Cose divertenti da fare a Agrigento: 15 attrazioni e attività divertenti

Una volta nella vita devi venire qua! Bello e suggestivo, ci vorrebbe più cura nel mantenere le strade e i cartelli illustrativi ma nel complesso è veramente molto bello. Lo consiglio nei mesi un po’ più freschi perché per visitare il sito ci vogliono un paio d’ore e non ci sono molte zone d’ ombra.

La Valle dei Templi di Agrigento è uno dei siti archeologici più spettacolari e affascinanti al mondo. Visitata in ottobre, è stata un’esperienza perfetta: clima ideale, senza troppo caldo e con meno afflusso di turisti, quindi la possibilità di godersi ogni dettaglio con calma e meraviglia. Il percorso è ampiamente segnalato e ben organizzato, con possibilità di visita guidata o libera. Ogni tempio, ogni colonna e ogni scorcio raccontano la grandezza della Magna Grecia e la straordinaria capacità degli antichi di armonizzare architettura e paesaggio. Camminare tra il Tempio della Concordia, di Giunone, di Ercole e di Zeus Olimpico è come attraversare la storia, con il mare e la città moderna di Agrigento sullo sfondo. Tutto è curato e mantenuto con grande rispetto, e il sito è pulito e accessibile. Ci sono aree ombreggiate, panchine e punti panoramici che rendono la visita piacevole anche per chi vuole prendersi il tempo di ammirare il paesaggio. Consiglio di portare scarpe comode e acqua, e se possibile di visitarla nel tardo pomeriggio, quando la luce del tramonto illumina i templi in modo straordinario: lo spettacolo è indescrivibile. In sintesi: un luogo che lascia senza parole, tappa imprescindibile per chiunque visiti la Sicilia. Storia, arte, natura e spiritualità si fondono in un’esperienza che resta nel cuore.

Fortunati perché non c'era caldo, nessuna attesa per l'ingresso. Location bellissima con tanta tanta storia. Sentieri pulitissi.i, w.c pulito senza attesa. Spiegazioni scritte lungo il percorso. Ingresso di 17€ , un po caro forse ma non rimpiango i soldi spesi!

Indubbiamente tra i posti piu belli che abbia mai visto nella mia vita, come essere dentro la storia. L'abbiamo visitato la prima domenica del mese, quindi gratuitamente, siamo arrivati alle 8.30, orario di apertura, altrimenti avremmo trovato giustamente lunghe code all'ingresso, come notato quando noi stavamo uscendo. La visita dura circa 2 ore e mezzo, fermandosi a fare le foto e a leggere e visitare ogni cosa, che li merita assolutamente. All'interno ci sono anche bar molto forniti, di ogni tipo di bevanda e pietanza, dolci e salate, con personale gentilissimo e ad un prezzo molto accessibile. All'ingresso e all'uscita, ci sono alcuni negozi di souvenir molto carini e caratteristici, a prezzi davvero convenienti.

Un luogo magico che ti immerge nella storia, è emozionante camminare in mezzo alle rovine dei templi. Essendo un sito molto importante, è tenuto molto bene, soprattutto se paragonato ad altri siti come Segesta. Il parcheggio è abbastanza costoso ma non c'è alternativa. Per chi non ama camminare, c'è una navetta interna al sito al costo di 4 euro. Consiglio di acquistare i biglietti online per evitare la coda all'ingresso.

Il sito archeologico è unico ed inestimabile nel suo genere. Valida ed organizzata la biglietteria ed il parcheggio auto a tariffa onesta. All'interno mettete qualche cartello in più che non costa tanta fatica e vi incentiva ad avere ancora più turisti. Prezzo intero a 17 euro con agevolazioni per studenti e pensionati. I minori non pagano.

Bellissima valle storica con ritrovamenti di templi romani. Costo 17euro. Possibilità di tenere l auto al parcheggio zona bassa della valle salire in navetta 3uro e poi scendere a piedi. Circa 2.5km per scendere. Posto esposto la sole. Bar nel mezzo della valle.

Museo realizzato sull'archeologica di epoca romana. Grande estensione di sale, con esposizione di molti reperti. Nella sala conferenze anche la ricostruzione di un enorme telone. Personalmente ho avuto difficoltà nella comprensione dei reperti per la scarsa presenza e la poca chiarezza delle didascalie delle vetrine. Alcune sale poco illuminate e poca segnalazione di un percorso da seguire. Va comunque visitato.

Un museo da vedere prima della visita della Valle dei templi. Ricco di reperti specialmente vasellame dell’epoca greche ellenistiche e romane. Ben sviluppato è bellissima la sala con l’Atlante o Telamone in posizione eretta, veramente imponente

Museo molto completo e ottima esposizione e percorsi, belle teche. Visitato in un paio d'ore, nelle ore più calde, ha aria condizionata. Giardino esterno che affaccia su quartiere ellenistico romano e scorci bellissimi. Bar esterno con servizi, ottima location ma attenzione ai prezzi folli del bar. Convenzionato col FAI

Museo statico vecchio tipo con tantissimi cocci storici, sicuramente di pregio, ma spesso non documentati con etichette o con pezzi di carta scritti amano. Non trasmette quanto probabilmente potrebbe, anche a immodesto paragone con altri musei di magna grecia di basilicata e calabria già visitati e di livello decisamente piùalto. Peccato

La valle ed il suo museo... Magia pura... Ed il museo dovete davvero visitarlo... Pieno di storia e meraviglie.

