseph de Maistre, scrittore e filosofo massone al servizio della monarchia sabauda, fratello di Xavier. Contrariamente a quanto riportato da alcune fonti, la cappella subì numerosi danni durante la seconda guerra mondiale: il 20 novembre 1942, un'incursione aerea distrusse la porta d’ingresso e ruppe i vetri antichi legati in piombo mentre il bombardamento del 13 luglio 1943, a causa dello spostamento d’aria, fece crollare le statue in legno danneggiandole e strappò i quadri. Un importante restauro avvenne fra il 1956 e il 1957 poi, tra il 2015 e il 2016, un nuovo intervento, condotto con il contributo di storici dell’arte e restauratori, ha interessato la volta affrescata e le pareti, la cantoria, l’organo e le statue lignee. Dopo la riapertura all'inizio del 2017, è attualmente in corso un intervento di pulizia sulle tre tele alle spalle dell'altare e sono previsti, fondi permettendo, ulteriori restauri conservativi su altri dipinti. Grazie alla sua eccellente acustica, la cappella è oggi utilizzata per concerti di musica classica inoltre, grazie all'inestimabile contributo dei volontari, è aperta al pubblico in determinati giorni e orari e continua ad affascinare i visitatori per il suo splendore e la ricchezza delle opere d'arte contenute.
Andrea — Google review
Un vero gioiello nascosto nel centro di Torino. Storia e arte magnificamente narrate dal Prefetto Arturo Santise. Da non perdere.
Giovanni — Google review
Consigliatissima una visita alla poco nota( anche per i torinesi) Cappella dei Banchieri e dei Mercanti, al n. 25 della via Garibaldi, passa inosservata perché all'interno del cortile dello spazio "Informagiovani". È un gioiello seicentesco di rara bellezza, aperto solo di sabato pomeriggio (15-18) e domenica mattina (10-12). Gratuito.
Giuseppina M — Google review
Ho faticato tanto per vedere questo gioiello che abbiamo a Torino, e che pochi conoscono. Essendo privata la cappella è gestita da volontari, quindi le aperture non sono giornaliere. Sono stata di lunedì pomeriggio con due amiche. È una cappella meravigliosa, andate a visitarla ne vale la pena.
Giu M — Google review
La Cappella dei Mercanti, Negozianti e Banchieri è un luogo che colpisce per il suo equilibrio perfetto tra austerità ed eleganza. Le sue linee sobrie, i marmi raffinati e le opere d’arte che impreziosiscono l’interno, creano un’atmosfera di silenziosa solennità. Ogni dettaglio racconta secoli di storia e devozione, invitando il visitatore a fermarsi per osservare, lasciandosi avvolgere da una bellezza discreta ma profondissima. Un gioiello torinese da scoprire con rispetto e meraviglia.
Camero P — Google review
Che meraviglia. Una splendida galleria di opere d'arte. Il calendario meccanico, un'opera di grande ingegno.
Susy P — Google review
Esperienza fantastica, un mondo affascinante raccontato dalla bellezza degli affreschi ed i dipinti. Da non perdere il calendario perpetuo dell'ingegnere Giovanni Plana ben spiegato dai volontari che tengono in costudia il monumento
Luigi L — Google review
Una meraviglia poco nota ma che merita di essere visitata
Lino M — Google review
Via Giuseppe Garibaldi, 25, 10122 Torino TO, Italia•http://cappelladeibanchieriemercanti.blogspot.it/?m=1•Tips and more reviews for Cappella dei Mercanti, Negozianti e Banchieri

22Chiesa del Santo Volto

4.4
(813)
•
4.1
(40)
•
Mentioned on 
1 list 
Chiesa
Attrazioni e monumenti
Attrazione turistica
Edifici Architettonici
Chiesa del Santo Volto is a contemporary church located in Turin, Italy. It stands out with its unique teepee-style interior and futuristic appearance, paying homage to the area's industrial past. Designed by architect Mario Botta, the church features seven towers representing the Seven Days of Creation. The bell tower was formerly a chimney, adding to its industrial tribute. While some find its exterior unusual, many appreciate its striking design. The surroundings are also noteworthy and worth exploring.
Moderna chiesa in mattone cotto, inaugurata nel 2006, su un'ex area industriale, caratterizzata da uno stile ben preciso. Destinata a conservare gli archivi della diocesi torinese, colpisce per le sue grandi dimensioni, per gli arredi essenziali in legno d'acero e per l'innovativa architettura che la caratterizza. Attirano l'attenzione in particolare le alte torri destinate a ospitare la documentazione d'archivio. Originale anche il campanile ricavato da una ex ciminiera industriale.
Livio A — Google review
Bellissima sia dentro che fuori. Bello il parco di fronte, bello il campanile ricavato dalla vecchia ciminiera. Bella la forma della chiesa, in mattoni rossi. E bellissimo l'interno, la via crucis, l'organo, la luce dal tetto. Un'oasi di tranquillità, purtroppo in un quartiere in cui non c'è altro da vedere. Comunque ne vale la pena!
Paola E — Google review
La Chiesa del Santo Volto di Torino, progettata dall’architetto svizzero Mario Botta, è stata realizzata tra il 2004 e il 2006 nel contesto di un'ampia riqualificazione urbana dell’area industriale dismessa lungo la cosiddetta Spina 3, tra i quartieri San Donato, Madonna di Campagna e Parella. L’intervento ha trasformato l’ex zona operaia – un tempo sede di fabbriche e acciaierie – in un nuovo quartiere residenziale, dotato di un grande parco urbano e, proprio in questa zona dove la diocesi riteneva necessaria una nuova presenza pastorale, è sorta la prima chiesa costruita a Torino nel XXI secolo, all’incrocio tra via Borgaro e corso Svizzera. Inaugurata l’8 dicembre 2006, dopo diversi rinvii e ritardi, si trova all'interno di circa 12000 metri quadrati che comprendono i nuovi uffici della Curia Metropolitana, una sala polivalente sotterranea, un centro congressi con foyer e due livelli di parcheggi. L’edificio religioso, più simile ad un complesso industriale che ad un luogo di culto, si sviluppa su pianta centrale ed è caratterizzato da sette torri alte 35 metri che fungono da lucernari, generando un’illuminazione naturale verticale. Queste torri sorreggono una cupola piramidale fatta di moduli pieni e vuoti mentre, accanto alla chiesa, una ciminiera preesistente è stata trasformata in un campanile moderno con una sorta di scala elicoidale in metallo e una croce in cima. Le campane, invece, si trovano alla base, incastonate in una struttura metallica accanto al sagrato. All’interno, l’altare è rivolto verso la città e, alle sue spalle, si staglia una raffigurazione in rilievo del Santo Volto della Sindone, realizzata con effetto pixel. L’intero complesso è frutto della visione architettonica di Botta, noto per l’uso di volumi geometrici forti, materiali tradizionali come mattone e pietra e un linguaggio formale costituito da volumi tagliati e traforati da grandi spaccature. Nonostante l’ambizione simbolica e architettonica, la costruzione della chiesa è stata accompagnata da numerose polemiche, soprattutto a causa dell’elevato costo dell’opera. Secondo il quotidiano "La Stampa", in due articoli del 2005, la spesa prevista, coperta per oltre il 50 per cento da Fondazione CRT, Compagnia di San Paolo e Regione Piemonte e per circa 2 milioni di euro dall’8 per mille alla Chiesa Cattolica, era di circa 25 milioni di euro. Altre fonti accennarono, invece, a un costo di circa 30 milioni di euro tuttavia, secondo quanto riportato ufficialmente da El Engineering s.r.l., responsabile della progettazione esecutiva e della direzione dei lavori, la cifra totale ha superato i 38 milioni di euro per l’intero complesso parrocchiale. Il dibattito è stato particolarmente acceso all’interno della stessa comunità ecclesiale in cui don Carlo Carlevaris, noto per il suo impegno sociale, si è opposto apertamente all’investimento milionario, sottolineando l’esistenza di emergenze sociali più urgenti a Torino. Dall’altro lato, don Giuseppe Trucco, primo parroco del Santo Volto, ha difeso il progetto, approvato con una votazione interna tra i sacerdoti torinesi, conclusa con una spaccatura netta: 52 per cento a favore contro 48 per cento contrari. In conclusione, si tratta di un'opera che suscita più perplessità che consensi. Già la scelta di rappresentare il "Santo Volto" proprio con l’immagine della Sindone di Torino — riconosciuta dalla comunità scientifica, già dagli anni Ottanta del Novecento, come un manufatto medievale risalente al XIII-XIV secolo — appare di per sé piuttosto singolare. Inoltre, al di là delle opinioni personali sull'opera architettonica, l’ingente impiego di fondi pubblici e di risorse presentate dalla Chiesa Cattolica come destinate ad opere caritative, per la costruzione e la successiva manutenzione di una vera e propria "cattedrale nel deserto", rende il progetto nel suo complesso quanto meno discutibile.
Andrea — Google review
Ottima chiesa, accogliente, grande, dunque con una grandissima capienza nonostante le norme di distanziamento. È quasi sempre presente un piccolo coro che esegue canti della tradizione cristiana (La casa del Padre). Tutti sono molto accoglienti e mettono in atto tutte le norme igieniche anticontagio (come distanziamento e controllo dell'igiene delle mani all'ingresso). Don Mauro è un parroco capace, disponibile e operoso, di cui ci si può decisamente fidare! La comunità è molto Non guasta il fatto che la chiesa è anche molto bella! Le foto sono state fatte all'interno della chiesa, dove hanno fatto questa bellissima iniziativa per il PADRE NOSTRO, ma è solo un esempio delle tantissime cose che vengono fatte in questa bellissima parrocchia, e non solo per i giovani o per chi frequenta sempre il Santo Volto, ma per tutti. Come me, che non ero mai andata, ma sono stata accolta benissimo, e persino in pieno lockdown! Complimenti a tutti i membri di questa magnifica comunità! C'è anche la foto con gli orari delle messe, scusate se ci sono gli orari per Natale, ormai passato..
Francesca ( — Google review
Se amate le chiese moderne questa è assolutamente da vedere. Semplicemente stupenda ed elegante. Sicuramente una delle mie chiese preferite a Torino.
Giulia D — Google review
Si tratta di una chiesa di recentissima costruzione nel senso che prima era una fabbrica! Vista da lontano viene la tentazione di liquidarla in due minuti: l’aspetto decisamente insolito e il campanile senza campane, ricavato da una vecchia ciminiera, si prestano a facili critiche. La croce sulla facciata è fatta con i blocchetti di vetro cemento trasparenti, quelli che si usano nei bagni pubblici!!!! Anche in questo nasce spontanea la critica, ma tenete a mente questa croce, per dopo … per apprezzarla bisogna entrare dentro! Prima però, mettetevi sotto la ciminiera recuperata a campanile ... vi basterà alzare la testa e con un alito di vento il gioco è fatto!! … tutte quelle sferette di acciaio si metteranno ad ondeggiare … e tutto sarà improvvisamente in movimento … vi assicuro è uno spettacolo da rimanere a bocca aperta!!! All'interno i giochi di LUCE e materiali rendono il luogo una vera cornice al Suo VOLTO tratteggiato su una grande parete e visibile solo da lontano. Visita consigliatissima, il luogo offre ottimi spunti di riflessione.
Luigi B — Google review
Abbiamo seguito il figlio appassionato di architettura contemporanea. Una sorpresa! Parcheggio in loco. Chiesa aperta.
Lucia V — Google review
Chiesa moderna opera dell'architetto Botta. Si presenta ad una unica aula circolare con un tetto in legno che all'interno, da buon siciliano quale sono, mi ricorda il santuario della Madonna delle lacrime di Siracusa. L'interno è molto spazioso e anche caloroso, ma le porte di ingresso e l'esterno sembrano comunicare freddezza ed asetticità.
Salvo M — Google review
Via Val della Torre, 11, 10149 Torino TO, Italia•http://www.santovolto.com/•+39 011 515 6480•Tips and more reviews for Chiesa del Santo Volto

23Palavela

4.2
(2856)
•
3.3
(31)
•
Mentioned on 
 
Spazio per eventi
Divertimento e Giochi
Centro convegni
Organizzatore di mostre
Il Torino Palavela, originariamente costruito per l'Expo 'Italia'61' per celebrare il primo centenario dell'Unità d'Italia, ha subito ristrutturazioni nel 2003-2005 ad opera degli architetti Gae Aulenti e Arnaldo De Bernardi. Il risultato è un anfiteatro con 2.000 posti e una sala con 2.800 posti. Il suo design circolare ha un diametro di 150 m e poggia su tre fulcri.
Ghiaccio bello e compatto! Divertente, un po’ affollato ma è normale durante il periodo natalizio. Consigliato!
Gian — Google review
Tutto bene,noi siamo stati al palavela 2 giorni per vedere a giocare la nazionale italiana di pallavolo . Parcheggio non sorvegliato la notte ma molto grande , l’interno del palavela e molto spazioso pero posto da rivedere perché certi posti sono senza schienale per appoggiarsi . Informazioni utili per futuri clienti:una volta entrati non si può uscire perché dopo la prima scansione il biglietto non e più valido ,ci sono 2 postazioni “ristorante “,non si possono portare ne bottiglie da più di mezzo litro e neanche borracce
GABRIELE B — Google review
Bellissimo edificio che si può ammirare quando si entra in Torino da sud. Stupendo nei colori autunnali del foliage dovuti ai numerosi alberi che lo circondano. Anche se in seguito alla ristrutturazione del 2003, su progetto dell'architetto Gae Aulenti per ospitare le gare di pattinaggio dei XX Giochi olimpici invernali del 2006, ha perso le sue iconiche vetrate a moduli triangolare, rimane sempre un notevole esempio di architettura in cemento armato. Dell'originale impianto progettato da Franco Levi e da Annibale e Giorgio Rigotti (Palazzo delle Mostre) rimane solo la copertura che poggia su soli tre punti tenuti insieme da tirati sotterranei. Da vedere ed ammirare ripetutamente per approfondire ed apprezzare sempre più
Eno T — Google review
Bella partita, ci sono andata in occasione della partita maschile di pallavolo, buona l’organizzazione in entrata, molto meno in uscita; Pulizia discreta, illuminazione perfetta ed ambiente piacevole
Rossella T — Google review
Recensione relativa l'installazione dei dinosauri: Carino ma giro veramente breve e pochi dinosauri disponibili. Qualche attività per i piccini ma nulla di esaltante, diciamo un passatempo di un'oretta poi ci sono i tavoli per i bimbi x disegnare e la sabbia da scavare.
Alberto T — Google review
Ottima struttura, bagni puliti e funzionali, ampi spazi e buon servizio di ristorazione.
Gianluca T — Google review
Davvero una bellissima struttura. Qui si sono svolte le olimpiadi durante il 2006. Mia sorella svolge qui pattinaggio sul ghiaccio e vederla pattinare in questa meravigliosa struttura mi rende davvero molto felice. Per chi non ci è ancora andato consiglio di andarci. La struttura inoltre è ben pulita e gli istruttori che insegnano pattinaggio sono molto bravi. È presente un bar vicino alla pista con prezzi davvero di buon mercato(un croissant costa 1€).
Andrea L — Google review
Sono stato per un evento sportivo, molto bello
Giuseppe G — Google review
Via Ventimiglia, 145, 10127 Torino TO, Italia•http://www.palavelatorino.it/•+39 011 616 4547•Tips and more reviews for Palavela

