(Traduzione di Google) Ciò che abbiamo vissuto al Sala Premier Granada (accanto al Café Fútbol, in pieno centro città) è stato vergognoso e inaccettabile.
Siamo clienti abituali di questo locale, ma quello che è successo durante la nostra ultima visita è stato così grave e umiliante che non solo non torneremo, ma consigliamo di evitare questo posto a tutti i costi.
Eravamo un gruppo di 16 persone, con un conto di oltre 150 euro. Dopo un'intera serata passata a bere e divertirsi, un cameriere di nome Javi ha deciso di comportarsi in un modo al limite della molestia e dell'abuso di potere.
A metà serata, questo cameriere ha offerto degli shot "offerti dalla casa", ma curiosamente solo a tre ragazze e un ragazzo del gruppo, escludendo gli altri. Fin dall'inizio, è stato chiaro che l'"invito" non era professionale, ma piuttosto un tentativo di contatto personale con due delle ragazze.
Ha chiesto a una di loro il suo account Instagram mentre le serviva uno shot. Lei rispose educatamente e rispettosamente che non glielo avrebbe dato perché aveva un partner. Fu allora che il cameriere, ferito nell'orgoglio, decise di farci pagare gli shottini che lui stesso aveva offerto per cortesia, aggiungendo 9 euro al conto.
Il gesto fu così evidente che l'intero gruppo rimase perplesso. Cercammo di parlargli con calma per chiarire la situazione, ma lungi dal scusarsi o dal mantenere un atteggiamento professionale, il cameriere adottò un atteggiamento prepotente e provocatorio. Il peggio arrivò dopo: quando dichiarammo che non avremmo pagato per qualcosa che ci era stato offerto gratuitamente, il cameriere si fermò davanti alla porta d'uscita, bloccandoci la strada, e ci costrinse a pagare per uscire dalla sala privata.
In quel momento, si trasformò da cameriere a "buttafuori improvvisato", assumendo un ruolo che non gli apparteneva e usando pressioni e intimidazioni per costringerci a pagare gli shottini che lui stesso aveva offerto.
Il senso di impotenza, abuso e umiliazione era enorme. Nessuno dovrebbe subire una situazione simile in un luogo pubblico, soprattutto dopo aver speso così tanti soldi ed essere clienti abituali da mesi.
Un simile comportamento non è solo poco professionale, ma anche inaccettabile da qualsiasi punto di vista etico e commerciale.
Confondere il servizio clienti con un tentativo di flirt, e poi usare il lavoro per "punire" chi si rifiuta, dovrebbe essere pubblicamente denunciato e sanzionato.
Il locale può anche essere ben posizionato e avere buona musica, ma è inutile se il personale tratta i clienti in questo modo. Ciò che è accaduto lascia un'immagine pessima del locale e dimostra una totale mancanza di controllo da parte della direzione.
(Originale)
Vergonzoso e inaceptable lo que vivimos en Sala Premier Granada (junto a Café Fútbol, en pleno centro).
Somos clientes habituales de este establecimiento, pero lo ocurrido en nuestra última visita ha sido tan grave y humillante, que no solo no volveremos, sino que recomendamos evitar este lugar a toda costa.
Éramos un grupo de 16 personas, con una cuenta de más de 150 euros en consumiciones. Después de toda la noche consumiendo y disfrutando, un camarero, llamado Javi, decidió comportarse de una manera que roza el acoso y el abuso de poder.
En mitad de la velada, este camarero ofreció unos chupitos “invitación de la casa”, pero curiosamente solo a tres chicas y un chico del grupo, dejando fuera al resto. Desde el primer momento fue evidente que la “invitación” no era profesional, sino un intento de acercamiento personal hacia dos de las chicas.
A una de ellas, en concreto, le pidió su Instagram mientras le servía el chupito. Ella, con educación y respeto, le respondió que no se lo daba porque tenía pareja. Fue entonces cuando el camarero, herido en su orgullo, decidió cobrar los chupitos que él mismo había ofrecido como cortesía, añadiendo 9 euros a la cuenta.
El gesto fue tan evidente que todo el grupo se quedó perplejo. Intentamos hablar con él con calma para aclarar la situación, pero lejos de disculparse o mantener una actitud profesional, el camarero adoptó una postura chulesca y desafiante. Lo peor vino después: cuando manifestamos que no íbamos a pagar algo que se nos había ofrecido gratuitamente, el camarero se colocó delante de la puerta de salida, bloqueándonos el paso y nos obligó a pagar para poder salir del reservado.
En ese momento pasó de camarero a “portero improvisado”, asumiendo un papel que no le corresponde, y utilizando la presión y la intimidación para obligarnos a pagar unos chupitos que él mismo había ofrecido.
La sensación de impotencia, abuso y humillación fue enorme. Nadie debería vivir algo así en un local público, y menos después de haber consumido tanto dinero y haber sido clientes habituales durante meses.
Un comportamiento así no solo es antiprofesional, sino también inadmisible desde cualquier punto de vista ético y comercial.
Confundir la atención al cliente con un intento de ligar, y luego usar el trabajo para “castigar” a quien no accede, es algo que debería denunciarse públicamente y ser sancionado.
El local puede estar bien ubicado y tener buena música, pero de nada sirve si el personal trata así a los clientes. Lo sucedido deja una imagen pésima del establecimiento y demuestra una falta absoluta de control por parte de la dirección.