Museo ben tenuto e interessanti i reperti esposti ma sarebbe opportuno aggiornare le didascalie. Per quanto riguarda la gestione dei servizi si dovrebbe fornire il bagno di un fasciatoio.

E impossibile nn visitare questo museo se si vuole visitare la valle dei templi.Ricco di materiale archeologico dei vari scavi effettuati negli anni

Chiesa del XII secolo con influenze Bizantino Normanne costruita su un vecchio tempio greco...caratteristico il pavimento in vetro che ti permette di vedere gli scavi effettuati negli anni.

Piccola chiesa con museo archeologico annesso (due stanze). Noi avevamo acquistato il biglietto cumulativo di 7€ che comprendeva anche la Cattedrale di San Gerlando e il museo diocesano.

Chiesa di Santa Maria dei Greci: Un gioiello nascosto che vale la pena di visitare. ​Ho visitato recentemente la Chiesa di Santa Maria dei Greci e devo dire che è un vero gioiello nascosto che merita assolutamente una visita se vi trovate ad Agrigento. ​La chiesa si trova in una posizione un po' defilata, ma raggiungerla è semplice e la fatica viene ampiamente ripagata. All'interno, l'atmosfera è davvero suggestiva e la storia del luogo si percepisce in ogni angolo. Gli affreschi, le decorazioni e la struttura stessa della chiesa raccontano secoli di storia e di culture che si sono incontrate in questo luogo. È un'esperienza che ti fa fare un vero e proprio tuffo nel passato. ​L'elemento più interessante è senza dubbio la possibilità di vedere i resti del tempio dorico su cui la chiesa è stata costruita. È affascinante osservare come le fondazioni del tempio greco siano state inglobate nella struttura medievale, creando una fusione unica tra epoche e stili diversi. ​L'unica nota dolente, che mi ha davvero dispiaciuto, è che l'ascensore non funzionava. Per chi ha problemi di mobilità o semplicemente preferisce evitare le scale, questa è una vera pecca e un servizio che non dovrebbe mai mancare in un luogo di tale importanza storica e culturale. Spero vivamente che venga riparato al più presto, perché impedisce ad alcune persone di godere appieno di questo patrimonio. ​Nonostante questo piccolo inconveniente, la visita è stata molto piacevole e la consiglio vivamente. Se siete appassionati di storia, arte e archeologia, non potete perdervela.

Molto carino ed interessante, il biglietto ti dà anche l accesso al duomo e al museo accanto. La ragazza al bancone ti fornisce una mappa e tutte le info sulla storia, cultura ecc molto interessante

Antica chiesa sorta sopra un tempio greco.all’interno vi sono dei pavimenti in vetro da cui è possibile ammirare il luogo dove venivano imbalsamati i monaci. Inoltre è possibile vedere il crepi doma del tempio dove fu costruita. È possibile acquistare un biglietto accumulativo del prezzo di sette euro che vi permetterà di visitare la cattedrale di San Gerlando, il MOD e la chiesa di Santa Maria degli angeli

Visitata qualche giorno fa. Rifatti lavori di restauro un po di anni fa , la chiesa è ora bellissima.

Edificata su un tempio greco, ma il nome deriva dal rito bizantino. Ha subito profonde trasformazioni, per giungere così come è a noi oggi. È possibile vedere parte delle colonne e del basamento dell’antico tempio, anche grazie al pavimento in vetro all’interno. Interessante la pittura murale con la Madonna che allatta.

Il Giardino della Kolymbethra è un piccolo gioiello sito nella Valle dei Templi. Sprovvisto di alcun tipo di sentiero o di indicazione, l’unica sua vera guida è il profumo della zagara, che accompagna il visitatore fino alla fine dell’esperienza. Uno spettacolo alla vista, un soffio che inebria all’olfatto. Tra la ricca e variegata flora mediterranea, inoltre, si consiglia la visita all’ipogeo, per la quale è però necessaria un altro biglietto. Almeno da visitare una volta nella vita!