24Chiesa della Santissima Trinità

4.6
(50)
•
4.1
(27)
•
Mentioned on 
1 list 
Chiesa cattolica
Attrazioni e monumenti
Attrazione turistica
Siti Storici
Church of the Holy Trinity is a convent church of the Priests of the Mission, designed in a Greek cross form by Francesco Lanfranchi. It holds paintings and furnishings of immense artistic interest. The altar is considered one of the most beautiful in Turin's churches, with a magnificent fresco on the dome. The last restoration has enhanced its details and it's located in the city center, making it a very particular place to visit for free.
Quanti splendidi ricordi quando la chiesa era ancora affidata al carissimo don Giuseppe Ormando che la teneva sempre aperta, e chi entrava per visitarne la bellezza, non ne usciva senza una Benedizione e una Parola ispirata dallo Spirito Santo attraverso questo Uomo che Amava Dio e i fratelli che aveva sempre per ognuno un sorriso e una stretta di mano. Ora don Giuseppe è andato al Padre, ma con tutto il cuore Ringrazio il Cielo per avermi messo sulla sua strada. Grazie Signore per averci dato un Santo Sacerdote ancora di altri tempi che non esistono più. Grazie alla Diocesi di Torino per aver donato ai torinesi tanti preti empatici e buoni. Quando andate a visitare quella Chiesa ricordatevi di quest' uomo che ha aiutato tantissime persone e dite anche solo un Grazie anche se non avete avuto la fortuna di incontrarlo.
Stefania C — Google review
Questa è una di quelle chiese che, purtroppo, non tutti conoscono. La sua bellezza è sopraffina, l'altare a mio giudizio è uno dei più belli delle chiese Torinesi. Magnifico l'affresco sulla cupola. Assolutamente da visitare
Valerio R — Google review
Opera d'arte visitabile gratuitamente,ricca di dettagli e particolari valorizzati dall'ultimo restauro effettuato. In pieno centro a Torino, vale assolutamente la pena fare visita. Luogo di culto molto particolare.
Stefania M — Google review
Passeggiando in Via Garibaldi, nel centro di Torino, a pochi passi da Piazza Castello ci si trova questa bellissima e meravigliosa chiesa, in stile barocco, progettata da Juvarra, al suo interno bellissimi affreschi e decorazioni, appena restaurata, l’ingresso è gratuito, il consiglio, se si passa in quella zona merita una visita.
Federico G — Google review
È una delle chiese più belle di Torino. Da visitare assolutamente. La cupola è straordinaria e ogni minimo dettaglio è curato. Purtroppo è aperta solamente alcuni giorni dell'anno. Se vi capita l'occasione di passare davanti a questa chiesa e di trovare le porte aperte, non pensateci due volte, entrateci e ammiratela, non ne resterete delusi!
Luca P — Google review
Dopo un restauro durato cinque anni riapre la prima chiesa barocca della città. Ora è possibile contemplare la meravigliosa cupola con gli affreschi di Vacca e Gonin sul tema della “Gloria della Trinità in Paradiso”. L'edificio fu progettato da Ascanio Vitozzi, lo stesso artefice che realizzò piazza Castello e via Roma, il nuovo Palazzo Ducale (in seguito divenne Palazzo Reale), la chiesa del Monte dei Cappuccini e quella del Corpus Domini. Una curiosità architettonica: sul pavimento è possibile rilevare il triangolo equilatero inscritto nella circonferenza che la comprende: un chiaro simbolismo della Trinità. La visita della meravigliosa chiesa è consentita al sabato.
Lorenzo R — Google review
Chiesa situata in Via Garibaldi in pieno centro Torino. Qui vi è sepolto il costruttore della chiesa, Ascanio Vitozzi. Lo stile architettonico qui è il Barocco.
Nicolò C — Google review
Nel 1583, per sopperire alla mancanza di una sede adeguata, viene deciso di abbattere l'edificio per affidare la costruzione della nuova chiesa al confratello Ascanio Vitozzi da Orvieto. L'architetto progetta una fabbrica che richiama costantemente il motivo della trinità proponendo un progetto a pianta centrale che prevede tra l'altro tre ingressi, tre cantorie e tre altari. L'interno, in marmi policromi è prevalentemente opera del celebre architetto messinese Filippo Juvarra (1718), la cupola, mai finita esternamente, presenta affreschi ottocenteschi di Luigi Vacca e di Francesco Gonin. La facciata è opera del 1831 di Angelo Marchini. I bombardamenti del 13 luglio del 1943 causarono gravi danni alla parte absidale (oggi priva di decorazioni) e all'altare settecentesco opera di maestri luganesi che oggi si presenta spoglio e privo delle statue lignee di Ingazio Perucca. La sagrestia, realizzata su disegno del conte Agliaudi di Tavigliano, allievo del Juvarra nel 1739, rappresenta un piccolo gioiello poco conosciuto e vi si conserva all'interno il pregevole affresco del Beaumont che rappresenta il sacrificio di Melchisedec.
Giorgio R — Google review
Via Giuseppe Garibaldi, 6, 10122 Torino TO, Italia•+39 011 436 1890•Tips and more reviews for Chiesa della Santissima Trinità

25Chiesa di San Salvario

4.4
(56)
•
4.4
(23)
•
Mentioned on 
1 list 
Chiesa cattolica
Attrazioni e monumenti
Attrazione turistica
Siti sacri e religiosi
Chiese e Cattedrali
The Catholic Church of San Salvario is a fascinating edifice with a rich historical background, intricately intertwined with the regency of Duchess Cristina. Thanks to the support of FAI and their exceptional guide, visitors have had the opportunity to explore this remarkable place. This church holds great significance in its connection to the obstructed regency of Duchess Cristina, adding an additional layer of intrigue to its already interesting history.
Con la FAI, e la splendida guida, è stato possibile visitare questa chiesa che ha una interessante storia, legata alla storia della duchessa Cristina e della sua ostacolata reggenza.
Cristina T — Google review
Molti pensano che la Chiesa di San Salvario sia in realtà quella dei Santi Pietro e Paolo (nella piazzetta di Scannabue). In realtà la vera Chiesa è la bella e più antica struttura di Via Nizza, nel luogo in cui già dal 1100 vi era una Chiesa dedicata a San Salvatore. Già dal 1526 si hanno documenti che parlano di "San Salvario". Ma è con Cristina di Francia, che mette mano alla ristrutturazione del Castello del Valentino, che nel 1646, si affida il progetto della Chiesa al Bellamonte. Piccole le dimensioni della Chiesa ma elegante per via del binomio con il Castello del Valentino. Eccellenti artisti furono coinvolti per le opere all'interno. Esterno "regale" che corre per circa 250 m su via Nizza, lungo la ferrovia di Porta Nuova. Per via dello sviluppo dell'importante Stazione, la parte retrostante è stata sottratta e dal 1960 la Chiesa è chiusa al pubblico ed aperta solo in occasioni speciali.
Claudio M — Google review
Edificata nel 1646 su progetto di Amedeo e Carlo di Castellamonte, nel 1653 la chiesa ospitò i Servi di Maria e furono costruiti il convento ed un ospedale. Nel 1840 il convento venne ceduto come noviziato alle Suore della Carità e nel 1865 Barnaba Paizza ne progettò l'ampliamento. Restaurato e di pregevole fattura è l'altare barocco della cappella intitolata alla Vergine Immacolata, realizzato con marmi policromi.
Alberto G — Google review
Visitata grazie al compleanno di Mozart organizzato dal Cineteatro Baretti, peccato sia spesso chiusa,. San Salvario nasce li
Roberto B — Google review
Un gioiello barocco purtroppo semisconosciuto anche ai torinesi. Si tratta della cappella ducale del vicino castello del Valentino progettata dal Castellamonte e realizzata dalle stesse maestranze impegnate al Castello
Franco P — Google review
Bellissima..la chiesa prediletta di Madama Cristina ,francese, sposa nella metà seicento del re Savoia ,Vittoro Amedeo . Sempre chiusa al pubblico salvo rari casi..peccato...
Mario S — Google review
La casa di Dio deve rimanere tale, dal momento che la casa del Signore diventa museo ,la chiesa diventa uno stabile comunque
Alex B — Google review
Nessuna valutazione. Non è possibile visitarla
Rodolfo P — Google review
Via Nizza, 20, 10122 Torino TO, Italia•https://www.piemontesacro.it/chiese_torino/chiesa_s_salvario.htm•Tips and more reviews for Chiesa di San Salvario
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26Chiesa della Santissima Annunziata

4.7
(35)
•
4.1
(20)
•
Mentioned on 
1 list 
Chiesa ortodossa
Attrazioni e monumenti
Chiese e Cattedrali
The Chiesa della Santissima Annunziata is a Christian church in Turin, Italy, dedicated to the Byzantine Orthodox Christian rite. Situated in the heart of the historic center, near Consolata and via Garibaldi, this single-nave church is lavishly adorned and embellished according to the orthodox tradition. Upon entering, one is immediately greeted by a sacred fragrance of incense.
chiesa cristiana di rito greco-ortodosso antico, appartenente al Patriarcato di Costantinopoli. (presso la Cappella dell’Annunciazione dell’Opera Pia delle Orfane di Torino) Ha un coro di canto bizantino, che esegue in modo professionale il canto romano-bizantino durante la funzioni.
Irini P — Google review
Chiesa cristiana usata ed adibita per il rito Cristiano ortodosso bizantino, è sita nel cuore del centro storico di torino, a pochi passi dalla Consolata e da via Garibaldi, è ad una unica navata e si presenta riccamente decorata ed abbellita secondo il rito proprio ortodosso.entrando si è pervasi subito da un sacro odor di incenso.
Salvo M — Google review
La chiesa è dedicata a San Giovanni Battista ed è la chiesa greco ortodossa di Torino. Canti, incensi, icone, lampade ad olio. Un'atmosfera spirituale molto coinvolgente!
Maria F — Google review
Un'emozione davvero toccante partecipare al rito ortodosso. Un brivido di gioia che sfocia dritto nel Cuore. Coinvolgente. Le persone ti accolgono e ti fanno sentire a Casa.
Giovanni P — Google review
Bellissima chiesa...ha solo bisogno di un rinfrescante ristrutturazione ad arte...per farsi di risplendere in tutto il suo fascino....
Ottavio ( — Google review
Un posto pieno di religiosità,il prete molto disponibile e accogliente.Vado ogni volta che ho bisogno di un consiglio o solo per meditare.
Cristina M — Google review
Bellissima chiesa bizantina con lezioni di canto bizantino. Andare ad ascoltargli!
Maria B — Google review
Chiesetta molto Bella e spaziosa L' interno è attualmente in restauro
Roberto P — Google review
Via delle Orfane, 11, 10122 Torino TO, Italia•+39 011 431 0130•Tips and more reviews for Chiesa della Santissima Annunziata

27Chiesa di San Francesco d'Assisi

4.6
(147)
•
4.0
(13)
•
Mentioned on 
1 list 
Chiesa cattolica
Attrazioni e monumenti
Attrazione turistica
Siti sacri e religiosi
Chiese e Cattedrali
The commencement of the Oratory for St. John Bosco is marked by a small yet captivating and aesthetically pleasing place of worship. The Church Of Saint Francis of Assisi radiates with its remarkable splendor and magnificence. It can be described as exceedingly stunning, showcasing its grandeur through architectural marvels and intricate details. This Catholic church exemplifies beauty at its finest, capturing attention and leaving a lasting impression on visitors who enter its sacred grounds.
La chiesa di San Francesco d’Assisi, nella via omonima, deve la sua origine all’ordine francescano, che si stabilì a Torino nel XIII secolo. Collocati in una posizione centrale e strategica della città medievale, nei pressi della Contrada di Dora Grossa (l'attuale via Garibaldi) e del Palazzo del Comune, la chiesa e l'annesso convento dei frati Minori ospitarono fin dall'inizio le attività legate all’amministrazione civica e cappelle patrocinate da nobili famiglie e corporazioni di mestiere ed erano tenuti in così alta considerazione da avere in custodia l'archivio ed il tesoro del Municipio. Nel 1580, la chiesa acquisì particolare prestigio ospitando per sette anni la Sindone, trasferita da Chambéry e in attesa di una collocazione definitiva nel Duomo. Nel 1608, fu avviata una radicale ricostruzione come parte di un progetto di rilancio della città, divenuta capitale del ducato. Anche se furono in parte reimpiegate le strutture preesistenti, dell’edificio medievale sopravvissero solo pochi tratti murari e un affresco tardomedievale della Vergine, visibile sul terzo pilastro sinistro. A partire dal 1761, la chiesa subì un'importante ristrutturazione ad opera dell’architetto piemontese Bernardo Antonio Vittone (1704-1770) che trasformò presbiterio, cupola, coro e diversi altari, introducendo soluzioni architettoniche e decorative per aumentare la luminosità naturale all’interno. Al suo intervento, si devono i finestroni ovali sopra le arcate della navata centrale, i lucernari tondi nelle cappelle della navata destra, il finestrone ovale del coro e la decorazione della cupola con angeli e putti in parte dipinti e in parte in stucco. Vittone progettò anche l’altare maggiore “alla romana” in marmi policromi mentre sotto la mensa, protetta da una grata dorata, si conservano i resti di Sant’Innocenzo, trasportati dalle catacombe romane nel 1765. Un'ulteriore ristrutturazione avvenne nel 1863-65 quando Rodolfo Morgari ritoccò gli affreschi del soffitto del presbiterio e il suo allievo, Alberto Masoero, ridipinse la volta della navata centrale. Le navate laterali sono affiancate da cappelle devozionali, spesso realizzate su iniziativa di confraternite e corporazioni artigiane. Tra le più notevoli, si ricorda quella dei Santi Cosma e Damiano, particolarmente apprezzata per la bellezza e l'atmosfera mistica, opera di Francesco Martinez, pronipote di Filippo Juvarra. All'esterno, la facciata monumentale d'aspetto classico, attribuita a Mario Ludovico Quarini, allievo di Vittone, fu ultimata nel 1761 ed è scandita da lesene e colonne scanalate con un portale ad arco ribassato sormontato da un finestrone ovale e un grande frontone centrale. Originariamente affacciata su uno stretto vicolo medievale, oggi appare compressa dai palazzi circostanti, a causa dell’ampliamento di via San Francesco d’Assisi avvenuto a fine Ottocento. Durante la Seconda Guerra Mondiale, nelle incursioni aeree di novembre e dicembre 1942 furono incendiati il tetto e la sommità della torre campanaria, demolito parzialmente il soffitto, danneggiate le stuccature e infrante le vetrate istoriate. Tuttavia, i successivi restauri, che sarebbe opportuno rinnovare, riportarono l'edificio all'aspetto originario conservandone il valore storico e artistico, testimone dei cambiamenti anche urbanistici della città nel corso dei secoli.
Andrea — Google review
Purtroppo ogni volta che torno a Torino capito nei giorni sbagliati e la trovo sempre chiusa, non posso giudicare gli interni, esternamente è in stile barocco ma sapere che qui Don Bosco ha predicato la sua prima messa e da qui è partita la sua idea di oratorio è emozionante.
I D — Google review
Purtroppo la chiesa è sempre chiusa tranne nei giorni festivi e durante le funzioni. Praticamente è quasi sempre chiusa. Da fuori è molto bella, costruita in stile barocco. Peccato non essere riusciti a visitarla all’interno.
Andrea G — Google review
Purtroppo manca una bibliografia esaudiente ma del resto in Piemonte gli edifici religiosi mancano di documentazioni, cosa completamente opposta in Lombardia e Veneto
Fabrizio B — Google review
Bellissima cerimonia con santa Messa in onore di San Francesco Altrettanto spettacolare il Flash Mob in piazza Castello
Francesco M — Google review
... per me molto bella! Abbiamo avuto poco tempo per visitare anche altre chiese. Sicuramente torneremo per visitare e godere le altre bellezze di Torino. Abbiamo pregato insieme in questo giorno di festa dell'Immacolata... A presto Torino, arrivederci e grazie per la sempre ottima accoglienza!
Davide S — Google review
Costruita nel Trecento e ristrutturata più volte nei secoli seguenti, come si nota dagli stili differenti dei vari elementi decorativi aggiunti ad ogni intervento, è la chiesa dove Don Bosco celebrò la sua prima Messa e dove aprì il suo primo oratorio: nella sacrestia avvenne l'incontro con Bartolomeo Garelli, il primo ragazzo che si unì al gruppo. Rettore della chiesa fu in quegli anni Don Cafasso, confessore di Don Bosco, a cui è dedicato uno degli altari inseriti nelle cappelle delle due navate laterali.
Dario M — Google review
Eretta una prima volta in epoca medievale (sicuramente dopo il 1214), venne completamente ricostruita dopo una parziale demolizione fra il 1608 ed il 1761, con lavori eseguiti a più riprese. Nel 1761 vi furono interventi anche di Bernardo Antonio Vittone. La facciata è della fine del XIX secolo. All'interno ha una pianta a tre navate sui cui lati si aprono sei cappelle laterali. Esse contengono un' Annunciazione e una Visitazione attribuite al pittore Giovanni Antonio Molineri; una Sant'Anna di Federico Zuccari; un Crocifisso, opera dello scultore Carlo Giuseppe Plura. Il coro e la cupola sono stati affrescati dal Milocco. L'altare della cappella dei Santi Cosma e Damiano è opera di Francesco Martinez. Nella sacrestia della Chiesa viene ricordato il famoso episodio di don Bosco con Bartolomeo Garelli.
Giorgio R — Google review
Via San Francesco D'Assisi, 11, 10122 Torino TO, Italia•+39 011 562 8474•Tips and more reviews for Chiesa di San Francesco d'Assisi

