(Google による翻訳)トリノのサヴォイ地区の活気ある中心地、ドゥオーモと王宮からすぐのところにある、市内で最も優雅でありながらあまり知られていない場所の 1 つ、パラッツォ キアブレゼがついに一般公開されました。記念碑的な壮麗さで人々を魅了するのではなく、控えめな優雅さと、静寂の中で生き、守られてきた歴史の匂いがする親密な雰囲気で魅了する宮殿です。
カルロ・エマヌエーレ3世が息子のベネデット・マウリツィオのために発注し、洗練されたベネデット・アルフィエーリが設計したパラッツォ・キアブレゼは、18世紀以来、市内で最も人気のあるアパートメントの1つでした。何世紀にもわたり、パオリーナ・ボナパルト、カミッロ・ボルゲーゼ、カルロ・フェリーチェ、そして後にイタリア王妃となる幼いマルゲリータなど、著名な人物たちがここを訪れました。 1943 年の爆撃で深刻な被害を受けた後、この建物は監督官庁の本部に改装され、一般公開されなくなりました。今日、慎重な修復を経て、ついにその歴史を語るために戻ってきました。
完全予約制のツアーでは、訪問者は国家の部屋、応接室、プライベートスペースを巡りますが、その一部はまだ修復中です。これは単なる歴史的環境の展示ではなく、過去と現在が調和と詩情をもって対話する真実の物語です。文化遺産保護ユニットによって回収されたピエトロ・ピフェッティによる素晴らしい折りたたみ机や、アコルシ・オメット財団によって寄託された作品など、いくつかのオリジナルの家具は特に印象的です。
最も心を揺さぶる逸品の中には、ヴィットーリオ・アメデオ・チニャローリによる2枚の扉絵と、マルカントニオ・フランチェスキーニ作とされる受胎告知の祭壇画があり、これらはポマロ・モンフェッラート城から出土したもので、現在は公爵の小さな私的な礼拝堂を思い起こさせるように再配置されています。絵を完成させるのは、トリノのコレクションから出土した18世紀の木製の祭壇で、静かで親密な家庭的な神聖さの雰囲気を伝えています。
爆撃によって被害を受けた部屋が、数十年間ここにあった警視庁の事務所を思い出させるために意図的に残されています。これは、忘れられがちだが、建物のアイデンティティの不可欠な部分である最近の歴史に対する真実と敬意の瞬間です。
この再開は、パラッツォ・レアーレ友の会、芸術文化資産評価諮問委員会、サン・パオロ財団、ラ・ヴェナリア・レアーレ保存修復センターといった機関や財団の協力により実現しました。合唱団の活動によって、街に貴重な空間が戻り、今日では生活の場も生まれています。豪華な応接室では民事結婚式が行われ、再び歴史と生活が融合しています。
パラッツォ・キアブレゼを訪れるということは、停止した時間に入ることを意味します。フレスコ画、家具、静寂の中を歩きます。部屋と部屋の間に漂う息吹のように、過去の物語の存在を感じることができます。それは心と目に訴えかける体験であり、ゆっくりと敬意を持って体験する価値があります。
ガイドツアーは予約制です。
(原文)
Nel cuore pulsante della Torino sabauda, a pochi passi dal Duomo e da Palazzo Reale, ha riaperto finalmente al pubblico uno dei luoghi più eleganti e meno conosciuti della città: Palazzo Chiablese. Un palazzo che non abbaglia con la monumentalità, ma conquista con la sua grazia riservata, con quell’atmosfera raccolta che sa di storia vissuta e custodita nel silenzio.
Voluto da Carlo Emanuele III per il figlio Benedetto Maurizio e progettato dal raffinato Benedetto Alfieri, Palazzo Chiablese fu fin dal Settecento uno degli appartamenti più ricercati della città. Nel corso dei secoli ha accolto figure illustri come Paolina Bonaparte, Camillo Borghese, Carlo Felice e persino la piccola Margherita, che sarebbe divenuta la prima Regina d’Italia. Dopo i gravi danni subiti dai bombardamenti del 1943, l’edificio fu trasformato in sede della Soprintendenza e chiuso al pubblico. Oggi, dopo un accurato restauro, torna finalmente a raccontare la sua storia.
Il percorso di visita, disponibile esclusivamente su prenotazione, accompagna i visitatori attraverso sale da parata, ambienti di rappresentanza e spazi privati, alcuni ancora in fase di restauro. Non si tratta solo di un’esposizione di ambienti storici, ma di un vero e proprio racconto in cui passato e presente dialogano con misura e poesia. Colpiscono in particolare alcuni arredi originali, come l’eccezionale scrivania a ribalta di Pietro Piffetti, recuperata dal Nucleo Tutela del Patrimonio Culturale, e le opere concesse in deposito dalla Fondazione Accorsi-Ometto.
Tra le chicche più suggestive, due sovrapporte di Vittorio Amedeo Cignaroli e una pala dell’Annunciazione attribuita a Marcantonio Franceschini, proveniente dal castello di Pomaro Monferrato, oggi riallestita per evocare il piccolo oratorio privato del Duca. A completare il quadro, un altare ligneo settecentesco di collezione torinese, che restituisce un’atmosfera di sacralità domestica, silenziosa e raccolta.
C’è una sala, danneggiata dai bombardamenti, che è stata volutamente lasciata a memoria degli uffici della Soprintendenza che qui hanno avuto sede per decenni. È un momento di verità e rispetto per una storia recente, spesso dimenticata, ma parte integrante dell’identità del palazzo.
Questa riapertura è stata possibile grazie alla collaborazione tra istituzioni e fondazioni: l’Associazione Amici di Palazzo Reale, la Consulta per la valorizzazione dei beni artistici e culturali, la Fondazione Compagnia di San Paolo e il Centro di Conservazione e Restauro La Venaria Reale. Un lavoro corale, che ha restituito alla città uno spazio prezioso e, oggi, anche un luogo vivo: le splendide sale di rappresentanza ospitano infatti la celebrazione dei matrimoni civili, intrecciando ancora una volta la storia alla vita.
Visitare Palazzo Chiablese significa entrare in un tempo sospeso. Si cammina tra affreschi, arredi, silenzi. Si avverte la presenza delle storie passate, come un respiro che aleggia tra le stanze. È un’esperienza che parla al cuore e agli occhi, e che merita di essere vissuta con lentezza e rispetto.
Visite guidate esclusivamente su prenotazione.