Bei giardini ma a mio avviso non vale la pena visitarli. Belle piante di agrumi e ulivi ma la Sicilia è piena, quindi poco giustificabile il biglietto di igresso da circa 7€. Del tempio di Vulcano non resta praticamente nulla, se si visita la valle dei templi è decisamente superfluo visitare questo. Inoltre la grotta (forse l' attrazione che sarebbe più interessante non è visitabile)

Il Giardino della Kolymbethra è un luogo davvero affascinante e suggestivo. Camminare tra gli alberi di agrumi, ulivi, mandorli e piante mediterranee con la vista mozzafiato sulla Valle dei Templi è un’esperienza unica, che riporta indietro nel tempo e fa scoprire la Sicilia più autentica. L’atmosfera è rilassante, il profumo degli agrumi e dei frutti riempie l’aria, e ogni angolo racconta la storia di un paesaggio coltivato e curato con amore. È una tappa obbligatoria per chi visita Agrigento: perfetta per immergersi nella natura e godere di un momento di pace dopo o prima la visita ai templi. All’interno è possibile anche acquistare prodotti realizzati con i frutti del giardino, come marmellate di arancia e limone, olio extravergine e altri prodotti tipici, tutti genuini e di altissima qualità. Le signore all’ingresso sono gentilissime e disponibili, ci hanno fatto assaggiare tutto prima dell’acquisto, spiegando con passione la provenienza di ogni prodotto. L’esperienza è arricchita da percorsi ben curati e segnalati, che permettono di scoprire la storia del giardino e delle antiche coltivazioni della zona. Si percepisce che ogni dettaglio è pensato per valorizzare la bellezza del luogo e il legame con la terra siciliana. In sintesi: un piccolo paradiso naturale nel cuore di Agrigento, dove natura, storia e sapori si incontrano in perfetta armonia. Da non perdere assolutamente.

Il Giardino della Kolymbetra è uno scrigno magico immerso tra arte storia natura e paesaggio,i colori gli odori i sapori i rumori che si provano e si sentono in questo luogo sono unici. Consiglio di visitarlo poi non potrai più farne a meno. Assaggia le marmellate uniche nel suo sapore♡ 5strlle son poche

Esperienza stupenda, immersi nella natura e nella storia. Un tuffo nel passato, per non perderne memoria, e dimostrazione pratica e sostenibile, di come rilanciare la nostra incredibile Isola.

Una delle tappe che mi ero prefissato di fare durante la mia visita nella Valle dei Templi era il Giardino della Kolymbethra. Avevo visto foto e letto tanto su questo posto magico, un'oasi di pace e natura che si annida in un punto nevralgico della storia antica di Agrigento. E che dire? L'esperienza è stata esattamente come me l'aspettavo, se non di più. ​Fin dall'ingresso, si percepisce un'atmosfera diversa rispetto al resto del parco archeologico. La calura si fa meno insopportabile, l'aria diventa più profumata e il silenzio regna sovrano, interrotto solo dal cinguettio degli uccelli e dal fruscio delle foglie. È un vero e proprio salto indietro nel tempo, in un luogo dove l'agricoltura e la natura si fondono con la storia. ​Il Giardino, gestito dal FAI, è un vero gioiello. Mi sono perso tra i sentieri che si snodano tra alberi di agrumi, mandorli e ulivi secolari. La cura con cui ogni pianta è tenuta è evidente, e si sente l'amore e la dedizione di chi si occupa di questo luogo. Le guide, seppur non sempre presenti, sono molto preparate e disposte a rispondere a ogni domanda, raccontando aneddoti e curiosità che rendono la visita ancora più interessante. ​Il punto forte, a mio parere, è il sistema di irrigazione e i canali che portano l'acqua ai vari appezzamenti di terreno, una testimonianza tangibile dell'ingegneria idraulica dell'epoca. Si ha la sensazione di camminare in una sorta di giardino dell'Eden, dove l'acqua è il bene più prezioso e dove ogni pianta ha il suo spazio per crescere. ​L'unica pecca di questa esperienza, e mi dispiace molto, è che le foto che ho scattato non sono venute bene. Non so se è stato un problema della fotocamera o se semplicemente la magia del posto è difficile da catturare in uno scatto, ma le immagini non rendono giustizia alla bellezza e alla serenità che ho provato in quel luogo. È stato un vero peccato non poter condividere con gli altri la vista dei templi che si intravedono tra gli alberi, o i colori accesi degli agrumi maturi. ​Nonostante questo piccolo inconveniente, il Giardino della Kolymbethra rimane un luogo che consiglio a chiunque si trovi a visitare la Valle dei Templi. È un'esperienza sensoriale che va vissuta in prima persona e che ti fa apprezzare ancora di più la storia e la natura di questo luogo unico al mondo. Se vi trovate ad Agrigento, fatevi un favore e non perdetevi questo angolo di paradiso.

Niente di speciale. 7€ a persona per camminare in un appezzamento di terreno in cui vi sono piantati alcuni alberi di limone, qualcuno di melograno ed ulivo. La casa montana, la tenuta in cima a questo terreno, era chiusa per lavori di ristrutturazione. Consiglio di risparmiarvi questi soldi.

Le rovine del tempio di Zeus o Giove Olimpico 🏛 sono probabilmente dedicate alla splendida vittoria ⚔️ conseguita dagli Agrigentini sui Cartaginesi a Himera (480 a.C). Il grandioso tempio dorico era il più grande dell'occidente e al posto del solito colonnato vi era un muro di recinzione rafforzato da semicolonne doriche. Magnifici i Telamoni (colonne umane) che sostenevano le sue arcate.

Ormai distrutto dal terremoto nel 1400 d.C questo doveva essere uno dei templi più importante di tutta la città di Akragas. Il tempio di Zeus viene chiamato anche tempio di Giove Sulle indicazioni vi è un ipotesi di come dovrebbe essere visto se non fosse stato distrutto.