28Santuario di Sant'Antonio di Padova

4.7
(255)
•
4.5
(7)
•
Mentioned on 
1 list 
Chiesa cattolica
Attrazioni e monumenti
Attrazione turistica
Punti di interesse e monumenti
Annidato nella vibrante città di Torino, il Santuario Sant'Antonio di Padova si erge come testimonianza dell'architettura gotica e del conforto spirituale. Costruito tra il 1232 e il 1310, questo venerato santuario non è solo un sito cattolico significativo, ma serve anche come rifugio per chi è nel bisogno, gestito da frati dedicati. La sua dimensione intima aggiunge al suo fascino, rendendolo uno spazio invitante per la riflessione tra affreschi mozzafiato e dettagli in marmo.
Come una perla. Chiesa cattolica molto carina. L'esterno in mattoni rossi e pietra l'interno completamente dipinto con cura.
Renato C — Google review
Piccola chiesa molto carina gestita da frati,peccato non sia molto illuminata,e non si possa vedere meglio.
Dany — Google review
Una bellezza è una spiritualità in questo luogo antico. Pieno di affreschi, marmi e silenzio nel rispetto del luogo e er lasciare fuori di esso i problemi terreni .
Tina C — Google review
Chiesa incantevole, che dina pace e serenità
Katia — Google review
Chiesa molto bella ed intima, non essendo molto grande, ai piedi del Grattacielo Sanpaolo... oltre ad essere particolarmente a me cara per il Matrimonio celebrato nel lontano 1994 da Padre Ruggero e per la cerimonia delle Nozze d'Argento nel 2019.. Vale sicuramente una visita.
Tiziana V — Google review
Santuario dalla facciata gotica con annesso convento gestito dai frati e punto di riferimento per i più bisognosi della città. Non accessibile contrariamente come indicato dalle ore 16.00
Marisa F — Google review
È un luogo dell'anima, l'incontro con un Amico. Poi viene la bellezza delle opere d'arte.
Teresa T — Google review
La chiesa è davvero bella, ha un'acustica ottimale per i canti e per il suono dell'organo. Vestita a festa per le celebrazioni sarà ancora più bella.
Sara C — Google review
Via Sant'Antonio da Padova, 5, 10121 Torino TO, Italia•+39 011 562 1917•Tips and more reviews for Santuario di Sant'Antonio di Padova

29Cavallerizza Reale

4.2
(1687)
•
3.2
(6)
•
Mentioned on 
 
Centro culturale
Cavallerizza Reale, situata nel cuore di Torino, è un vivace centro culturale che un tempo era le Scuderie Reali nel XVII secolo. Ora è un Sito Patrimonio dell'Umanità UNESCO come parte delle Residenze della Casa di Savoia ed è stata riproposta per ospitare una varietà di attività come yoga, spettacoli teatrali e serate di jam. Il luogo ospita anche 'Here', un evento che mette in mostra il lavoro e le esposizioni degli artisti.
Sono venuta qui solo per assistere a una serie di conferenze, l'edificio in sé sembra un po diroccato, in mezzo al cortile, fatto di sterrato, c'è un filo che pende con rischio di inciampare, ma l'aula all'interno è molto grande e bella, ben attrezzata e molto spaziosa con 3 schermi per avere un'ottima visuale da tutte le posizioni della sala.
Ange B — Google review
Certamente un luogo "alternativo", un pò da controcultura movimentista. Però è gradevole e raccolto. Merita un passaggio in occasione di una delle tante iniziative che ospita. Certamente potrebbe essere meglio curato nell'aspetto: seppur pulito molte strutture sono piuttosto fatiscenti
Riccardo F — Google review
Luogo storico riportato alla vita dalla gente che lo abita. Di giorno splendida location per picnic e passeggiate, molto frequentato ma mai caotico. Di notte è il luogo perfetto per trascorrere serate in compagnia, poiché vengono organizzate feste, concerti e ritrovi di musicisti e giocolieri. Durante la notte il giardino posteriore viene chiuso per motivi di sicurezza.
Andrea — Google review
Grande edificio storico in pieno centro a Torino. Oggi non più utilizzato come abitazione, è diventato luogo in cui l’arte fa da padrona in tutte le sue forme. Conserva al suo interno un anfiteatro dove si svolgono spesso convegni e conferenze. Molte altre sono le iniziative che ospita durante l’anno, mantenendo sempre il suo fascino alternativo (anche se a prima vista un po’ fatiscente)! Merita una visita!
Elena G — Google review
Ormai tappa fissa annuale per la mostra Here. Si respira aria di libertà e rinascita ma anche di storia. Nel pieno centro di Torino, uno degli spazi più attrattivi e pittoreschi, soprattutto quando "ripieni" di queste opere d'arte. Il fascino della decadenza pregna questi spazi. Da rimanerne incantati.
Andrea M — Google review
Luogo stupendo, soprattutto per le texture dovute agli effetti del tempo, penso sia la cosa che la renda così caratteristica e unica. Purtroppo ho saputo che la restaureranno e trovo che sia una visione ignorante e superficiale di cosa sia la bellezza al giorno d'oggi Spero di ritornare prima che questo avvenga
Matteo L — Google review
Il luogo è suggestivo anche se molto degradato. Salendo gli scaloni che portano al primo piano si gode una splendida vista sulla Mole.
Piero S — Google review
Visitata questa location per il matrimonio di mia figlia....lo faremo qua dopo aver assaggiato la cucina. Test passato direi che siamo rimasti soddisfatti, preciso e puntuale il servizio speriamo che si confermino anche nel giorno della cerimonia.
Pippo A — Google review
Via Giuseppe Verdi, 9, 10124 Torino TO, Italia•https://www.cavallerizza.to.it/•Tips and more reviews for Cavallerizza Reale

30Quadrilatero Romano

4.5
(1275)
•
Mentioned on 
1 list 
$$$$affordable
Ristorante romano
Il Quadrilatero Romano, noto anche come Il Quadrilatero, è un'area affascinante di Torino che si anima la sera con bar, ristoranti e boutique di design di alta qualità. Le strade acciottolate intorno a via Sant'Agostino, via Bellezia e piazza Emanuele Filiberto creano un'atmosfera vivace, soprattutto durante i mesi estivi. Questa parte più antica della città presenta strade strette piene di negozi e buoni ristoranti come il Caffe Al Bicerin.
Quando la tua amica ti porta qui a cena ti senti proprio fortunata!!! Siamo state accompagnate con discrezione ma con tanta gentilezza e competenza da Edoardo e Alessandro. Non è solo un ottimo cibo che ti ricorda Roma ma anche il clima di lenta convivialità che hanno saputo ricreare i ragazzi. Divino il pecorino fritto!!!
Raffaella G — Google review
Zona ristoranti della Torino socialmente più attiva, parcheggio interrato proprio di fronte, nella piazza antistante il ristorante. Ambiente accogliente su due piani e un arredamento in tema, piacevole e caldo. Personale gentile e attento. Cibo buono, razioni in parte contenute. Un singolo supplí si sentiva solo nel piatto. Ottimi i fiori di zucca ripieni di mozzarella e alici e il pecorino fritto. Abbondante e ottima la porchetta, buoni ma non da urlo i tonnarelli vongole e carciofi, tutto fuori menù. Carciofi fritti di contorno ottimi. Prezzi al livello della zona, non da trattoria ma accettabili. Insomma, consigliato. Prossimo giro, carbonara di sicuro.
Raffael G — Google review
Locale molto accogliente, tipico romano! Un sacco di proposte tipiche a menù, in numerose e anche originali varianti. Unica pecca il carciofo alla giudia, con foglie particolarmente dure da masticare, forse fritto troppo o prima del servizio. Lo abbiamo fatto presente alla cassa poiché il servizio è stato abbastanza veloce e non ne abbiamo avuto modo. Comunque consigliato se volete mangiare ottimi piatti romani!
Noemi C — Google review
Ho cenato in questo ristorante in occasione del 30esimo compleanno di un amico, abbiamo scelto degli antipasti misti che offrivano varietà di prodotti e ottima qualità. Come primo ho scelto un grande classico, la Carbonara, ottima in ogni dettaglio! Consigliato se avete piacere di assaporare i sapori della cucina romana a Torino!
Sara P — Google review
Il nostro primo ristorante a Torino! Delizioso! Servizio eccellente!Notre premier restaurant à Turin ! Délicieux ! Service excellent !
Fabiola B — Google review
Esperienza molto positiva. Cibo molto buono, ragazzi gentili, era molto che volevo provare questo ristorante, essendo appassionato dì carbonara voleva assaggiarla in un ristorante romano,ma poi mi sono fatto attirare da altri piatti ! Buonissimo il tagliere , dietro loro consiglio lo abbiamo preso piccolo e già così abbiamo mangiato in due un buonissimo antipasto! Buonissima la porchetta, oltre il sapore buono anche tenera. Molto buoni i saltimbocca alla romana. Buonissimi i dolci,visciolata fantastica !Complimenti. Posto consigliatissimo
Scorpion C — Google review
Siamo stati in questo ristorante romano nel cuore del Quadrilatero per un pranzo che si è rivelato memorabile. Abbiamo iniziato con un tris di antipasti: chips di carciofo croccanti e saporite, un uovo alla carbonara semplicemente divino, e dei fiori di zucca ripieni… pazzeschi! Ogni boccone era una sorpresa. Per i primi abbiamo scelto la carbonara, fatta davvero a regola d’arte, e i paccheri alla coda di vaccinara, che sono assolutamente da provare! Ogni piatto esplodeva di sapore e autenticità. Come secondo, abbiamo preso le costolette di agnello con puntarelle freschissime – anche queste eccezionali! Il tutto accompagnato da un ottimo Roero Valmaggiore Riserva di Cascina Chicco, consigliato dal personale, che si è rivelato perfetto per esaltare i sapori del pranzo. Il personale è stato accogliente e attento, e l’atmosfera del locale ci ha fatto sentire davvero a casa. Torneremo sicuramente, consigliatissimo!
Alessandro C — Google review
Consigliato da un caro amico, ero un po' dubbioso nel provare una nuova carbonara, essendo un amante della versione tradizionale. Devo dire che sono rimasto piacevolmente sorpreso. Complimenti allo chef e a tutto lo staff! I piatti sono eccezionali e la cottura del guanciale è perfetta. Il locale è accogliente e il personale disponibile, con quel tocco di calore che ti fa sentire a casa. Se posso permettermi un suggerimento, i panzerotti sono deliziosi ma li farei un po' più grandi. Assolutamente consigliato!
Marco O — Google review
Via delle Orfane, 25, 10122 Torino TO, Italia•http://www.quadrilateroromanotorino.it/•+39 011 1945 6674•Tips and more reviews for Quadrilatero Romano
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31Parco di San Vito

4.5
(699)
•
Mentioned on 
 
Parco
Il Parco di San Vito è una pittoresca meta collinare a Torino, che offre una vista panoramica mozzafiato sulla città. È considerato una grande alternativa al Monte dei Capuccini ed è particolarmente piacevole per una passeggiata tranquilla da Capuccini. Il parco è anche pet-friendly, rendendolo un luogo ideale per portare con sé il proprio amico a quattro zampe. I visitatori consigliano di visitarlo al tramonto per uno sfondo ancora più mozzafiato e opportunità fotografiche.
Bellissimo parco, peccato che come al solito ci sia chi lascia bicchieri di plastica per terra inquinando gli spazi naturali dalla cui bellezza e' chiaramente attratto.
Maurizio P — Google review
Se potrei avrei messo meno di una stella , siamo andatti per stare un po lontano dal rumore , dalle foto nei social sembrava un bel parco , invece appena arrivati li pieno di insetti zanzare , la erba non l avevanno tagliato da anni mi sa 😰 non ci siamo fermati per piu di 5 minuti siamo andato via molto delusi. Peccato perche la vista era bella si vedeva tutta la citta pero se non lo mantengono bene non vale nulla . Le foto nei social ti fregano . Per di piu era un parco piccino . Un grande NOO !!
Ola N — Google review
Parco carino e poco conosciuto. Bella vista su Torino e buon riparo dalla calura d'estate.
Marco V — Google review
Bello. Merita una passeggiata o anche in bike. Suggestivo.
Stefano M — Google review
Bel parco con una splendida vista su Torino (anche se non si vede la Mole)
Daniele E — Google review
Difficile di arrivare qui, però la vista ne vale la pena
Fran T — Google review
Parco con bella vista su Torino. Tanti alberi,i sentieri sono numerosi, prr passeggiate o bici. Niente area pic nic.Nienre parco giochi. Tanto relax .
Daniela B — Google review
Parco molto bello situato sulle colline adiacenti la città di Torino. Da qui si può vedere tutta la città, quando non ci sono le nuvole c'è una vista pazzesca. Molto consigliato per pic-nic o attività all'aperto in compagnia
Ossama — Google review
Str. Antica di Revigliasco, 23-25, 10133 Torino TO, Italia•Tips and more reviews for Parco di San Vito

