(Traduzione di Google) Sebbene possa sembrare difficile da immaginare, è stato documentato che il Comune di Granada, azionista di maggioranza della Società Municipale di Servizi Cimiteriali e Funerari, S.A. (di seguito, EMUCESA), tutela e sostiene la seguente pratica commerciale da parte di EMUCESA, che consiste nel:
Creare un monopolio (vietato dalla Legge 15/2007 del 3 luglio) a favore di una specifica azienda di marmo, escludendo tutte le altre, per l'esecuzione di lavori di iscrizione sulle lapidi in una determinata area del cimitero di Granada. Ciò obbliga gli utenti ad appaltare qualsiasi lavoro sulle lapidi in quell'area all'azienda concessionaria del monopolio. Tuttavia, sempre tramite EMUCESA, che è anche responsabile della fissazione del prezzo da pagare dagli utenti, un prezzo che è più del doppio del prezzo di mercato, al fine di ottenere un beneficio economico aggiuntivo che non corrisponde ad alcun servizio fornito. Con questa strategia illecita, per una semplice iscrizione sulla lapide della nicchia, EMUCESA mi ha fatto pagare 369,10 euro (181,50 euro per il marmista e 187,60 euro per EMUCESA), quando la stessa iscrizione mi sarebbe costata al massimo 181,50 euro se mi fosse stato consentito di contrattare direttamente con il marmista incaricato da EMUCESA, con conseguente presunta frode di 187,60 euro. Una volta scoperta la presunta frode, ho presentato reclamo a EMUCESA e al Comune di Granada chiedendo la restituzione dei 187,60 euro che mi erano stati indebitamente addebitati, e la risposta è stata sempre la stessa: silenzio o rifiuto. Continuerò tuttavia a presentare reclami e a perseguire la presunta frode finché non otterrò il rimborso dell'importo indebitamente pagato in eccesso. D'altra parte, ma in relazione a quanto sopra, il Comune di Granada ha inventato una tassa che chiama, come indicato sulla fattura, "Licenza per lavori di lapide". Si tratta di una tassa abusiva, non imposta da nessun altro Consiglio Comunale consultato. Il suo unico scopo è quello di riscuotere denaro per il gusto di riscuoterlo, senza giustificazione, a tutti i costi e con qualsiasi mezzo necessario, per un importo di 70 euro. Tuttavia, facilitano il pagamento (cosa NON gradita, come vedremo), poiché evitano fin dall'inizio di dover presentare alcuna richiesta, risparmiando al Consiglio Comunale di dover elaborare le pratiche obbligatorie ed emettere le Lettere di Pagamento necessarie per la riscossione di qualsiasi tassa o imposta. Resta inteso che la funzione di riscossione spetta al Consiglio Comunale e a nessun altro, ma in questo caso non è così. La riscossione della tassa viene effettuata da EMUCESA, assumendo il ruolo di "falso esattore" che non le compete e addebitando un importo IVA di 14 euro che, in nessun caso, dovrebbe essere addebitato se la riscossione fosse effettuata dal Consiglio Comunale, come sarebbe suo dovere, e non da EMUCESA. Sembra che EMUCESA stia intervenendo con la "sana" intenzione di evitare che il Comune debba espletare queste "macchinose" procedure amministrative, costose per noi utenti. Si tratta di una pratica commerciale ripugnante, che verrà perseguita e successivamente sanzionata dall'autorità competente. Un ottimo affare per il Comune e per EMUCESA, ma, come ho detto, un affare molto costoso per noi. Non meritano una stella, ma non possono fare di meno.
Cordiali saluti.
(Originale)
Aunque parezca difícil de imaginar, ha quedado acreditado documentalmente que el Ayuntamiento de Granada, accionista mayoritario de la Empresa Municipal de Cementerio y Servicios Funerarios, S.A. (en adelante, EMUCESA), ampara y apoya la siguiente práctica empresarial de EMUCESA, que consiste en:
Crear un Monopolio (prohibido por la ley 15/2007, de 3 de julio) a favor de una determinada empresa de marmolistería, excluyendo a todas las demás, para la ejecución de los trabajos de Inscripción a realizar en las lápidas de determinada zona del cementerio de Granada, para así obligar a los usuarios a contratar cualquier trabajo en dichas lápidas de esa zona con la empresa concesionaria del Monopolio, pero siempre a través de EMUCESA que, además, se encarga de fijar el precio que deben pagar los usuarios, precio que duplica con creces el de mercado con el fin de obtener un beneficio económico adicional que no se corresponde con ningún servicio prestado. Con esta estrategia ilegal, por una simple inscripción en la lápida del nicho, EMUCESA me hizo pagar 369,10 euros (181,50 € para el marmolista y 187,60 € para EMUCESA) cuando esa misma inscripción me hubiera costado 181,50 euros, como máximo, en el caso de que me hubieran permitido contratar directamente con el marmolista impuesto por EMUCESA, produciéndose un presunto fraude de 187,60 euros. Descubierto el presunto fraude, presenté sendas reclamaciones ante EMUCESA y ante el Ayuntamiento de Granada exigiendo la devolución de los 187,60 € cobrados indebidamente y la respuesta fue siempre la misma: el silencio o la negativa. Pero seguiré denunciando y reclamando lo presuntamente defraudado hasta conseguir el reintegro de lo pagado indebidamente en exceso.
Por otra parte, pero relacionado con lo anterior, el Ayuntamiento de Granada se inventa una Tasa que denomina según consta en la factura "Licencia Trabajos Lápida", abusiva, que no la impone ningún otro Ayuntamiento consultado, con ánimo sólo de recaudar por recaudar, sin justificación, a toda costa y sea como sea, por importe de 70 euros, eso sí, facilitando el pago (lo que NO es de agradecer, como ya se verá), ya que de entrada nos evitan tener que presentar solicitud alguna, ahorrando al Ayuntamiento la tramitación de los preceptivos expedientes y la expedición de las Cartas de Pago necesarias para la recaudación de cualquier Tasa o Impuesto. Bien entendido que la función recaudatoria le corresponde al Ayuntamiento y a nadie más, pero en este caso no es así, la recaudación de la Tasa la hace EMUCESA, asumiendo un papel que no le corresponde de "falso recaudador" y repercutiendo una cuota de IVA de 14 euros que, bajo ningún concepto, se debería repercutir si la recaudación la realizara el Ayuntamiento, como sería su deber, y no EMUCESA. Parece ser que EMUCESA interviene con la "sana" intención de evitar al Ayuntamiento la tramitación de los tan "farragosos" expedientes administrativos, lo que nos sale muy caro a los usuarios. Estamos ante una práctica empresarial repugnante en el mundo de los muertos, que será perseguida y, posteriormente, sancionada por el Organismo competente. Negocio redondo para el Ayuntamiento y para EMUCESA pero, como digo, muy caro negocio para nosotros. No merecen una estrella pero no permiten menos.
Saludos.