Tempio di Zeus Olimpio: Grandezza e Storia nella Valle dei Templi ​La Valle dei Templi non smette mai di sorprendere e, tra le sue rovine maestose, il Tempio di Zeus Olimpio è forse quello che più di ogni altro fa riflettere sulla grandezza dell'antica civiltà greca. Sebbene oggi sia ridotto a un cumulo di macerie, la sua storia e le sue dimensioni sono semplicemente sbalorditive e meritano una visita approfondita. ​Passeggiando in quella che era un'imponente struttura, non si può fare a meno di immaginare la sua imponenza. Si dice che fosse uno dei templi dorici più grandi mai costruiti, e i resti che si vedono oggi confermano queste dimensioni colossali. Le enormi basi delle colonne e i frammenti sparsi tutt'intorno ti danno l'idea di un'opera architettonica di scala monumentale, progettata per celebrare una vittoria che ha segnato la storia di Akragas. ​La cosa che mi ha colpito di più, oltre alle dimensioni, sono i Telamoni. Queste enormi sculture di figure umane che sostenevano l'architrave del tempio sono uniche nel loro genere. Vedere il calco di uno di essi, esposto a terra, ti fa capire l'incredibile dettaglio e l'abilità degli scultori di quel tempo. È un'immagine potente: figure che reggono il peso del cielo, un simbolo della forza e del trionfo. ​Se vi trovate alla Valle dei Templi, non limitatevi a guardare il tempio da lontano. Camminate tra i resti, toccate le pietre, e provate a immaginare i Telamoni al loro posto. È un'esperienza che va oltre la semplice visita archeologica; è un'immersione nella storia e nella cultura. Per quanto possa essere difficile da ricostruire mentalmente, la sua grandezza perduta è un promemoria affascinante della magnificenza del passato. Tempio di Zeus Olimpio: Grandezza e Storia nella Valle dei Templi ​La Valle dei Templi non smette mai di sorprendere e, tra le sue rovine maestose, il Tempio di Zeus Olimpio è forse quello che più di ogni altro fa riflettere sulla grandezza dell'antica civiltà greca. Sebbene oggi sia ridotto a un cumulo di macerie, la sua storia e le sue dimensioni sono semplicemente sbalorditive e meritano una visita approfondita. ​Passeggiando in quella che era un'imponente struttura, non si può fare a meno di immaginare la sua imponenza. Si dice che fosse uno dei templi dorici più grandi mai costruiti, e i resti che si vedono oggi confermano queste dimensioni colossali. Le enormi basi delle colonne e i frammenti sparsi tutt'intorno ti danno l'idea di un'opera architettonica di scala monumentale, progettata per celebrare una vittoria che ha segnato la storia di Akragas. ​La cosa che mi ha colpito di più, oltre alle dimensioni, sono i Telamoni. Queste enormi sculture di figure umane che sostenevano l'architrave del tempio sono uniche nel loro genere. Vedere il calco di uno di essi, esposto a terra, ti fa capire l'incredibile dettaglio e l'abilità degli scultori di quel tempo. È un'immagine potente: figure che reggono il peso del cielo, un simbolo della forza e del trionfo. ​Se vi trovate alla Valle dei Templi, non limitatevi a guardare il tempio da lontano. Camminate tra i resti, toccate le pietre, e provate a immaginare i Telamoni al loro posto. È un'esperienza che va oltre la semplice visita archeologica; è un'immersione nella storia e nella cultura. Per quanto possa essere difficile da ricostruire mentalmente, la sua grandezza perduta è un promemoria affascinante della magnificenza del passato. ​In sintesi, il Tempio di Zeus Olimpio è un luogo che parla da sé. Anche se non si presenta come gli altri templi meglio conservati, la sua imponenza, la sua storia e i suoi dettagli unici, come i Telamoni, lo rendono una tappa imperdibile per chiunque voglia cogliere appieno lo spirito della Valle dei Templi. ​In sintesi, il Tempio di Zeus Olimpio è un luogo che parla da sé. Anche se non si presenta come gli altri templi meglio conservati, la sua imponenza, la sua storia e i suoi dettagli unici, come i Telamoni, lo rendono una tappa imperdibile per chiunque voglia cogliere appieno lo spirito della Valle dei Templi.

Il tempio meno conservato della valle, al contempo il più grande. Tre statue rendono bene l’idea di quelle che dovevano essere le sue dimensioni.

Semplicemente spettacolare!! 5 stelle! Non ci sono parole per descrivere lo che si sente il potere stare lì…Quanta storia!!!

Quello che colpisce di più sono i capitelli ancora presenti a terra, sono enormi! In alzato questo tempio doveva essere veramente impressionante. Una bella ricostruzione in scala la si può vedere al museo archeologico insieme ai telamoni originali

Purtroppo del tempio non rimangono che tante pietre accatastate. L'idea della maestosità è data dal numero di enormi massi squadrati. Le dimensioni ipotizzate dagli archeologi fanno di questo tempio il più grande del mondo occidentale antico! A terra è stato ricostruito un Telamone (l'originale è conservato al museo poco distante) che aveva scopo ornamentale.