32Farmacia Mauriziana

4.4
(32)
•
Mentioned on 
1 list 
Farmacia
Farmacia Mauriziana, also known as Mauriziana, is a basilica built in the late 17th century on the site of a pre-existing temple. The neoclassical facade adorned with statues of saints was added in the 18th century. It's not just a pharmacy but also offers a wide range of quality products and excellent service. Customers appreciate the spacious layout and friendly staff who are always ready to assist.
Una farmacia ben gestita e ben curata. Oltretutto non è solo dedicata alla vendita di farmaci. Si possono acquistare diversi altri prodotti come, ad esempio, cosmetici, creme di ogni genere e tipo, profumi sia personali che per l'ambiente, l'indispensabile per l'igiene, anche per neonati e bambini in genere. Insomma definirla "farmacia" è riduttivo! Gentilissime le dottoresse ed il dottore.
BARBARA L — Google review
Farmacia in un ampio locale che arriva fino in profondità nell'edificio. Vi sono tre postazioni in cui vengono serviti i clienti. Il personale è gentile e disponibile.
Dario M — Google review
Farmacia grande, ben separata in settori. Personale preparato e gentile.
Mirella I — Google review
Ottimo servizio, cortesia, massima disponibilità delle dottoresse alle esigenze del cliente... consigliatissimo
Alessandra G — Google review
Sempre un ottima farmacia, fornita oltre che di farmaci di un vasto assortimento di prodotti di qualità, le dottoresse sono molti gentili e disponibili. Ottima.
Henry P — Google review
Gentili e disponibili
Vermiglio R — Google review
Aperti il finesettimana A SETTIMANE ALTERNE. Voglia di lavorare saltami addosso...
Francesco B — Google review
Cortesia, gentilezza ed è molto ben fornita
Alessandra C — Google review
Corso Filippo Turati, 38, 10128 Torino TO, Italia•+39 011 074 2861•Tips and more reviews for Farmacia Mauriziana

33Gran Madre

5.0
(1)
•
Mentioned on 
1 list 
Fermata dell'autobus
Annidata graziosamente lungo le rive del Po, la chiesa Gran Madre di Dio si erge come un punto di riferimento straordinario a Torino. La sua magnifica cupola, che ricorda il Pantheon di Roma, attira l'attenzione sia di giorno che di notte. Questo gioiello architettonico fu commissionato dalla famiglia Savoia per onorare il ritorno del re Vittorio Emanuele dopo il Congresso di Vienna del 1815.
10131 Torino TO, Italia

34Avv. Belmonte Giuseppe

5.0
(1)
•
Mentioned on 
1 list 
Avvocato
Avv. Belmonte Giuseppe is located near the Sacro Monte, a UNESCO World Heritage site known for its spiritual significance and the convergence of different faiths and traditions in the province of Turin. The area has been home to the Waldensian Community since the 12th century, with a presence of Jewish community in Turin dating back to 1424. In recent years, immigrants have also contributed to enriching this cultural tapestry, particularly with influences from Islamic culture.
Professionali ottimo
Cristian M — Google review
Via Amedeo Avogadro, 11, 10121 Torino TO, Italia•+39 338 453 2946•Tips and more reviews for Avv. Belmonte Giuseppe

35Video al Chilo

5.0
(1)
•
Mentioned on 
1 list 
Studio fotografico
Servizio di editing di video
Servizio di produzione di video
"Video al Chilo" is a popular attraction that offers visitors an immersive and entertaining experience. The venue features a variety of video games, virtual reality experiences, and interactive activities suitable for all ages. It's a great place to spend quality time with friends and family while enjoying the latest in gaming technology. Whether you're a casual gamer or a dedicated enthusiast, "Video al Chilo" provides an exciting environment to test your skills and have fun.
10123 Torino TO, Italia•+39 328 467 9457•Tips and more reviews for Video al Chilo
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36Chiesa di Santa Cristina

Mentioned on 
 
Chiesa
La Chiesa di Santa Cristina è situata vicino al lato sud di Piazza San Carlo, adiacente alla sua chiesa sorella, San Carlo. La sua facciata in stile barocco presenta un sottile design concavo, aggiungendo al fascino architettonico di questo sito religioso a Torino.
Strada Provinciale 175 Rivalta - Via Grugliasco, 20, 10040 Dojrone TO, Italia•Tips and more reviews for Chiesa di Santa Cristina

37Basilica Santa Maria Ausiliatrice

4.8
(4724)
•
4.7
(460)
Basilica
Attrazioni e monumenti
Chiesa cattolica
Santuario
La Basilica di Maria Ausiliatrice è una magnifica chiesa a Torino, costruita negli anni 1860 con una facciata in stile palladiano e una cupola affrescata. L'interno è grandioso e mozzafiato, mostrando riverenza per Dio e i misteri della fede attraverso la sua arte. Ospita la tomba di San Giovanni Bosco, insieme a quelle di Santa Maria Domenica e San Domenico Savio.
Visitare La Basilica Santa Maria Ausiliatrice è stata un’esperienza profondamente suggestiva. Immerso in un contesto naturale incantevole, questo luogo di culto trasmette un senso di pace e raccoglimento fin dal primo istante. L’architettura della Basilica è affascinante, con dettagli artistici che raccontano secoli di storia e devozione. Gli interni, ricchi di affreschi e decorazioni sacre, invitano alla meditazione e alla preghiera. Ho particolarmente apprezzato l’atmosfera silenziosa e rispettosa, perfetta per chi cerca un momento di riflessione lontano dal caos quotidiano. Sicuramente è una delle basiliche più belle del Piemonte per non dire del Nord Italia. Che siate credenti o semplicemente amanti dell’arte e della tranquillità, consiglio vivamente una visita a questo luogo straordinario.
Exaucée N — Google review
Questa bellissima ed imponente Basilica, datata 1868 fu fortemente voluta ed i parte anche ispirata da San Giovanni Bosco, il noto Santo che spese la sua vita operandosi con amore per i giovani, in particolare per quelli che avevano smarrito la via, per lo più a causa di situazioni familiari poco felici e fondatore del primo oratorio. In questo santuario sono conservate le spoglie del santo stesso, come pure quelle della santa Maria Domenica Mazzarello, religiosa fondatrice della congregazione delle figlie di Maria Ausiliatrice. L'interno della basilica è spettacolare e suggestivo e vi si trova anche un altare dedicato a San Domenico Savio, il giovane santo morto a 14 anni, volontario di don Bosco al quale vengono riconosciuti miracoli di guarigione in favore di ragazzi malati e che viene ricordato come protettore delle gestanti e dei neonati. Negli ultimi tempi la basilica, meta di pellegrini da tutto il mondo, è stata oggetto di lavori di ristrutturazione ed ampliamento del sistema di campane. Anche il piazzale antistante è stato degnamente rivalutato e si presenta come uno spazio solenne, sicuro ed adatto ad accogliere visitatori e Fedeli.
Sini M — Google review
Bella Basilica, dedicata a Don Bosco, con tutto il centro Salesiaini dove sono presenti alloggi in modalità ostello, uno shop, un bar/caffetteria e il museo dedicato al santo
Tommaso M — Google review
Bellissima basilica, forse non molto nota visto che non viene proposta sempre nei tour, ma ne vale davvero la pena di visitarla!!!
Pierantonio B — Google review
La Basilica di Maria Ausiliatrice è un'imponente chiesa cattolica situata nel quartiere Valdocco di Torino ed è il centro della congregazione salesiana. Nel 1841, il Valdocco era una zona agricola con poche cascine e Don Giovanni Bosco vi fondò nel 1846 l'Oratorio della Tettoia Pinardi che ben presto divenne il fulcro della sua attività. La prima chiesa dell’oratorio, dedicata a San Francesco di Sales, fu costruita tra il 1850 e il 1852 ma, con la crescita della comunità, Don Bosco decise di realizzare un santuario ben più grande e maestoso dedicato a Maria Ausiliatrice. Il progetto fu affidato all'ingegnere Antonio Spezia che si ispirò allo stile rinascimentale della chiesa di San Giorgio Maggiore a Venezia, capolavoro di Andrea Palladio. La prima pietra fu posta il 27 aprile 1865 alla presenza del duca d’Aosta Amedeo di Savoia e del vescovo di Susa Giovanni Antonio Odone e già nel 1866 fu completata la cupola ove, l'anno successivo, fu collocata la grande statua dorata della Madonna, opera di Camillo Boggio. Il 9 giugno 1868 terminarono i lavori e la chiesa fu consacrata dall’arcivescovo di Torino Alessandro Ricardi di Netro. La facciata ha un timpano sorretto da quattro grandi colonne, con le statue dei martiri Solutore, Avventore e Ottavio mentre ai lati si trovano quelle di San Massimo e San Francesco di Sales. Sull’architrave è incisa la frase "Maria Auxilium Christianorum Ora Pro Nobis" mentre sotto il rosone è collocata una statua in marmo di Gesù tra i fanciulli. Tra le colonne laterali spiccano due altorilievi raffiguranti San Pio V che annuncia la vittoria di Lepanto e Pio VII che incorona Maria. L’interno, a croce latina, è riccamente decorato con marmi policromi per volontà di Michele Rua, primo successore di Don Bosco e, sull’altare maggiore, spicca la grande tela di Tommaso Lorenzone raffigurante Maria Ausiliatrice fra dai santi, commissionata da Don Bosco e ispirata, a quanto dichiarano i salesiani, da un suo sogno. La cupola maggiore è affrescata da Giuseppe Rollini mentre il paliotto in bronzo dorato dell'Ultima Cena è opera di Gianni Remuzzi. Carlo Cussetti decorò le volte delle gallerie e la cupola minore, realizzata da Giulio Valotti. Sono presenti quattro altari laterali dedicati rispettivamente a Santa Maria Mazzarello, cofondatrice delle Figlie di Maria Ausiliatrice; a San Domenico Savio, allievo di Don Bosco; allo stesso Don Bosco e a San Giuseppe, con un dipinto che mostra la basilica poco dopo la costruzione e quindi ancora nel suo aspetto originario. Dalla navata centrale si accede alla cripta, chiamata Cappella delle Reliquie, ove si trovano le tombe di vari esponenti della congregazione. Nel 1920, davanti alla basilica, fu collocato il monumento a Don Bosco, opera di Gaetano Cellini. Tra il 1935 e il 1942, in occasione della canonizzazione del fondatore avvenuta nel 1934, la basilica fu profondamente modificata su progetto di Giulio Valotti e assunse l'aspetto attuale con l'ampliamento della navata centrale, l'aggiunta di due navate laterali, nuove decorazioni interne e il rifacimento dell'altare maggiore al di sopra del quale fu costruita una nuova cupola. Sulla cantoria sinistra si trova l’organo a canne Tamburini opus 227, costruito nel 1941 su progetto di Ulisse Matthey, a trasmissione elettrica e con 65 registri, tre tastiere, una pedaliera e una consolle ausiliaria per la sezione corale. Durante la seconda guerra mondiale, il complesso subì danni nel bombardamento del 13 luglio 1943 che colpì duramente la città di Torino compresa la zona del Valdocco, danneggiando alcune parti della basilica e degli edifici circostanti, incluso l'oratorio salesiano tuttavia la struttura principale della chiesa rimase in piedi e fu prontamente restaurata. Nel corso del tempo, l'area è stata ampliata fino a via Sassari e comprende oratori, edifici per religiosi e pellegrini e un piccolo teatro ma è la grande basilica, più importante per il valore storico e simbolico piuttosto che artistico, il punto di riferimento principale dell'intero comprensorio salesiano.
Andrea — Google review
La Basilica Maria Ausiliatrice nel gennaio 2025 è stata dotata di un nuovo concerto campanario con l’aggiunta di quattro nuove campane che si uniscono alle otto precedenti per un totale di 12 campane. Il numero dodici oltre ad indicare la quantità esprime simbolicamente una totalità completa
F M — Google review
Stupenda Basilica , negli ultimi è stata rivalutata . Consiglio vivamente una visita , è meravigliosa e imponente
Vita M — Google review
Questa bellissima Cattedrale si trova a Torino Valdocco ed è stata costruita dove S.Giovanni Bosco aveva fondato il primo oratorio che raccoglieva i ragazzi sbandati della città che spesso erano abbandonati a sé stessi dalle famiglie con difficoltà economiche e che non avevano futuro. La storia del Santo dei giovani la conosciamo tutti, del come si era inimicato i notabili della città ma anche molti suoi confratelli che non vedevano di buon occhio il suo impegno per questi giovani che spesso entravano e uscivano di prigione per reati vari. Con una fede incrollabile e un infinito amore riusci' nell'intento di dare a tanti di questi ragazzi una possibilità di redenzione spirituale ma soprattutto, con la scuola di artigianato e dei mestieri, la capacità di potersi realizzare nella vita con un lavoro onesto. La Cattedrale contiene la salma del Santo nell'altare a lui dedicato e la salma di S.Domenico Savio, il santo dei giovani, morto giovanissimo a 12 anni anche lui con l'inconfondibile altare pieno di ex voto di fiocchi azzurri e rosa che le famiglie dei piccoli hanno donato perché il santo interceda per i figli.
Ruzovy P — Google review
Via Maria Ausiliatrice, 32, 10152 Torino TO, Italia•http://basilicamariaausiliatrice.it/•+39 011 52241•Tips and more reviews for Basilica Santa Maria Ausiliatrice