Molto interessante tutta la chiesa, ma una piccola dose d’attenzione alle statue attribuite al Serpotta è d’obbligo. Sono statue che rappresentano in modo molto fedele le bellezze sicule locali. Volti che si trovano passeggiando lungo la via Atenea.

Bella chiesa Barocca ,meglio l'esterno che l'interno .All'ingresso come poi mi è successo in altre chiese d'Agrigento un ragazzo all'ingresso mi ha dato delle informazioni e indicato il percorso più semplice per raggiungere le chiese che intendevo visitare dandomi un'utilissima cartina

Bel posto da visitare... Personale di accoglienza molto professionale e gentile. Complimenti....

...non si paga l'entrata e la cortesia e la gentilezza del personale è in...

La chiesa di San Lorenzo troviamo i stucchi dei fratelli Serpotta e la cappella del crocifisso di pietro Carletto 1759

Qui si è svolto un incontro di studio tra architetti, ci siamo trovati bene. L'interno è molto suggestivo, ricco di stucchi decorativi, dipinti e una finta cupola preabsidale molto suggestiva. Reca un affresco tromp l'oleil (1767, Michele Narbone) che qualche emozione la suggerisce. La Chiesa del 1650 è in stile Barocco, la navata è arricchita dalla presenza delle otto statue del Serpotta che rappresentano le relative virtù.

Interni curati e interessanti, ma la particolarità è che è una delle poche chiese ad Agrigento facile da raggiungere!

Costruito nel 1870 ristrutturato nel 2000 tipico teatro ottocentesco con palchi soffitto stupendo qui svolgono rappresentazioni di danza, prosa e naturmente teatrali

Teatro Luigi Pirandello di Agrigento, costruito nel 1870 dall'architetto Giovan Battista e dall'ingegnere Dionisio Sciascia. Nel 1881 c'è stata una solenne inaugurazione, in occasione della visita di maestà Umberto I re d'Italia e la regina Margherita. Il Sindaco di Girgenti presentò a Sua Maestà la Regina un astuccio con una pergamena, relativa al battesimo del teatro che, fu nominato "Regina Margherita". Da allora, si svolsero molte stagioni teatrali e in particolare grande fu l'impegno per le opere liriche. Molte furono le compagnie che calcarono le scene del teatro agrigentino. Il 10 gennaio 1938 la sala teatrale venne ceduta dal Comune ad una società privata che la utilizzò come cinematografo. Nel 1946 il teatro venne intitolato a Luigi Pirandello, ma operò ancora per pochi anni. Fu di nuovo chiuso al pubblico infatti nel 1956 per lavori di ristrutturazione e nel mentre tornò all'amministrazione comunale. Da allora il sipario del "Pirandello" si riaprì una prima volta solo nel 1986, nel cinquantenario della scomparsa del drammaturgo agrigentino e poi, finalmente, il 29 aprile del 1995. ln quella storica giornata, Agrigento poté accogliere il Presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro. Il teatro "Luigi Pirandello" è stato restituito alla sua città con una rappresentazione dell'opera pirandelliana "Il berretto a sonagli" e da allora le rappresentazioni artistiche e le stagioni teatrali si susseguono con grande partecipazione di pubblico. Emozionante e seducente, poterlo visitare, soprattutto se a far da guida è il simpaticissimo sindaco di Agrigento.

Un teatro bellissimo che stavolta ospitava l'ensemble Klangforum Wien (tra gli eventi di Agrigento Capitale Italiana della Cultura 2025).

Biglietti a 2,50 euro gli adulti, gratis i minori, si pagare con la carta. Il teatro è molto ben tenuto e la guida è molto disponibile. Merita vederlo.

Un Teatro che trasuda Storia in ogni suo spazio.

Siamo andati lì con la scuola ed è stata un'esperienza indimenticabile. Abbiamo visto " Alice in wonderland" in inglese. Gli attori sono stati bravissimi e mi hannofatto immedesimare un sacco nella storia. Inoltre erano super bravi a cantare😍. Alla fine hanno anche risposto alle nostre domande. Unica pecca è stata che eravamo nelle camere più vicine e non abbiamo avuto una visione completa del palco.

Siamo stati ieri in occasione dello spettacolo "nella magia delle fiabe". Uno spettacolo per bambini con qualche piacevole accenno anche per gli adulti. Bravissimi gli attori dalle splendide voci. Il teatro Pirandello è sempre un luogo suggestivo, coi suoi tetti decorati e i suoi palchi dalle poltroncine rosse. Gli spettacoli sono piacevoli da guardare. Abbiamo atteso più di mezz'ora per poter entrare nonostante avessimo già il biglietto. I bagni non sono adeguati alla bellezza del posto. Sono piccoli, vecchi e con necessità di ristrutturazione.

Nonostante le sole 4 colonne è il tempio più famoso della valle poiché conserva ancora parte del rivestimento originale (bianco).

Non resta molto di questo Tempio, ma sono sufficienti le colonne d'angolo per comprendere la struttura antica. Viene chiamato "dei Dioscuri", in realtà la vicinanza del basamento di un'altra struttura sacra farebbe pensare a una dedicazione dei due templi a Demetra e Kore.

Che dire, ogni volta che mi trovo di fronte ai resti del Tempio dei Dioscuri vengo pervaso da un senso di meraviglia. È vero, non è rimasto molto dell'antica struttura: solo quattro colonne doriche con l'architrave, ricostruite nel XIX secolo. Eppure, anche così, la sua imponenza e la sua storia mi affascinano profondamente. ​La sua posizione, all'interno della Valle dei Templi, lo rende uno dei punti focali del percorso. Di giorno, la sua silhouette si staglia contro il cielo azzurro, testimoniando la grandezza della civiltà greca. Ma è al tramonto e, soprattutto, di sera, con le luci accese, che il tempio rivela tutta la sua magia. L'illuminazione lo trasforma, dandogli un'aura quasi mistica. Le colonne sembrano quasi risplendere, creando un contrasto suggestivo con il buio della notte. È un'immagine che rimane impressa nella mente, un momento in cui passato e presente si fondono in un'unica, emozionante esperienza. ​Non è solo un mucchio di rovine, è un simbolo. Un simbolo di bellezza, di resilienza e di una storia millenaria che ancora oggi ci parla. Se passate da queste parti, vi consiglio vivamente di non limitarvi a una visita diurna. Tornate quando il sole è calato e lasciatevi incantare da questa meraviglia illuminata. Ne vale davvero la pena.

Il tempio dei Dioscuri era un tempio greco dell'antica città di Akragas situato nella Valle dei Templi di Agrigento. Sito pochi metri a nord del cosiddetto "tempio L" e ricostruito parzialmente nella prima metà dell'Ottocento con pezzi di varia epoca rinvenuti nella zona, è stato chiamato "tempio dei Dioscuri" o "di Castore e Polluce", figli di Zeus e della regina di Sparta. Sono rimaste solo quattro colonne, a causa di terremoti e incendi, divenute il simbolo di Agrigento. La rovina insiste sull'angolo nord-ovest di un edificio templare misurante m 31x13,39 allo stilobate (i tagli nella roccia misurano m 38,69x16,62), che è ricostruibile come un periptero dorico di 6x13 colonne, della metà circa del V secolo a.C. Il tempio doveva presentare il canonico insieme di cella terminata da pronao ed opistodomo in antis (visibili pochi resti del vespaio delle fondazioni, e i tagli nella roccia); i resti del geison con ricca ornamentazione scolpita messi in opera nella rovina non appartenevano originariamente al tempio.

È rimasto in piedi poco di questo tempio ma dai suoi resti se ne interpreta l'antica grandezza come doveva essere.

Un luogo incredibilmente suggestivo e iconico. Nonostante ne resti solo un angolo con quattro colonne, il Tempio dei Dioscuri è diventato uno dei simboli più fotografati della Valle dei Templi. Imperdibile per chi cerca la bellezza delle rovine e vuole scattare una foto memorabile.

Una settore del sito archeologico, leggermente decentrata e apparentemente distaccata dal normale intinerario, per cui un po’ meno visitata dai turisti. Bellissima come tutto il resto, contribuisce per la sua parte a renderlo meraviglioso. Superfluo aggiungere che anche questa è una stupenda testimonianza di storia e cultura.

Il più "decentrato" rispetto all'intenerario di visita, pur essendo parte del contesto e proprio in mezzo alla valle. Un tempio da coinvolgere meglio nell'insieme del sito archeologico che oggi lo emargina non per importanza quanto per la logistica delle visite. Forse erigendo qualche colonna, attualmente a terra, potrebbe essere più visibile e identificabile, tanto da destare sufficiente curiosità e interesse per raggiungerlo a piedi.

Di sera poca visibilita', ma sempre molto suggestivo

Sicuramente luogo ricco di storia ma non do più di tre stelle poiché rimangono poche tracce. Se si visita la valle dei templi e si vedono i templi della concordia, Giunone e Zeus questo è decisamente più modesto e meno conservato. Per accederci è necessario un biglietto aggiuntivo che passa tramite dei begli agrumeti e ulivi secolari ma se il tempo a disposizione è limitato io salterei questo luogo

Fuori dal classico giro turistico, offre una splendida visione della valle. Consiglio di incamminarsi al centro del ponte ferroviario. Se avete l’auto potete lasciarla al passaggio livello. Troverete una piccola piazzola. Passa solo un treno storico di tanto in tanto. Se attraversare i binari dal lato opposto del tempio entrate direttamente alla kolymbetra...

Tempio di Efesto veramente bello tenuto in ottime condizioni, vicinissimo al centro. È posizionato in cima a una scalinata.

Tempio che non è valorizzato per come si dovrebbe. Raggiungibile mediante la ferrovia storica, oppure dal giardino della Kolymbethra. Bella la vista di Agrigento, del suo fiume, del suo mare.