38Chiesa di Santa Cristina

4.6
(250)
•
4.3
(255)
Chiesa
Attrazioni e monumenti
Attrazione turistica
Punti di interesse e monumenti
Santa Cristina in Turin is a stunning baroque-style Roman Catholic church located in the old town. It is known for its beautiful twin churches of San Carlo and Santa Cristina on the picturesque square. The interior boasts exquisite baroque design, adorned with paintings and sculptures, creating a special atmosphere. Additionally, visitors can explore the Museo Egizio, a large Egyptian museum showcasing over 6000 objects. Don't miss the opportunity to book a guided tour for an in-depth experience at the museum.
La chiesa di Santa Cristina, merita una visita,fu eretta bel 1639 ,ventanni dopo la costruzione della chiesa di San Carlo,voluta da Maria Cristina di Francia moglie di Amedeo Vittorio I di Savoia.L' edificio fu progettato da Carlo Cognengo di Castellamonte. La stupenda facciata,opera di Filippo Juvarra,edificata tra il 1715 e il 1718Oltre la facciata,da ammirare, le statue dei santi,opera di Antonio Tarantono e del Caresana, e al suo interno l'altare opera di Ferdinando Bonsignore.
Paolo S — Google review
Da visitare. Si trova di fianco alla chiesa di San Carlo Borromeo che da il nome omonima piazza Nel 1639 e' iniziata la costruzione. Una delle principali chiese dedicata a santa Cristina di Bolsena.
Sergio P — Google review
In Piazza San Carlo, cuore barocco di Torino, la Chiesa di Santa Cristina si affaccia con la sua facciata elegante e curvilinea, progettata da Filippo Juvarra nel primo Settecento. È una delle due chiese "gemelle" che chiudono scenograficamente la piazza, ma possiede un’anima tutta sua, più intima e raccolta. La chiesa fu voluta nel 1639 da Maria Cristina di Francia, reggente del Ducato di Savoia, e dedicata alla santa omonima in memoria del figlio scomparso. I lavori iniziarono su progetto di Carlo di Castellamonte e continuarono con il figlio Amedeo, ma rimasero incompleti per decenni, fino all’intervento di Juvarra che le conferì l’aspetto attuale, con una facciata armoniosa e ricca di statue, ma senza eccessi. All’interno, la navata unica è decorata con stucchi raffinati e affreschi di Pietro Somasso e Antonio Mari. L’atmosfera è silenziosa e luminosa, ideale per chi cerca un momento di quiete nel cuore della città. Durante l’occupazione napoleonica fu trasformata in Borsa di Commercio, ma fu poi riconsacrata e arricchita da nuovi marmi e un altare centrale. È un luogo da non perdere per chi ama l’arte barocca, ma anche per chi desidera semplicemente fermarsi in uno spazio di bellezza e raccoglimento, lontano dal frastuono.
Ivano S — Google review
La Chiesa di Santa Cristina si trova nel centro storico di Torino, in Piazza San Carlo. Si trova si trova nella parte sud della piazza, alla sinistra della chiesa “gemella di “Chiesa di San Carlo Borromeo”, separate al centro da Via Roma. STORIA: La reggente del ducato di Savoia, Maria Cristina di Francia (dove fu poi sepolta), si interessò all’edificazione della chiesa adiacente "gemella", tale attività si inquadrava in un progetto più ampio che mirava ad ampliare la città oltre la primaria cinta muraria, verso la zona sud del “Borgo Nuovo”. I lavori iniziarono verso la metà del XVII secolo, con l’annesso monastero assegnato alle Carmelitane scalze, dove Maria Cristina di Francia e altre nobildonne avevano delle stanze dove si riunivano in preghiera. Anche qui, come avvenne nella chiesa gemella, la costruzione della facciata iniziò successivamente. Nel periodo napoleonico venne sconsacrata e adibita a usi civili, con la restaurazione venne riconsacrata e abbellita con marmi policromi e un nuovo altare. ARCHITETTURA BAROCCA: La facciata si presenta su due ordini in stile barocco, con la parte centrale leggermente concava, dove spicca il grande portale. Sul secondo ordine si trova una finestra ovale vetrata. Il tutto caratterizzato da un gioco di colonne e lesene, con statue di sante fra cui: Santa Cristina e Santa Teresa e delle allegorie. L’interno si sviluppa con un’unica navata a croce latina, Il presbiterio è delimitato da un arco a tutto sesto, decorato con lo stemma sabaudo nella chiave, lo protegge una elegante balaustra marmorea. Molto bello l’altare maggiore, abbellito da una grande pala. Il soffitto è a volta a botte, con pregevoli stucchi e dipinti dove nei riquadri sono disposte le vicende del martirio di Santa Cristina di Bolsena. CURIOSITÀ: LO SAI CHE…? Sotto i portici della piazza si trovano alcuni dei caffè storici più affascinanti di Torino. io ho avuto il piacere di visitare il celebre Caffè Torino, con i suoi arredi retrò e l’atmosfera d’altri tempi. Fermarsi qui per un caffè è quasi un rito torinese. UN INVITO A SCOPRIRE TORINO: Visitare la Chiesa di Santa Cristina significa immergersi nella storia sabauda, nell’arte barocca e nella spiritualità di una città che ha saputo reinventarsi nei secoli. È un luogo che racconta storie di regine, monache, artisti e fedeli. Se avete gradito questa lettura, vi invito a scoprire le altre mie recensioni, immergendovi nei dettagli che rendono Torino una città da esplorare.
Stefano M — Google review
La Chiesa di Santa Cristina fu costruita nel 1639 per volere di Maria Cristina di Francia, moglie di Vittorio Amedeo I di Savoia. La bellisima facciata, edificata tra il 1715 e il 1718, è opera di Filippo Juvarra. Si trovano varie statue di santi e virtù. La chiesa era conosciuta nel corso dell’800 con il nome di “chiesa delle Serve”, perché la messa domenicale del pomeriggio era frequentata dalle donne al servizio delle famiglie nobili e ricche del quartiere. Non sono riuscita a visitarla al suo interno.
Elisa W — Google review
La chiesa, che si affaccia su Piazza San Carlo, affianca la chiesa gemella di San Carlo Borromeo. L’impianto seicentesco (1639) dell’architetto Carlo di Castellamonte si completa, tra il 1715 e il 1718, con l’articolata facciata realizzata su progetto dell’architetto messinese Filippo Juvarra.
Aurora L — Google review
La chiesa di Santa Cristina di Bolsena è una delle chiese principali della città di Torino e delimita, assieme alla vicina chiesa "gemella" di San Carlo, il lato sud di piazza San Carlo in direzione della Stazione di Porta Nuova. L’edificio è stato eretto per volontà della reggente Maria Cristina di Francia, in memoria del figlioletto primogenito appena deceduto, Francesco Giacinto di Savoia. Il progetto e i lavori della chiesa furono iniziati da Carlo di Castellamonte nel 1639 e successivamente dal figlio Amedeo. Madama Cristina volle edificare adiacente alla chiesa un convento, poi occupato dalle carmelitane scalze. La Madama reale fu tanto devota a questo edificio religioso che volle essere sepolta qui nel 1674. Il completamento della facciata in stile barocco risale tra il 1715 e il 1718 è stato realizzato dal messinese Filippo Juvarra.
Antonio R — Google review
Bellissima chiesa, ben curata e silenziosa. La chiesa ospita un grande organo ed è tutta decorata con marmi di vari colori. L'illuminazione è particolare, delicata in alcuni punti, soffusa in altri, molto forte e concentrata in altri ancora. La visita è accompagnata da un libro antifonario antico esposto nei pressi dell'altare.
Antonio A — Google review
P.za S. Carlo, 10123 Torino TO, Italia•http://www.diocesi.torino.it/•Tips and more reviews for Chiesa di Santa Cristina

39Chiesa San Domenico Maggiore

4.7
(191)
•
4.3
(81)
Chiesa
Attrazioni e monumenti
Convento
Chiese e Cattedrali
Chiesa in stile gotico incredibile.. eretta a metá del XIII secolo conserva quello spirito medievale che ti riporta indietro nel tempo, complice anche la pavimentazione esterna alla chiesa ricoperta di muschio. Una volta entrati sembra di ritrovarsi in un antico monastero benedittino con dipinti magnifici e antichi stemmi sulle colonne. Assolutamente da visitare
Maurizio — Google review
La chiesa di San Domenico è una chiesa ubicata nel centro di Torino, all'angolo dell'omonima via all'incrocio con via Milano. La facciata della chiesa si apre su un piccolo spazio inserito nell'asse viario di via San Domenico; il corpo della chiesa si prolunga però lungo via Milano, la perpendicolare che collega Via Garibaldi con Porta Palazzo. La piazzetta antistante la chiesa è stata dedicata in occasione della beatificazione al beato Giuseppe Girotti, frate del convento deportato a Dachau, dove morí il giorno di Pasqua, 1º aprile 1945. È stato beatificato nel 2014
Anastasiia K — Google review
Chiesa di San Domenico, il più importante esempio di chiesa gotica a Torino. La chiesa e l'annesso convento hanno origini con l'insediamento a Torino di una comunità di frati Domenicani. La prima chiesa costruita dai frati era un piccolo sacello ad aula unica con orientamento est-ovest Nel 1906 prendono avvio importanti lavori di restauro condotti da Riccardo Beayda e Alfredo D'Andrate, viene ricreato un ideale aspetto medievale. Durante I lavori tornano alla luce gli affreschi trecenteschi che decorano la cappella della navata sinistra, unico ciclo di pittura medievale conservato a Torino. I restauri vengono affidati a Giovanni Vaschetta, che integra le aeree distrutte del soppalco cinquecentesco con ampie pitture ispirate a modelli piemontesi coevi. La chiesa ha un impianto a tre navate con volte a crociera impostate su pilastri . Sulle colonne sono dipinti gli stemmi delle famiglie nobili che nel primi del novecento contribuirono al restauro con le loro donazioni.
Paolo S — Google review
La chiesa di San Domenico a Torino è l’unico edificio gotico medievale sopravvissuto in città e la sua storia si intreccia con quella dell’ordine domenicano. I frati si insediarono a Torino nella seconda metà del XIII secolo, guidati da fra Giovanni da Torino, proveniente dal convento di Sant’Eustorgio a Milano. Il primo edificio di culto era un’aula semplice, con l’altare rivolto a est e le fonti documentarie più accreditate concordano nel datare la costruzione della chiesa vera e propria attorno al 1334-1335, a tre navate poi i Domenicani acquistarono una casa adiacente e aggiunsero una quarta navata sul lato di via Milano (allora contrada di San Michele) e, nel corso del Quattrocento, la chiesa si ampliò ulteriormente. Tra le testimonianze pittoriche, spiccano gli affreschi della Cappella delle Grazie, risalenti alla metà del Trecento. Nel 1451, fu innalzato il campanile gotico mentre nel 1497 fu sostituito il tetto ligneo con volte in muratura e furono aggiunte due nuove campate, le cappelle laterali si arricchirono di altari e decorazioni e le pareti furono coperte di affreschi e stemmi gentilizi. Fra Cinquecento e Seicento, la chiesa fu profondamente trasformata secondo il gusto barocco dell'epoca: furono demolite due navate laterali, cancellati affreschi, inserite decorazioni e rialzato il pavimento per uniformarlo al livello stradale. Nel 1729, con la rettifica di via Milano progettata da Filippo Juvarra, l’edificio fu amputato di oltre quattro metri sul lato destro, perdendo un’intera navata e gran parte dell'aspetto gotico originario. Nella seconda metà del Settecento, fu realizzata la Cappella del Rosario su progetto dell’architetto torinese Luigi Michele Barberis, concepita come cornice per la grande pala di Giovanni Francesco Barbieri, detto il Guercino, che raffigura la Madonna del Rosario con i santi Domenico e Caterina da Siena, databile intorno al 1635–1637 e uno dei più importanti capolavori seicenteschi conservati in città. Dopo secoli di interventi, tra 1906 e 1911 si avviò un radicale restauro in stile medievale ad opera di Alfredo d’Andrade e Riccardo Brayda. I lavori comportarono la rimozione di molte aggiunte barocche, l'abbassamento del pavimento, la ricostruzione dell’abside, il ripristino delle finestre gotiche e l'aggiunta di rosone, pinnacoli e dettagli ispirati ad edifici medievali tuttavia la navata destra, troppo compromessa dalle modifiche effettuate nel corso del tempo, non fu ricostruita. Durante i lavori, nel 1908, sotto il campanile tornò alla luce il ciclo della Cappella delle Grazie, nascosto sotto strati di calce. Il pittore Giovanni Vacchetta fu incaricato del restauro ma, vista la gravità delle lacune, ridipinse le parti mancanti e ripassò anche quelle superstiti e solo nel 1986 un nuovo intervento ha permesso di differenziare con chiarezza le zone autentiche da quelle integrate. Durante la Seconda Guerra Mondiale, nel bombardamento del 13 luglio 1943, il tetto e il campanile furono gravemente colpiti e le vetrate distrutte, ma già nel 1944 il tetto era stato ricostruito. Oggi, San Domenico si presenta come un edificio sopravvissuto a secoli di stratificazioni e integrazioni. Anche se il suo aspetto è dovuto soprattutto ai restauri novecenteschi, che hanno ricostruito e interpretato un Medioevo ideale più che recuperato l'originale superstite, resta comunque il principale monumento gotico della città, nonché custode dell’unico ciclo pittorico trecentesco ancora visibile a Torino.
Andrea — Google review
Una visita rapida in questa chiesa, in quanto si svolgeva la santa messa; gli inizi della sua costruzione risalgono alla metà del milleduecento, ha un'importante facciata gotica in mattoni rossi e un'interno molto spazioso con affreschi del XIV secolo.
Paolo M — Google review
a chiesa di San Domenico è una chiesa ubicata nel centro di TorinoLa facciata della chiesa si apre su un piccolo spazio inserito nell'asse viario di via San Domenico; il corpo della chiesa si prolunga però lungo via Milano. È il principale resto archeologico medievale di Torino. Subì molti restauri prima di essere riportata alle sue originarie caratteristiche gotiche. La costruzione è iniziata nel 1227 e poi ampliata dopo la seconda metà del secolo. All'interno si possono vedere dei frammenti di affreschi della fine del Trecento. Ha come caratteristica specifica quella di essere l'unica chiesa medioevale di stile gotico della città sopravvissuta fino ai giorni nostri e, insieme alla chiesa della Consolata, si può considerare uno dei luoghi di culto più antichi della città. Fu il centro dell'Inquisizione torinese.
Alberto G — Google review
La Chiesa è molto interessante per la sua storia. A partire dalla sua fondazione ad oggi, che però lascio da parte nella recensione. In generale è ben tenuta ma recentemente ha avuto bisogno di alcuni restauri per dei problemi. Dentro è molto amplia e se nella zona ne vale la pena di una visita
Cloud S — Google review
È il principale resto archeologico medievale di Torino. Eretta tra il 1227 e il 1280, la chiesa rappresentava l'edificio religioso della comunità torinese di Domenicani (l'annesso convento venne eretto verso il 1260); rimase però lungamente senza facciata (essa venne aggiunta soltanto nel 1334) e senza campanile (aggiunto nel 1451). Nonostante queste sue carenze, la chiesa rappresentò uno dei poli della cultura torinese nel Medioevo: a padre Giovanni da Torino, fondatore del convento domenicano adiacente alla chiesa, va il merito di aver gettato le basi di una notevole biblioteca, che verrà custodita dai domenicani per secoli. Nei secoli successivi, la chiesa di San Domenico, poiché gestita dai Domenicani, fu il centro dell'Inquisizione torinese. Amata dai Savoia, la chiesa di San Domenico fu spesso oggetto di donazioni da parte della casa regnante: fu per loro volontà che l'interno della chiesa venne decorato secondo il gusto barocco, e vennero erette alcune cappelle laterali, come quella che, per piacere di Vittorio Amedeo III di Savoia venne aperta nel 1780, raffigurante il beato Amedeo IX. Entrando, si nota subito la pianta a tre navate, con altari laterali in entrambe le navate, e con due cappelle che fiancheggiano il coro e l'altar maggiore. La cappella di destra è detta Cappella del Rosario, opera settecentesca progettata da Luigi Michele Barberis, e presenta di fronte la pala d'altare del Guercino, che raffigura la Madonna del Rosario con i santi Domenico e Caterina da Siena ed attorno alla quale vi sono i Quindici misteri del Rosario, opera d'intaglio in legno di Stefano Maria Clemente, che ha realizzato anche il pulpito della navata centrale, attorno ad uno dei pilastri che la separa da quella sinistra. Dietro al pulpito, l'affresco dell'elemosina di Sant'Antonino Pierozzi (1389-1459), vescovo domenicano fiorentino) a due bambini, opera di Giovanni Spanzotti (1528). La Madonna con San Domenico della sagrestia invece, è di Michele Milocco (1737); l' Episodio della peste del 1630 è di Domenico Corvi mentre gli stalli del coro sono opera di Pietro Botto.
Davide P — Google review
Via San Domenico, 0, 10122 Torino TO, Italia•+39 011 522 9711•Tips and more reviews for Chiesa San Domenico Maggiore