Suggestivo ma lasciato un po isolato dai circuiti interni della valle dei templi

Arrivo da Bergamo. È stato un mío professore di Agrigento a consigliarmi questo posto. Incredibile! Accoglienza eccezionale da parte della signora Angelina. Quadri eccezionali, come quelli di lojacopo e altri.... Ora mi trovo a Palermo e mi rimarrà per sempre in mente questo museo quando sentirò parlare di Agrigento.. Grazie ancora

Molto bello, consiglio vivamente la visita. La parte che ho preferito è la sezione degli impressionisti del XIX sec, ma sono molto importanti e suggestive anche le opere più antiche. In tutto, le opere sono numerose, su diversi piani, suddivise per epoche, disposte con criterio per essere valorizzate. La visita può durare diverso tempo, nonostante le dimensioni del museo non siano particolarmente vaste, le opere interessanti sono davvero molte.

Merita essere visitata per esserne orgogliosi

Bellissima location. Vi si celebrano molti matrimoni civili.

Uno dei tesori nascosti di Agrigento. Le stanze del palazzo trasudano cultura, arte e storia a profusione. Tappa obbligata per gli estimatori d'arte.

Bellissimo con quadri spettacolari entrando si per episce un'atmosfera d'altri tempi, bellissimo fare dei matrimoni civili in questo luogo.

Un posto meraviglioso che espone dipinti meravigliosi di artisti del calibro del Lo Iacono, Philippone, Politi ed altri. Sicuramente da visitare.

Una bella statua d'uno scrittore che merita una statua (o più d'una), e che fatto molto sia per la regione Sicilia come per paesi e città dell'isola, che si conoscono grazie a suoi libri. Puoi sederti accanto a questa statua e farti la foto ricordo..

Poco somigliante ma sicuramente un omaggio d’artista a questo grande personaggio della terra di Sicilia.

Idea bellissima e l'opportunità di poter stare accanto al maestro Andrea Camilleri e farsi qualche foto è geniale. Come tutte le statue è difficile una somiglianza perfetta.

Facile da trovare molto bella ma bisogna pulire la città c'è.molta spazzatura.

Il 10marzo sono stata al mandorlo in fiore ad Agrigento stupendo spettacolo e tra cui abbiamo fatto una foto con il Fu' grande Camilleri stupendo 💯🤩🤩

Spettacolare! Non ho portato "Gli Arancini di Montalbano", ma due cannoli. In fondo Andrea Camilleri ricorda uno dei suoi Personaggi, Il Dottor Pasquano interpretato magistralmente da Marcello Perracchio.

Personaggio di ottima compagnia e parla davvero poco...😅

Suggestivo! Abbiamo usufruito solo dello spazio teatrale, quindi per il momento è l'unico aspetto che posso effettivamente valutare.

Teatro bellissimo in estate organizzano tanti eventi consigliato

Posto bellissimo, interessante e pieno di storia. Il festival è stato molto piacevole, l'unico appunto che posso fare riguarda la scarsità di cestini per i rifiuti. Ma l'organizzazione è stata quasi perfetta.

Per entrare basta suonare al cancello di entrata! L'ingresso è gratis e si possono prenotare delle visite di gruppo/famiglia chiamando i numeri degli uffici. All'interno si trovano vari tipi di alberi, piante e fiori; inoltre c'è una voliera con un piccolo parco per i bambini, delle tartarughe con acquario, gli ipogei e tanto altro da vedere!

Uno spazio magnifico, dominato dalla pietra di tufo con striature rosse cangianti, che diventa scenografia naturale ideale per un teatro all'aperto. Le varietà botaniche presenti rendono il luogo ancora più piacevole e suggestivo.

Un luogo veramente interessante sa visitare

Bel paesaggio nel verde splendido

Bella l'idea e il posto in cui è stata concepita e realizzata, meno bello tutto il resto a partire dalla cura dei luoghi. Finita la salita si entra in una zona sporca e per niente curata, come poco curata appare la stessa scalinata. Non una cartolina indimenticabile per la città che quest'anno celebra la Cultura...

Trovarla è praticamente impossibile, devi chiedere al primo che trovi. Google maps impazzisce. Merita comunque

Bello scorcio in pieno centro storico di Agrigento. Peccato per il contesto trasandato- poco curato e la sporcizia, altrimenti sarebbero angoli unici. Andrebbero valorizzate di più iniziative del genere...

Molto carina la scalinata e si arriva direttamente nella strada principale piena di negozi, bar e ristoranti

Scalinata che dona colore e vivacità ad una città splendida! Peccato solo sia poco valorizzata

Bella la scalinata, il percorso di accesso è impressionante per il degrado e il quantitativo di immondizia abbandonato in giro. Noi, non conoscendo la città abbiamo pernottato nelle vie al di sotto della stazione (assolutamente da evitare) e, considerate le distanze contenute, arrischiato un percorso a piedi: non ho mai visto tanto degrado e tanta immondizia. Scalinate coperte di guano, case e ruderi fatiscenti con cortili ricolmi di sacchi di immondizia... ci siamo mossi solo ed esclusivamente in auto.

Molto carina l'idea di abbellire questa zona della città con murales. Bisogna fare una piccola deviazione dalla via Atenea, facile da trovare, vale una sosta

Il Monastero di Santo Spirito, nascosto tra i vicoli del centro storico di Agrigento, è un autentico gioiello medievale. Fu fondato nel 1299 per volontà della nobildonna marchesa Frederica Chiaromonte, che lo affidò alle monache cistercensi. Si narra che la marchesa decise di costruirlo proprio per garantarsi “una casa in cielo”, donando alla città un luogo di preghiera e accoglienza. L’edificio è un perfetto esempio di architettura gotico-chiaramontana, con archi a sesto acuto e splendidi portali in pietra scolpita. All’interno, la chiesa custodisce stucchi barocchi realizzati dalla scuola di Giacomo Serpotta, ricchi di figure allegoriche e decorazioni che sembrano muoversi sotto la luce. Ma la vera magia del monastero è un profumo che ancora oggi si può sentire: quello dei dolci conventuali. Le monache, seguendo ricette secolari, preparano biscotti, amaretti e dolci a base di mandorle e pistacchi, venduti nel piccolo laboratorio annesso. Ogni ricetta è segreta e tramandata solo all’interno della comunità, un patrimonio gastronomico che sopravvive da oltre sette secoli. C’è anche una curiosità architettonica: dalla terrazza del monastero si gode di una vista unica sulla città vecchia e sulla valle circostante, un panorama che sembra sospeso tra cielo e storia. Visitare Santo Spirito non è solo un tuffo nel passato: è un viaggio nei sensi, tra arte, storia e sapori, dove il silenzio e l’aroma di mandorla ti raccontano una storia che le pietre custodiscono gelosamente.

Museo assolutamente da vedere se si passa per Agrigento! Consiglio anche i biscotti delle monache affianco

Il Museo di Santo Spirito ad Agrigento è un luogo meraviglioso che vale sicuramente la pena di visitare per coloro che amano l'arte e la cultura. Si trova all'interno di un antico convento francescano del XIV secolo, situato nella parte alta della città di Agrigento. L'edificio del museo è stato ristrutturato di recente e presenta un'architettura molto interessante, con cortili interni e ambienti restaurati che ospitano importanti collezioni d'arte e reperti archeologici. All’interno si possono ammirare oggetti antichi, tra cui ceramiche, gioielli, monete, armi e altri manufatti, provenienti da diversi periodi storici. In particolare, la collezione di arte sacra è molto ricca e preziosa, con opere di maestri del Rinascimento siciliano come Antonello Gagini e Giuseppe Salerno. L'atmosfera del museo è molto suggestiva, grazie alla bellezza degli ambienti e alla cura con cui le opere sono esposte. I visitatori possono godere di una visita tranquilla e rilassante. Vivamente consigliato.

Vergognosa la chiusura del museo in una giornata prefestiva (sabato 19 aprile), peraltro nell'anno di Agrigento capitale della cultura

Non siamo riusciti ad entrare quindi il 3 va al fatto che sebbene chiude alle 13 ultimo ingresso è alle 12.30 ma siamo stati mandati via malamente dalla signora all'ingresso. Essendo un luogo religioso ci aspettiamo un comportamento degno del luogo.. Inoltre questa informazione essenziale non era scritta in inglese quindi anche altri 2 turisti hanno avuto la stessa esperienza.

Monastero meraviglioso, peccato per l’accoglienza pessima del personale scortese

Ovviamente chiuso , spesso. Poi parlano di turismo e di business. Non di meno un posto molto molto interessante. L'atrio e il piccolo museo. La chiesa ecc.

Ho provato qualche lezione di idrobike qualche mese fa. Devo dire che la struttura è bene strutturata e anche la piscina è molto grande. Nella stessa serata si tenevano tanti altri corsi.

Ottima struttura. Personale gentile e preparato.

È buona ma troppo cara. Ingresso singolo 8 euro!!! A Cammarata costa 3 euro. A Enna 5 euro per esempio. Prezzi esorbitanti

Ottima struttura riaperta dopo un lungo periodo di inattività. Speriamo che questa volta duri di più.

Fiducioso dal chiaro avviso sui costi, condizioni ed orari pubblicato sul sito ufficiale mi reco personalmente in piscina ma scopro che è chiusa. L'unico avviso affisso sul cancello è del 2020. Il numero telefonico segnalato nell'avviso non è attivo e l'altro numero segnato nel sito squilla a vuoto. Amministrazione di incompetenti ed incapaci.

Ottimi servizi. Locali puliti. Unico appunto: ci vorrebbe un po' più di controllo sugli spogliatoi singoli che alcuni utenti utilizzano come spogliatoi privati, lasciandoli occupati con i propri indumenti. Un po' spiacevole il fatto che spesso la porta di emergenza venga lasciata aperta per consentire il ricambio d'aria, cosa che pregiudica la sicurezza degli spogliatoi.

Ristrutturata, è stata migliorata la disposizione degli spogliatoi e dei camerini, il personale, giovane, gentile ed accogliente è molto professionale. L' acqua della vasca è tenuta calda, un po' sopra la media. Una buona struttura.