40Chiesa dei Santi Martiri

4.6
(194)
•
4.3
(69)
Chiesa
Attrazioni e monumenti
Attrazione turistica
Chiese e Cattedrali
La Chiesa dei Santi Martiri a Torino è un autentico gioiello di arte sacra e spiritualità, situata nel cuore pulsante della città. Fondata nel XVII secolo dai Gesuiti, questa chiesa è un esempio splendido di architettura barocca, capace di incantare i visitatori con la sua maestosità e la ricchezza dei suoi dettagli artistici. L'esterno della chiesa, con la sua facciata sobria ma elegante, introduce alla perfezione la bellezza che si trova all'interno. Appena varcata la soglia, si è subito avvolti da un senso di grandezza e devozione. Gli interni sono sontuosi, con affreschi e decorazioni che rappresentano episodi della vita dei Santi Martiri e altre scene bibliche. Questi affreschi, opera di artisti barocchi di grande talento, sono realizzati con una tale maestria che sembrano quasi prendere vita. Particolarmente notevoli sono gli altari laterali, ciascuno dedicato a un santo diverso e adornato con sculture e pitture di grande valore. L'altare maggiore, imponente e riccamente decorato, è il fulcro visivo della chiesa, dominato da un bellissimo tabernacolo dorato e da statue che esprimono una profonda spiritualità. Uno degli elementi più affascinanti della Chiesa dei Santi Martiri è la cappella della Madonna delle Grazie, un luogo di grande devozione popolare. La statua della Madonna, posta in un elegante nicchia decorata, attira molti fedeli e visitatori che vengono a pregare e a chiedere intercessioni. L'atmosfera in questa cappella è particolarmente intima e carica di spiritualità. La chiesa è anche un luogo di silenzio e riflessione, perfetto per una pausa dalla frenesia urbana. La luce soffusa che entra dalle vetrate crea un'atmosfera serena e contemplativa, invitando i visitatori a un momento di pace interiore. Inoltre, la posizione centrale della Chiesa dei Santi Martiri la rende facilmente accessibile e perfetta per una visita durante una passeggiata nel centro storico di Torino. La sua vicinanza a importanti attrazioni turistiche, come Via Garibaldi e Piazza San Carlo, la rende una tappa ideale per chi desidera arricchire il proprio itinerario con una nota di arte e spiritualità. In conclusione, la Chiesa dei Santi Martiri è una tappa imperdibile per chi visita Torino. La sua straordinaria bellezza artistica, unita a un'atmosfera di profonda spiritualità, la rendono un luogo unico e affascinante. Consiglio vivamente di dedicare del tempo per esplorare questo capolavoro barocco e per lasciarsi ispirare dalla sua ricchezza storica e culturale.
Ciro M — Google review
La chiesa dei Santi Martiri di Torino si trova in via Garibali all'angolo con la via Botero.E' dedicata ai più antichi patroni di Torino: i martiri AVVENTORE OTTAVIO E SOLUTORE e ne custodisce le reliquie fin dal 1584.La chiesa edificata alla fine del 500 su progetto di Pellegrino Tibaldi, sancì l'alleanza tra la dinastia Sabaudia e la Compagnia di Gesù i Gesuiti, accogliendo le reliquie dei Santi protettori di Torino. L'interno fu affrescato dal gesuita Andrea Pozzo, accolse il primo altare marmoreo della città nella cappella della compagnia di San Paolo.I Gesuiti erano stati chiamati a Torino nel 1566 dalla venerabile compagnia della fede cattolica per la difesa della fede all'epoca della diffusione della riforma protestante. A seguito dei danni subiti durante l'assedio di Torino del 1706 venne costruita la nuova cupola ad opera di Carlo Giulio Quadro, ingrandito il coro e ridecorato l'interno. Il coro fu Decorato nel 1629 ca per opera di Isidoro Bianchi, l'altare maggiore è stato progettato da Filippo Juvarra, l'opera più notevole è la pala dell'altare maggiore raffigurante la Madonna con i tre santi martiri patroni di Torino opera di Gregorio Guglielmi.
Paolo S — Google review
Questa chiesa nel cuore del centro storico della città su via Garibaldi fu costruita dai gesuiti per custodire le reliquie dei santi martiri,oggi giorno appare a noi dopo le diverse modifiche accorse nei vari secoli ,e forse a mio giudizio una delle chiese del centro storico più sfarzose ricca di marmi pregiati di cui la chiesa e rivestita quasi per metà dell' edificato e sia per i fregi dorati e l uso della foglia d oro che avvolge e riveste scolpito in legno,stucchi e il bellissimo pulpito oltre che l organo posto sulla sommità dell' entrata,l altare ricorda molto i fasti e l eleganza delle chiese romane e la luce soffusa dei lampadari a cestino 800 teschi crea un atmosfera rarefatta nella rifrazione su tutte le superfici dorate
Francesco M — Google review
La chiesa dei Santi Martiri è una chiese di Torino. Si trova lungo via Garibaldi, all'angolo con la via Botero. È dedicata ai più antichi patroni di Torino: i martiri Avventore, Ottavio e Solutore e ne custodisce le reliquie fin dal 1584. Facciata importante con statue. All'interno troviamo grande bellezza,nei marmi,affreschi .lo stile è barocco. Bellissimo l'organo. In un angolo un primo Presepe,molto carino.
Daniela B — Google review
Bellissima chiesa stile barocco vicina alla cappella dei mercanti da visitare dietro all'altare meccanismo per cambiare quadri ovoidali di grossa dimensione.Passeggiando in via Garibaldi merita una visita, si mimetizza molto tra i negozi ed esteriormente non la si nota.costruita dai gesuiti ora ospita la comunità di Sant'Egidio che aiuta i poveri e i senza tetto
Alessandro T — Google review
Chiesa molto bella 😍 se piacciono gli affreschi, è molto ben fornita...
Dany — Google review
Stupenda chiesa nel centro storico di torino, proprio sulla via principale Giuseppe Garibaldi. Non appena entrati si è rapiti dal travolgente fasto e ricchezza dello stile barocco, con marmi e oro ovunque. Davvero pregevoli il pulpito interamente ricoperto da foglia aurea e il tetto che presenta affreschi a dir poco incantevoli. Ovviamente obbligatoria è una sosta in questo capolavoro piemontese.
Salvo M — Google review
Bellissimo ennesimo diamante del barocco piemontese. Magnifico l’altare dello Juvarra.
Alberto G — Google review
Via Giuseppe Garibaldi, 25, 10122 Torino TO, Italia•https://www.facebook.com/csegidiotorino/•Tips and more reviews for Chiesa dei Santi Martiri
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41Parrocchia di Santa Giulia

4.6
(618)
•
4.1
(22)
Parrocchia
Attrazioni e monumenti
Chiesa cattolica
Chiesa
Chiese e Cattedrali
Bellissima chiesa gotica con una profonda istoria di una Torino antica da visitare borgo vanchiglia *borgo muschin" Scoprite il perché di questo nome sull avvisoir un Cs. S.Maurizio quasi angolo via Vanchiglia,il borgo é pienodi locali della movida si beve e si mangia bene ovunque
Michele M — Google review
Costruita per volere della Marchesa Giulia di Barolo, fu il primo edificio in stile neogotico francese a Torino. La facciata ha tre rosoni: in quello centrale c'è la scritta latina: "ABSIT GLORIARI NISI IN CRUCE DOMINI NOSTRI JESU CHRISTI" cioè: "DI NULL'ALTRO MI GLORIERÒ SE NON DELLA CROCE DI NOSTRO SIGNORE GESÙ CRISTO". Inoltre ci sono le statue di San Carlo Borromeo, San Pietro, San Paolo e del Beato Sebastiano Valfrè. Sopra il portale d'ingresso centrale un bassorilievo in marmo di Carrara raffigura la virtù della Fede. L'interno è a tre navate: al fondo di quella di destra vi è la splendida cappella dedicata a Nostra Signora di Lourdes con il pavimento in legno. Sopra l'ingresso della cappella un opera marmorea raffigura il Marchese Tancredi Falletti di Barolo, marito di Giulia Colbert, che invece è posizionata al fondo della navata di sinistra, sopra la sacrestia. Le vetrate istoriate dietro l'altare maggiore raffigurano Santa Giulia che abbraccia la Croce attorniata dagli angeli. Nel transetto a destra vi è un trittico con la Madonna con Bambino e santi e vi riposa il Marchese Tancredi Falletti di Barolo. Le spoglie della Marchesa Giulia di Barolo si trovano invece nei pressi dell'altare maggiore.
Roberto M — Google review
Questa Chiesa riflette il fascino della raffinata marchesa Giulia di Barolo, filantropa francese naturalizzata italiana. La Chiesa, risalente al XIX secolo fu costruita su volontà della stessa in stile gotico DALL'ARCH. Giovanni Battista Ferrante ed abbellita da opere d'arte di artigiani ed artisti dell'epoca. Bellissima!
Marisa F — Google review
Bellissima chiesa in stile neogotico , con interni magnifici in cui spiccano i colori blu e le imponenti colonne.
AliceS — Google review
È una chiesa molto antica dedicata a Giulia di Barolo, merita davvero una visita. Esteriormente è maestosa, direi stile gotico, si innalza tra le vie del borgo vanchiglia, la parte frontale si volge verso il centro della città, infatti percorrendo tutta via Giulia di barolo ti trovi magicamente in una delle piazze più belle di Torino, piazza Vittorio Veneto.
Francesca O — Google review
Girando di sera a Torino me la sono trovata di fronte e sono rimasti estasiato dalla sua bellissima atmosfera gotica, imponente!
Giovanni S — Google review
Peccato non averla potuta visitare internamente in quanto chiusa (orari davvero insoliti mi pare riaprisse alle 17) esternamente è davvero carina con lo stile gotico inconfondibile
05/05/2010 2 — Google review
Il luogo dove sono stato battezzato ed il quartiere dove ho vissuto i miei primi trent'anni. Una chiesa che riveste ancora oggi un significato profondo nel mio percorso di Fede.
Silvio O — Google review
Piazza Santa Giulia, 7, 10124 Torino TO, Italia•http://www.parrocchiasantagiulia.eu/•+39 011 817 8863•Tips and more reviews for Parrocchia di Santa Giulia

42Chiesa di San Tommaso

4.4
(131)
•
4.0
(16)
Chiesa cattolica
Attrazioni e monumenti
Attrazione turistica
Siti sacri e religiosi
Chiese e Cattedrali
Bello poterla visitare al mattino presto prima di andare in ufficio. Peccato che laia visita sia stata breve, per motivi personali, e che non sapevo alcunché su questa bellissima e molto antica chiesa della città. Da rivedere con calma e piu informata.
Mihaela C — Google review
Chiesa molto piccola, situata a pochi passi dal centro. Molto belli gli affreschi ma, purtroppo, in alcuni punti sono un po' rovinati. I posti all'interno non sono molti ma solitamente non è affollata.
Roberta R — Google review
La chiesa di San Tommaso apostolo venne eretta probabilmente nell'XI secolo e risulta quindi uno degli edifici più antichi della città. La chiesa, alla fine dell'Ottocento, rischiò di essere completamente distrutta, in quanto si trovava al centro del tracciato della nuova strada di Via Pietro Micca. L'architetto torinese Carlo Ceppi, progettettista della nuova strada, per salvarla, demolì la navata e costruì il nuovo avancorpo. Dell'antica chiesa, dopo la ricostruzione, rimangono l'abside, il transetto, il campanile e l'altare. La Chiesa si affaccia sull'angolo di Via San Tommaso con Via Pietro Micca proprio dove sorge il grande e maestoso Palazzo Biella, uno dei primi lavori in stile eclettico: uno stile architettonico che sfocerà negli anni a venire nel Liberty che ritroveremo nella città in molti quartieri. Il dipinto che si nota sulla parete di fianco alla Chiesa, e che rappresenta una parte di essa, si trova in Via Monte Di Pietà.
Rossana T — Google review
Una bella chiesetta merita sicuramente una visita se si è a torino
Desire S — Google review
Questa chiesa si trova in Via Monte di Pietà, a poca distanza da Piazza Castello, Piazza San Carlo e dalla stazione di Torino Porta Nuova. È uno degli edifici di culto più antichi di tutta la città.
Nicolò C — Google review
Affascinante come chiesa per la sua struttura interna
Fabio P — Google review
Una piccola oasi comunitaria dentro una città, nel cuore storico. Come una volta, ma con tanta passione. Giovani e meno che insieme crescono la fede della città. Bravi! Era tanto tempo che non prendevo l'ostia con il vin santo. Grazie
Laura C — Google review
Bella chiesa, come tante in Torino. Molto bella anche la chiesetta laterale (invernale), di fianco al transetto. Location molto bella su via Pietro Micca, a 2 passi da piazza Castello.
Marco C — Google review
Via Monte di Pietà, 11, 10121 Torino TO, Italia•Tips and more reviews for Chiesa di San Tommaso

43Basilica Magistrale dei SS. Maurizio e Lazzaro

4.4
(48)
•
3.5
(16)
Basilica
Attrazioni e monumenti
Attrazione turistica
Siti sacri e religiosi
Chiese e Cattedrali
Situated adjacent to the Republic square, this church designed in a Baroque architectural motif is definitely deserving of exploration. With its magnificent style and tranquil ambiance, it offers an impressive experience. Known as the Basilica of Saints Maurice and Lazarus, this place of worship is worth including on any itinerary.
risale alla fine cinquecento. Costruita su a chiesa preesistente del 1200. Nel 1678 la chiesa fu nuovamente rimaneggiata dall'architetto Antonio Bettino, già collaboratore del celebre Guarino Guarini, e dotata dell'ampia cupola che sormonta la navata centrale. Su volere di re Vittorio Amedeo II, nel 1728 la chiesa fu interamente ceduta all'Ordine Mauriziano e all'Arciconfraternita, che così assunse il nome di Regia Arciconfraternita dei Santi Maurizio e Lazzaro e la chiesa divenne quindi «basilica magistrale dell'Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro».
Bruno ( — Google review
Ieri sera, ero di passaggio in centro con amici a goderci un po' la città spoglia dal solito caos torinese e proseguendo nel nostro tour, ci siamo fermati davanti alla basilica dei santi Maurizio e Lazzaro. Imponente se la guardi dal basso verso l'alto e un po' mistica forse per i racconti, le dicerie sui sotterranei legati a questa chiesa dove si dicesse, non essendoci cimiteri ai tempi, seppellissero i torinesi chi in fosse comuni, chi in sepolcri veri e propri. Non ho mai testato questa teoria ma mi piace pensare ci siano molte anime a custodire questa chiesa.
T D — Google review
La basilica Mauriziana di Torino conserva le reliquie di tre Santi. Nella sacrestia si possono ancora vedere i sai bianchi con cappuccio completo con solo i fori per gli occhi, usati fino al 1939 durante le processioni. Chiesa antica e misteriosa.
Luisella R — Google review
La Basilica Mauriziana, popolarmente nota anche come Chiesa di Santa Croce, risale alla fine del '500. Nel1678 fu rimaneggiata e dotata dell'ampia cupola che sormonta la navata centrale. Di gusto barocco, e' posta a ridosso della retrostante Galleria Umberto I. Merita una visita.
Marian S — Google review
Una basilica imponente a pochi passi da piazza castello. Di pregevole fattura con una mole importante. Merita sicuramente una visita mentre siete in centro a Torino
AB — Google review
Chiesa emblematica per Torino ricca di mistero e fascino
Vik C — Google review
Questa Basilica all'esterno e' bellissima ,in prima persona non sono mai entrata all' interno anche perché credo sia aperta solo in alcuni periodi dell'anno .Torino è bellissima da visitare ,abito qui da 8 anni ho visitato quasi tutti i monumenti compresa la Mole Antonelliana ,che dire non fatevi scappare nulla della città Magica .
Cristina V — Google review
Un cimelio di storia dal 1300 ad oggi che vale veramente la pena di visitare inoltre le guide che sono i membri della confraternita sono a disposizione gratuitamente
Daniela P — Google review
Piazetta della Basilica, 1, 10122 Torino TO, Italia•http://www.arciconfraternitasantimaurizioelazzaro.it/•+39 011 436 1026•Tips and more reviews for Basilica Magistrale dei SS. Maurizio e Lazzaro

44Arciconfraternita della Misericordia

4.7
(36)
•
4.4
(16)
Chiesa cattolica
Attrazioni e monumenti
Siti sacri e religiosi
Chiese e Cattedrali
L'Arciconfraternita della Misericordia, nota anche come Chiesa della Misericordia, è una chiesa storica situata nel cuore di Torino. Occupava un posto significativo nella storia poiché era il luogo in cui i prigionieri condannati a morte ricevevano gli ultimi sacramenti. L'interno della chiesa è adornato con preziosi stucchi e marmi, creando una navata unica riccamente decorata.
Chiesa piccola ma accogliente ed elegante. Unico posto a Torino dove si celebra la messa nella forma straordinaria del Rito Romano (vetus ordo) con canto gregoriano, ogni domenica alle 11. Esperienza assolutamente consigliata da fare almeno una volta.
Deivis H — Google review
Piacevole scoperta. La chiesa è piccola ma accogliente. Messa in latino e canti gregoriani. Per i nostalgici del vechio rito.
Tiziano O — Google review
L'Arciconfraternita della Misericordia di Torino è un'istituzione di grande rilievo storico e architettonico. Fondata nel 1578 e dedicata all'assistenza dei carcerati, la confraternita ha acquisito nel 1720 la chiesa già delle monache di Santa Croce, intitolandola a San Giovanni Decollato. Questa chiesa si trova in una posizione strategica, grazie all'apertura, nel 1726, di una nuova strada di collegamento con l'attuale via Garibaldi, che ha permesso alla chiesa di diventare un significativo fondale architettonico. Nel 1751, a causa di problemi strutturali, si decise di demolire gran parte della vecchia costruzione. L'incarico di progettare una nuova chiesa fu affidato all'architetto Filippo Nicolis di Robilant. Il nuovo edificio, basato su un impianto a croce greca coperta da una calotta, presenta un presbiterio con cupola a cestello di derivazione guariniana e un altare maggiore disegnato da Francesco Benedetto Feroggio nel 1792. La chiesa, nel suo complesso, mostra una fisionomia tardobarocca molto affascinante. Tuttavia, la facciata della chiesa, opera marcatamente neoclassica di Gaetano Lombardi del 1828, crea un interessante contrasto con l'interno barocco. Questo contrasto tra stili architettonici rende la chiesa di San Giovanni Decollato un esempio unico di integrazione di diverse influenze artistiche in un unico edificio. Purtroppo, durante la mia visita, non ho potuto esplorare l'interno della chiesa poiché era chiusa. Tuttavia, l'esterno stesso merita di essere ammirato per la sua bellezza e il suo valore storico. Intendo certamente tornare per poter apprezzare anche gli interni, che promettono di essere altrettanto affascinanti. In conclusione, l'Arciconfraternita della Misericordia di Torino e la chiesa di San Giovanni Decollato rappresentano un'importante tappa per chiunque sia interessato alla storia e all'architettura della città. La loro storia secolare e la commistione di stili architettonici offrono una preziosa testimonianza del ricco patrimonio culturale torinese.
Ciro M — Google review
Questa meravigliosa chiesa è situata nel centro storico di torino, in una traversa di via Garibaldi. Si tratta di una chiesa ad una unica navata riccamente decorata con stucchi e marmi pregevoli. l' altare maggiore adornato in classico stile preconciliare è sede di celebrazioni in latino. Assolutamente da visitare per concedersi un momento di pace, e per lasciarsi avvolgere dal travolgente profumo di incenso, simbolo delle nostre preghiere innalzate a Dio padre. Ps. Sante messe in rito antico latino il mercoledì alle ore 18:45 e la domenica alle ore 11:00
Salvo M — Google review
La Messa Tridentina è molto bella! In più il canto gregoriano ti fa sentire vicino ai angeli. Viva Cristo Rey ⚜️
Isabel H — Google review
Bellissima messa in Rito Tridentino, in una chiesa stupefacente, un ambiente quasi irreale, tra gente devota che fa percepire realmente cosa sia la sacralità della messa, cosa impossibile da provare con una messa "cattolica-modernista" post CV II, che è la brutta copia di una messa protestante. Una vera medicina per l'anima, ed un ottimo metodo per riscoprire le nostre radici.
Marchin M — Google review
Mi è capitato di assistere ad alcune funzioni religiose, celebrate in latino e cantate con stupende esecuzioni Madrigalizsche, cantate in latino,, trova in questo scorcio grazioso di Torino, la ritenpranza dello Spirito, non solo attraverso gli occhi, ammirando la bellezza del luogo di culto, ma anche dell'orecchio, ammirando e apprezzando suggestioni del passato, pur non dimenticando che viene chiamata comunemente " la Chiesa degli impiccati" quando ancora vigeva la pena capitale, che si svolgeva al "rondó dla forca", (al Rondó della forca). Nell'esecuzione venivano poi benedetti e seppelliti al cimitero, dietro il "Balon", ora sconsacrata, fino a poco tempo fa si svolgevano dei bei concerti di musica Celtica e non solo, purtroppo Torino è continuamente bistrattata dalle giunte comunali che si susseguono, come quest'ultima che ci ha massacrato, perdendo il salone del Libro, dell'auto. Torino è stata depredata di tutto, dalla Fert, il cinema nacque quì, dai boogianen, e Roma ladrona ci ha depredato, come pure il "Film Festival, che nacque a Torino, c'è l'hanno pure ridotto a lumicino. La Moda nacque a Torino, e questa è stata depredata dai milanesi, come ci hanno depredato la Telecom, ex Sip, società idroelettrica piemontese, poiché in origine era il suo vero nome, dacché vi erano la 5 sorelle che si erano spartiti il territorio italiano, appunto la Sip, la Teti, la Timo, la Telve e la Stet, che divenne proprietaria dell'IRI, che divenne successivamente Iri-Stet per la telefonia internazionale, poi c'era l'italcable, derivata dai cablogrammi, telegrammi trasmessi via cavo, che sfociò nei cavi sottomarini che collegava Roma con New York. Bisogna ricordare che il telefono nacque non proprio a Torino, ma il consorzio che nacque, comprendeva la Valle d'Aosta e il Piemonte, ma grazie Valdostano, sig. Manzetti, che era un inventore poliedrico, dalla capsula microfoni a a carboni, degli automi, di cui, v'è ne sono alcuni che suonano, che si potranno visitare al museo di Aosta, dedicato a lui. Comunque, non sono stati né Meucci, né tantomeno Bell che si appropriò dei progetti di Meucci, ma ad'inventare il telefono fu bensì Manzetti, poiché prima di tutti inventò anche il microtelefono, chiamato volgarmente cornetta, successivamente, quello degli altri inventori era incompleto, dacché bisognava tenere in bocca una lamella di zinco, che fungeva da pseudo microfono, sfruttando l'acidità della saliva, il vero microfono, cioè il primo microfono fu inventato da Manzetti, che lo applicò prima di tutti gli altri al suo telefono funzionante. A Torino ci hanno depredato la Eri - RAI, e già, la Radio di Nicola Tesla, e non di Marconi che ha copiato i suoi progetti, e con l'aiuto del governo inglese, sponsorizzò le sue ricerche, potè brevettare la Radio. Pur essendoci prove documentate di alcuni anni prima, Nicola Tesla, inventò un battello Radiocomandato. Ebbene, una volta inventata la Radio, i primi esperimenti e le trasmissioni regolari si svolgevano a Torino, dalla Eri, anche quando nacque la televisione, la Eri incominciava a fare gli esperimenti e le trasmissioni regolari, il Dab, è sì, nacque a Torino al Politecnico. Internet attraverso l'impiego del cavo di distribuzione di energia elettrica nacque al Politecnico di Torino, già allora si poteva navigare a 100Mbit, ma qualcuno non volle, per poter essere impiegato come rivelatore di consumi elettrici, inventando le fasce orarie, addebitando i il maggior consumo nelle ore dove si cucina! Comunque, se avete tempo, andate a visitare la Chiesa degli impiccati, portando rispetto al luogo di culto!
Victor — Google review
Visitata x il primo bellissimo concerto di musica/canto antichi e barocchi del gruppo Instrumentum Vocale fondato da Federica Leonbruni. Hanno un grande futuro
S ( — Google review
Via Giuseppe Barbaroux, 41, 10122 Torino TO, Italia•http://www.arciconfraternitadellamisericordia.it/•Tips and more reviews for Arciconfraternita della Misericordia

45Chiesa di San Dalmazzo

4.3
(61)
•
4.5
(15)
Chiesa
Attrazioni e monumenti
Attrazione turistica
Chiese e Cattedrali
Chiesa molto bella esterna di stile barocco, situata in via Garibaldi dicono molto antica, viene ricostruita nel 1530 per volere del cardinale Gerolamo della Rovere. Trovata spesso chiusa, finalmente sono riuscito a vederla grazie ad un evento di questo venerdì sera. Molto ricca di opere d'arte con affreschi dell'800
Dario G — Google review
La chiesa di San Dalmazzo, situata all'angolo tra via Garibaldi e via delle Orfane nel centro storico di Torino, è uno degli edifici religiosi più antichi della città, con origini che risalgono all'XI secolo. Nel 1271, fu affidata ai Canonici di Sant’Antonio di Ranverso e, nel 1530, date le cattive condizioni in cui versava lo stabile, fu ricostruita. Nel 1609, passò ai Barnabiti, molto vicini ai Savoia, come confessori e padri spirituali di alcuni componenti della famiglia reale, e furono avviati una serie di restauri, ricostruzioni e ampliamenti, modificando anche la facciata, danneggiata dall'assedio francese del 1706 e completando la costruzione del campanile. Tra il 1883 e il 1885, l'interno fu trasformato in stile neogotico, eliminando parte delle aggiunte precedenti e progettando una nuova facciata, come testimonia un'immagine del 1893, che però non fu mai realizzata. Durante la Seconda Guerra Mondiale, l'edificio fu colpito dai bombardamenti del 20 novembre 1942 e del 13 luglio 1943 e riportò lo schiantamento degli infissi e il distacco della copertura del tetto che già nel giugno del 1944 risultava ripristinata. Un ultimo, grande restauro fu completato nel 1959 come ricorda la lapide posta sopra il portale d'ingresso. La chiesa presenta un esterno d'ispirazione barocca con lesene corinzie su due livelli e cinque finestroni mentre, nella parte superiore, due volute laterali si raccordano con l'attico della navata centrale, coronato da un timpano semicircolare che sovrasta un grande affresco. L'interno, a tre navate con transetto, è caratterizzato dalle decorazioni ottocentesche del pittore Enrico Reffo (1831-1917) e della sua scuola, che dipinsero ad encausto (ovvero con colori a cera stesi a caldo sull’intonaco) due lunghe processioni di personaggi su fondo oro: penitenti, vedove, madri, vergini, bimbi, dottori della Chiesa, profeti, monaci. Nella navata sinistra, si trova una "Deposizione" di Giovanni Antonio Molineri risalente al 1636 mentre nella prima campata di destra è conservato l'antico fonte battesimale, sovrastato da un affresco di Francesco Gonin del 1885. Notevole è il pulpito intarsiato in marmo di Carrara con l’effigie del parroco Filippo Montuoro a ricordo dei lavori di rinnovamento. Fra le molte lapidi presenti su pareti, pilastri e nei sotterranei che testimoniano la storia dell'edificio, spicca il gruppo scultoreo a reggere il busto dedicato al celebre tenore Francesco Tamagno che cominciò a cantare da adolescente proprio in questa chiesa.
Andrea — Google review
Bellissima chiesa purtroppo chiusa da tempo. Ho avuto la possibilità di entrare in occasione di un concerto di un coro Gospel "Si Fa Soul Singers" esibitosi per beneficenza a favore degli alluvionati dell'Emilia Romagna. Ottima acustica.
Nadia T — Google review
La chiesa di San Dalmazzo sorprende per la sua antica bellezza, non perdete l'occasione di visitarla.
Vincent.C — Google review
Costruita nell'XI secolo, ha subito un rinnovo nel 1702 in stile barocco grazie alle donazioni dei Savoia e uno più tardi nel 1885 in stile neogotico. La chiesa ha tre navate, ma quelle laterali hanno dimensione ridotta. All'interno presenta numerosi dipinti e marmi neobizantini.
Dario M — Google review
All'esterno, la chiesa appare con la veste assunta all'inizio del Settecento, di gusto pienamente barocco: lesene di ordine corinzio, disposte su due livelli, inquadrano i finestroni che illuminano l'interno e il portale centrale. Un ultimo corpo centrale superiore, recante al centro un affresco, è coronato da un timpano semicircolare e raccordato al resto del fronte tramite volute. A sinistra, seminascosto da un palazzo affacciato sulla via, è posto il campanile. L'interno si sviluppa su una pianta a tre navate con transetto, il tutto caratterizzato dal manto neogotico ottocentesco, rintracciabile ad esempio nelle edicole, nel pulpito, nel ciborio e nel Cero pasquale.
Giorgio R — Google review
Una chiesa molto particolare, quasi del tutto camuffata dagli edifici circostanti. Comunque di pregevole fattura seppur non imponente come altre chiese della città
AB — Google review
La chiesa é bella. Avrebbe bisogno di un po' di manutenzione extra...
Raffaella G — Google review
Via Giuseppe Garibaldi, 10122 Torino TO, Italia•Tips and more reviews for Chiesa di San Dalmazzo
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46Chiesa di Sant'Agostino

4.5
(61)
•
4.0
(14)
Chiesa cattolica
Attrazioni e monumenti
Attrazione turistica
Chiese e Cattedrali
The Church of Saint Augustine, located in the historic center of Turin, boasts an impressive three-nave structure that, while not overly spacious, exudes grandeur. Its exquisite facade is a sight to behold, captivating all who lay eyes upon it. Adding to its allure are the excellent liturgical celebrations held within its walls. These religious ceremonies are meticulously conducted with careful consideration for the ancient art of Gregorian chant.
Mi è piaciuta perché è una chiesa molto curata pulita .LA MESSA è celebrata co qualche preghiera in latino. Il parroco mi è piaciuto molto nelle sue omelie e come viene celebrata tutta la funzione. Tutto al massimo
Olimpia D — Google review
Chiesa del centro storico di torino a tre navate anche se non molto grande. Ha una facciata molto bella.
Salvo M — Google review
La chiesa, originariamente intitolata ai santi Filippo e Giacomo, sorge nell’omonima via angolo Via S. Chiara attorniata da altre interessanti chiese ed attrazioni della città. La costruzione originale risale addirittura al XII secolo ma, come frequente in altre chiese cittadine, ha subito rimaneggiamenti fino al XIX secolo. Da segnalare due curiosità: la presenza di un frammento di muro che risalirebbe ad un affresco del ‘400 dedicato alla Vergine , mentre all’interno della piccola chiesa si trova un pozzo dove vennero sepolti alcuni soldati francesi morti in battaglia durante l’assedio della città del 1706. Non è un capolavoro, ma una chiesa che fa parte di un consistente percorso storico devozionale di altre piccole parrocchie cittadine, emblema della fede, delle vicende storico religiose della città. Segnalo che è anche la chiesa più antica della città e per i turisti: se vi trattenete in città alcuni giorni è da visitare anche perché sorge in pieno centro ed è in una comoda ubicazione mentre si ammirano i monumenti più noti e famosi, per i torinesi è una chiesa da “riscoprire”.
Sergio ( — Google review
La chiesa originaria risale al XII secolo ed era dedicata ai Santi apostoli Giacomo e Filippo. Tra i secoli XVI e XVII secolo venne integralmente ricostruita e nel 1643 assegnata all'Ordine di Sant'Agostino. Fu ancora ampiamente ristrutturata tra la fine del XIX secolo e l'inizio del XX ad opera dell'architetto Carlo Ceppi. Nel 1706, in un pozzo appositamente scavato all'interno della chiesa, vennero inumati i prigionieri francesi morti durante l'assedio della città. La chiesa è a tre navate scandite da pilastri su pianta basilicale. All'interno si trovano due importanti monumenti funebri: quello del collezionista d'arte Cassiano dal Pozzo, opera di artista ignoto, e il mausoleo del cardinale Carlo Tommaso Maillard de Tournon, opera di Carlo Antonio Tantardini. La pala di san Nicola è attribuita da alcuni a Defendente Ferrari e da altri allo Spanzotti. La statua dell'Immacolata, collocata sul primo altare, è dello scultore svizzero Giovanni Battista Casella "de Monora". Vi è inoltre, su un frammento di muro, un pregevole affresco quattrocentesco raffigurante la Vergine .
Giorgio R — Google review
Chiesa del centro storico, piccola, molto frequentata con gruppi di laici attivissimi nel volontariato. Il parroco è una persona molto in gamba, preparato, entusiasta
Franca — Google review
Chiesa non particolarmente appariscente ma comunque notevole per la struttura e gli interni. Se passate dalle parti del quadrilatero romano visitatela
AB — Google review
Chiesa Stupenda con interni stupendi peccato che è sempre chiusa sono entrato solo una volta
Roberto P — Google review
Chiesa molto antica e bellissima, dove mi fermo a pregare ogni qualvolta sono in centro di Torino.
Anna D — Google review
Via Sant'Agostino, 17, 10122 Torino TO, Italia•Tips and more reviews for Chiesa di Sant'Agostino

47Chiesa dello Spirito Santo

4.3
(40)
•
4.0
(13)
Chiesa cattolica
Attrazione turistica
La chiesa dello Spirito Santo di Torino,una delle più antiche della città, è situata nel centro storico tra il Duomo ed il Municipio. L'attuale chiesa edificata nel 1763, è la ricostruzione, su progetto dell'architetto G.B. FERROGGIO DI PRECEDENTI CHIESE che da oltre 4 secoli ospitano l'arciconfraternita dello Spirito Santo, fondata a Torino nel 1575 e tutt'ora attiva nella pratica della fede cattolica e delle opere di carità, come previsto negli statuti originali. La chiesa è un gioiello dell'epoca barocca, ricca di opere realizzate da importanti artisti attivi presso la Corte Sabauda. Entrando in chiesa nella cappella a destra è situato un meraviglioso crocifisso ligneo del 500, già presente alla fondazione della confraternita. Proseguendo si ammira a destra un' importante gruppo ligneo "il Calvario"di Stefano Maria Clemente(1719-1794);nell'abside dietro l'altare maggiore è da vedere il coro, pregevole opera di Piero Botto e Matteo Mandone(1606) infine il grande dipinto il Battesimo di Costantino di Mattia Franceschini (1715-1758), pittore di corte attivo nelle dimore storiche sabaude.Nella parte sinistra della navata è collocata una stupenda "Croce Processionale " opera del celebre ebanista di corte Petro Piffetti..Nella chiesa è esposta una copia della Sacra Sindone, oggetto di devozione e ammirazione il cui originale è conservato nel Duomo di Torino. Possibile visitare la chiesa il giovedì e il sabato dalle ore 15 alle 18.
Paolo S — Google review
Una piccola chiesetta ricca di tesori. La facciate esterna pare molto semplice ma il suo interno presenta stupendi pezzi di spiritualità e arte. Una navata centrale è costeggiata da alcune cappelle e da due altari laterali. Presenta una serie di pregiate lavori come la stupenda croce lignea del Piffetti e spirituali opere come la Croce Santa, con relativi ex-voto. In questo periodo aperta grazie ai volontari del Touring Club.
Domenico O — Google review
Al lato della.maggiore chiesa del Corpus Domini c'è questa chiesa che malgrado sia in orario di apertura risulta chiusa!! Non sono mai riuscito a visitarne l'interno! È un vero peccato fra l'altro a due passi dal duomo.
Andrea F — Google review
Alcune foto di questa chiesa, protetta da una cancellata, la cui costruzione iniziò verso la metà del milleseicento; purtroppo era chiusa.
Paolo M — Google review
Da fuori è anonima,gli interni sono splendidi...Sull'area dove si trovano oggi la chiesa del Corpus Domini e dello Spirito Santo esisteva nel Cinquecento una chiesetta a pianta rettangolare e ad abside trilobata dedicata a S. Silvestro. Accanto si trovava un'edicola dedicata al Santissimo Sacramento su disegno del Sannicheli del 1528, con moltissime pitture rievocanti il miracolo della lievitazione dell'ostia (una lapide attualmente lo ricorda nell'interno della chiesa del Corpus Domini). La chiesa è sede dell'arciconfraternita dello Spirito Santo. Nel 1662 la chiesa dello Spirito Santo, su progetto dell'architetto Bernardino Quadri, come edificio separato dalla basilica del Corpus Domini. Fu in questa chiesa che il 21 aprile 1728 avvenne la conversione al cattolicesimo da parte di Jean-Jacques Rousseau.
Alberto G — Google review
Consiglio di entrare in questa chiesa perché ne vale la pena, stile barocco con svariati affreschi e una pavimentazione storica,colorata e bellissima
Davide — Google review
Abbiamo visitato questa chiesa grazie all'impegno dei volontari del Touring Club Italiano: ringraziamo la gentile e preparatissima signora che ci ha accolti e che ci ha così bene illustrato la storia della Confraternita, della croce processionaria e di tutti gli altri elementi della chiesa, che si possono ammirare in tutto il loro splendore grazie agli interventi di restauro effettuati nel corso degli anni. Un gioiello in pieno centro!
Erika B — Google review
Chiesa in stile barocco molto bello l’organo e le tele interessanti, all’interno il corpo di San Vittorio
Vik C — Google review
Via Porta Palatina, 9, 10122 Torino TO, Italia•+39 011 436 1050•Tips and more reviews for Chiesa dello Spirito Santo

48Parrocchia dei Santi Pietro e Paolo Apostoli

4.4
(182)
•
4.3
(12)
Chiesa cattolica
Attrazioni e monumenti
Siti sacri e religiosi
Chiese e Cattedrali
Bellissima e in parte intensa chiesa nel cuore di San Salvario in largo Saluzzo. Ma ancora di più è stata per anni un baluardo nella trasformazione urbana del quartiere e punto di riferimento della comunità.
Saverio I — Google review
La chiesa dei Santi Pietro e Paolo è una chiesa cattolica di Torino situata nel quartiere San Salvario.Imponente alla vista con le due grandi statue ai lati. Interno ampio ,ma poco illuminato. Bello il Fonte Battesimale importante l'organo. All'esterno si trovano numerosi locali caratteristici di ristorazione.
Daniela B — Google review
Splendida chiesa affacciata su una bella piazzetta in zona San Salvario. Pregevoli interni e organo.
Carlo “ — Google review
È veramente stupenda, tutte le chiese di Torino sono molto belle La nostra sfortuna è che ci abbiamo trovato dentro un barbone che mangiava dei panini....un luogo così sacro....
Robs A — Google review
Chiesa bellissima, con uno splendido pulpito ligneo e un grande organo
Irma M — Google review
Bellissima Chiesa, sia dentro che fuori, ben tenuta e ben curata. In zona San Salvario e vicina alla Stazione di Porta Nuova. La comunità parrocchiale è vivace, ricca di iniziative per le persone di tutte le età soprattutto per i giovani. Se siete in zona vi consiglio di andarla a visitare
Mariangela P — Google review
La Parrocchia è veramente triste e priva di calore. La prima cosa che si nota, se si fa caso agli avvisi, è l'immagine di una bambina con due puntine azzurre piantate negli occhi. Tempo fa c'era anche un chierichetto di legno all'ingresso, tra le due navate. I ministri del Signore, in quanto a funerali, si scaldano a seconda di quanto sia conosciuto il defunto nel quartiere e, quindi, a quanto siano disposti a "offrire" i parenti. Dico solo che il ministro capo è chiamato "il contabile". In quanto a bellezza... se siete amanti degli horror, vale la pena farci un salto. Avete presente "Midnight Mass?". Ecco.
Eliana L — Google review
Molto bella, gli orari indicati non corrispondono alla realtà
Sergio Z — Google review
Via Saluzzo, 25bis, 10125 Torino TO, Italia•https://donboscosansalvario.it/santi-pietro-e-paolo/•+39 011 650 5176•Tips and more reviews for Parrocchia dei Santi Pietro e Paolo Apostoli

49Chiesa Cattolica Parrocchiale San Vito

4.3
(64)
•
4.5
(9)
Chiesa cattolica
Attrazioni e monumenti
Attrazione turistica
Siti sacri e religiosi
Chiese e Cattedrali
The Catholic Parish Church of San Vito, designed in the Baroque style, is impeccably maintained and preserved. The meticulous attention to detail during the celebration of Holy Mass allows devout followers to actively engage in the proceedings. Situated externally, it overlooks a square which offers a breathtaking vista of the surrounding landscape on clear days. This picturesque scene is difficult to put into words and provides a serene setting for contemplation.
Un luogo storico della collina torinese,che conserva un suo fascino intimo e mistico.
Marcello M — Google review
Sposi qui i miei genitori 1964
Ema G — Google review
Un posto fantastico per l'emozionante visuale dell'intera città che da qui si può godere. Consigliata un'esperienza al tramonto. Per i più avventurosi, abbastanza facilmente raggiungibile dalla città anche a piedi; se capita di essere sorpresi dal buio, l'intera strada che conduce su corso Moncalieri è illuminata da lampioni. Insieme con il Monte dei Cappuccini, costituisce a mio avviso uno dei punti dai quali la prospettiva della splendida città che è Torino risulta migliore e più romantica in assoluto.
Lollo P — Google review
Una sorpresa. Vista dal piazzale molto bella
Simone — Google review
L'ingresso della chiesa è situato su una terrazza panoramica posta all'angolo di una curva. L'interno, decorato e dipinto, è a navata unica. La chiesa è dedicata ai Santi Vito, Modesto e Crescenza. L'edificio fu costruito a partire dall'860 - si vede ancora il campanile in stile romanico, tra gli altri elementi, invece, barocchi - ed è stato rimaneggiato più volte nei mille anni successivi.
Dario M — Google review
È un luogo molto intimo, da cui si può godere di uno splendido panorama sulla città di Torino. La valle di Susa fa da sfondo allo skyline. È una meta facilmente raggiungibile per quando si vuole stare in dolce compagnia o semplicemente stare un po con se stessi.
Donato S — Google review
Chiesetta in stile barocco, molto ben tenuta e conservata . Anche la celebrazione della santa messa è curata nei minimi dettagli e permette ai fedeli di parteciparvi attentamente. Esternamente, è prospiciente a un piazzale che fa godere, nei giorni di sereno, di un panorama sul paesaggio circostante, in maniera indescrivibile.
Fabio F — Google review
Sono un medico reperibile e durante una cerimonia funebre mi hanno chiamato al cellulare che era silenzioso. Il parroco aveva chiuso la chiesa e nonostante gli abbia detto che mi chiamavano da ospedale mi ha redarguito. Penso che preti del genere non meritino la posizione .deve vergognarsi
Marina C — Google review
Strada Comunale da S. Vito a Revigliasco, 216, 10133 Torino TO, Italia•Tips and more reviews for Chiesa Cattolica Parrocchiale San Vito

50Chiesa Valdese

4.6
(110)
•
4.5
(8)
Chiesa protestante
I saw her while heading towards Valentino Park and was immediately struck by the Protestant church, Tempio Valdese. Located near Porta Nuova station, its simplicity stood out to me. Inside, there are no sacred images but a beautifully crafted wooden altar. It is truly fascinating as there are people available inside who can narrate the history of this place. Additionally, it holds personal significance for me as it is also my home.
Oltre alla bellezza architettonica, sobria ed imponente, l'umanità caratterizza il tempio valdese, dove non ero mai stata. Ho ricevuto un'accoglienza calda e gentile, che non è scaduta in alcun proselitismo. Mi ha colpito vedere i pastori del tempio rifocillare ed accudire con grande garbo e sensibilità due senza tetto, entrati durante un concerto, cosa che raramente si vede nelle chiese cattoliche, dalle quali vengono spesso allontanati.
Marina R — Google review
Il tempio Valdese di corso Vittorio Emanuele II è un capolavoro architettonico molto importante per la città di Torino. Realizzato tra il 1851 e il 1853 in stile eclettico gotico romano dall'architetto Luigi Formento.Visitabile il sabato pomeriggio fino alle ore 18.
Paolo S — Google review
Il Tempio Valdese è un gioiello architettonico che si distingue per la sua semplicità elegante e la sua ricca storia. Situato nel cuore della città, offre un'oasi di pace e riflessione. La sua facciata sobria e gli interni accoglienti creano un'atmosfera serena che invita alla contemplazione, rendendolo non solo un importante luogo di culto, ma anche un significativo punto di riferimento culturale visto che nella loro programmazione annua offrono al pubblico diversi concerti. Un vero esempio di come la bellezza possa risiedere nella purezza delle forme e nel valore storico e culturale.
Nelson N — Google review
Il Tempio Valdese di corso Vittorio Emanuele II è un capolavoro architettonico molto importante, per la Storia della città. Realizzato nel 1853 in stile eclettico (prevalentemente neogotico e neoromanico), rappresenta una vera e propria conquista per i fedeli Valdesi. Chissà in quanti saranno passati lì davanti ed avranno ben presente la sua interessante struttura, senza sapere esattamente di che costruzione si tratti… È bene sottolineare che è assolutamente diverso da una chiesa Cattolica, anche se i tratti esterni richiamano quelli di un edificio religioso in senso generico e che è invece uno dei pochi luoghi di culto, dove si professa la dottrina Cristiana Protestante. Purtroppo i limiti di giorni e di orari in cui lo si può trovare aperto e visitabile, sono molto ristretti (il culto di domenica delle 10:30, il sabato pomeriggio e in occasione di qualche raro evento soprattutto musicale), ma vale senz’altro la pena dare un’occhiata anche all’interno. Un particolare che risalterà subito all’occhio, sarà l’assenza di simboli Cristiani e di figure bibliche (dato che la dottrina professata, ne evita la rappresentazione), ma i numerosi elementi architettonici particolarmente curati, come le splendide vetrate, costituiscono già di per sé una delizia per ogni osservatore. Degni di nota, sono anche il magnifico pulpito ligneo e il bellissimo organo Pinchi, che accompagna gli inni cantati e allieta lo spirito. I Pastori e i Diaconi sono persone molto cordiali ed ospitali con tutti, e sono sempre ben disponibili ad illustrare la storia del tempio e gli aspetti della dottrina Protestante Valdese.
Roberto C — Google review
L'ho vista mentre ero diretta verso il parco del Valentino,e subito m'ha colpita. È vicino alla stazione Porta Nuova,e m'ha colpita per la sua semplicità, all'interno nessuna immagine sacra,ma un altare ligneo molto bello. Davvero molto interessante,ci sono poi alcune persone all'interno disponibili a raccontare la storia di questo luogo
Catherine C — Google review
Ho visitato il tempio durante L'Open House. Molto interessante la spiegazione delle guide che ha saputo destare la nostra curiosità.
Rita P — Google review
Visitata nel giorno del concerto. Luogo di culto meraviglioso pieno di storia. Meraviglioso, Consigliato !
Catalin L — Google review
Il più antico e prestigioso tempio protestante di Torino. Lo stile dell'edificio può essere definito eclettico, al pari di altri templi di metà ottocento: l'interno è austero e sobrio, impreziosito dall'imponente organo cosiddetto bachiano installato nel 1998. Consigliata la visita, in particolare in occasioni di concerti, conferenze, mostre.
Antonio O — Google review
C.so Vittorio Emanuele II, 23, 10125 Torino TO, Italia•http://www.torinovaldese.org/•Tips and more reviews for Chiesa Valdese
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